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14/04/2018 - 12:52
Rischi da mettere in conto
Banque Populaire IX:
scuffia in Atlantico
PRIME PAROLE DI ARMEL LE CLEAC'H CHE RACCONTA LA SCUFFIA - EQUIPAGGIO EVACUATO IN ELICOTTERO - Il maxi trimarano Banque Populaire IX dello skipper Armel Le Cleac'h si è rovesciato intorno alle 3 di questa notte al largo del Marocco. L'equipaggio sta bene è al sicuro all'interno della cabina e sono in corso le operazioni di salvataggio e recupero. La barca doveva fare uno scalo a La Ciotat e poi entrare in Mediterraneo per partecipare alla prima Nice UltiMed - Altri aggiornamenti in seguito - VIDEO - FOTO
ULTIM'ORA: LA PRIMA RICOSTRUZIONE DI ARMEL LE CLEAC'H CHE RACCONTA LA SCUFFIA - "Una raffica fortissima e imprevedibile, non abbiamo fatto in tempo a fare nulla, in pochi secondi si è capovolto tutto. Barca intatta, albero spezzato. I tre velisti in salvo con un elicottero. Per il team è corsa contro il tempo a recuperare la barca e ripararla in tempo per la Route du Rhum di novembre."
A seguito del ribaltamento l'equipaggio del Maxi Banque Populaire IX è stato "elicotterato" dall'esercito marocchino. Armel Le Cléac'h, Pierre Emmanuel Hérissé e il cameraman che erano a bordo, sono arrivati a Casablanca, e sono assistiti dal Consolato di Francia. Armel nel tardo pomeriggio ha raccontato i particolari del capovolgimento allo shore team riunito: "Ieri sera abbiamo navigato in direzione di Cadice. Ci eravamo lasciati martedì a Lorient, avevamo fatto un grosso passaggio lungo il Portogallo. Per allenarci, siamo andati a trovare un punto di virata nel nord-ovest delle Canarie, e stavamo tornando a Cadice per caricare l'equipaggio per il resto del programma.
Armel: "Le condizioni del mare e del vento erano piuttosto buone, avevamo 18-20 nodi di vento al momento dell'incidente. Il mare era un po' formato perché il vento era stato sostenuto per un po' di tempo a largo del Portogallo. Verso le Canarie, abbiamo avuto venti fino a 40-45 nodi. Eravamo in un punto abbastanza stretto vicino a una scogliera con randa e il fiocco piccolo. Avevo fatto il routing e nel corso delle ore il vento doveva scendere. Le condizioni erano piuttosto stabili, ho controllato e non c'era nessun temporale davanti a noi.
"Pierre-Emmanuel (Hérissé, il direttore tecnico del Team Banque Populaire, ndr) e il nostro uomo dei media erano dentro, io ero sdraiato nella cuccetta di guardia da cinque minuti per iniziare un pisolino. La barca ha iniziato ad alzarsi molto velocemente a causa di un vento imprevisto, non ho avuto il tempo di uscire. Ho lascato la randa ma non è stato sufficiente. Tutto è successo molto velocemente. Mi sono trovato sottosopra nell'acqua che allagava la cabina. Pierre-Emmanuel mi ha chiamato per scoprire se ero lì.
"Siamo riusciti a parlarci tra due onde, sono riuscito a uscire da lì e issarmi con sicurezza nello scafo centrale con loro, nel rifugio. Abbiamo subito fatto un punto per assicurarci che nessuno fosse ferito. Ho rapidamente attivato il segnale di soccorso per avvertire le autorità. Mettiamo insieme le attrezzature di sicurezza e indossiamo i nostri abiti di sopravvivenza. Ho contattato Ronan Lucas (il direttore del Team Banque Populaire, ndr) dall'iridium portatile che si trovava nella riserva di sopravvivenza per dirgli che eravamo tutti a bordo e soprattutto che non c'era nessun infortunio.
"Due ore dopo, un mercantile è arrivato sulla zona, ci siamo scambiati con loro qualche parola da VHF. Era buio, non potevamo uscire immediatamente dalla barca. Poi il giorno è arrivato, c'era anche una petroliera nei paraggi, ma alla fine un elicottero della National Navy marocchina è stato in grado di decollare da Casablanca nel pomeriggio per venirci a prendere.
Al suo arrivo, uno dopo l'altro, siamo saliti sull'elicottero che ci ha portato al porto militare di Casablanca su una fregata all'ancora. Siamo stati accolti molto benedalla Marina marocchina, abbiamo potuto mangiare e fare alcuni controlli sanitari, li ringraziamo per tutto e in particolare l'equipaggio dell'elicottero. Successivamente siamo stati presi in carico dal consolato francese."
Poi Armel ha spiegato il suo stato d'animo: "È davvero duro mandare giù quanto è accaduto, duro da vivere, le condizioni in mare erano gestibili, abbiamo già navigato prima tante volte in condizioni molto più forti e impegnate. Tutto si è capovolto in pochi secondi. Secondo me, è legato a una strana raffica imprevedibile. Quando abbiamo lasciato la barca, i tre scafi e le braccia erano intatti, l'albero invece è spezzato in diversi pezzi."
Adesso, fanno sapere dal team, è iniziata una corsa contro il tempo per recuperare la barca il più presto possibile e fare le riparazioni necessarie per essere al via della Route du Rhum il prossimo novembre.
SABATO MATTINA - Sono ancora parziali e frammentarie le notizie, finora l'unica cosa confermata è lo "chaviré", il ribaltamento del maxi trimarano Banque populaire IX foiling, l'ultimissimo nato della serie, al comando dello skipper Armel Le Cleac'h, intorno alle 3 di questa notte al largo delle coste del Marocco. La barca era partita dalla Francia e diretta a La Ciotat e poi entrare in Mediterraneo e dirigersi verso Marsiglia e quindi Nizza per partecipare al Nice UltiMed, la nuova regata dedicata ai grandi trimarani Ultim. Dell'equipaggio avrebbe dovuto fare parte anche Billy Besson, lo specialista francese di multiscafi, pluricampione del mondo del cat olimpico Nacra 17 con cui ha corso anche a Rio 2016.
L'equipaggio è al sicuro all'interno della cabina del trimarano e attraverso la boa di soccorso le imbarcazioni si stanno dirigendo verso la zona dell'incidente. A bordo c'era anche un cameraman ma per il momento non ci sono ancora immagini della scuffia.
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