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09/10/2011 - 10:04

Esimit Europa 2 infligge 20 minuti sul traguardo al secondo (Maxi Jena) e mezzo golfo al resto della flotta...

Il racconto della Barcolana

!--paging_filter--strongIl maxi europeista vola, infligge 20 minuti sul traguardo al secondo (Maxi Jena) e mezzo golfo al resto della flotta. Ma la Barcolana 43 (anche grazie alla Bora arrivata a 20 nodi) è stata un regata vera, tecnica, combattuta. Con qualche sorpresa. Primo bilancio sul top-50 della classifica/strong!--break--br / br / nbsp;br / Che Barcolana è stata? La Barcolana di Esimit Europa 2, il supermaxi europeista di Igor Simcic e dello skipper olimpionico Jochen Schuemann, che conquista il secondo successo consecutivo in una regata-fotocopia dello scorso anno, mancando il record di appena un minuto! Esimit Europa 2 è partito a centro linea prendendo subito una media altissima oltre i 17 nodi di velocità, e ha impiegato solo 18 minuti dalla partenza alla prima boa, facendo praticamente il vuoto alle sue spalle. Mentre il vincitore tagliava il traguardo (con il tempo ufficiale di 58 minuti e 5 secondi), il secondo, Maxi Jena di Mitja Kosmina, virava l'ultima boa davanti al castello di Miramare. All'arrivo il distacco tra primo e secondo è stato di circa 20 minuti. Il vento alla partenza sui 10-15 nodi è andato aumentando fino a superare i 20 nel corso della regata. Solo nella bolina finale è tornato a calare e a farsi più irregolare per l'effetto della vicinanza con la terra.br / nbsp;br / strongE' STATA REGATA "VERA" E TECNICA: ECCO PERCHE'/strongbr / Dietro all'imprendibile, però, è stata una Barcolana tecnica, appassionante, regata vera in tutti i sensi: almeno una ventina di barche che hanno combattuto per i primi posti, senza esclusione di colpi, tra scelte tattiche, manovre, cambi di vele, strategie. La partenza ha premiato chi ha scelto di tagliare la linea verso il Miramare o a metà allineamento, mentre chi è partito davanti a Barcola ha sofferto per qualche buco di vento più insistito, e tra i favoriti qualcuno ha impiegato parecchio per divincolarsi dall'abbraccio dell'enorme flotta.br / La battaglia per il terzo posto è stata accesa, ed è stata regata vera, tecnica, ricca di scelte decisive, manovre e cambi di vele. Alla fine l'ha spuntata Shining, l'open ben condotto dall'equipaggio del timoniere croato Zeljko Perovic, che a lungo ha persino impensierito Maxi Jena. All'arrivo Kosmina ha descritto le difficoltà incontrate nel primo lato, quando la rotazione del vento a sinistra ha favorito chi arrivava dal centro del golfo, costringendo proprio Maxi Jena a una tattica in qualche modo conservativa allo scopo di marcare Shining. Per questa barca gloriosa il terzo posto è un successo strepitoso: l'open dalle caratteristiche "ali" sulle fiancate, vinse la ventosissima Barcolana nel 2000 con Roberto Ferrarese al timone, e oggi si è confermato molto a suo agio con il vento forte.br / nbsp;br / strongUNA CLASSIFICA MOLTO INTERNAZIONALE (E POCO TRIESTINA)/strongbr / Al quarto posto Mobitel-veliki Viharnik, altra barca slovena dell'ottimo Dusan Puh, che è riuscito a superare il Farr 80 Idrusa calvi Network di Paolo Montefusco e anche il VOR 70 E1 Pewag di Tos Skrt-Golja. Quattri numeri velici sloveni (anche se Esimit Europa 2 è una barca europea a tutti gli effetti, e batte il guidone dello Yacht Club di Monaco) e uno croato ai primi sei posti, il primo italiano è proprio Montefusco. Per trovarne un altro si arriva al settimo che è Ourdream Fata Assicurazioni con Roberto Zambelli, e all'ottavo con l'altro Farr 80 Campione del Garda timonato da Mauro Pelaschier. La top ten sul traguardo è completata da Red Carpet (Riccardo Bonetti) e dal sorprendente Moonshine del pescarese Edoardo Ziccarelli, vincitore della sua classe "0".br / nbsp;br / Una Barcolana molto internazionale, quindi, soprattutto nei quartieri alti della classifica. E poco triestina. Stavolta infatti i grandi protagonisti della vela locale hanno dovuto rincorrere. A parte Stefano Spangaro e gli altri triestini a bordo di Esimit Europa 2, troviamo Mauro Pelaschier (che è di Monfalcone) all'8° con Campione del Garda, Stefano Cherin al timone di Red Carpet al 9° posto, Gabriele Benussi 12° alla barra di Aniene Estel secondo in categoria "0", e Mattia Pressich, che fu due volte mondiale Optimist, 17° al traguardo sull'inossidabile Brava, glorioso level class che fu dell'indimenticato Pasquale Landolfi.br / nbsp;br / Il vento forte ha favorito gli scafi più grandi anche se più pesanti: i primi 9 in classifica sono della categoria Supermaxi. Altri grandi protagonisti Wild Joe, undicesimo assoluto e primo della categoria Maxi, il Supermaxi da crociera Southern Star di Luigi Cimolai, tredicesimo assoluto, e Tutti per AISM, il GP42 di Cesare Bressan con l'ex olimpico di Tornado Edoardo Bianchi, quattordicesimo e primo nella classe 1. Il duello tra i due Vismara 62 è stato vinto da B2 con Lorenzo Bodini (22°), sul gemello Salinigi di Paolo Andreaninbsp; (30°). Grande regata anche per le Stelle Olimpiche con l'Arya 415 di Larissa Nevierov, ventisettesime sul traguardo e quinte in classe 1.br / nbsp;br / Vincitore della classe 2 si conferma Sayonara Olympic Sails Latte Carso, il Millennium 40 di Roberto Bertocchi, giunto sul traguardo al 31° posto, appena avanti al grande maxi oceanico con bandiera svedese Susanne of Stockolm, che aveva a bordo il presidente di Assicurazioni Generali Gabriele Galateri.br / nbsp;br / Un po' sottotono anche la Barcolana delle due gemelle Tuttatrieste. La migliore è stata Tuttatrieste 1 Esse Costruzioni Sikkens Rimaco, con Roberto Distefano, giunta sul traguardo al 18° posto, mentre Tuttatrieste 2 Fratelli Franchini di Marco Franchini con Furio Benussi ha concluso al 20° posto, pagando errori e sfortuna dopo un'ottimo primo lato grazie al quale era transitata al settimo posto sulla prima boa.br / nbsp;br / Per concludere l'esame dei primi 50 posti della classifica, da segnalare anche il 42° posto del maxi Navigare di Francesco Illy, seguito al 43° da Margherita Jackpot Sailing Team di Roberto Mazzuccato, vincitore della classe 4.br /

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