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26/11/2017 - 19:40
Dopo la lunga tappa conclusa a Città del Capo
La geopolitica della
Volvo Ocean Race
La vittoria di Mapfre grazie alle scelte del navigatore Juan Vila lascia gli spagnoli al comando della classifica generale del giro. L'inseguimento in classifica di Vestas e Dongfeng (unici al momento a resistere in scia). Il ritardo inatteso di Brunel. La volata sfortunata di Turn The Tide on Plastic. I racconti e i segreti del lungo tappone atlantico. Il primo punto tecnico su equipaggi e prospettive della Volvo Ocean Race - SU SAILY TV IN ARRIVO VOR STORIES #1 - GALLERY FOTO
Venti giorni, più o meno, di discesa alle alte latitudini dell'Atlantico del sud, flotta compatta per lunghi tratti, e classifica in continua fibrillazione: tra Doldrums, Equatore, Alisei, Brasile e prima caccia al Grande Sud, alla fine la classifica non sorprende (quasi) nessuno, e i favoriti sono già in fuga. Le avventure di queste 7000 miglia sono tante, alcuni esordienti in oceano troppo illustri per non tenerne conto, e i navigatori navigati ne hanno approfittato.
Mapfre ha papà Xabi che sembra un moloch degli oceani e della tranquillità, e in più si è giovata dell'estro sfoderato da Juan Vila, navigatore che ha proma rischiato e poi azzeccato la scelta del KO. Dongfeng dal canto suo mette in campo, con capitali cinesi, una mezza nazionale francese (o una delle tante) della vela oceanica, e si prende di forza il secondo posto.
Alla lunga chi ha più classe oceanica da mettere in campo lo fa pesare. Varrà per gli altri tapponi. Ma la Volvo Ocean Race è una maratona fatta di tante cose, anche regatine-lampo, situazioni estreme, affidabilità o meno, tenuta psicologica dei singoli e dei gruppi, potenza degli shore team. Quindi, almeno per ora, questa classifica non lunghissima (tranne che tra il primo e l'ultimo) lascia aperti più scenari possibili.
SU SAILY TV, DOPO IL NUMERO ZERO IN ARRIVO VOR STORIES #1 DEDICATA AI RETROSCENA DELLA LUNGA TAPPA TRA LISBONA E CAPE TOWN
PODIO DEFINITO A CAPE TOWN - Con la vittoria dell’equipaggio guidato da Xabi Fernández nella Leg 2 della Volvo Ocean Race, il secondo posto dei franco/cinesi di Dongfeng e la terza piazza dei danesi/americani di Vestas 11th Hour Racing si è composto il podio, di tappa e anche della classifica generale provvisoria.
“E’ un buon secondo posto.” Ha detto o skipper francese Charles Caudrelier. “A un certo punto speravamo in qualcosa di meglio ma solo alcuni giorni fa la prospettiva era più negativa e abbiamo recuperato molto bene. Complimenti a MAPFRE, hanno fatto meno errori di noi, ma noi non abbiamo mollato, l’equipaggio non si è mai lamentato, hanno semplicemente continuato a lavorare per rientrare… Siamo molto veloci con vento forte, ci abbiamo lavorato molto sopra, e in alcuni momenti eravamo un nodo più veloci degli altri.”
In effetti nel corso di tutta la tappa Dongfeng ha sempre mostrato un’ottima velocità, e il secondo posto si deve ascrivere piuttosto a un errore strategico. Da notare che il team franco/cinese è stato quello che ha percorso la maggiore distanza con 7,901,4 miglia contro le 7.886,5 di MAPFRE.
Sul terzo gradino del podio è salito Vestas 11th Hour Racing, che si era aggiudicato la prima tappa. L’equipaggio guidato dallo skipper statunitense Charlie Enright si è sempre tenuto nel gruppo di testa, ma non è riuscito a trovare il modo di prendere la leadership. “Siamo felici di un risultato da podio, contro degli avversari molto forti.” Ha detto l’americano. “Non siamo completamente soddisfatti di come portiamo la barca, abbiamo ancora molto lavoro da fare, ma stiamo migliorando. Stiamo ancora cercando di essere più veloci e di migliorare l’aspetto decisionale, ma è una regata lunga. C’è tempo per farlo.”
In quarta posizione hanno chiuso gli olandesi di Team Brunel, che sono giunti a Città del Capo nelle prime ore di sabato. A poche miglia dalla capitale sudafricana lo skipper Bouwe Bekking ha inviato un blog da bordo: “Questi ultimi giorni sono stati molto frustranti, abbiamo sempre navigato in aria più leggera e meno favorevole rispetto ai leader, ma non si può farci niente… Come team abbiamo migliorato moltissimo e stiamo imparando a trovare la combinazione migliore di vele. Ci sono sempre dei momenti che, in retrospettiva, ti fanno dire che avresti potuto fare meglio, ma in generale credo che abbiamo fatto un buon lavoro.” A un certo punto della tappa, infatti, Bekking e il suon team stavano insediando la seconda posizione. “Non siamo abbastanza veloci con vento, ma abbiamo capito il perché e quindi abbiamo fiducia per il futuro. E poi tutti stanno bene e si sono divertiti.”
Simili le dichiarazioni del nostro Alberto Bolzan che in un’intervista appena giunto a Città del Capo ha detto: “E’ stata una tappa molto bella, più di quanto ci aspettassimo. Non abbiamo trovato le calme equatoriali, anzi abbiamo avuto bellissimo vento lungo tutta la strada. Nei primissimo giorni abbiamo avuto anche vento forte intorno ai 35/38 nodi e anche oggi arrivando qui una brezza crescente.” Quanto al quarto posto il friulano ha detto: “E’ stata una tappa molto interessante per noi, abbiamo migliorato tanto. C’è ancora tanto da analizzare ma comunque abbiamo fatto un salto in avanti, specialmente per quel che riguarda la velocità della barca, che è una delle cose più importanti in ottica futura. Riguardo al risultato un po’ di amaro in bocca rimane perché avremmo potuto ottenere qualcosa in più ma guardando al futuro siamo contenti.”
GALLERY DA NON PERDERE: IL MEGLIO DELLA SECONDA TAPPA
SCALLYWAG BRUCIA TTOP IN VOLATA: HONG KONG BATTE L'ONU... - Scallywag batte al fotofinish Turn the Tide on Plastic ed è sesto, AkzoNobel quinto Uno degli arrivi più serrati, e più emozionanti di questa edizione della Volvo Ocean Race si è vissuto per le posizioni di rincalzo. Solo pochi metri, dopo così tante miglia di navigazione, fra il sesto e il settimo team sulla linea del traguardo di Città del Capo
Team AkzoNobel si è assicurato il quinto posto nella seconda tappa della Volvo Ocean Race giungendo sulla linea sabato notte. L’equipaggio guidato dall’olandese Simeon Tienpont è riuscito a mantenere la calma, mentre il vento andava quasi completamente svanendo e le due barche che inseguivano erano a meno di 4 miglia. Non capita spesso che un quinto posto abbia il sapore di una vittoria, ma visto quanto serrata era la lotta con SHK/Scallywag e Turn the Tide on Plastic, questo è un risultato che team AkzoNobel accoglie felicemente. “Abbiamo dovuto sempre lottare.” Ha dichiarato Tienpont. “Naturalmente è deludente non essere riusciti ad entrare nel vento buono. Ma tutti a bordo hanno mantenuto un approccio positivo. Non c’era negatività e abbiamo regatato in armonia fino alla fine. Sono molto felice di questo quando posto ottenuto con una battaglia così dura.”
Alle spalle di team AkzoNobel, la regata ha vissuto un finale ancora più intenso ed emozionante. Nel bordo di avvicinamento a Città del Capo Sun Hung Kai/Scallywag aveva un vantaggio di circa due miglia su Turn the Tide on Plastic. Ma l’aria disturbata e leggera creata dal sottovento della Table Mountain, ha ridotto il vantaggio del team di Hong Kong ai minimi termini. A poca distanza dalla linea Dee Caffari e il suo team di giovani sono arrivati a 0,1 miglio (poco meno di duecento metri) dalla barca dello skipper David Witt, dopo oltre 7.500 miglia di navigazione in oceano.
Purtroppo però non sono riusciti ad effettuare il sorpasso e si sono dovuti accontentare del settimo posto. “Abbiamo avuto Scallywag nel mirino fin dal passaggio dell’equatore e il risultato non era affatto scontato. Ci meritavamo di meglio, sono dispiaciutissima per i miei ragazzi.” Ha detto Dee Caffari. “Oggi abbiamo perso un paio di miglia, poi le abbiamo recuperate e siamo arrivati a un paio di lunghezze di distacco. Il mio equipaggio è stato molto bravo e per questo motivo avrei voluto che le cose andassero diversamente sul traguardo.”
FRANCESCA CLAPCICH: DOPO 21 GIORNI SIAMO UN PO' STANCHI... - “Siamo finalmente arrivati dopo 21 giorni di navigazione, siamo un po’ stanchi.” Ha detto Francesca Clapcich al suo arrivo a Città del Capo. “Purtroppo il risultato non è quello che speravamo e forse nemmeno quello che ci meritavamo dopo tanti giorni di match-race in mezzo all’oceano. Siamo arrivati una lunghezza dietro Scallywag dopo 6.000 miglia… Fa un po’ arrabbiare però abbiamo visto che possiamo giocarcela fino alla fine, abbiamo lottato fino alla fine e anche quando le cose sembravano mettersi male abbiamo sempre lottato per cercare di ritornare in gioco. Penso che ogni volta impariamo cose nuove. Per me è stata un’esperienza incredibile. E’ un sogno partecipare alla Volvo Ocean Race e lottare per cercare di fare un buon risultato è ancora più incredibile. C’è un po’ d amarezza ma sono contenta di essere arrivata fino qui. Cercheremo di guardare al futuro e vedere un po’ come va.”
David Witt e il suo team hanno resistito all’attacco di Turn the Tide on Plastic per la gran parte della tappa, e solo sulla linea hanno potuto tirare un sospiro di sollievo. Hanno ottenuto la sesta piazza per poco più di un minuto. “Sono stati tutti molto bravi, non hanno mollato.” Ha detto Witt a proposito della tenacia del suo equipaggio. “Siamo un gruppo solido, abbiamo un bella personalità. Dobbiamo restare uniti, continuare a lottare e migliorare.”
Con l’arrivo di tutti e sette i team si è definita la classifica generale che vede i vincitori della seconda tappa, gli spagnoli di MAPFRE in testa con un punto di margine su Vestas 11th Hour Racing, mentre Dongfeng Race Team è un punto dietro. Ora i velisti si concederanno un meritato riposo, prima del prossimo appuntamento, la In-Port Racein programma per l’8 dicembre. La Leg 3 della Volvo Ocean Race, da Città del Capo a Melbourne in Australia, partirà invece il 10 dicembre.
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Classifica provvisoria Leg 2 - aggiornata alle ore 12.20 del 25 novembre
1. MAPFRE -- arrivato -- 15:10.33 UTC – 19 giorni, 01 ora:10m:33s
2. Dongfeng Race Team
3. Vestas 11th Hour Racing
4. Team Brunel
5. Team AkzoNobel
6. Sun Hung Kai/Scallywag
7. Turn the Tide on Plastic
Volvo Ocean Race – Classifica provvisoria
1. MAPFRE 14 punti
2. Vestas 11th Hour Racing 13 punti
3. Dongfeng Race Team 11 punti
4. AkzoNobel 7 punti
5. Brunel 6 punti
6. Sun Hung Kai/Scallywag 5 punti
7. Turn the Tide on Plastic 2 punti
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