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11/05/2018 - 14:24

Le voci di dentro

Il futuro è Kiteboard,
parlano i genitori!

Un interessante serie di interviste per svelare clima e segreti del mondo Kite. Miki Cerquetti ha fatto parlare i genitori di alcuni azzurri, dirigenti e un tecnico. Sentite Andrea Tomasoni, Cristiana Mazzaferro, Maria Francesca Solima, Fabrizio Ruggiu e Dedl Groebld

 

di Miki Cerquetti

Si è concluso in Cina il campionato del mondo TTR con molte conferme. Sofia Tomasoni punta di diamante della nazionale ed un gruppo maschile che non riesce a catturare l'ambito posto.

Va sottolineato l'importante percorso formativo e pedagogico impostato dal DT Sensini che , affrontando questo gruppo, è riuscita ad amalgamare una Squadra con la esse maiuscola ed a donare ai ragazzi un importante messaggio di sport! Il DT di specialità Vannucci sta maturando di giorno in giorno. 

Il format si è oramai consolidato e molto si può dire su questa gara ma questo , nato alla ricerca di notizie , nella abituale penuria mediatica, si è trasformato in un piacevolissimo viaggio in questo nuovo mondo che tanto subbuglio sta arrecando al mondo della vela.

 

Andrea Tomasoni (the father) - Caprerino, laserista della prima ora (ricorda un piazzamento tra i primi dieci agli assoluti Laser metà '90), windsurfista e kiter della domenica,ottimo sciatore di fondo (tra i top ten europei) è il bravo padre della bravissima Sofia ed è riuscito ad assecondare e gestire una atleta di cui si sapeva sin dall'inizio del suo incredibile passo ma che doveva crescere dentro! A mio personale avviso una delle figure tecniche più preparate di questo mondo. Sofia è personalmente allenata dal bravo Marcis ed il connubio sta dando i sui effetti.

Andrea cosa mi dici di questo mondiale e di questo podio?

AT - Sono contento per Nina ma sono anche contentissimo di come Sofia sia riuscita a gestire una regata molto difficile, all'inizio ha stentato ma è riuscita  a mantenere la concentrazione. Sofia ha fatto poca acqua quest'inverno ora finisce la scuola (bravissima) ed ha di fronte le vacanze, quindi la concentrazione sarà massima

Che ne pensi del format?

AT - Fantastico fantastico!!! Mi sembra che tecnicamente si è arrivato al top!! Sono gare pazzesche e bellissime da vedere. Se per questo la vera critica è che sono mediaticamente sottovalutate!! Per esempio basta accedere all'archivio Icarus (la società che gestisce le riprese delle gare) per poter assistere ad una gara! La partenza è palpitante , al secondo gli aquiloni picchiano e l'acqua si nebulizza, i passaggi in boa sono palpitanti. Questa disciplina merita uno speakeraggio tecnico tipo moto gp, e sarebbe affascinante. C'e' un pianeta da scoprire...

A proposito di acqua e velocità, a quanto vanno? Perchè Sofia non usa gli occhiali?

AT - Il problema degli schizzi d'acqua è reale, anzi a volte quando l'atleta "spinge" la tavola lancia secchiate d'acqua a chi è dietro. Ma Sofia non ama troppo, gli occhiali soffrono il sale e si appannano.Certo che a velocità superiori a trenta nodi......forse una mascherina con le pellicole che si strappano via come in moto gp?

Qual'è l'aspetto saliente di queste gare secondo te?

AT - Questa è una disciplina molto fisica si prendono a "spallate" il senso ed il controllo della tavola , sopratutto ai passaggi di boa. Una delle cose che mi ha colpito è la cinese Chen che benche' essere la piu' veloce di tutte soffre il "corpo a corpo". I ragazzi della flotta hanno sofferto il livello stellare del gruppo. A quei livelli basta un nulla per perdere posizioni. Basta vedere l’argentino Lutteral, l’antiguano Tyson, insomma gente che si è allenata tutto l’inverno.

Come vedi il futuro?

AT - Non riesco a capire bene. Questo format e' fantastico andrebbe promosso con i media. Una cosa e' sicura c'e' tantissimo lavoro da fare

 

Cristiana Mazzaferro (The President) - Elegante ed appassionata presidente del Cv Civitanova  gestisce una delle migliori squadre agonistiche del medio adriatico. Segue Irene Tari con passione unica. Presidente ed atleta una coppia di raffinata bellezza.

Due domande cattive presidente, pronta?

CM - Si ma non troppo per favore :)

Lei si e' impegnata come circolo sia a livello atleti che a livello organizzativo (le prime boe da salto, le prime tavole per glj atleti) con il bravo referente di zona Conti. Ma Lei velista classica di grande scuola agonistica (regatante importante di FJ e 420) come vede una disciplina che mette in crisi il concetto classico di regata e sopratutto senza bolina?

CM - Ecco lo sapevo!!! Certo fare una o massimo due prove al giorno da tre ore ciascuna, partire e non vedere la boa di bolina tanto era distante, stare minuti fermi sulle stesse mura e oggi ritrovarsi a vivere questo tipo di realta' e' strano, alieno, per non parlare poi del sistema a tabelloni… Ma la disciplina è estremamente accattivante e stiamo investendo risorse in questa nuovissima realtà. Non si puo' cancellare la tradizione ma non si puo' far finta di non vedere il futuro. Bellissimo, andiamo avanti.

Tornando a tuoi trascorsi agonistici avrebbe fatto kite?

CM - Io nasco come timoniera di doppi, sicuramente visto il mio fisico leggero (ndr donna elegantissima e sottile) un tentativo con il kite avrei potuto farlo piuttosto che con classi fisicamente più impegnative. La mia sensazione è che con il kite anche atleti di stazza piu' leggera possono dire la loro se si impegnano adeguatamente. Quindi perche' no?

Il vs circolo e' stato pioniere...

CM - Si e in effetti abbiamo pagato il prezzo di essere stati tra i primi e abbiamo avuto il nostro bel da fare per assistere Irene (Tari) in un turbinoso stabilizzarsi delle attrezzature. Ora stiamo gia' ragionando sullo scouting per il futuro combattendo anche contro l'atavica penuria di vento adriatico. Questo inverno e' stata una ricerca infinita.

 

Maria Francesca Solima (La Mamma di Sveva Sanseverino) 

Allora Sveva?

MFS - Inverno difficile!

Ma come, siete di Napoli...

MFS - Si ma non si trovano allenatori. I circoli hanno dato la massima disponibilita' anche la zona ma alla fine siamo stati costretti a spostare gli allenamenti di Sveva a Cagliari dal bravissimo Marcis (allenatore anche di Sofia, ndr) che è bravissimo, ma appunto di Cagliari. Abbiamo avuto un sostegno incredibile dalla Federazione ma qui non si riesce ancora a individuare una figura tecnica in grado di seguire i ragazzi. Speriamo nel futuro sono convinta il sistema maturera'. Per il resto siamo molto soddisfatti non ci arrendiamo!

 

Fabrizio Ruggiu (il papà di Alice) - Fabrizio fa parte di quel coraggioso manipolo che ha creato il Club Velico Crotone, uno dei circoli piu' attivi d'Italia...

Ma ho capito bene? Alice (quarta ai mondiali) fa kite soltanto da due anni?

FR - Si! Alice aveva fatto il percorso giovanile in optimist stava riflettendo per il 29er quando e' nato il colpo di fulmine! Per lei allenarsi con il grande Cili ed il bravo Greco e' divertimento puro grazie anche ad un bel gruppo di amici. Alice vive di fronte al mare va benissimo a scuola ma  spesso si presenta alle lezioni ancora bagnata di mare!!!

Qual'e' il bilancio di questa esperienza?

FR - Positivo!! Alice ha fatto amicizie con il top del kitesuring mondiale, parla inglese, chatta con amici di tutto il mondo. E' stata bravissima anche a superare i momenti difficili. Alice ha mostrato stabilita' e maturita' reagendo con grinta!

Come vedi il futuro?

FR - Da noi ventoso! Il format e' semplice e divertente. Certo che andare in giro con una sacca e la propria attrezzatura per noi crotonesi e' molto piu' semplice!

 

Dedl Groebld (l'Allenatore tedesco) - Con strategia sorniona i tedeschi hanno conquistato il posto sia maschile che femminile...

In questa disciplina quanto conta la tecnica quanto la mente?

DG - L'acqua e' importante ma anche l'asset psicologico. Direi al 50%

Che ne pensi della disciplina?

DG - In Germania lo proponiamo anche per gli adulti, e' un format relativamente semplice e divertente sicuramente prodromico al foiling. Bisogna seguire questa strada!

 

Conclusioni

Nel marasma decisionale e politico di World Sailing grazie alla paziente caparbieta' di un manipolo di innovatori si e' creato un qualcosa di molto divertente semplice ed abbordabile, è stata una corsa folle contro il tempo ed in dirittura d’arrivo il prodotto è bello! Bellissimo! A detta di tutti.

DI sicuro con questi ritmi incalzanti è stato facile fare errori e/o creare momenti di tensione, lo scorso anno pare che l’articolo che scrissi sulla regata di Gizzeria creò qualche strascico polemico, qualche telefonata di protesta, ma ora ci siamo.

Rimane il fatto che ora il vero problema è politico! Quale sarà il futuro? L’Italia ha una delle squadre tavole più forti del mondo e questo è un patrimonio che va tutelato. E nel 2022 che si farà?

Insomma dare un pochino di certezze non guasterebbe. Io comprendo le tensioni terribili nel mondo della vela ma ad un certo punto la prudenza politica del voler andare d’accordo con tutti e non avere problemi cozza con la necessità della componente tecnica di poter lavorare con calma e con i tempi giusti.

La lettera del Presidente Anderson è un capolavoro di equilibrismo mentre sappiamo tutti che è IOC che vuole il cambiamento ed ulteriori resistenze potrebbero avere delle conseguenze importanti. Come sappiamo che queste richieste hanno un fondamento nella nuova visione dello sport a livello mondiale il mondo è cambiato.

Va ricordato che l’impegno della Federazione è stato incredibile! Raramente si è avuta una squadra così forte! Ora bisogna solo dare ai ragazzi la calma necessaria per allenarsi, e la possibilità ai tecnici di impostare il futuro! Questo vale per il Kite questo vale per tutti gli atleti della vela!

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