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27/08/2010 - 22:46

TUTTI I VINCITORI DI LIVORNO. CHIUSURA CON VENTO FORTE

I tricolori
dell'altura

Nella giornata conclusiva il vento ha rinforzato molto. Due le regate effettuate. A Man di Di Bartolomeo basta una prova per aggiudicarsi matematicamente il titolo di Campione italiano d'altura. Nonostante un problema al bozzello della base randa a tre minuti dalla partenza.


Dal nostro inviato / Livorno - Man, il Gran Soleil 42 Race Man di Riccardo Di Bartolomeo, vince il Campionato italiano assoluto d'altura. All'imbarcazione è bastato vincere la quinta regata per aggiudicarsi matematicamente il titolo di classe 0 Regata e quello assoluto. Tanto da rientrare in porto anticipatamente, mentre il resto del gruppo era impegnato nell'ultima regata, la sesta.

Questa mattina Livorno, dopo una settimana di vento leggero, si è svegliata con un bel libeccio che ha toccato i 20 nodi d'intensità e ha consentito al Comitato di Regata di far disputare due splendide regate alle 37 barche impegnate nel Campionato Italiano Assoluto di vela d'altura, organizzato dal Comitato Circoli Velici Toscani con il supporto dell'Unione Vela d'Altura Italiana e della Federazione Italiana Vela. Con queste due prove, e un totale di 6 regate disputate, si è concluso ufficialmente il Campionato d'altura, che ha assegnato quattro titoli Italiani.

CHI SONO I TRICOLORI 2010 DELLA VELA DALTURA
In Classe 0 Regata il successo non è sfuggito al Grand Solei 42 Race Man di Riccardo Di Bartolomeo, timonato da Enrico Zennaro e con Branko Brncic alla tattica, che grazie alla vittoria nella quinta prova, si è permesso il lusso di rientrare in porto in anticipo, senza neanche disputare la seconda e ultima regata, e bissando il titolo conquistato l'anno scorso a Gaeta. Al secondo posto, nella classifica finale, il Comet 50 Dahlia Tv di Maurizio Biscardi e al terzo il Grand Soleil 42 Cronos 2.

Bis del titolo Italiano anche per il Mylius 14E55 Fra Diavolo di Vincenzo Addessi (tattico Paolo Scutellaro), campione in Classe 1 Crociera davanti a Jonathan Livingston di Giorgio Diana e a Canapiglia di Pierre Hamon, e per il Grand Soleil 40 Alvarosky di Francesco Siculiana, che in Classe 2 Crociera ha preceduto Giumat di Flavio Trusendi e Tsunami di Ranucci-Orsolini.

Avvincente il finale in Classe 3 Crociera, con successo per il Comet 38 Scricca di Gianfranco Cioce (Daniele De Tullio alla tattica), vincitore della quinta prova e del titolo Italiano con un punto di vantaggio sull'X 37 Rewind Energy Resources di Claudio Paesani e con due sull'M 37 Escandalo di Manuel Costantin.

Il Trofeo dei Tre Mari è stato assegnato a Man e a Scricca, mentre il Trofeo armatore-timoniere a Fra Diavolo e ancora a Scricca.

Il Campionato Italiano Assoluto di vela d'altura 2010 ha ricevuto il patrocinio della Regione Toscana e dalle Province di Pisa e Livorno. Il main sponsor dell'evento è stato Celadrin, e i partner tecnici Ferrarelle, La casa di caccia, Progetto Energia-Energie rinnovabili, Elettrogas-Energia dal biogas, Olimpic Sails e Dataport-Solution Export.

Quattro vittore e un terzo posto
L'equipaggio di Man è sempre stato in testa, in tutti i giorni di regata: quattro vittorie e un terzo posto sono il palmares che dimostra la loro supremazia. Oggi, forse, il compito più difficile. Non solo perché è proprio a pochi metri dal traguardo che viene la "paura di vincere". Ma anche perché il Fato ha riservato loro una ulteriore sfida: a tre minuti dal via della quinta regata si è rotto il bozzello della base randa. Sangue freddo e preparazione hanno permesso di risolvere il problema in tempo utile. Poi ci ha pensato l'acume del tattico Branko Brncic a scegliere la via giusta per il trionfo finale.

I commenti a caldo del team vincente
"Quando tutta la flotta pensava che avessimo vinto, abbiamo avuto questo problema. Solo grazie alla freddezza dell’equipaggio, in cui ognuno sapeva cosa doveva fare, abbiamo risolto la rottura senza perdere tempo”, ha spiegato, appena giunto in porto Enrico Zennaro, timoniere-skipper di Man.

“All’inizio questo danno ci ha un po’ spaesati”, ha ammesso il navigatore Ugo Grande. Alla fine del secondo giro non eravamo ancora primi in compensato. All’ultimo giro siamo riusciti a superare chi avevamo davanti e chiudere al primo posto. L’ultima prova non l’abbiamo fatta proprio per questo incidente”.

Fa i complimenti al proprio equipaggio, Riccardo Di Bartolomeo, armatore. “Questo piccolo incidente dimostra che non bisogna mai mollare la tensione. Si possono sempre verificare situazioni che finiscono per vanificare quanto di buono fatto fino a quel momento”.
E, nel frattempo, molti membri del gruppo fanno i complimenti al sangue freddo del loro tatto, Branko Brncic, che non sembra scosso più di tanto dall'incidente pre-partenza: “Ho la fortuna di lavorare in un bel gruppo. Oggi è stato più facile degli altri giorni. Il mio lavoro è più difficile quando il vento è molto leggero”.

Ultimo giorno: vento forte, finalmente!
Il vento sembra aver preso di mira gli equipaggi impegnati nel Campionato italiano assoluto d'altura al largo del porto Mediceo di Livorno. Le 37 barche scese in acqua ieri sono state costrette a fare i conti con una brezza ancora una volta leggerissima, buona per disputare una sola prova, la quarta in totale dopo le tre disputate tra mercoledì e giovedì. E, oltretutto, è stata accorciata dal Comitato di Regata.

La classifica dopo il quarto giorno
In Classe 0 Regata, prosegue inarrestabile la corsa del Grand Solei 42 Race Man, che si è aggiudicato la prova davanti al Comet 50 Dahlia Tv e al Farr 53 QQ7. La vittoria nella quarta regata non vale ancora a Man il primo posto di classe e la conquista del titolo Italiano (l’ennesimo) con un giorno di anticipo. Ma certo, la barca di di Riccardo Di Bartolomeo, timonata da Enrico Zennaro, è necessariamente l'indiziata numero uno.
In Classe 1 Crociera, il successo è invece andato al Mylius 14E55 Fra Diavolo di Vincenzo Addessi (al comando anche della classifica provvisoria del proprio gruppo davanti a Jonathan Livingston), mentre in Classe 2 Crociera, il Canard 41 Tsunami di Ranucci/Orsoline si è aggiudicato la prova e si è avvicinato al leader della classifica Alvarosky di Siculiana, primo di classe dopo 4 regate dietro ai cechi di Three Sisters, che però non concorrono per l’assegnazione del titolo italiano.
Per finire, in Classe 3 Crociera, grande prova del Comet 38 Betta Splendens che ha vinto la regata davanti a Escandalo di Costantin e a Scricca di Cioce, rispettivamente primo e secondo della classifica provvisoria.

Due regate anziché una
Oggi, il bando di regata prevedeva inizialmente una sola prova e la premiazione finale presso lo Yacht Club Livorno (A proposito: complimenti per l'organizzazione. Gestire 400 persone, affamate dopo giornate in acqua è un'impresa non da poco).
La mattina però Livorno e i regatanti si sono svegliati con una bel vento di Libeccio che increspava le acque al largo del Porto Mediceo. Il comitato di regata ha quindi stabilito di fare due prove (termine limite: ore 15). Se ci riuscisse, le gare salirebbero a sei. Numero non casuale: dopo sei prove svolte infatti, entra in gioco lo scarto, che permetterebbe agli equipaggi di escludere dal conteggio il peggiore dei risultati ottenuti.
Un guizzo finale che potrebbe rimescolare le carte in tavola in varie classi?

Il commento di Guido Leone (UVAI)
Nel frattempo arriva il commento del presidente dell'Unione vela d'altura italiana, Guido Leone. Soddisfatto dell'organizzazione. Ovviamente rammaricato per il meteo capriccioso: "La preparazione dell'evento assicurata dal Comitato circoli velici toscani si è dimostrata all'altezza e ha saputo rispondere in pieno alle esigenze degli armatori. L'unico rammarico è non essere stati assistiti da vento per fare tutte le regate in programma. Ma con il vento non si possono fare previsioni".
 

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