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28/11/2011 - 19:14

Volvo Ocean Race

Groupama, quasi
a Cape Town

!--paging_filter--strongAncora 250 miglia e venti leggeri per il team francese di Groupama 4. Stress a bordo e voglia di arrivare a Città del Capo e salire sul terzo gradino del podio. L'arrivo forse martedi mattina. Puma, a giorni arriva la nave per riportare lo scafo al via della seconda tappa/strong!--break--br / nbsp;br / nbsp;br / nbsp;br / Con una notte ancora da passare in mare e 255 miglia ancora da coprire, è certo che l'equipaggio transalpino ha grande voglia di toccare terra. Alle 13 UTC (le 14 italiane) di oggi, quando si è entrati nel ventitreesimo giorno di regata,nbsp; il team francese di Groupama 4 guidato dallo skippernbsp; Franck Cammas procedeva a bassa velocità, circa 8 nodi, rallentato dal vento leggero causato da un'alta pressione a oltre 255 miglia dal traguardo. Non è una sorpresa che l'equipaggio mostri segni di frustrazione per il fatto di essere ancora in mare quando gli avversari Telefónica e di Camper hanno entrambi portato a termine la loro fatica e sono già al lavoro nella capitale sudafricana per preparare barche e attrezzature per la Town In-Port Race e la partenza della seconda tappa, in programma rispettivamente per il 10 e 11 dicembre prossimi.br / nbsp;br / E, tuttavia, le ultime previsioni dicono che la battaglia contro la meteo non è ancora finita per Groupama, che dovrebbe impiegare ancora una decina di ore prima di uscire dalla zona di vento debole e poter abbandonare finalmente la navigazione di bolina. A salvarli dovrebbe arrivare un sistema di bassa pressione che durante la notte produrrà brezze meridionali anche piuttosto intense. Ciò significa che i francesi potranno fare finalmente rotta verso Città del Capo ad andatura portante. Il vento andrà via, via aumentando, in pratica si tratta dello stesso fronte che ha reso così difficile l'arrivo di Camper nella mattinata di ieri, e che costringerà Groupama ad affrontare venti oltre 30 nodi e mare molto formato almeno fino a 50 miglia dalla linea del traguardo. L'arrivo del team francese, secondo le ultime previsioni, potrebbe quindi avvenire intorno alle 9.00 GMT (le dieci ora italiana) di domani, martedì 29 novembre.br / nbsp;br / "Stiamo combattendo con il vento leggero da questa mattina" ha detto lo skipper Franck Cammas nel corso di un collegamento con gli organizzatori "abbiamo ancora qualche ora di bonaccia prima di accelerare e metterci in rotta per Città del Capo. Stiamo aspettando questo vento. Non abbiamo cambiato il nostro modo di navigare da quando Camper è arrivato, stiamo portando la barca con lo stesso ritmo. Volgiamo arrivare a Città del Capo il prima possibile perchè la sosta sarà breve, ma vogliamo anche arrivarci in un pezzo solo e con la barca in buone condizioni."br / nbsp;br / A proposito della prestazione di Groupama, Cammas ha affermato: "Non siamo troppo delusi, perché un terzo posto non è così male, altri sono in una situazione ben peggiore della nostra. Siamo delusi perché, specialmente alla fine della tappa, non siamo riusciti a recuperare sugli avversari. Il passaggio delle calme equatoriali non ci ha permesso di entrare negli stessi sistemi meteo. Eravamo dieci ore dietro a Camper, e ora sono diventati due giorni, è frustrante. Ma questa è la legge del mare, del tempo e della vela. Questa volta è successo a noi e succederà ancora, sono le regole del gioco."br / nbsp;br / Quanto alla barca: "Abbiamo imparato moltissimo sulla barca, purtroppo non siamo stati molto a contatto con gli altri e da questo punto di vista la regata è stata un po' strana. Perciò abbiamo voglia di ripartire per la seconda tappa, per vedere tutte le sei barche navigare insieme e combattere, incluse quelle che hanno avuto problemi tecnici."br / nbsp;br / strongPUMA, CORSA CONTRO IL TEMPO: UNA LOGISTICA INFERNALE!/strongbr / Intanto, l'equipaggio di PUMA Mar Mostro sta passando il tempo sulla remota isola di Tristan da Cunhanbsp; tra una partita di golf e quello che i pochi abitanti hanno organizzato per loro nell'attesa della nave che arriverà in loro soccorso, la Team Bremen, che ha lasciato il porto di Città del capo nelle prime ore del mattino. Si prevede che il cargo impieghi quattro giorni per coprire le 1.500 milgia che separano l'isola dal Sudafrica. La barca verrà poi caricata a bordo con una gru e alloggiata nell'invaso montato appositamente in coperta. A bordo della Team Bremen è salito il capo costruttore di Puma Chris Hill, sono stati imbarcati l'invaso, un container con le attrezzature, materiale tecnico e anche cibo per il passaggio di ritorno dell'equipaggio. Nel migliore dei casi, la nave potrebbe arrivare a Città del capo il prossimo 6 dicembre. L'albero di scorta di Puma è invece in partenza dagli stai Uniti oggi e dovrebbe arrivare innbsp; Sudafrica venerdì.br / nbsp;br / Gli altri due scafi che avevano subito avarie nelle prime fasi della regata, Azzam dell'Abu Dhabi Ocean Racing e il cinese Team Sanya, sono in viaggio sempre via nave alla volta di Città del Capo, dove dovrebbero arrivare mercoledì.br / nbsp;br / strongClassifica provvisoria 28 novembre, alle ore 13 GMT _/strongbr / 1. Team Telefónica (Iker Martínez), FIN - 21d, 05h, 14m, 25s_br / 2. Camper Emirates Team New Zealand (Chris Nicholson), FIN - 21d, 21h, 48m, 04s _br / 3. Groupama sailing team (Franck Cammas), a 255,,7 miglia da Città del Capobr / 4. Puma Ocean Racing powered by Berg (Ken Read) ritirato dalla tappa 1__br / 5. Team Sanya (Mike Sanderson), ritirato dalla tappa 1 _br / 6. Abu Dhabi Ocean Racing (Ian Walker), ritirato dalla tappa 1_br / nbsp;br / strongL'ARRIVO DI CAMPER, SECONDO A CAPE TOWN/strongbr / Camper guidata dallo skipper australiano Chris Nicholson ha tagliato la linea del traguardo di Città del Capo, doponbsp; una notte di navigazione in condizioni molto dure, con venti oltre i 30 nodi e onde enormi, alle 10.48.04nbsp; GMT (11.48.04nbsp; ora italiana) dopo 21 giorni, 21 ore, 48 minuti e 4 secondi dalla partenza da Alicante.br / nbsp;br / Camper with Emirates Team New Zealand, conquista così 25 punti nel tabellone generale che vanno ad aggiungersi ai quattro guadagnati con il terzo posto della regata prologo di Alicante, la Iberdrola In-Port Race, e sale sul secondo gradino del podio della tappa e della classifica overall, due punti dietro i vincitori di Team Telefónica che hanno tagliato la linea del traguardo ieri sera.br / nbsp;br / Appena giunto a terra lo skipper Chris Nicholson ha commentato: "Siamo tutti interi e stiamo bene. Tutti i team cercavano di avvicinarsi a terra, e ci stavamo riuscendo ma poi si è dimostrata la scelta sbagliata" ha detto il velista australiano a proposito della scelta iniziale di rimanere vicino alla costa africana. "Sono stati 20 giorni di rincorsa ai primi, da quel momento in poi e non siamo riusciti a recuperare il gap. Ci sarebbe piaciuto moltissimo combattere fianco a fianco con Telefonica e Puma. Le condizioni sono state abbastanza dure, come avete potuto vedere dai danni alle barche. Noi cercavamo di correre sempre al massimo. Ci siamo comportati bene, siamo secondi ed è un bel risultato. Quanto alle rotture alle barche, sappiamo che può succedere a chiunque in qualsiasi momento. Se fossi in loro (i tre team che hanno dovuto ritirarsi) penserei al fatto che la regata è ancora molto aperta."br / nbsp;br / Il co-skipper neozelandese Stu Bannatyne da parte sua ha espresso la felicità di essere a terranbsp; "E' bellissimo essere finalmente a Città del capo. E' stata una tappa molto lunga, ma siamo saliti sul podio e quindi siamo felici. La scorsa notte abbiamo navigato più tranquilli, dopo l'arrivo di Telefónica, perché c'erano fra 35 e 40 nodi e a quel punto non aveva molto più senso spingere troppo."br / nbsp;br / Nel corso della navigazione da Alicante a Città del Capo, Camper ha fatto registrare la migliore percorrenza sulle 24 con 554,16 miglia il 24 novembre, record che farà guadagnare loro l'ambito IWC Speed Record Challenge, per la prima tappa. Una frazione che ha visto Camper protagonista con alterne fortune, dopo aver guidato la flotta nelle fasi inziali e fino all'uscita dallo stretto di Gibilterra, gli ispano/neozelandesi hanno pagato caramente la scelta tattica presa in Atlantico. Inizialmente il team ha scelto di seguire l'opzione dei francesi di Groupama 4, mantenendosi vicino alla costa africana. Il quarto giorno, tuttavia, Nicholson ha deciso di sacrificare le miglia guadagnate verso la boa (il traguardo) e ha portato la sua barca bianca e rossa su una rotta occidentale e più al largo,nbsp; come avevano fatto Puma e il futuro vincitore di tappa Telefónica.br / nbsp;br / E' stata una decisione costosa, chenbsp; il team non è mai riuscito veramente a recuperare, tanto che al quinto giorno CAMPER lamentava un distacco di 105 milgia ed era in ultima posizione. Il distacco ha continuato ad aumentare mentre l'equipaggio cercava di portarsi più a ovest, al settimo giorno raggiungeva il massimo gap con 334 miglia. ma, proprio da quella notte la fortuna è cambiata per Camper. Recuperando ben 56 miglia, il team è riuscito a riportarsi sotto e nella scia dei leader. Continuando a riprendere terreno, Camper si ènbsp; riportata in gara.br / nbsp;br / Al nono giorno il team si trovava infatti in terza posizione e al passaggio obbligato dell'isola di Fernando de Noronha il tredicesimo giorno aveva un distacco di 126 miglia dai leader di Puma. Nel tragico giorno del disalberamento degli americani, il diciassettesimo, Camper si era avvicinata fino a 110 miglia. Nel tentativo di farsi ancora più sotto, l'equipaggio spingeva la barca al massimo e la pressione psicologica ha provocato l'incidente che ha visto protagonista il giovane prodiere sudafricano Mike Pammenter. Sbattuto violentemente da un'onda sulle sartie mentre stava effettuando un cambio di vela, Pammenter si è rotto un dente e il labbro ma è stato prontamente curato dai suoi compagni. Certo un evento che ricorda quanto dura e impegnativa fisicamente può essere la regata. Fortunatamente, già il giorno dopo, il sudafricano era in coperta e pronto a collaborare con il resto del team per far camminare la barca il più velocemente possibile verso Città del Capo all'inseguimento del battistrada Telefónica ormai a sole 94 miglia davanti.br / nbsp;br / "Adesso dobbiamo pensare al nostro nuovo avversario" scrivevano da bordo di Telefónica. Ma, la ruota della fortuna ha girato ancora una volta contro Camper, che è riuscito ad agganciare il fronte freddo, con i suoi venti favorevoli, in ritardo rispetto agli spagnoli che ormai avevano preso il largo. Camper ha concluso la prima tappa con oltre 200 miglia e oltre sedici ore e mezza di ritardo, ma con un eccellente secondo posto e, soprattutto, senza riportare danni maggiori.br / nbsp;br / A oggi, rimane in mare ancora Groupama 4, che all'ultimo rilevamento era localizzato a poco più di 521 miglia da Città del Capo e il cui arrivo è previsto per le prime ore di martedì. Il loro terzo posto li farà salire sul terzo gradino del podio provvisorio con 22 punti (20 per la tappa e due nella In-port). Le tre barche che sono state costrette al ritiro per problemi tecnici manterranno i punti guadagnati nella In-port di Alicante: Abu Dhabi Ocean Racing 6 punti, Puma Ocean Racing powered by Berg 5 punti e Team Sanya 3 punti.br / nbsp;br /

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