News | Regata > Vela Oceanica
15/11/2014 - 21:24
Dopo Loick Peyron un altro marziano della vela oceanica!
Dopo Loick Peyron un altro marziano della vela oceanica!
Il biondo che beve l'oceano
Francois Gabart vittoria e record alla Rhum in classe IMOCA 60. A 31 anni, nessuno come lui. Ecco chi è. GUARDA UN VIDEO
di Fabio Colivicchi
Tagliando vittorioso la linea del traguardo della Route du Rhum davanti a Point-a-Pitre a Guadalupe con l’IMOCA 60 Macif, Francois Gabart si è preso un altro pezzo di storia. Due anni fa a 29 anni è stato il più giovane navigatore a conquistare il Vendée Globe al primo tentativo, adesso ha fatto il bis alla prima partecipazione nella più importante transatlantica in solitario.
Quattro anni fa Francosi era a Guadalupe a festeggiare Michel Desjoyeaux, suo mentore e project manager per il Vendée, e oggi 12 anni dopo eguaglia la sua straordinaria doppietta Vendée+Rhum! Desjoyeaux vinse il Vendée nel 2000 e la Rhum nel 2002, ma con un grande trimarano, Francois si è ripetuto nel 2012 e 2014, per di più con la stessa barca IMOCA 60.
Francois Gabart, biondo e incredibilmente a suo agio in oceano, sembra davvero la versione giovane di Loick Peyron. Ieri, oggi e domani, la francia governa le onde della vela oceanica. La similitudine Loick-Francois sta anche nel record battuto: Peyron con Banque Populaire, trimarano di 31 metri ha impiegato 7 giorni e 16 ore da St. Malo a Guadalupe. Gabart con Macif, in 12 giorni, 4 ore, 38 minuti e 55 secondi, ha battuto il precedente record del 2006 che apparteneva a Roland Jourdain. E oggi il 31enne bretone è il padrone di entrambi i record del Vendée (78 giorni, 2 ore, 16 minuti e 40 secondi) e della Rhum.
Ammiragli della super vela moderna, senza sosta. Appena dopo l’arrivo Francois Gabart ha infatti annunciato che questa è stata la sua ultima regata sull’IMOCA 60, perché da adesso si concentrerà sul progetto di un nuovo mega trimarano oceanico di 100 piedi, che sarà varato nel 2015 sempre con i colori Macif (in Francia gli sponsor creano lunghissime e fedelissime relazioni con i velisti: che segnale bellissimo), che punterà a battere i principali record oceanici e delle grandi regate, Rhum compresa. Quindi Gabart è già sulla rotta per raggiungere e superare Peyron. La storia si ripete.
La regata di Gabart e Macif è stata resa veloce dal duello scatenato dall’inseguitore Jeremie Beyou con Maitre Coq. I due sono amici e reciproci sparring partner nel team di elite del team Pole Finisterre con sede a Port la Foret in Bretagna. Anche le due barche sono quasi gemelle, entrambi progetti di VPLP/Verdier, studio che ha ormai un vero monopolio nei velieri da corsa oceanici (anche la nuova barca di Andrea Mura per il prossimo Vendée, in costruzione da Persico, è firmata da loro).
Due barche che sembrano duellare a loro volta, quasi fossero animate: anche al Vendée Macif lottò fino alla fine proprio con l’attuale Maitre Coq, che in quella regata era battezzata Banque Populaire e portata da Armel Le Cleac’h. All’arrivo a Guadalupa Gabart aveva solo 45 miglia su Beyou.
D’altra parte Gabart è stato davanti a Beyou davvero per l’intera regata. Dopo la prima notte aveva 3 miglia di vantaggio e non è stato più ripreso, ha controllato un gruppo non certo di principianti, oltre a Beyou, come Vincent Riou (vincitore del Vendée Globe 2004-2005) su PRB e Marc Guillemot su Safran.
Per Francois anche una piccola “vendetta” sull’Atlantico, visto che lo scorso anno alla Jacques Vabre in coppia con Michel Desjoyeaux si dovette ritirare per la rottura della parte alta dell’albero di Macif.
E, come spesso accade nelle belle storie di mare, c’è anche il destino a mettere la firma. Francois ha avuto la vela nel suo, sin da giovanissimo. A 7 anni navigò per un anno attraversando l’Atlantico con la sua famiglia fermandosi alle Canarie, Capo Verde, Indie Occidentali e Stati Uniti. E guarda caso era a Guadalupa all’arrivo di una Route du Rhum, quella vinta (prima donna) da Florence Arthaud. Gabart ha anche all’attivo una campagna olimpica sulla classe Tornado.
Il suo talento per le regate oceaniche è esploso sulla classe Figaro, dove ha primeggiato fino a diventare campione di Francia di vela offshore. Il suo talento è riconosciuto da tutti. E come capita col talento, si sposa anche con la sua dolcezza, la simpatia, la semplicità. Un marinaio vero, e uno spot per la vela dei grandi orizzonti.
LE PRIME PAROLE DI FRANCOIS
“E’ straordinario, sono felicissimo. Ho tirato per tutta la regata, forse come mai prima, ma volevo vincere! Il progetto è nato solo 4 anni fa e adesso, dopo aver vinto il Vendée e la Rhum, quasi non credo all’enormità di quanto abbiamo fatto. Non poteva andare meglio con questa barca: tre regate in solitario e tre vittorie (la terza è la BtoB dal Brasile alla Bretagna nel 2011). Anche se è la fine della nostra vita insieme, mia e della barca, abbiamo fatto grandi cose. Ho vissuto la Rhum con la stessa intensità del Vendée, le stese emozioni. Navigare in solitario è qualcosa che mi esalta. E sto ancora imparando molto. Il record? La tecnologia avanza e non credo molto nella comparazione dei tempi tra mezzi così diversi. Però posso dire che se qualcuno quattro anni fa mi avesse detto che avrei fatto ciò che ho fatto, non gli avrei mai creduto!"
VIDEO: L’ARRIVO VITTORIOSO DI FRANCOIS GABART
www.routedurhum.com
di Fabio Colivicchi
Tagliando vittorioso la linea del traguardo della Route du Rhum davanti a Point-a-Pitre a Guadalupe con l’IMOCA 60 Macif, Francois Gabart si è preso un altro pezzo di storia. Due anni fa a 29 anni è stato il più giovane navigatore a conquistare il Vendée Globe al primo tentativo, adesso ha fatto il bis alla prima partecipazione nella più importante transatlantica in solitario.
Quattro anni fa Francosi era a Guadalupe a festeggiare Michel Desjoyeaux, suo mentore e project manager per il Vendée, e oggi 12 anni dopo eguaglia la sua straordinaria doppietta Vendée+Rhum! Desjoyeaux vinse il Vendée nel 2000 e la Rhum nel 2002, ma con un grande trimarano, Francois si è ripetuto nel 2012 e 2014, per di più con la stessa barca IMOCA 60.
Francois Gabart, biondo e incredibilmente a suo agio in oceano, sembra davvero la versione giovane di Loick Peyron. Ieri, oggi e domani, la francia governa le onde della vela oceanica. La similitudine Loick-Francois sta anche nel record battuto: Peyron con Banque Populaire, trimarano di 31 metri ha impiegato 7 giorni e 16 ore da St. Malo a Guadalupe. Gabart con Macif, in 12 giorni, 4 ore, 38 minuti e 55 secondi, ha battuto il precedente record del 2006 che apparteneva a Roland Jourdain. E oggi il 31enne bretone è il padrone di entrambi i record del Vendée (78 giorni, 2 ore, 16 minuti e 40 secondi) e della Rhum.
Ammiragli della super vela moderna, senza sosta. Appena dopo l’arrivo Francois Gabart ha infatti annunciato che questa è stata la sua ultima regata sull’IMOCA 60, perché da adesso si concentrerà sul progetto di un nuovo mega trimarano oceanico di 100 piedi, che sarà varato nel 2015 sempre con i colori Macif (in Francia gli sponsor creano lunghissime e fedelissime relazioni con i velisti: che segnale bellissimo), che punterà a battere i principali record oceanici e delle grandi regate, Rhum compresa. Quindi Gabart è già sulla rotta per raggiungere e superare Peyron. La storia si ripete.
La regata di Gabart e Macif è stata resa veloce dal duello scatenato dall’inseguitore Jeremie Beyou con Maitre Coq. I due sono amici e reciproci sparring partner nel team di elite del team Pole Finisterre con sede a Port la Foret in Bretagna. Anche le due barche sono quasi gemelle, entrambi progetti di VPLP/Verdier, studio che ha ormai un vero monopolio nei velieri da corsa oceanici (anche la nuova barca di Andrea Mura per il prossimo Vendée, in costruzione da Persico, è firmata da loro).
Due barche che sembrano duellare a loro volta, quasi fossero animate: anche al Vendée Macif lottò fino alla fine proprio con l’attuale Maitre Coq, che in quella regata era battezzata Banque Populaire e portata da Armel Le Cleac’h. All’arrivo a Guadalupa Gabart aveva solo 45 miglia su Beyou.
D’altra parte Gabart è stato davanti a Beyou davvero per l’intera regata. Dopo la prima notte aveva 3 miglia di vantaggio e non è stato più ripreso, ha controllato un gruppo non certo di principianti, oltre a Beyou, come Vincent Riou (vincitore del Vendée Globe 2004-2005) su PRB e Marc Guillemot su Safran.
Per Francois anche una piccola “vendetta” sull’Atlantico, visto che lo scorso anno alla Jacques Vabre in coppia con Michel Desjoyeaux si dovette ritirare per la rottura della parte alta dell’albero di Macif.
E, come spesso accade nelle belle storie di mare, c’è anche il destino a mettere la firma. Francois ha avuto la vela nel suo, sin da giovanissimo. A 7 anni navigò per un anno attraversando l’Atlantico con la sua famiglia fermandosi alle Canarie, Capo Verde, Indie Occidentali e Stati Uniti. E guarda caso era a Guadalupa all’arrivo di una Route du Rhum, quella vinta (prima donna) da Florence Arthaud. Gabart ha anche all’attivo una campagna olimpica sulla classe Tornado.
Il suo talento per le regate oceaniche è esploso sulla classe Figaro, dove ha primeggiato fino a diventare campione di Francia di vela offshore. Il suo talento è riconosciuto da tutti. E come capita col talento, si sposa anche con la sua dolcezza, la simpatia, la semplicità. Un marinaio vero, e uno spot per la vela dei grandi orizzonti.
LE PRIME PAROLE DI FRANCOIS
“E’ straordinario, sono felicissimo. Ho tirato per tutta la regata, forse come mai prima, ma volevo vincere! Il progetto è nato solo 4 anni fa e adesso, dopo aver vinto il Vendée e la Rhum, quasi non credo all’enormità di quanto abbiamo fatto. Non poteva andare meglio con questa barca: tre regate in solitario e tre vittorie (la terza è la BtoB dal Brasile alla Bretagna nel 2011). Anche se è la fine della nostra vita insieme, mia e della barca, abbiamo fatto grandi cose. Ho vissuto la Rhum con la stessa intensità del Vendée, le stese emozioni. Navigare in solitario è qualcosa che mi esalta. E sto ancora imparando molto. Il record? La tecnologia avanza e non credo molto nella comparazione dei tempi tra mezzi così diversi. Però posso dire che se qualcuno quattro anni fa mi avesse detto che avrei fatto ciò che ho fatto, non gli avrei mai creduto!"
VIDEO: L’ARRIVO VITTORIOSO DI FRANCOIS GABART
www.routedurhum.com
Commenti