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26/04/2011 - 23:21

REGATA NAZIONALE 420 IN SARDEGNA

II 420 (e il futuro)
a Cannigione

Dopo 10 regate tra la secca di Tre Monti e l'Arcipelago di La Maddalena, vince l'equipaggio formato da Jacopo Cunial e Michele Inchiostri (Società velica Barcola Grignano)
 
Arzachena, 25 aprile 2011. Si è conclusa oggi nel Golfo di Arzachena la seconda Regata Nazionale 420 ospitata dal Club Nautico Arzachena con base logistica Cannigione. Dopo quattro giorni di competizione e dieci regate svolte nel campo compreso tra la secca di Tre Monti e l'Arcipelago di La Maddalena, si conferma al primo posto di questa tappa l'equipaggio formato da Jacopo Cunial e Michele Inchiostri. I due portabandiera della Società velica Barcola Grignano  hanno sempre dominato la flotta di centodiciassette barche fin dalle prime prove.
 
Anche oggi il vento costante di grecale di intensità 10-14 nodi, ha consentito lo svolgimento di tre prove, ognuna di circa cinquanta minuti ciascuna. Alle 14 gli atleti erano di rientro alla spiaggia per i preparativi della premiazione.
 
Medaglia d'argento, con tredici punti di distacco dal primo, per Luca Paolillo e Pietro Iavicoli  del Circolo Canottieri Tevere Remo. Seguono al terzo posto con 36 punti gli atleti del Circolo Adriaco, i fratelli Tito e Agostino Rodda. Tra i concorrenti sardi confermano il tredicesimo posto in classifica Andrea Ferrero e Luca Piras dello Yacht Club Cagliari.
 
“E' la prima volta che un campionato nazionale di derive si svolge a Cannigione - spiega Pier Sesto Demuro, presidente del Club Nautico Arzachena - Il successo ottenuto con la folta partecipazione di ben centodiciassette equipaggi provenienti da sessanta circoli provenienti da tutta Italia. Ringrazio il presidente della classe 420 Ignazio Pipitone che ha avuto fiducia nelle capacità organizzative del nostro club. Il mio grazie va anche all'amministrazione comunale di Arzachena che ci ha sostenuto e al mio staff che da mesi è impegnato per mettere a punto ogni dettaglio dell'evento”.
 
Il presidente Demuro aggiunge: “A Pasqua, complici le regate, sono arrivate nel borgo di Cannigione almeno seicento persone tra atleti, istruttori e famiglie che hanno approfittato delle festività per stare vicino ai propri ragazzi - e conclude - Speriamo che sempre di più gli Enti locali comprendano il valore di queste iniziative per stimolare i giovani all'attività sportiva e, allo stesso tempo, per dare impulso al flusso turistico in bassa stagione. La vela è uno strumento di grande richiamo che vogliamo continuare a diffondere con grandi eventi come questo, con la consueta attività agonistica delle nostre squadre e con la scuola vela per i più piccoli”.  
 
IL 420
Il 420 è un'imbarcazione monotipo a scafo tondo e deriva mobile di 4.20 metri di lunghezza e con una superficie velica di 10,25 metri quadri oltre lo spinnaker. Il 420 è tra le derive maggiormente diffuse in Italia e nel Mondo. Con due persone di equipaggio, il 420 è usata da tutte le federazioni mondiali, come classe propedeutica alla classe olimpica 470. In Italia sono circa 400 i regatanti, tutti di età compresa tra i 15 e 22 anni, che parteciperanno ad un impegnativo calendario sportivo zonale e nazionale, valido come selezione per Campionato Italiano, Europeo e Mondiale; L'idea del 420 nacque nel 1958 quando si incontrarono l'architetto Cristian Maury e il proprietario di un piccolo cantiere M. Lanaverre. Questi discuterono della necessità di sostituire i vecchi e pesanti "Argonaute" in legno con una barca leggera per due, trasportabile ed economica. Così nel settembre del 1959 il modello fu pronto e nel gennaio del 1960 il cantiere Lanaverre iniziò la produzione. Il primo campionato del mondo si svolse a Palamos nel 1966 con 11 nazioni partecipanti. Si iniziò ad utilizzare il 420 quale barca scuola in sostituzione del glorioso Flyng Junior, riconoscendone le ottime prestazioni nelle varie andature e ideale quale anticamera alle classi olimpiche. I giovani iniziarono a provare grandi emozioni per la velocità e le doti "acrobatiche" consentite dall'innovativo trapezio. Nel luglio del 1962, arrivarono sul lago d'Iseo i primi due 420 portati come dimostrativi dai francesi  Francis Mouvet e Jacques Pauly ospitati dall' A.N. Sebina. Oggi la classe è presente con circa 80.000 esemplari. Il peso della barca è di soli 100 kg che consentono anche a due ragazze di averne l'assoluta padronanza. Questa barca per la sua stretta monotipia è stata un eccezionale trampolino di lancio di numerosi atleti. Nel 1963 fu costruita la prima barca italiana e fu fondata la "Uniqua Italia"(Unione quattroeventisti italiani) e nel 1973 la federazione italiana vela la riconobbe come classe. Il 420 è un doppio indicato per i ragazzi che vogliono avviarsi alla pratica della vela e che non vogliono cimentarsi in barche singole dove l'impegno fisico individuale è maggiore. Insieme all'Optimist e a L'Equipe, il 420 è la classe maggiormente seguita dalla Federazione Italiana Vela e di conseguenza da tutta la stampa del settore.
 
IL CLUB NAUTICO ARZACHENA
La fondazione del Club Nautico di Arzachena è avvenuta il 13 aprile 1972 grazie allo spirito goliardico e disinvolto di  un gruppo di ragazzi di Arzachena che ha deciso di cimentarsi nell'arte marinaresca. La sfida raccolta da quei primi dieci soci fondatori è andata avanti raggiungendo ad oggi un totale di oltre 200 soci regolarmente iscritti. Gli atleti del sodalizio sono costantemente impegnati in competizioni a tutti i livelli, dai circuiti regionali alle sfide internazionali, sia nelle classi Optimist che nella storica classe J24. Nel curriculum del CNA sono comprese intense attività organizzative di importanti manifestazioni quali i campionati nazionali e mondiali di J24 svolti nel 2008. Oggi, alla soglia dei quaranta anni di attività, grazie ancora alla passione e alla dedizione dei suoi associati, il circolo ha raggiunto la piena maturità consolidando il suo ruolo da protagonista nello sport della vela in Italia.  Nel futuro il sodalizio continuerà a promuovere le attività sportive in mare e la cultura del rispetto dell'ambiente. L' obiettivo è quello di accompagnare i giovani in un viaggio attraverso i segreti e le tecniche di navigazione a vela, della vita in barca e delle regate per capire il valore di un sano e leale agonismo, ma soprattutto il piacere del divertimento e della voglia di stare insieme.           
 

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