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21/02/2015 - 17:44
Volvo Ocean Race, ritorno nell'emisfero sud
Volvo Ocean Race, ritorno nell'emisfero sud
I giorni più belli
Planando al caldo
Planando al caldo
Al tredicesimo giorno di mare, e a 2000 miglia circa dall'arrivo di Auckland, la flotta è incredibilmente compatta (tutti i 50 miglia), e naviga al lasco nell'emisfero sud. Caldo e condizioni meteo buone. Arrivo previsto per fine mese. E SAILY VOLA AD AUCKLAND PER RACCONTARVI TUTTO! - VIDEO
Saily sarà a Auckland per raccontarvi il backstage della Volvo Ocean Race e la vigilia della partenza per la quinta tappa (quella di Capo Horn).
PLANANDO AL CALDUCCIO
Le sei barche fanno rotta sul tropico del Capricorno, mentre i Doldrum, le calme equatoriali dell'Oceano Pacifico si stanno dimostrando più benevole del previsto, almeno per ora. Pochi temporali e pochi buchi di vento, anzi una solida brezza da nord di intensità fra i 12 e i 20 nodi sta spingendo i team nel Pacifico meridionale.
Tredicesimo giorno di navigazione della quarta tappa, ieri tutta la flotta ha passato la linea dell'Equatore e ora procede spedita al lasco nell'emisfero sud. Le condizioni si stanno dimostrando per il momento meno difficili del previsto per i 57 velisti e veliste della Volvo Ocean Race.
Gli olandesi di Team Brunel continuano a guidare la flotta, inseguiti da Abu Dhabi Ocean Racing, mentre i leader della classifica overall Dongfeng Race Team hanno approfittato della situazione più tranquilla per effettuare una riparazione alla rotaia sull'albero e sono risaliti in terza posizione, tallonati dagli spagnoli di MAPFRE. Team Alvimedica ha perso qualcosa ed è quinto e Team SCA sesto, ma la flotta è tutta racchiusa in un raggio di sole 50 miglia quando mancano meno di 2.000 miglia ad Auckland.
E le barche camminano veloci, dai 13 ai 16 nodi, in un'area di meno di 50 miglia, in gruppo abbastanza compatto essendosi riassorbita la separazione nord/sud degli ultimi giorni. La graduatoria provvisoria salvo i primi due, è cambiata con i franco/cinesi di Dongfeng che dopo essere riusciti a riparare il problema all'albero hanno ripreso a camminare bene, anzi fanno registrare la velocità media più alta, e si sono portati in terza piazza. Ora si trovano a una decina di miglia a nord-est di Abu Dhabi Ocean Racing, sempre secondo e meno di trenta miglia alle spalle di Team Brunel, che mantiene la leadership da almeno una settimana, e che dimostra di essere un avversario tutt'altro che facile e remissivo.
D'altra parte non ci si può aspettare nulla di diverso da due veterani come lo skipper Bouwe Bekking, alla sua settima partecipazione, e il navigatore australiano Andrew Cape alla sua sesta. Team Brunel ha navigato in linea retta, salvo effettuare due strambate nella notte per rispondere a un duplice salto di vento. Secondo le ultime previsioni meteo il vento dovrebbe continuare a scendere e a girare nel corso della giornata odierna.
L'altro serio pretendente alla vittoria di tappa, e secondo nella classifica generale dopo tre tappe è Abu Dhabi Ocean Racing che è in seconda piazza, ma deve nondimeno guardarsi dagli attacchi degli inseguitori, soprattutto di Dongfeng.
Lo skipper britannico Ian Walker racconta così le ultime ore di navigazione a brodo di Azzam: “Sono state 24 ore bellissime di navigazione al lasco, mura a sinistra. Siamo stati fortunati ad avere queste condizioni, che non sono quelle tradizioni su questa tappa. Una nottata perfetta, si sta in coperta in pantaloncini e maglietta. Durante il giorno comincia a fare molto caldo, ma si sopporta bene perché c'è vento. Le condizioni diventano man, mano più variabili con l'arrivo di enormi masse nuvolose che fanno saltare il vento e causano forti raffiche o zone di bonaccia a seconda della posizione in cui le si prendono.”
Secondo Walker la situazione è positiva, ma è comunque difficile prevedere in dettaglio cosa potrà succedere. “I modelli meteo non sono precisi nell'indicazione della prossima transizione che dovrebbe portarci dentro il flusso di aria da ovest che ci dovrebbe spingere verso le isole Fiji, prima di puntare la prua su Auckland. C'è molta incertezza, si deve un po' scommettere sulla rotta da tenere, al momento attuale. Abbiamo meno di 2.000 miglia da percorrere per il traguardo e la classifica non potrebbe essere più incerta di così.”
L'arrivo ad Auckland è previsto per il 28 febbraio, una settimana di regata, ancora molto appassionante e tutta da seguire. City of Sails, Auckland è pronta ad accogliere l'ennesimo momento di grande vela, dopo le innumerevoli tappe del giro del mondo, e le due edizioni di Coppa America.
Saily ha deciso di non lasciarsi sfuggire questa occasione, e sarà a Auckland per raccontarvi il backstage della Volvo Ocean Race e la vigilia della partenza per la quinta tappa (quella di Capo Horn).
L'avanzamento dei sei team può essere seguito con lo strumento del tracker, la cartografica elettronica, aggiornata ogni tre ore al link: http://www.volvooceanrace.com/en/virtualeye.html o tramite le app per smartphone e tablet.
VIDEO, I LAVORI D'EMERGENZA A BORDO DI DONGFENG
Saily sarà a Auckland per raccontarvi il backstage della Volvo Ocean Race e la vigilia della partenza per la quinta tappa (quella di Capo Horn).
PLANANDO AL CALDUCCIO
Le sei barche fanno rotta sul tropico del Capricorno, mentre i Doldrum, le calme equatoriali dell'Oceano Pacifico si stanno dimostrando più benevole del previsto, almeno per ora. Pochi temporali e pochi buchi di vento, anzi una solida brezza da nord di intensità fra i 12 e i 20 nodi sta spingendo i team nel Pacifico meridionale.
Tredicesimo giorno di navigazione della quarta tappa, ieri tutta la flotta ha passato la linea dell'Equatore e ora procede spedita al lasco nell'emisfero sud. Le condizioni si stanno dimostrando per il momento meno difficili del previsto per i 57 velisti e veliste della Volvo Ocean Race.
Gli olandesi di Team Brunel continuano a guidare la flotta, inseguiti da Abu Dhabi Ocean Racing, mentre i leader della classifica overall Dongfeng Race Team hanno approfittato della situazione più tranquilla per effettuare una riparazione alla rotaia sull'albero e sono risaliti in terza posizione, tallonati dagli spagnoli di MAPFRE. Team Alvimedica ha perso qualcosa ed è quinto e Team SCA sesto, ma la flotta è tutta racchiusa in un raggio di sole 50 miglia quando mancano meno di 2.000 miglia ad Auckland.
E le barche camminano veloci, dai 13 ai 16 nodi, in un'area di meno di 50 miglia, in gruppo abbastanza compatto essendosi riassorbita la separazione nord/sud degli ultimi giorni. La graduatoria provvisoria salvo i primi due, è cambiata con i franco/cinesi di Dongfeng che dopo essere riusciti a riparare il problema all'albero hanno ripreso a camminare bene, anzi fanno registrare la velocità media più alta, e si sono portati in terza piazza. Ora si trovano a una decina di miglia a nord-est di Abu Dhabi Ocean Racing, sempre secondo e meno di trenta miglia alle spalle di Team Brunel, che mantiene la leadership da almeno una settimana, e che dimostra di essere un avversario tutt'altro che facile e remissivo.
D'altra parte non ci si può aspettare nulla di diverso da due veterani come lo skipper Bouwe Bekking, alla sua settima partecipazione, e il navigatore australiano Andrew Cape alla sua sesta. Team Brunel ha navigato in linea retta, salvo effettuare due strambate nella notte per rispondere a un duplice salto di vento. Secondo le ultime previsioni meteo il vento dovrebbe continuare a scendere e a girare nel corso della giornata odierna.
L'altro serio pretendente alla vittoria di tappa, e secondo nella classifica generale dopo tre tappe è Abu Dhabi Ocean Racing che è in seconda piazza, ma deve nondimeno guardarsi dagli attacchi degli inseguitori, soprattutto di Dongfeng.
Lo skipper britannico Ian Walker racconta così le ultime ore di navigazione a brodo di Azzam: “Sono state 24 ore bellissime di navigazione al lasco, mura a sinistra. Siamo stati fortunati ad avere queste condizioni, che non sono quelle tradizioni su questa tappa. Una nottata perfetta, si sta in coperta in pantaloncini e maglietta. Durante il giorno comincia a fare molto caldo, ma si sopporta bene perché c'è vento. Le condizioni diventano man, mano più variabili con l'arrivo di enormi masse nuvolose che fanno saltare il vento e causano forti raffiche o zone di bonaccia a seconda della posizione in cui le si prendono.”
Secondo Walker la situazione è positiva, ma è comunque difficile prevedere in dettaglio cosa potrà succedere. “I modelli meteo non sono precisi nell'indicazione della prossima transizione che dovrebbe portarci dentro il flusso di aria da ovest che ci dovrebbe spingere verso le isole Fiji, prima di puntare la prua su Auckland. C'è molta incertezza, si deve un po' scommettere sulla rotta da tenere, al momento attuale. Abbiamo meno di 2.000 miglia da percorrere per il traguardo e la classifica non potrebbe essere più incerta di così.”
L'arrivo ad Auckland è previsto per il 28 febbraio, una settimana di regata, ancora molto appassionante e tutta da seguire. City of Sails, Auckland è pronta ad accogliere l'ennesimo momento di grande vela, dopo le innumerevoli tappe del giro del mondo, e le due edizioni di Coppa America.
Saily ha deciso di non lasciarsi sfuggire questa occasione, e sarà a Auckland per raccontarvi il backstage della Volvo Ocean Race e la vigilia della partenza per la quinta tappa (quella di Capo Horn).
L'avanzamento dei sei team può essere seguito con lo strumento del tracker, la cartografica elettronica, aggiornata ogni tre ore al link: http://www.volvooceanrace.com/en/virtualeye.html o tramite le app per smartphone e tablet.
VIDEO, I LAVORI D'EMERGENZA A BORDO DI DONGFENG
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