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21/08/2020 - 20:23

LA CORSA ALLA PRESIDENZA DELLA VELA MONDIALE SI INFIAMMA

Kim Andersen alle corde
tra accuse e avversari

IL PRIMO VERDETTO DELLA ETHIC COMMISSION E DUE NUOVI CANDIDATI ALLA PRESIDENZA - Attesi prima delle elezioni di novembre, i risultati dell'indagine della Commissione Etica di World Sailing "incastrano" Kim Andersen (DEN) che riceve una pesante "censura" per alcuni comportamenti. Intanto anche Scott Perry (URU) e il cinese Quanhai Li si candidano per la presidenza, e affiancano lo spagnolo Gerardo Seeliger, primo a scendere in campo. Come cambiano gli scenari - IN SERATA DICHIARAZIONE DI KIM

 

Si avvicina la fine di agosto e con essa le scadenze per le candidature alla guida della federvela mondiale World Sailing, Presidenza e Board. Ma la campagna elettorale parte malissimo per il danese Kim Andersen, dopo che la Ethic Commission ha reso pubbliche le conclusioni di una lunga serie di indagini sull'operato del presidente uscente di WS. Andersen, che alle accuse ha risposto con molto vigore, coinvolgendo avvocati di grido per arginare la marea di critiche e gli appunti concreti ai suoi comportamenti, ha perso questa battaglia.

Non è arrivata (e non era neanche nei poteri della commissione etica) una condanna, ma il "warning", una vera e propria "ammonizione", per motivi di correttezza, conflitto di interessi, trasparenza, suona come una grave rottura tra la base di World Sailing e l'uomo che l'ha guidata in questo quadriennio, dopo aver battuto Carlo Croce nel 2016.

Gli attacchi a Kim Andersen arrivano dal suo stesso Board, l'entourage di vicepresidenti che dovrebbe essere il governo della federazione velica internazionale. Gary Jobson (USA) è stato uno dei grandi accusatori promuovendo una delle indagini della Ethic Commission. E altri due vicepresidenti, Scott Perry (URU) e Quanhai Li (CHN), sono ora in corsa per la presidenza.

Uno dei capi d'accusa riguardava l'uso non autorizzato delle firme di due membri del Board (Jobson e Perry) in una lettera al giornalista Tom Ehman a seguito di un programma sul suo "Sailing Illustrated" in cui è stato ingiustamente accusato di aver diffuso informazioni errate sulla situazione finanziaria di WS, presumibilmente a seguito di citazioni dei vicepresidenti Gary Jobson e Scott Perry, i due hanno compiuto il passo insolito di segnalare il loro presidente Kim Andersen alla World Sailing Ethics Commission, e solo ora è disponibile il verdetto del Presidente della Commissione nominato.

Kim Andersen si era opposto preliminarmente, e senza successo, alla stessa nomina del presidente della Commissione, il presidente EUROSAF (la Federazione europea della vela), Josep M Pla di Andorra, in quanto aveva lavorato nell'ufficio del CIO a Losanna insieme al candidato alla presidenza Gerardo Seeliger e quindi, secondo Andersen, privo del requisito di imparzialità della Commissione. Poi Andersen, tramite uno studio legale di Londra, ha contestato la legittimità della commissione etica (sorprendente, dal momento che dovrebbe essere uno specifico compito del Board e del presidente garantire le proprie commissioni).

Mercoledì 19 agosto, tuttavia, il capo ad interim della Commissione etica, lo svizzero Dieter Neupert, ha deciso di pubblicare il rapporto inviandolo ai membri del World Sailing Council.

AVVERTIMENTO - Il rapporto come detto si conclude con un semplice monito a Kim Andersen, ma è ormai chiaro che Andersen è esposto a forti e crescenti critiche, proprio nel momento di avvicinamento alle elezioni di novembre. E senza considerare che la posizione del presidente potrà aggravarsi considerando una nuova denuncia contro di lui, il Caso 3 (Wossala vs. Andersen), dove si parla di violazione delle norme sulla segnalazione al CDA della conclusione di contratti di una certa entità e della mancata dichiarazione di un possibile conflitto di interesse nella stessa società che ha assistito Andersen nella campagna elettorale contro Carlo Croce (ITA) e con la quale ha poi stipulato un contratto a poche settimane dalle elezioni del 2016.

In questo caso, la Commissione Etica ha nominato Laurence Burger, un avvocato del CAS, l'organismo di arbitrato internazionale per lo sport a Losanna, la cui integrità e imparzialità sono fuori dubbio. I lavori sono ora in pieno svolgimento per completare la questione con buon anticipo rispetto alle elezioni di inizio novembre.

FIDUCIA AI MINIMI - Che la fiducia in Kim Andersen all'interno del proprio consiglio sia decisamente logora è sottolineata non solo da questi casi, ma anche dal fatto che due dei membri del Board attuale, Scott Perry (URU) e Quanhai Li (CHI) scendono in campo per sfidare Kim Andersen nella battaglia per la presidenza a novembre, aggiungendosi così a Gerardo Seeliger (ESP).

Insomma il futuro di Kim è quanto meno traballante. Ma resta il presudente, e in un periodo complicato e incerto per la pandemia e il futuro olimpico, ancora molte cose possono accadere e riservare sorprese. L'Assemblea elettiva di novembre dovrebbe essere salva per il fatto che è stato accettato anche il sistema di voto remoto. Kim resta forte dell'appoggio di parecchie nazioni, anche se la sua base si erode. Seeliger, partito in anticipo, si vede adesso affiancato da due pesi massimi e vicepresidenti, che renderanno la volata presidenziale incerta.

Scott Perry è il più navigato ed esperto, il cinese Quanhai Li rappresenta il salto nel futuro orientale della vela e dell'economia. Molto del gioco elettorale riguarderà i candidati per le vicepresidenze (Board), dove per il momento come è noto si sono candidati due italiani: Luca Devoti e Riccardo Simoneschi.

Nei prossimi giorni altre notizie e aggiornamenti sulle candidature e sulle attività dei vari candidati, compresa una panoramica degli italiani coinvolti in questa fase, per capire se e come potranno contare nel futuro della Federvela mondiale.

LA DICHIARAZIONE DI KIM ANDERSEN DIFFUSA DA WS IN SERATA - In serata il 21 agosto è arrivata questa dichiarazione del Presidente di World Sailing, su carta intestata della federazione. A seguito di segnalazioni in diverse fonti dei media, riguardanti accuse di violazione del Codice etico della vela mondiale da parte del presidente Kim Andersen, è stata preparata una dichiarazione per affrontare la situazione.

“Il mio intento come Presidente di World Sailing negli ultimi quattro anni e durante tutto il mio tempo in questo sport è sempre stato quello di rendere la vela più forte e fare cose buone per il nostro sport. Per questo è estremamente deludente vedere il nostro sport utilizzato in modo improprio da un piccolo gruppo di velisti per imbrattare il nome di World Sailing e attaccarmi personalmente con false affermazioni. È inaccettabile abusare grossolanamente del Comitato Etico di World Sailing come strumento politico e mettere in disordine l'immagine di World Sailing fabbricando affermazioni e usando un malinteso come motivo etico.

Negli ultimi mesi, la World Sailing Ethics Commission ha indagato su una denuncia di due membri del World Sailing Board. Fin dall'inizio di questo processo ho chiarito che gli eventi in questione non giustificavano in alcun modo un'indagine davanti alla Commissione Etica. È stato uno sfortunato malinteso tra i membri del consiglio, che era stato del tutto sproporzionato ed è stato utilizzato da alcuni come strumento politico.

È stato scoraggiante vedere azioni discutibili provenire dalla stessa Commissione Etica. La Commissione Etica, purtroppo, ha scelto di nominare un Responsabile Etico - Mr. Josep Pla - che chiaramente non era indipendente o imparziale in questo caso. Quando ho cercato di contestare questa nomina chiaramente politica e inappropriata, le mie obiezioni, che hanno seguito il giusto processo, sono state ignorate dal presidente della commissione etica, il signor Dieter Neupert. Il signor Pla ha proceduto a pubblicare una relazione chiaramente imperfetta, parziale e unilaterale sulla questione che, nonostante i suoi migliori sforzi per ritrarmi nella peggiore luce possibile, alla fine ha concluso che non fosse necessario intraprendere ulteriori azioni contro di me a parte l'emissione di un avvertimento.

Come risultato diretto del modo improprio e politico in cui il signor Neupert e altri hanno abusato della Commissione etica in questo caso, 3 membri - il signor Nicolas Hénard, la signora Jo Keen e il signor Ùlfur Hròbjartson - si sono tutti dimessi per protesta. Ancora una volta, è un vero peccato che ci siano alcune persone che stanno chiaramente tentando di abusare della Commissione Etica per i propri scopi politici: la Commissione Etica ha perso tre membri eccellenti e imparziali a causa di questo.

Negli ultimi mesi, c'è stata una palese inosservanza delle regole del mondo della vela, del giusto processo e dei principi di giustizia naturale all'interno della Commissione Etica. Dalla Commissione costituita in modo improprio al fatto che il Presidente ad interim per l'Etica si rivolga personalmente alle MNA per nominare nuovi membri (in violazione del Regolamento 8.14.2) alla nomina di Funzionari Etici che non sono né indipendenti né imparziali, ha portato i membri della Commissione a dimettersi per protesta.

Poiché la Commissione Etica ha ora solo 4 membri, quando richiede un minimo di 7 per essere adeguatamente costituita ed emettere decisioni, la questione viene quindi inviata al Consiglio giudiziario di World Sailing che spero riferirà la questione a un gruppo di esperti indipendenti.

Vorrei cogliere l'occasione per ringraziare tutti voi per le vostre parole di incoraggiamento, apprezzo molto il supporto della comunità della vela. Dato che parteciperò attivamente al processo di cui sopra, non farò ulteriori commenti su questo argomento fino a quando tale processo non sarà stato completato ".

Sezione ANSA: 
Saily - News

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