Offshore di primavera
La Lunga Bolina resta
una lunga bonaccia
Weekend divertente per le parecchie barche del Trofeo Bmw La Lunga Bolina & Coastal Race 2018, tra Riva di Traiano e l'arcipelago toscano, con poco vento e tanto caldo. Tevere Remo su Mon Ile per La Lunga Bolina e C.C. Aniene su Ridecosì per la Coastal Race Este 24, sono piu forti della bonaccia
Riva di Traiano ha tante facce. Dieci giorni fa il Circolo Nautico ha ospitato la 25ma edizione della classica transtirrenica Garmin Roma per 2, con una burrasca che ha costretto il rinvio della partenza di 30 ore, regata diretta a Sud fino a Lipari e ritorno 535 miglia, partecipazione di una quarantina di barche. In questo weekend, lo stesso marina ha ospitato un'altra regata d'altura del circuito FIV che assegna il titolo italiano di vela offshore, la Lunga Bolina, 110 miglia verso Nord, e il corollario della interessante Coastal Race per i monotipi Este 24. Organizzazione del Circolo Aniene con varie collaborazioni, a partire dal porto turistico, auto BMW sulla piazzetta del marina, oltre 50 barche iscritte più 17 Este 24.
Più regate si fanno, meglio è. Ma non è del tutto fuori luogo ragionare sull'opportunità che i circoli trovino il modo per collaborare, specialmente se utilizzano le stesse infrastrutture e di fatto lo stesso target di barche e velisti. Lo scopo? Semplice: aumentare i partecipanti, la soddisfazione di tutti e in definitiva la crescita del settore.
ALTA PRESSIONE - Sabato mattina durante le operazioni di partenza si stava per creare una situazione irreale: le imbarcazioni delle due flotte (Altura ed Este 24) pronte per prendere il via, si sono ritrovate dentro una “campana di vetro” che confermava le terribili previsioni meteo di Paolo Sottocorona, intervenuto al breefing della sera precedente. Giornata praticamente estiva, alta pressione sole pieno, zero vento sugli strumenti di bordo.
Inevitabile l’issata dell’intelligenza sulla barca giuria, non essendoci neanche la possibilita di allineare le imbarcazioni per dare il via. Però, subito dopo le 10, all’arrivo della prima raffica, i due presidenti Fausto Proietti (Este 24) e Yan Masserotti (Altura) hanno sistemato le linee e con grande abilita sono riusciti in pochi minuti a far partire le imbarcazioni verso nord: i grandi dell’Altura lungo un percorso di 105 miglia e i monotipi di 24 piedi lungo un percorso di due tappe di 50 miglia. Ma vediamo come sono andate le due flotte.
ALTURA - Dopo la partenza, alle ore 11,00 circa, pian piano il gruppo offshore si e sgranato verso il disimpegno per poi iniziare la salita verso l’Argentario, dove sono iniziate le difficolta all’altezza dell’Argentarola a causa della fine del vento. Piu volte si sono mescolate le carte con numerosi stop e altrettante ripartenze che hanno caratterizzato il giro della boa al Pozzarello prima e quello dell’Isola del Giglio poi. Da lì la discesa verso l’arrivo ha regalato nuovamente una leggera brezza che ha permesso alla flotta in gara di terminare entro il tempo massimo che era stabilito per la mezzanotte di ieri.
Alla fine la Line Honour è dell’RP 45 di Giovanni Di Vincenzo LISA K alle 11.30.56 di domenica, seguito da Durlindana III - Farr 60 di Giancarlo Gianni e da Prima Vista - Ice 52 di Francesco Della Torre. Invece per la classe X2, il 1° in reale è LIBERTINE - Comet 45S di Marco Paolucci. Mentre in tempo compensato vince per il secondo anno consecutivo TEVERE REMO MON ILE il First 40 di Gianrocco Catalano che si aggiudica le due Overall ORC e IRC.
Questi i vincitori nelle rispettive classi:
ORC
Classe 0. Pierservice Luduan, Grand Soleil 46B di Enrico De crescenzo
Classe 1. Tevere Remo Mon Ile, First 40 di Gianrocco Catalano
Classe 2. Andromeda, Elan 400 di Michele Manzoni
Classe 3/4/5. Chestress, J-109 di Anserini/Petti
Classe X2. JStorm, J-111 di Guido Enrico Tabellini
IRC
Classe 0/1. Tevere Remo Mon Ile, First 40 di Gianrocco Catalano
Classe 2. Andromeda, Elan 400 di Michele Manzoni
Classe 3 . Chestress, J-109 di Anserini/Petti
Classe 4/5. TAZ Unicasim, Archambault 31 di Mauto Grandone
Classe X2. Prospettica, Comet 41S di Giacomo Gonzi
ESTE 24 - I monotipi hanno affrontato una giornata molto tecnica con l’inserimento di un cancello a 16 nm dalla partenza e una riduzione di percorso sotto la Torre di San Biagio di Ansedonia, che ha impegnato gli Este24 dapprima con un lasco molto stretto per poi risalire di Bolina a ridosso della Formica di Burano dove i concorrenti hanno nuovamente issato il gennaker dopo una rotazione dell’aria verso sud. Il pochissimo vento da sud-ovest sul campo di regata ha fatto comunque avanzare tutta la flotta con una media di 4 nodi.
Il giorno dopo la flotta è partita da Porto Ercole verso Porto Santo Stefano con pochissimo vento, lottando tra bonaccette e raffiche sotto costa, completando il periplo dell’Argentario per circa 13 miglia. Forse una Coastal Race tra le piu belle delle ultime edizioni vinta con un 1º e un 3º da Alessandro Maria Rinaldi al timone di C.C.Aniene - RideCosì 2.
Questo il podio dopo le due prove:
1. Ridecosì di Alessandro Maria Rinaldi
2. Esterina di Marco Brinati
3. Thetis di Pietro Locatelli
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