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23/08/2021 - 18:37
Come cambia la vela olimpica
iQFOiL olimpico, anno zero
TRE ANNI A PARIGI 2024 – Per il nuovo windsurf foiling è l’anno zero. Prime impressioni, primi commenti, la classifica finale degli Italiani, le considerazioni del tecnico FIV Adriano Stella. Al CICO attesa una presenza boom - VIDEO
Neanche tre settimane dalla fine delle regate olimpiche di Tokyo 2020 a Enoshima, e già si entra nel nuovo triennio olimpico che porta a Parigi 2024 (Marsiglia). C'è la succosa novità del nuovo windsurf, la tavola a vela volante iQFOiL che prende il posto del tavolone RS:X, il quale va in pensione con tanti ringraziamenti e un sacco di rimpianti, almeno per quanto riguarda l'Italia. Molto più che una tavola a vela, iQFOiL è un nuovo concetto di navigazione, con la tecnologia foil che ti fa alzare sulle onde, e con una serie di modalità di gestione del peso, della vela, delle andature, delle manovre, che con il "vecchio" windsurf c'entrano poco.
Da qui la sensazione di un "anno zero" dal punto di vista delle gerarchie agonistiche. Chi sono gli atleti e le atlete dell'iQFOiL? Chi sono i campioni, gli uomini e le donne da battere, o almeno intando da capire e imitare? Il mondiale di Silvaplana di questi giorni, con un freddo invernale (il laghetto è sui duemila metri di quota sul livello del mare, altitudine che ha causato anche altre anomalie, dall'ossigeno alla densità dell'acqua, e meno male che c'è sempre stato un bel ventone), lungi dal dare delle risposte, sembra aver mischiato le carte.
I vecchi surfisti RS:X si vedono ancora poco sull'IQF, quelli di Enoshima perchè devono riprendersi dalle fatiche olimpiche, c'è giusto qualcuno tra quelli che avevano perso il treno per Tokyo, ma il grosso della flotta resta della vecchia guardia dei foilennium della prima ora, i nativi foiling, che i meccanismi ormai li possiedono per bene. Difficile, per i nuovi arrivati, stare al ritmo dei front runner. Come spiega il tecnico FIV Adriano Stella, questa tavola moderna sta richiamando il mondo dei professionisti del windsurf, oltre ai giovani, con un incremento numerico notevole. Il livello cresce di conseguenza, ma una vera e propria ranking è difficile farla, anche se qualche esempio c'è.
Nicolas Goyard, il francese che ha vinto il mondiale a Silvaplana, va sull'IQF da sempre, è al terzo titolo iridato, e se suo fratello Thomas, che ha appena vinto l'argento olimpico in RS:X provasse a sfidarlo in acqua, avrebbe scarse speranze. Oggi. Ma chissà tra qualche mese, o tra un anno. Gli atleti cresceranno, la tecnica si acquisirà.
Non c'è solo questo: c'è un tema delicato che riguarda i materiali. La grande richiesta di iQFOiL e relative parti ha messo un po' in crisi il produttore (a proposito: quanti cantieri nel mondo producono iQFOiL? Siamo a posto con l'antitrust?) e ancor più i distributori. L'Italia è capitata male e ha ricevuto attrezzi e parti in ritardo rispetto ad altre nazioni. Ora pare che si sia liberalizzata la possibilità di acquistare anche in altre nazioni. Non è cosa da poco, in una disciplina così nuova avere il mezzo per primi è un vantaggio che può essere decisivo. Certe nazioni sono già ai dettagli, al carteggio dei foil tra un giorno e l'altro, altri stanno iniziando a capire come funziona. L'Italia è uno dei paesi guida nella storia del windsurf e avrà modo di recuperare il terreno. Leggete il report FIV che segue per farvi una idea completa. E poi al prossimo CICO sul Garda ci torneremo.
VIDEO, COME VA L'IQF... (DAY 3, LA DIRETTA REPLAY DI TRE REGATE)
ALTA QUOTA - Si è concluso a Silvaplana (Engadina, Svizzera) il Mondiale 2021 dell’iQFOiL, la nuova tavola a vela Olimpica foiling per Parigi 2024. 160 maschi e 72 femmine hanno dato vita al campionato in condizioni di vento variabile ma tendenzialmente teso, con temperature fredde sul lago Svizzero in alta quota. Trattandosi di una nuova disciplina Olimpica, che raccoglie un interesse crescente da un gran numero di atleti del mondo windsurf, c’è attenzione e curiosità per verificare gli ultimi sviluppi tecnici, inclusi il formato e i percorsi innovativi.
Da osservare il marcato travaso di atleti dal windsurf Olimpico RS:X, anche se al momento i migliori interpreti della disciplina non si sono ancora affacciati all’iQFOiL dopo la partecipazione a Tokyo 2020. Dalle prime osservazioni di quanto accade in acqua si nota che, con la crescita netta di livello imposta dallo status Olimpico, il vantaggio iniziale degli specialisti della tavola volante si va assottigliando.
IL FORMAT DIPENDE DAL VENTO - Con vento compreso tra 5 e 15 nodi si corre su un percorso che può essere a Slalom, o classico a scendere o con traverso e poppa. Con vento superiore si corre il Course, un bastone classico. Nel range di vento tra 10 e 15 nodi la scelta è in base a come si è gareggiato il giorno precedente. Poi c’è la Marathon, che però non viene disputata sul lago di Silvaplana per mancanza di spazi (il target time è di circa 60 minuti di gara e qui si dovrebbero fare circa 12 giri di lago).La Medal Race coinvolge i primi 12 atleti, con Quarti di finale, Semifinale e Gran Finale. La classifica finale prima della Medal Race assegna 3° e 4° posto direttamente in Semifinale, mentre 1° e 2° sono in Grand finale. Per i Quarti gareggiano le tavole dal 5° al 12° posto e avanzano in semifinale i primi 4 della heat. La semifinale è dunque a 6 e ne avanzano 2 che corrono la Gran Finale.
L’Italia, paese di grande tradizione nel windsurf Olimpico, sta rispondendo bene all’introduzione della nuova disciplina in termini di interesse e di numeri. Al Mondiale di Silvaplana sono presenti 11 atleti in campo maschile e 3 atlete in campo femminile.
Nel finale del campionato ci sono stati alcuni squilli da qualche azzurro, vittorie e piazzamenti di manche da parte di Matteo Iachino, Nicolò Renna, che ha sfiorato il podio Under 21, e Giorgia Speciale. Inoltre il gruppo italiano, oltre a essere molto coeso, è giovanissimo: nella Silver maschile, Modena e Gavioli sono 2005 e 2006, e tra le ragazze la Oprandi è 2006. Infine è un buon segnale considerare che nella classifica per nazioni l’Italia è comunque tra le prime dieci.
Entrambi i titoli maschile e femminile vanno alla Francia: tra gli uomini Nicolas Goyard (fratello di Thomas, argento olimpico RS:X a Tokyo 2020) e tra le donne Helene Noesmoen, entrambi specialisti della categoria.
I PIAZZAMENTI FINALI DEGLI ITALIANI – In campo maschile, dopo un totale di 12 prove (e con 3 scarti) tra qualifiche, flotte Gold e Silver, semifinali e finali, questi i piazzamenti finali degli italiani:
23 Nicolò Renna (il gardesano conclude 4° tra gli Under 21); 27 Luca Di Tomassi; 30 Matteo Iachino; 41 Daniele Benedetti; 61 Jacopo Renna; 69 Antonino Cangemi; 75 Francesco Scagliola (fin qui tutti in flotta Gold); 81 Manolo Modena; 93 Daniel Slijk; 97 Riccardo Onali; 101 Jacopo Gavioli.In campo femminile le prove disputate sono 17 (con 3 scarti), queste le posizioni delle Italiane sul totale di 72 concorrenti: 27 Giorgia Speciale; 51 Sofia Renna; 63 Linda Oprandi.
LE CONSIDERAZIONI DEL TECNICO FIV ADRIANO STELLA - “La nuova tavola olimpica foiling sta riscuotendo grande interesse, nel mondo e anche in Italia. Qui avevamo 14 Italiani tra maschi e femmine. La vera novità alla quale assistiamo è numerica: iQFOiL richiama un numero di atleti molto elevato, e anche le nostre osservazioni si basano su una platea vasta. E’ un momento bello e interessante, sia per gli atleti, perché c’è lo stimolo a migliorarsi per conquistare la maglia azzurra, sia per i tecnici”.“Per quanto riguarda i risultati, siamo dove pensavamo di essere a questo punto, dopo un ciclo Olimpico in RS:X che ci ha visti protagonisti e che è culminato con un quinto e un quarto posto a Tokyo 2020. Purtroppo i nuovi materiali sono stati distribuiti nelle varie Nazioni con tempi diversi e noi siamo partiti svantaggiati. Il lavoro in questa fase è prima di tutto adattarsi al nuovo mezzo, poi si scenderà nei dettagli.
"La crescita numerica porta con sé una situazione articolata, stanno provando a passare su iQFOiL anche atleti che gareggiano nei mondi del windsurf professionistico, attirati da una nuova disciplina Olimpica di taglio moderno. Non a caso si vedono ancora pochissimi dei protagonisti della tavola RS:X, complice la fine delle Olimpiadi di soli quindici giorni fa, e molti volti nuovi e specialisti del foil. Tante cose sono nuove, dalla partenza a 25 nodi, ai percorsi, ai formati. E anche le gerarchie tecniche sono tutte da scrivere. Di sicuro, la scuola italiana nel windsurf ha una lunga storia e questo conta, noi ci siamo! E’ stato un Mondiale numero zero, da qui parte tutto, il prossimo appuntamento per noi saranno i Campionati Italiani delle Classi Olimpiche sul Garda, dove mi aspetto una larga partecipazione. E poi l’Europeo a ottobre a Marsiglia.”
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