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30/01/2013 - 12:06

Oggi il francese senza chiglia è a Capo Finisterre. Ma venerdi sarà burrasca...

Jean Pierre, ultima decisione

Oggi il francese senza chiglia è a Capo Finisterre e prende l’ultima decisione: per venerdi è annunciata una depressione su Les Sables d’Olonne. Riuscirà a precederla o rischia di finirci dentro?

Ancora un giorno, o una notte chissà. Domani mattina, Jean-Pierre Dick dovrà prendere la sua decisione. Continuare fino a Les Sables d’Olonne con l’ormai celebre avaria (la sua barca è senza chiglia, eppure sta ancora in piedi!) o fermarsi e mettersi al riparo aspettando una finestra meteo più favorevole per attraversare il Golfo di Biscaglia e raggiungere il traguardo. Perché la novità sta nella meteo, l’incognita che ti aspetti (su questi mari...) e che lascia ancor più senza fiato chi sta seguendo l’impresa di JPD: venerdì mattina, una vasta depressione è attesa sulla regione della Vandea, con un menu esplosivo: 40 nodi di vento e onde di 5 metri. Lo skipper di Virbac Paprec 3 è attualmente al lavoro su tutti i dati meteo: saltare sull’acqua o no?

IL PUNTO DELLA SITUAZIONE
La notte tra il 21 e il 22 gennaio, la barca blu ha perso la sua chiglia. Un colpo secco. Ma quasi subito, il navigatore francese ha messo la barca sotto controllo equilibrando lo scafo con i ballast e le derive. Ad oggi dal giorno dell’incidente, Jean-Pierre ha incredibilmente percorso 1500 miglia in 8 giorni, grazie anche a condizioni di vento mai oltre i 25 nodi. Ma il finale adesso sembra molto più complicato. Si trova a 600 miglia dal traguardo, a vivere l’ennesimo momento delle scelte. 600 miglia da divorare velocemente per evitare di essere catturati da una grande depressione. Oggi Dick doppia Capo Finisterre, altro luogo famigerato per i naviganti, e si appresta a entrare nel Golfo di Biscaglia, cimitero di velieri persino peggiore di Capo Horn, con una barca modernissima, ma senza la cosa più importante: la chiglia. E’ una sfida, una speranza, un tentativo di venire a patti con l’oceano. Entro oggi, dicono all’organizzazione, Jean Pierre dovrebbe annunciare la sua decisione se continuare il suo viaggio o no...

LE PAROLE DI JEAN PIERRE: “RIFLETTO ATTENTAMENTE”
"I modelli si differenziano un po', si dovrà prendere una decisione ferma domani mattina (oggi, ndr). Io studio tutte le possibilità. A priori, non vi è una tempesta a Les Sables venerdì mattina, potenzialmente potrebbe essere un po’ caldo. Devo considerare bene i tempi per arrivare, prima della perturbazione. Vado a controllare fuori. Intanto ho deciso, passo Capo Finisterre, le condizioni sono davvero molto oneste. Ho un vento di 20-25 nodi, che mi permette di navigare perfettamente sotto controllo. Volevo evitare il grande fronte al largo delle Azzorre, ci sono riuscito ed è stato un buon successo. Inoltre confermo che la barca è molto stabile, non ho avuto un incidente, per ora, incrociamo le dita. Piano piano mi avvicino alla meta, ma le ultime miglia a quanto pare potrebbero diventare le più difficili. Cercherò di riflettere attentamente prima di prendere la mia decisione.”

LA TEMPESTA IN ARRIVO
Un interrogativo è inquietante: come sarà davvero la tempesta a Les Sables d'Olonne venerdì mattina? C'è chi la vede più debole, altri la temono più intensa, allora che scelta prendere? Ancora Jean Pierre Dick: “Il mio problema è che non posso mettere tutte le mie vele e andare più veloce per precedere il fronte. E’ pericoloso mettere lo spinnaker o il gennaker senza chiglia, perché la minima raffica ti può stendere. Da quando è successo l’incidente adotto una filosofia un po’ diversa sull’uso delle vele. Di sicuro tengo il freno a mano tirato con la mia barca. Ma questa è la vita! Il mio augurio è che possa farcela. Ora l'equazione non è facile. In ogni caso, domani dovrò prendere una decisione, dovrò lasciare la costa spagnola o meno. Questa sarà la chiave..."

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