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23/10/2012 - 20:33

Rolex Middle Sea Race

La Middle Sea
dei sospiri

Il Mediterraneo non soffia. Esimit Europa 2 prima anche a Lampedusa e in (lento) arrivo nella serata a Malta per la Line Honours. Alle sue spalle nell’ordine Ran 2, Stig e Med Spirit. Dietro il vuoto. Poche barche a Pantelleria, il grosso lotta per passare Favignana, e qualcuno è ancora alle Eolie


Sarà ricordata come la Rolex Middle Sea Race dei sospiri: quelli del vento (scarsissimo) lungo la rotta tra Malta e il giro della Sicilia, e quelli dei velisti a bordo delle imbarcazioni in gara. Dopo oltre due giorni di regata, il grosso della flotta non ha ancora scapolato la punta ovest della Sicilia, e per molti la scommessa è “conquistare” Favignana, per puntare finalmente a sud.

In testa alla regata le solite barche ultralight in grado di camminare sfruttando ogni minimo respiro del vento, ma soffrendo comunque anche loro. Inutile dire che il record della corsa è saldissimo. In ballo le line honours assolute e di classe, e poi, più avanti, le classifiche in tempo corretto, dove davvero tutto può accedere in queste condizioni meteo.

La situazione alle ore 19 di martedi 23
Esimit Europa 2 è atteso al traguardo nella tarda serata, o alle prime ore della notte di martedi 23. Alle sue spalle ha girato Lampedusa Ran, il maxi di Nennstrom, sempre ricordato come il creatore di Skype, e la stanno per girare in queste ore Stig, il nuovo Baltic 72, e Med Spirit che batte bandiera francese. Queste quattro barche hanno fatto letteralmente il vuoto, perchè per trovare i primi inseguitori si deve risalire fino a prima di Pantelleria, dove navigano Lupa of London (un VO70) e Cantenkerous, il solito strepitoso Cookson 60 ultraleggero e dotato di canting keel che già ha strabiliato alla Palermo-Montecarlo in condizioni analoghe. Ancora un po’ dietro ecco E1 (altro ex Volvo) e un altro sosprendente Optimum 3 Aspida (Farr 52), quindi un gruppo nel quale spicca la “piccola” Kuka light di Franco Niggeler con Mitch Booth, Edoardo Bianchi e Angelo Glisoni.

Chi è riuscito a passare Favignana e le Egadi (in serata anche Vento di Sardegna, in continuo recupero) naviga almeno con vento al traverso e riesce a tenere medie sui 7-8 nodi, mentre chi è ancora intruppato lungo la parte finale della costa settentrionale della Sicilia è costretto a bordeggiare con un vento in poppa leggero, e con l’arrivo della notte si teme possa scemare ancora.

Si ragiona anche sul tempo limite (alle ore 8,00 di sabato 27), anche se si spera nell’arrivo di un po’ di bassa pressione.

La telefonata di ieri da Lorenzo Bressani e Francesco De Angelis a bordo di Stig
"Siamo all'altezza di San Vito Lo Capo" esordisce al telefono Lorenzo Bressani, tattico di STIG "il vento è sempre molto leggero quasi assente. Abbiamo avuto 18 nodi per poche miglia nello stretto di Messina, ma poi praticamente più nulla. La media fino ad oggi non supera i 4 nodi. Con Ran stiamo facendo un vero e proprio duello uno contro uno, alternandoci al secondo posto. Davanti a noi, infatti, c'è soltanto Esimit Europa 2 che però è ben più grande e veloce sia di STIG che di Ran".

"E' lunga, è lunga" gli fa eco Francesco de Angelis, con il quale scherziamo sulla sua proverbiale superstizione chiedendogli se ha provato a fare la danza del vento "Noi abbiamo già fatto tutto quello che era possibile, ma non ci siamo riusciti. Provate ad aiutarci voi da terra. Le previsioni meteo per le prossime ore non ci danno molte speranze. Al momento l'arrivo a Malta è stimato tra la notte di giovedì prossimo e la mattina di venerdì. Il problema è che una volta doppiate le Egadi, il percorso della regata ci porterà in mare aperto sulla rotta per Pantelleria e Lampedusa e, se l'alta pressione dovesse continuare a insistere sul Mediterraneo, rischiamo di rimanere in bonaccia in mezzo al canale di Sicilia".

www.rolexmiddlesearace.com

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