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05/11/2014 - 21:16
Volvo Ocean Race, proseguono gli arrivi a Cape Town
Volvo Ocean Race, proseguono gli arrivi a Cape Town
LA pazza voglia
di finire la tappa
di finire la tappa
Il finale in volata a Cape Town con la vittoria di Abu Dhabi solo 12 minuti davanti a Dongfeng. Il terzo posto nella notte per Team Brunel, il quarto Vestas. E c'è chi è ancora in mare. Alvimedica con il nostro Alberto Bolzan previsto al traguardo venerdi. Duello tra medaglie olimpiche su Mapfre e Team SCA per evitare l'ultimo posto... GUARDA VIDEO E FOTO - E SULLA TV DI SAILY VOR STORIES #4 SPECIALE CAPE TOWN
GUARDA SULLA TV DI SAILY LA QUARTA PUNTATA DI VOR STORIES, CON AMPIA PAGINA DEDICATA A CAPE TOWN, AL SUO MARE, AL SUO RUOLO STORICO DI CAPITALE DELLA VELA OCEANICA. RESTA SU SAILY E NON PERDERTI VOR STORIES #4
Mentre Team Brunel ha colto l'ultimo posto disponibile sul podio ieri e Team Vestas Wind ha terminato la sua prima tappa oggi al quarto posto, tre barche sono ancora in mare. Se pare che il quinto posto non possa sfuggire ai giovani di Alvimedica, e all'italiano Alberto Bolzan al suo debutto nella Volvo Ocean Race, in coda alla flotta è lotta aperta fra gli spagnoli di MAPFRE e l'equipaggio tutto femminile di Team SCA. Solo domani si scoprirà chi avrà avuto la meglio.
Erano le 19 e 33 UTC, le nostre 20.33 di ieri ed era già calato il buio sulla splendida baia di Città del Capo quando Team Brunel alla guida di Bouwe Bekking ha finalmente tagliato la linea del traguardo, dopo aver patito le stesse pene dei suoi due predecessori, bloccato nella zona di bonaccia creata dall'imponente Table Mountain. Dopo la premiazione, completa di fuochi artificiali in onore del vincitore Abu Dhabi Ocean Racing e dei franco/cinesi di Dongfeng Race Team l'arrivo di Team Brune sarebbe potuto sembrare poco emozionante.
E, invece, Bouwe Bekking il veterano, uno dei velisti più esigenti del panorama della vela oceanica mondiale, sfoggiava un grande sorriso e si è detto molto contento di un terzo posto nella tappa di apertura del suo settimo giro del mondo. “Siamo contenti” ha dichiarato lo skipper olandese. “Siamo felici, se vogliamo usare un'altra parola. Sei sempre felice quando vinci ma un terzo posto è un ottimo risultato per Team Brunel.” Bekking ha più volte dichiarato, infatti, che il suo obiettivo è di finire sul podio nel maggior numero di tappe possibili, per cercare di ottenere la vittoria overall che finora gli è sempre sfuggita. “Entrare nei primi tre era il nostro scopo, ovviamente sarebbe stato meglio vincere, ma le altre due barche hanno navigato meglio di noi.” Ha detto. “Prima di tutto bisogna divertirsi a navigare, poi i risultati arrivano. E' stata una regata molto tirata, ma noi miglioreremo.”
Come gli altri due team che li avevano preceduti, i velisti di Team Brunel erano particolarmente felici di rimettere piede a terra dopo 26 giorni di mare, anche perché dovranno sfruttare bene il tempo a loro disposizione a Città del capo, visto che fra due settimane si riparte.
Arrivando alle 12.48 UTC (le 13.48 ora italiana) di oggi, Team Vestas Wind si è garantito il quarto posto e lo skipper australiano Chris Nicholson, un altro veterano della regata, ha dichiarato di essere soddisfatto anche considerando che il suo è stato l'ultimo team ad iscriversi alla Volvo Ocean Race solo sei settimane prima della partenza. “Sapevamo già che per noi l'obiettivo della prima tappa era finire con un piazzamento ragionevole e, sinceramente penso che questo sia sopra le aspettative, volevamo fare meglio, uno deve porsi degli obiettivi ambiziosi. Ma questo quarto posto ci ha dato una carica di fiducia per le prossime tappe e il resto del giro. Siamo più in forma di quanto non lo fossimo ad Alicante.” Ha detto Nicholson.
Intanto, le tre barche che sono ancora in oceano hanno ancora molte carte da giocare. Il quinto posto non dovrebbe sfuggire ai giovani di Team Alvimedica con il velista italiano Alberto Bolzan, malgrado una bolla di bonaccia che ha intrappolato la barca nera e arancio, fermandola quasi completamente. Come ha raccontato da bordo stamane l'Onboard reporter Amory Ross: “Non è mica facile fare 0,00 nodi. Nemmeno un albatro riuscirebbe a volare in queste condizioni. Ma ci siamo, siamo solo a 250 miglia dalla linea del traguardo e dalla fine della tappa.” Team Alvimedica, che nel frattempo ha riagganciato un po' di vento è attesa a Città del Capo nella notte o alle prime ore del mattino.
CHE BATTAGLIA TRA MEDAGLIE OLIMPICHE PER EVITARE L'ULTIMO POSTO!
Carolin Brower, olandese, con le ragazze di Team SCA, e Iker Martinez con Xavi Fernandez con gli spagnoli di Mapfre: a 200 miglia da Cape Town c'è anche un confronto accesissimo tra campioni olimpici. L'obiettivo? Evitare l'ultimo posto nella tappa...
Alle spalle di Team Alvimedica, infuria la battaglia fra gli spagnoli di MAPFRE e le veliste di Team SCA. L'equipaggio guidato dalla skipper britannica Samantha Davies, che per molta parte della tappa è stato fanalino di coda della flotta a causa di condizioni meteo spesso sfortunate, sta infatti cercando di superare nelle ultime 300 miglia a disposizione il team spagnolo di Iker Martínez. “Cerchiamo di essere molto concentrate, di non mollare, adesso è solo una questione di velocità. Ci sembra di essere un pochino più veloci di MAPFRE a ogni rilevamento delle posizioni, è una bella motivazione e cerchiamo di continuare così.” Ha detto la watch captain australiana Liz Wardley da bordo della barca magenta.
Molto diverso l'umore a bordo di MAPFRE. “Sono momenti molto difficili. Questa regata ti fa capire gli errori, ti fa capire che una buona preparazione è tutto e che ogni decisione strategica conta moltissimo.” Scrive oggi l'Onboard reporter Francisco Vignale. “Quando arriveremo a Città del Capo dovremo fare tabula rasa. La regata ricomincerà, ma non potremo dimenticare che questa prima tappa ci è costata cara. Però abbiamo tutti voglia di arrivare, di mangiare qualcosa di buono, di ritrovare l'affetto dei nostri cari, il calore e il profumo del caffè, una doccia calda, di dormire più di tre ore di fila, di scrivere una email senza avere il computer che salta da una parte all'altra...”
All'ultimo rilevamento delle posizioni c'erano solo una decina di miglia fra le due barche, per loro il finale non è ancora scritto.
VOLATA DOVEVA ESSERE E VOLATA E' STATA
Volata doveva essere e volata è stata, altrochè. I monotipi hanno risposto come si aspettava. Sulle rive di Cape Town, la "boa" planetaria della vela oceanica, il giallo di Abu Dhabi ha bordeggiato a vista, marcando il rosso di Dongfeng, la sorpresa cinese, in un mezzo match race finale. Sono queste le due barche che diventano le favorite per il successo finale alla Volvo Ocean Race? Ian Walker alla fine taglia il traguardo 12 minuti prima e libera la gioia della vittoria nella tappa inaugurale, che storicamente porta assai bene. Cronaca dell'arrivo e aspettative per gli altri team ancora in mare.
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Dopo 26 giorni e moltissime miglia di navigazione in più rispetto alle 6.487 teoriche, con l'uscita dal Mediterraneo, il passaggio dell'Equatore, la navigazione in Atlantico meridionale con un'alternanza di condizioni meteo Abu Dhabi Ocean Racing ha tagliato la linea del traguardo di Città del Capo sotto l'imponente Table Mountain con un incredibile margine di soli 12 minuti su Dongfeng Race Team che, pur avendo subito diverse rotture e avarie ha dimostrato eccellenti doti di velocità e una grande tenacia.
Ci sono stati molti arrivi serrati nella storia ultra quarantennale della regata, ma pochi sono stati tanto intensi ed emozionanti come quello di oggi. Le ultime dieci miglia sono state un vero e proprio calvario per il team portacolori degli emirati, che ha dovuto tirare fuori ogni briciolo di energia fisica e mentale residua per resistere alla pressione degli avversari, in una zona di aria leggerissima causata dal ridosso dell'imponente Table Mountain, con velocità ridotte a soli 3 o 4 nodi. Ian Walker e i suoi uomini sono però riusciti a resistere, e hanno ottenuto il degno riconoscimento dalla folla che li attendeva nel famoso V&A Waterfront di Città de Capo per una vittoria che certamente non dimenticheranno mai.
VIDEO: RIVIVI LA LUNGA DIRETTA CON IL REPLAY DELL'ARRIVO IN VOLATA
Abu Dhabi Ocean Racing, con un equipaggio molto esperto composto quasi completamente, ad eccezione del giovane under 30 australiano Luke Parkinson, da veterani del giro del mondo che totalizzano ben 20 partecipazioni, ha condotto per la gran parte del percorso e ha occupato la prima posizione fin dal passaggio dell'arcipelago di Capo Verde. Azzam, il nome della barca che in arabo significa determinazione, ha potuto sfruttare a pieno l'esperienza nei monotipi del suo skipper, il due volte olimpionico britannico Ian Walker, l'affiatamento del gruppo e le buone scelte strategiche del navigatore inglese Simon Fisher.
La vittoria odierna, inoltre, rappresenta una rivincita per il quarantaquattrenne skipper inglese, che nella prima notte della prima tappa della scorsa edizione fu costretto a tornare mestamente in porto ad Alicante a causa di un disalberamento. In quest'occasione invece, Walker e il suo equipaggio hanno commesso pochissimi errori e sono riusciti a resistere a tutte le insidie di cui era disseminato il percorso.
Uno stremato ma felice Ian Walker, skipper di Abu Dhabi Ocean Racing, non appena arrivato in banchina ha dichiarato: “Sono stati momenti veramente intensi, più di quanto mi sarei mai aspettato e gli ultimi giorni sono stati davvero duri, ci stavano tutti alle calcagna. Noi abbiamo regatato bene, il mio equipaggio è stato grande, Simon (Fisher) ha fatto delle scelte ottime e siamo riusciti a tenere a bada la tensione alla fine. E' stata una tappa molto bella.” Walker ha avuto parole di elogio anche per gli avversari. “Devo fare i miei complimenti a Dongfeng, una performance fantastica, ci hanno davvero messo a dura prova nelle ultime ore. Ma devo dire che tutti quelli che arriveranno qui, non importa se primi o ultimi avranno portato a termine una bella impresa.”
Alle spalle dei portacolori dell'emirato i franco/cinesi di DongFeng Race Team con lo skipper transalpino Charles Caudrelier, che pur avendo subito diverse avarie, prima la rottura di un timone e solo qualche giorno fa una serie di danni a bordo causati dalla rottura di un golfare, hanno dimostrato eccellenti doti di velocità in tutte le andature e, soprattutto, una grande tenacia. In più di un'occasione sono riusciti ad arrivare vicinissimi ad Abu Dhabi Ocean Racing, come oggi quando all'alba si trovavano a sole tre miglia.
“Siamo felicissimi di questo risultato, è fantastico per il nostro gruppo!” Ha detto Caudrelier. Lo skipper ha voluto inoltre sottolineare l'incredibile determinazione dei due velisti cinesi, che prima di questo battesimo dell'oceano non avevano pressoché alcuna esperienza di navigazione oceanica. “Il nostro obiettivo è anche formare dei cinesi alla vela e sviluppare lo sport in Cina. Sei mesi fa alcuni dei nostri velisti non avevano mai passato una notte in mare. Oggi hanno appena portato a termine una tappa incredibile della Volvo Ocean Race. Siamo molto orgogliosi di loro. Questa edizione è un po' un gioco nuovo con i monotipo, tutti hanno la stessa barca e ci siamo accorti subito, anche se è solo una tappa, che è facile fare errori. Chi vincerà questa Volvo Ocean Race sarà davvero la squadra più forte, sarà durissima.”
Nella serata sudafricana è atteso sul traguardo anche Team Brunel, guidato dal veterano olandese Bouwe Bekking, che completerà quindi il podio, mentre il quarto posto sembra poter non sfuggire a Team Vestas Wind con Chris Nicholson. Il resto della flotta, tra cui Team Alvimedica, che imbarca Alberto Bolzan, unico velista italiano di quest'edizione del giro del mondo, gli spagnoli di MAPFRE e l'equipaggio completamente femminile di Team SCA è previsto raggiunga Città del Capo nelle prossime 24/48 ore.
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Mentre Team Brunel ha colto l'ultimo posto disponibile sul podio ieri e Team Vestas Wind ha terminato la sua prima tappa oggi al quarto posto, tre barche sono ancora in mare. Se pare che il quinto posto non possa sfuggire ai giovani di Alvimedica, e all'italiano Alberto Bolzan al suo debutto nella Volvo Ocean Race, in coda alla flotta è lotta aperta fra gli spagnoli di MAPFRE e l'equipaggio tutto femminile di Team SCA. Solo domani si scoprirà chi avrà avuto la meglio.
Erano le 19 e 33 UTC, le nostre 20.33 di ieri ed era già calato il buio sulla splendida baia di Città del Capo quando Team Brunel alla guida di Bouwe Bekking ha finalmente tagliato la linea del traguardo, dopo aver patito le stesse pene dei suoi due predecessori, bloccato nella zona di bonaccia creata dall'imponente Table Mountain. Dopo la premiazione, completa di fuochi artificiali in onore del vincitore Abu Dhabi Ocean Racing e dei franco/cinesi di Dongfeng Race Team l'arrivo di Team Brune sarebbe potuto sembrare poco emozionante.
E, invece, Bouwe Bekking il veterano, uno dei velisti più esigenti del panorama della vela oceanica mondiale, sfoggiava un grande sorriso e si è detto molto contento di un terzo posto nella tappa di apertura del suo settimo giro del mondo. “Siamo contenti” ha dichiarato lo skipper olandese. “Siamo felici, se vogliamo usare un'altra parola. Sei sempre felice quando vinci ma un terzo posto è un ottimo risultato per Team Brunel.” Bekking ha più volte dichiarato, infatti, che il suo obiettivo è di finire sul podio nel maggior numero di tappe possibili, per cercare di ottenere la vittoria overall che finora gli è sempre sfuggita. “Entrare nei primi tre era il nostro scopo, ovviamente sarebbe stato meglio vincere, ma le altre due barche hanno navigato meglio di noi.” Ha detto. “Prima di tutto bisogna divertirsi a navigare, poi i risultati arrivano. E' stata una regata molto tirata, ma noi miglioreremo.”
Come gli altri due team che li avevano preceduti, i velisti di Team Brunel erano particolarmente felici di rimettere piede a terra dopo 26 giorni di mare, anche perché dovranno sfruttare bene il tempo a loro disposizione a Città del capo, visto che fra due settimane si riparte.
Arrivando alle 12.48 UTC (le 13.48 ora italiana) di oggi, Team Vestas Wind si è garantito il quarto posto e lo skipper australiano Chris Nicholson, un altro veterano della regata, ha dichiarato di essere soddisfatto anche considerando che il suo è stato l'ultimo team ad iscriversi alla Volvo Ocean Race solo sei settimane prima della partenza. “Sapevamo già che per noi l'obiettivo della prima tappa era finire con un piazzamento ragionevole e, sinceramente penso che questo sia sopra le aspettative, volevamo fare meglio, uno deve porsi degli obiettivi ambiziosi. Ma questo quarto posto ci ha dato una carica di fiducia per le prossime tappe e il resto del giro. Siamo più in forma di quanto non lo fossimo ad Alicante.” Ha detto Nicholson.
Intanto, le tre barche che sono ancora in oceano hanno ancora molte carte da giocare. Il quinto posto non dovrebbe sfuggire ai giovani di Team Alvimedica con il velista italiano Alberto Bolzan, malgrado una bolla di bonaccia che ha intrappolato la barca nera e arancio, fermandola quasi completamente. Come ha raccontato da bordo stamane l'Onboard reporter Amory Ross: “Non è mica facile fare 0,00 nodi. Nemmeno un albatro riuscirebbe a volare in queste condizioni. Ma ci siamo, siamo solo a 250 miglia dalla linea del traguardo e dalla fine della tappa.” Team Alvimedica, che nel frattempo ha riagganciato un po' di vento è attesa a Città del Capo nella notte o alle prime ore del mattino.
CHE BATTAGLIA TRA MEDAGLIE OLIMPICHE PER EVITARE L'ULTIMO POSTO!
Carolin Brower, olandese, con le ragazze di Team SCA, e Iker Martinez con Xavi Fernandez con gli spagnoli di Mapfre: a 200 miglia da Cape Town c'è anche un confronto accesissimo tra campioni olimpici. L'obiettivo? Evitare l'ultimo posto nella tappa...
Alle spalle di Team Alvimedica, infuria la battaglia fra gli spagnoli di MAPFRE e le veliste di Team SCA. L'equipaggio guidato dalla skipper britannica Samantha Davies, che per molta parte della tappa è stato fanalino di coda della flotta a causa di condizioni meteo spesso sfortunate, sta infatti cercando di superare nelle ultime 300 miglia a disposizione il team spagnolo di Iker Martínez. “Cerchiamo di essere molto concentrate, di non mollare, adesso è solo una questione di velocità. Ci sembra di essere un pochino più veloci di MAPFRE a ogni rilevamento delle posizioni, è una bella motivazione e cerchiamo di continuare così.” Ha detto la watch captain australiana Liz Wardley da bordo della barca magenta.
Molto diverso l'umore a bordo di MAPFRE. “Sono momenti molto difficili. Questa regata ti fa capire gli errori, ti fa capire che una buona preparazione è tutto e che ogni decisione strategica conta moltissimo.” Scrive oggi l'Onboard reporter Francisco Vignale. “Quando arriveremo a Città del Capo dovremo fare tabula rasa. La regata ricomincerà, ma non potremo dimenticare che questa prima tappa ci è costata cara. Però abbiamo tutti voglia di arrivare, di mangiare qualcosa di buono, di ritrovare l'affetto dei nostri cari, il calore e il profumo del caffè, una doccia calda, di dormire più di tre ore di fila, di scrivere una email senza avere il computer che salta da una parte all'altra...”
All'ultimo rilevamento delle posizioni c'erano solo una decina di miglia fra le due barche, per loro il finale non è ancora scritto.
VOLATA DOVEVA ESSERE E VOLATA E' STATA
Volata doveva essere e volata è stata, altrochè. I monotipi hanno risposto come si aspettava. Sulle rive di Cape Town, la "boa" planetaria della vela oceanica, il giallo di Abu Dhabi ha bordeggiato a vista, marcando il rosso di Dongfeng, la sorpresa cinese, in un mezzo match race finale. Sono queste le due barche che diventano le favorite per il successo finale alla Volvo Ocean Race? Ian Walker alla fine taglia il traguardo 12 minuti prima e libera la gioia della vittoria nella tappa inaugurale, che storicamente porta assai bene. Cronaca dell'arrivo e aspettative per gli altri team ancora in mare.
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Dopo 26 giorni e moltissime miglia di navigazione in più rispetto alle 6.487 teoriche, con l'uscita dal Mediterraneo, il passaggio dell'Equatore, la navigazione in Atlantico meridionale con un'alternanza di condizioni meteo Abu Dhabi Ocean Racing ha tagliato la linea del traguardo di Città del Capo sotto l'imponente Table Mountain con un incredibile margine di soli 12 minuti su Dongfeng Race Team che, pur avendo subito diverse rotture e avarie ha dimostrato eccellenti doti di velocità e una grande tenacia.
Ci sono stati molti arrivi serrati nella storia ultra quarantennale della regata, ma pochi sono stati tanto intensi ed emozionanti come quello di oggi. Le ultime dieci miglia sono state un vero e proprio calvario per il team portacolori degli emirati, che ha dovuto tirare fuori ogni briciolo di energia fisica e mentale residua per resistere alla pressione degli avversari, in una zona di aria leggerissima causata dal ridosso dell'imponente Table Mountain, con velocità ridotte a soli 3 o 4 nodi. Ian Walker e i suoi uomini sono però riusciti a resistere, e hanno ottenuto il degno riconoscimento dalla folla che li attendeva nel famoso V&A Waterfront di Città de Capo per una vittoria che certamente non dimenticheranno mai.
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Abu Dhabi Ocean Racing, con un equipaggio molto esperto composto quasi completamente, ad eccezione del giovane under 30 australiano Luke Parkinson, da veterani del giro del mondo che totalizzano ben 20 partecipazioni, ha condotto per la gran parte del percorso e ha occupato la prima posizione fin dal passaggio dell'arcipelago di Capo Verde. Azzam, il nome della barca che in arabo significa determinazione, ha potuto sfruttare a pieno l'esperienza nei monotipi del suo skipper, il due volte olimpionico britannico Ian Walker, l'affiatamento del gruppo e le buone scelte strategiche del navigatore inglese Simon Fisher.
La vittoria odierna, inoltre, rappresenta una rivincita per il quarantaquattrenne skipper inglese, che nella prima notte della prima tappa della scorsa edizione fu costretto a tornare mestamente in porto ad Alicante a causa di un disalberamento. In quest'occasione invece, Walker e il suo equipaggio hanno commesso pochissimi errori e sono riusciti a resistere a tutte le insidie di cui era disseminato il percorso.
Uno stremato ma felice Ian Walker, skipper di Abu Dhabi Ocean Racing, non appena arrivato in banchina ha dichiarato: “Sono stati momenti veramente intensi, più di quanto mi sarei mai aspettato e gli ultimi giorni sono stati davvero duri, ci stavano tutti alle calcagna. Noi abbiamo regatato bene, il mio equipaggio è stato grande, Simon (Fisher) ha fatto delle scelte ottime e siamo riusciti a tenere a bada la tensione alla fine. E' stata una tappa molto bella.” Walker ha avuto parole di elogio anche per gli avversari. “Devo fare i miei complimenti a Dongfeng, una performance fantastica, ci hanno davvero messo a dura prova nelle ultime ore. Ma devo dire che tutti quelli che arriveranno qui, non importa se primi o ultimi avranno portato a termine una bella impresa.”
Alle spalle dei portacolori dell'emirato i franco/cinesi di DongFeng Race Team con lo skipper transalpino Charles Caudrelier, che pur avendo subito diverse avarie, prima la rottura di un timone e solo qualche giorno fa una serie di danni a bordo causati dalla rottura di un golfare, hanno dimostrato eccellenti doti di velocità in tutte le andature e, soprattutto, una grande tenacia. In più di un'occasione sono riusciti ad arrivare vicinissimi ad Abu Dhabi Ocean Racing, come oggi quando all'alba si trovavano a sole tre miglia.
“Siamo felicissimi di questo risultato, è fantastico per il nostro gruppo!” Ha detto Caudrelier. Lo skipper ha voluto inoltre sottolineare l'incredibile determinazione dei due velisti cinesi, che prima di questo battesimo dell'oceano non avevano pressoché alcuna esperienza di navigazione oceanica. “Il nostro obiettivo è anche formare dei cinesi alla vela e sviluppare lo sport in Cina. Sei mesi fa alcuni dei nostri velisti non avevano mai passato una notte in mare. Oggi hanno appena portato a termine una tappa incredibile della Volvo Ocean Race. Siamo molto orgogliosi di loro. Questa edizione è un po' un gioco nuovo con i monotipo, tutti hanno la stessa barca e ci siamo accorti subito, anche se è solo una tappa, che è facile fare errori. Chi vincerà questa Volvo Ocean Race sarà davvero la squadra più forte, sarà durissima.”
Nella serata sudafricana è atteso sul traguardo anche Team Brunel, guidato dal veterano olandese Bouwe Bekking, che completerà quindi il podio, mentre il quarto posto sembra poter non sfuggire a Team Vestas Wind con Chris Nicholson. Il resto della flotta, tra cui Team Alvimedica, che imbarca Alberto Bolzan, unico velista italiano di quest'edizione del giro del mondo, gli spagnoli di MAPFRE e l'equipaggio completamente femminile di Team SCA è previsto raggiunga Città del Capo nelle prossime 24/48 ore.
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