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08/06/2012 - 18:06
Volvo Ocean Race
Volvo Ocean Race
Giro del mondo
tutto è possibile!
tutto è possibile!
!--paging_filter--strongChe finale al giro del mondo Volvo Ocean Race: (quasi) tutto può ancora succedere, con due tappe oceaniche e tre in-port race da disputare. Il punto alla vigilia del caldissimo weekend di Lisbona/strong!--break--br /
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strongCHE FINALE AL GIRO DEL MONDO: (QUASI) TUTTO PUO' ANCORA SUCCEDERE!/strongbr /
Due tappe oceaniche, 2.500 miglia, circa dieci giorni di navigazione, tre regate in-port, 78 punti in totale. Tanto resta per decidere l'edizione più combattuta della Volvo Ocean Race, con quattro team letteralmente a un passo dalla vittoria, i rimanenti punti in palio saranno fondamentali. Non era mai successo nella quasi quarantennale storia del giro del mondo a vela in equipaggio che quattro barche avessero una chance realistica di aggiudicarsi la vittoria finale. Le fasi conclusive della regata saranno incandescenti.br /
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Dopo che i francesi di Groupama 4 hanno strappato la leadership nella generale per la prima volta dopo oltre sei mesi agli spagnoli di Telefónica, la classifica non potrebbe essere più corta, con soli 21 punti fra i primi e i quarti, Camper with Emirates Team New Zealand, i giochi sono ancora totalmente aperti.br /
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Il dominio di Telefónica in testa al tabellone è finito la scorsa settimana, con il secondo posto di Groupama nella settima tappa da Miami a Lisbona e il team guidato dall'olimpionico Iker Martínez che si è dovuto accontentare della quarta piazza. Benché affatto contento della propria posizione Martínez ha dichiarato che il suo unico obiettivo è il risultato finale della regata, che dipenderà dalla ottava tappa, da Lisbona a Lorient, che dovrebbe durare circa una settimana e della nona tappa da Lorient a Galway, per circa tre giorni e, naturalmente dalle tre In-port race ancora da disputare. "La verità è che la sola cosa che tutti noi ricorderemo è come si arriverà a Galway. Abbiamo sempre detto che il nostro obiettivo era essere in una posizione tale ta ombattere per al vittoria nella tappa finale. Oggi succede proprio questo, quindi non va male anche se ovviamente andava meglio in passato."br /
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Malgrado la soddisfazione di essere primi, anche in campo francese regna la stessa atmosfera cauta. Lo skipper Franck Cammas, uno degli eroi della vela oceanica transalpina, sa bene che ci sono ancora molte miglia da navigare prima dell'assegnazione del prestigioso Volvo Ocean Race Trophy. "Non ce lo aspettavamo quando siamo partiti da Alicante, quindi essere in questa posizione per noi, che siamo un team nuovo nel gioco, è un sogno." Ha detto Cammas che guida il primo team francese a partecipare alla regata dal lontano 1993/94 quando era Eric Tabarly su La Poste a tenere alti i colori della Francia. "Essere leader è bello, ma la regata non è certo finita. Non siamo soli, ci sono ancora altre tre barche che possono vincere. Dobbiamo solo arrivare a Galway senza rimpianti. Non è facile essere davanti, ma è importante rimanerci."br /
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Il sistema di punteggio dell'edizione 2011/12 della Volvo Ocean Race, infatti, garantisce che ci sia ancora spazio per un rimescolamento delle carte. Le tappe oceaniche mettono in palio 30 punti per il primo classificato, 25 al secondo, 20 al terzo e così via. Per le In-port invece i punti sono 6,5,4, 3,2 e1 per il sesto.br /
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Con due vittorie, un secondo e un terzo nelle ultime quattro tappe, gli americani di Puma Ocean Racing powered by Berg sono rientrati prepotentemente in gioco. Molto continui hanno ottenuto più punti di qualsiasi altro team negli ultimi due mesi e ora occupano il terzo gradino del podio provvisorio, a 12 punti da Groupama 4. "Abbiamo ancora molta fiducia, abbiamo battuto due dei tre nostri avversari più forti nell'ultima tappa, e abbiamo vinto le due precedenti." Sono state le parole dello skipper Ken Read. Se Puma non avesse disalberato nella prima frazione è molto probabile che ora si troverebbe in cima alla classifica e, come ha detto il navigatore Tom Addis, ora l'obiettivo del team a stelle e strisce è diventare il primo equipaggio a vincere la regata senza aver finito tutte le tappe. "Quando abbiamo perso l'albero nella prima tappa, per noi il mantra è stato voler vincere il giro con l'handicap di non aver finito tutte le tappe. E' buffo, non ci aspettavano di arrivare a questo punto, a rosicchiare punti, abbiamo anche vinto qualcosa, ed eccoci qui."br /
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Il quinto posto di Camper nella settima tappa porta il team ispano/neozelandese a 21 punti dai nuovi leader, ma lo skipper Chris Nicholson non ha certo già gettato la spugna. "Se c'è anche la più remota possibilità di esserci, ci saremo. Basta guardare alle posizioni diverse che abbiamo coperto in questa tappa e cosa poteva succedere... perché non potrebbe succedere ancora nelle prossime due? C'è ancora molta strada da fare."br /
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Con due tappe rimanenti, entrambe sotto le 1.000 miglia, il CEO della Volvo Ocean Race Knut Frostad ritiene che sia la vittoria sia ancora un gioco a quattro. "Le prossime due tappe saranno molto serrate. Sono frazioni corte, quindi è probabile che ci saranno altri arrivi al fotofinish e quando va così può davvero succedere di tutto." L'ultima opportunità di guadagnare punti in questa edizione della regata sarà la In-port race di Galway, in programma per il 7 luglio, e ci sono buone chance che il risultato di nove mesi di lavoro sarà deciso proprio quel sabato pomeriggio.br /
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strongLISBONA, UN CALDISSIMO WEEKEND DI VELA.../strongbr /
La capitale lusitana questo fine settimana ospita due delle ultime battaglie della Volvo Ocean Race: la Oeiras In-Port Race di domani e la partenza dell'ottava tappa domenica. Ieri e oggi i sei team hanno potuto prendere le misure con il campo di regata sull'estuario del fiume Tago, con la disputa della regata di prova ufficiale e le tre Pro-Am di oggi dove come noto gli equipaggi sono composti anche da ospiti.br /
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Con tre barche a pari punti nella classifica delle prove In-port e una lotta a quattro per la vittoria finale, si prospetta dunque un fine settimana molto caldo a Lisbona. La Oeiras In-Port Race in Lisbon è la prima delle ultime quattro opportunità di raccogliere punti nella Volvo Ocean Race 2011/12, cinque prove che potranno mettere il sigillo finale sia sul giro che sulla speciale classifica delle regate costiere. Sul tabellone generale i primi quattro team sono divisi infatti da soli 21 punti e la graduatoria delle In-port è ancora più corta, con tre barche in testa a pari punti: Abu Dhabi, Puma e Camper e Groupama solo quattro punti alle loro spalle. La vittoria di Abu Dhabi Ocean Racing nelal settima tappa è arrivata troppo in ritardo per poter far rientrare il team degli emirati in gioco per la classifica overall, ma le tre vittorie ottenute dagli uomini di Ian Walke nelle In-port possono ancora puntare alla vittoria di uno dei due premi principali.br /
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L'olimpionico britannico ha detto che il suo team è pronto a "fare di tutto" per vincere, sperando che gli avversari siano occupati a controllarsi, ma Walker sa che che la regata non sarà affatto semplice con una previsione di vento da ovest intorno agli 8/12 nodi su un percorso a bastone sulle acque del Tago. "Fortunatamente la regata si svolgerà al giro della corrente e quindi la corrente non sarà troppo forte. Sarà come sempre una lotta serrata, intensa per quel che riguarda le manovre, una cosa che nel passato siamo riusciti a fare bene, quindi spero andrà tutto bene. L'acqua piatta ci aiuterà. Spero che gli altri team, essendo così vicini in classifica, si preoccupino più di controllarsi e non facciano tanta attenzione a noi."br /
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Chris Nicholson e gli uomini su Camper with Emirates Team New Zealand sono affamati di una vittoria, che finora è sempre sfuggita loro. Lo skipper australiano pensa che la prova di domani sarà combattuta tanto quanto lo è stata quella di Miami, quando il leader è cambiato molte volte. "Sembra che il vento salterà molto, quindi potrebbe essere la giornata di chiunque. Lo abbiamo visto a Miami, c'era corrente e vento instabile ed è stata una delle più belle regate da vedere, penso vedremo qualcosa di molto simile anche a Lisbona."br /
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Lo skipper di Puma Ken Read spera che la buona forma dimostrata dal suo team non si interrompa. "E' importante per noi riuscire a continuare a fare quel che abbiamo fatto ultimamente. Siamo cresciuti fino al livello a cui siamo ora, pensando sempre bene, sforzo, lavoro duro. Dobbiamo andare avanti così, se pensi di poter fare cambi rilevanti, probabilmente sei votato al disastro. Cercheremo invece di migliorare ancora, poco per volta."br /
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Telefónica, invece, dovrà probabilmente cercare di cambiare qualcosa, visti gli ultimi risultati non del tutto soddisfacenti. Nelle ultime tre in-port gli spagnoli hanno chiuso in ultima posizione a causa di errori gravi, come sbagliare percorso o toccare una boa. Lo skipper Iker Martínez ha detto che il suo team si è ormai messo le prestazioni negative alle spalle ed è concentrato al massimo per tornare ai livelli che gli hanno permesso di vincere le In-port di Città del capo e di Sanya. "Sarà dura come al solito ma cercheremo di fare il nostro massimo, c'è un sacco di corrente, siamo sul fiume e la marea si sente. Nella vela è impossibile non fare errori e specialmente in una regata così, così lunga e impegnativa."br /
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I francesi di Groupama faranno tutto quello che è loro possibile per mantenersi davanti a Telefónica nella serie delle regate costiere, ma anche per la classifica generale che ora guidano con tre punti di vantaggio sugli spagnoli. Lo skipper Franck Cammas ha riconosciuto che la pressione è molto forte e che il percorso stretto potrebbe rivelarsi un campo minato, con nessun margine per errori di sorta. "E' una regata complicata, perché ci potrebbe essere una poppa corta, un sacco di manovre, un sacco di possibilità di sbagliare, quindi c'è tanta pressione sugli uomini. Anche la tattica è complicata, ma faremo del nostro meglio, è importante provarci e rimanere concentrati."br /
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Da parte sua Team Sanya continuerà a cercare una posizione da podio, come sottolineato dallo skipper Mike Sanderson. "Uno degli obiettivi della nostra campagna era di portare la barca almeno una vota sul podio, ora il tempo passa in fretta e le possibilità si riducono, dovremo cercare di fare meglio."br /
Ieri a Lisbona si è tenuta la cerimonia ufficiale di premiazione della settima tappa e sono stati assegnati anche i premi speciali per la frazione da Miami a Lisbona, fra cui l'Inmarsat Award per il miglior lavoro da parte dei media crew member che è andato all'americano Nick Dana dell'Abu Dhabi Ocean Racing.br /
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strongI RECORD DI PERCORRENZA NELLE 24 ORE.../strongbr /
Se sono rimasti in quattro a contendersi la vittoria finale, è però vero che tutti i team competono anche per aggiudicarsi i premi speciali, fra cui quello della migliore percorrenza sulle 24 ore, messo in palio dall'industria orologiera svizzera IWC Schaffhausen. Per la settima tappa è stato il team guidato da Franck Cammas a far registrare il miglior log con 538,3 miglia, percorse nella giornata del 29 maggio. Lo stesso giorno gli spagnoli di Team Telefónica ne hanno coperte 535,5 mentre gli americani dinbsp; Puma 521,6. Fino ad oggi il miglior risultato è comunque ancora nelle mani di Camper with Emirates Team New Zealand con 553 miglia, ottenuto nel corso della prima tappa da Alicante a Città del Capo metre il record assoluto rimane di 596,6 stabilito da Ericsson 4 nell'edizione 2008/09 della Volvo Ocean Race. Il team che fa registrare la migliore percorrenza sulle 24 ore in una tappa riceve l'IWC Schaffhausen Trophy, mentre l'equipaggio che otterrà il miglior tempo in assoluto, riceverà 11 esemplari dell'orologio IWC Portuguese Yacht Club Chronograph "Volvo Ocean Race 2011-12" edition.br /
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Il video: a href="http://youtu.be/7FU1K7q0O7g" title="http://youtu.be/7FU1K7q0O7g"http://youtu.be/7FU1K7q0O7g/abr /
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strongClassifica provvisoria Volvo Ocean Race 2011-12 dopo otto prove/strongbr /
1. Groupama sailing team, 183 puntibr /
2. Team Telefónica, 180br /
3. PUMA Ocean Racing powered by BERG, 171br /
4. CAMPER con Emirates Team New Zealand, 162br /
5. Abu Dhabi Ocean Racing, 104br /
6. Team Sanya, 32br /
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