News | Regata > Vela Oceanica

15/11/2016 - 20:30

Prua a Sud!

Gaetano Mura, saluti satellitari

Una piacevole chiamata dalla Centrale Operativa della Guardia Costiera italiana. Italia è già 250 miglia a Sud dell'Equatore. Il diario: "Fantastica la grande luna piena"
 

Una telefonata satellitare particolare ha raggiunto oggi Gaetano Mura, il navigatore solitario a bordo del Class 40 "Italia" di 12 metri, impegnato nel giro del mondo a vela giunto al 19° giorno dalla ripartenza da Gibilterra. Il capitano di Vascello Filippo Marini, portavoce della Guardia Costiera italiana, lo ha chiamato dalla Centrale Operativa, la grande sala attrezzata dalla quale si segue il traffico marittimo e si gestisce la sicurezza della navigazione.
 
"Ciao Gaetano, volevamo farti sapere che seguiamo sui nostri schermi la rotta di Italia, e ci complimentiamo per quanto fatto finora", ha detto il CV Filippo Marini. E Gaetano ha risposto: "Fa piacere sapere che si siete anche voi a seguirci. Su Italia tutto bene, anche se sono un po' stanco perchè negli ultimi due giorni abbiamo navigato di bolina con vento sui 20-25 nodi e mare formato, si sbatte molto sulle onde e ci sono continui groppi di pioggia. C'è un gran caldo umido, ma andiamo verso Sud e presto le condizioni cambieranno. Un saluto a tutti e continuate a seguirci!"
 
IL DIARIO DI GAETANO, TRA LUNA PIENA E L'ARRIVO DELLA FLOTTA DEL VENDÉE
"Fantastica... questa luna piena sul mare, al massimo della sua vicinanza alla terra. Seduto in pozzetto a timonare per il piacere di farlo mi guardo intorno e pare che "l'altissimo" stasera abbia acceso un riflettore su questo palcoscenico a cavallo tra i due emisferi dove una trentina di navigatori solitari ognuno in sella al proprio cavallo si inseguono al galoppo nell' immenso oceano.
 
"Non li vedo ancora, ma li immagino e sento nell'aria lo scalpitare del plotone che arriva dalle retrovie. Mi emoziona. Ci sarà un breve ma intenso momento di affollamento attorno a me. Sono felice di essere qui, anch'io sul mio destriero che si chiama Italia e che è partita dall'isola dei Sardi col suo fantino alla volta del mondo. Sventoleremo la nostra bandiera.
 
"Mi piace pensare che questa linea immaginaria e simbolica che oggi abbiamo attraversato non rappresenti un confine, ma sia piuttosto la porta verso qualcosa di nuovo. Credo sarò accontentato... davanti a me i grandi oceani del sud con tutte le incognite e i timori che il "nuovo" ogni volta ci pone davanti, ma anche la magia dell'avventura e delle scoperte..."
 
LA SITUAZIONE METEO
Dopo l'ottimo cancello nel passaggio dell'Equatore, ora l'anticiclone di Sant’Elena ben consolidato garantirà una spinta costante e crescente nella discesa atlantica verso sud. La nostra strategia ci consentirà di scegliere a breve la soluzione più conveniente in funzione dell’evoluzione meteo. Potremo decidere di seguire una rotta più a ovest o più a est, ma la traiettoria resta l’ortodromia, ossia il percorso più breve in mare fra due punti. Siamo soddisfatti perché abbiamo passato un punto critico in velocità e senza intoppi, guadagnando tempo e miglia rispetto alle classiche previsioni statistiche, verso il prossimo waypoint: il Capo di Buona Speranza!"

IL RACCONTO DEL PASSAGGIO DELL'EQUATORE
Gaetano Mura ha passato ieri, alle 15,16 ora italiana, la linea del parallelo zero, l'Equatore, entrando così nell'emisfero Sud. 18 giorni dopo la partenza da Gibilterra, il giro del mondo del navigatore sardo entra così in una nuova fase. Da adesso la rotta di Italia sarà verso l'Atlantico meridionale e verso il prossimo passaggio fondamentale e difficile: doppiare il Capo di Buona Speranza ed entrare nell'Oceano Indiano e nei Mari del Sud.
 
Per Gaetano si tratta del terzo passaggio dell'Equatore, ecco come le ricorda da bordo: "Sono state tre esperienze molto forti della mia vita, molto diverse tra loro. La prima nel 2009 alla Mini Transat sempre in solitario ma in un guscio di noce con una barca da sei metri e mezzo. Nel 2013 in doppio con Sam Manuard alla transoceanica Jacques Vabre, la rotta come alla Mini sempre dalla Francia al Brasile, e ora per questo giro del mondo. Il sogno della mia vita. Questa volta, in più, sento un grande calore. L'ho avvertito alla mia partenza a Cagliari con tante persone che sono venute a salutarmi e accompagnarmi in barca. Poi ci sono i tanti che mi scrivono, e che mi incoraggiano con i loro commenti sui social. Questa volta rappresento una nazione, veramente una bella sensazione." 
 
Sul passaggio dei Doldrums ecco il diario di Gaetano: "La zona di convergenza intertropicale ci ha offerto un passaggio con dazio veramente economico, praticamente non ci siamo mai fermati. La strategia ha pagato e il nostro corretto posizionamento ci ha offerto un canale di passaggio in cui la zona era poco attiva ed il vento non è mai mancato. Sono molto contento perché attraversando la ZICT in longitudine 27 gradi siamo passati sul filo del rasoio rasenti alla zona senza vento e questo ci ha fatto guadagnare tanta strada. Piuttosto la zona perturbata l'abbiamo avuta un po' più a nord del passaggio. Da ieri sera abbiamo agganciato il nuovo aliseo e navighiamo di bolina, molto sbandati con 20 nodi in prua e con un bel mare formato. Italiapoverina pesta come un maglio assieme al suo equipaggio. Fa un gran caldo e ogni cosa è bagnata e salata... ma questa è la vita di mare!   Verranno giorni migliori bisogna stringere un po' i denti in attesa della rotazione del vento quando potremo lasciare andare le briglie lascando le scotte."
 
http://www.gaetanomurarecord.com/la-rotta/

Commenti