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08/08/2012 - 00:09
Azzurro Weymouth: giorno 10
Azzurro Weymouth: giorno 10
Gabrio e Pietro,
pensateci voi...
pensateci voi...
!--paging_filter--strongAlessandra Sensini chiude al 9° posto (e dice: "Finalmente è finita!"). Le medaglie nel windsurf. I due 470 azzurri ci fanno sussultare. Tonfo di Giulia Conti e Giovanna Micol (16-17), all'8° posto. Ora serve un miracolo. Zandonà e Zucchetti su e giù (11-3), quarti a 3 punti dal bronzo. Dopodomani Medal Race da brividi!/strong!--break--br /
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La vela olimpica di Londra 2012 ha assegnato oggi le medaglie del windsurf. Una finale malinconica per noi: dopo quattro Olimpiadi sempre sul podio, la grande Alessandra Sensini chiude al 9° posto, e guarda festeggiare le avversarie giovani e rampanti. Per l'atleta grossetana, alla sesta partecipazione olimpica, è stata una settimana da dimenticare. Preparazione limitata da un infortunio piuttosto serio due mesi fa, e problemi con la tavola assegnata dall'organizzazione: Alessandra ha cambiato il primo windsurf per un difetto nella pinna, e con il secondo ha avuto problemi alla vela. Contrarietà piccole e grandi, che hanno finito per destabilizzare la Sensini, che pure a 42 anni arrivava ai Giochi con il 3° posto all'ultimo Mondiale disputato pochi mesi fa. La Medal Race è stata la sintesi della sua Olimpiade: mai in gara, mai nelle zone di testa, e alla fine ottava. "Per fortuna che è finita", ha detto appena messo piede a terra, ed è tutto un programma. "Onore alle avversarie, brave e preparate, hanno meritato. Mi dispiace solo di non aver regatato secondo le mie possibilità, è stata una settimana nerissima, non sono mai entrata in regata, peccato."br /
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Ci sarà da ripensare, a mente più fredda, a questa strana Olimpiade di Alessandra, in un campo di regata teoricamente adattissimo a lei. Infortunio, avversarie, materiali, ci sta tutto, ma altre volte era un'altra Sensini, che a Weymouth non si è mai vista, come evaporata. Per una volta che si è sudata la selezione, Alessandra è arrivata scarica al momento decisivo. Ora (come leggerete qui sotto dal comunicato FIV) si parla di lei già come una ex atleta. Ci andremmo piano, molto piano. Per tante ragioni. La prima: la Sensini ha la competizione e l'Olimpiade nel sangue, se il windsurf verrà riammesso a Rio 2016 sarà difficile impedirle di pensare a una nuova campagna con relativa selezione. La seconda: certi super-atleti (e Alessandra è uno di questi fenomeni) sanno fare meravigliosamente soprattutto questo "mestiere": vincere. Ogni altra strada, finchè il fisico regge, sarà sempre solo un ripiego. La terza: se non dovessero riammettere il windsurf, ci potrebbero essere altre strade sempre "olimpiche" da seguire, compreso il Nacra 17... La quarta: comunque alla fine lei farà sempre ciò che le passerà per la testa, non certo quello che gli altri immaginano o si aspettano...br /
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ZZ, PENSATECI VOI/strongbr /
Sfumata la medaglia di Alessandra Sensini, la vela azzurra resta appesa all'equipaggio della classe 470 maschile: il timoniere romano Gabrio Zandonà e il prodiere bresciano Pietro Zucchetti, che oggi hanno concluso le 10 regate di qualifica, e dopodomani scenderanno in acqua per la finale Medal Race partendo dal quarto posto a soli 3 punti dal bronzo, ultima medaglia disponibile, perché le prime sono già sul collo dei velisti australiani e inglesi. Nella Medal Race il punteggio offre uno scarto di 2 punti per ogni posizione: per salire sul podio, i nostri devono battere i rivali argentini Calabrese-De la Fuente, mettendo almeno una barca tra se e gli avversari. Oggi qualche errore (purtroppo pesantissimo quello nell'ultima poppa della prima regata, quando ha perso tre barche scendendo dall'8° all'11°: proprio i 3 punti che adesso lo separano dagli argentini, pensate che Medal sarebbe stata alla pari...), un vento più leggero e ballerino, niente onda o quasi, scenario diverso dai giorni precedenti. Ma è un Gabrio Zandonà volitivo, estroverso, adattabile, non più disponibile ai black-out di una volta. Qui (26° della seconda prova a parte) ha tenuto una lucidità e una freddezza da renderlo irriconoscibile. Pietro Zucchetti è stato il suo talismano, la sua canna di bambù, si è piegato senza spezzarsi mai. Morale della favola: siamo qui a una sola Medal Race dal termine per i 470 maschili a raccontare di ZZ, la strana coppia nata a metà quadriennio che mette d'accordo persino Marina Militare e Guardia di Finanza, in pienissima, convincentissima, credibilissima corsa al podio olimpico.br /
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L'impresa di Zandonà e Zucchetti è dura ma non impossibile, e a questo punto anche una sorta di zattera di salvataggio per la spedizione della nostra vela, che altrimenti finirebbe a picco.br /
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strongGG, CHE TONFO!/strongbr /
Tonfo di Giulia Conti e Giovanna Micol, che incappano in una giornataccia pazzesca: un 16° seguito da un 17°, due scarti in faccia nella penultima giornata di qualifiche, quando le prove scottano e i punti pesano. Regalare una giornata così alle rivali è troppo. Ora GG sono ottave a 47 punti dalla zona podio, una distanza siderale, come se avessero cambiato sistema solare. Perché? Come spiegare un 3-1 dell'altro ieri e un 16-17 oggi, contro le stesse avversarie? Solo con il vento più leggero o con il campo di regata interno alle protezioni della baia di Weymouth? Cosa si è rotto nel meccanismo di questo equipaggio sontuoso, di classe, temperamento, tecnica, leader mondiale, ancora stamattina quarte a un'inezia, appena 6 punti, persino dal primo posto, l'innominabile alla loro portata. Spiegazioni tecnico-agonistiche non possono bastare. C'è altro, e qualcuno dovrà scavare e scoprirlo. Se questo qualcuno fosse Giulia, sarebbe un bene per tutti. E comunque domani ci sono ancora due regate, e venerdi la Medal Race. In questa Olimpiade di tregende meteo e gabbiani che urlano anche nel cuore della notte si è già visto di tutto. E' così ingenuo mettersi a sperare che in tre regate possa avverarsi una rimonta colossale? Che GG facciano il loro e (con tanti saluti a Mr. De Coubertin) due o tre delle rivali di classifica incappino nel black-out che oggi è stato nostro? O in un OCS? O in un DSQ? Nel calcio ci sono i pali, i gol fantasma e i rigori negati. In uno sport olimpico quello che conta è vincere, e dopo quattro anni di sacrifici su questo altare si può sacrificare anche un briciolo di sportività...br /
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LA SESTA OLIMPIADE DI ALESSADRA SENSINI SECONDO IL COMUNICATO FIVbr /
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Il commento di Alessandrabr /
em"La mia prima Olimpiade è stata Barcellona nel 1992. Sono cambiate veramente tante cose nel corso delle sei edizioni a cui ho preso parte: una carriera olimpica veramente lunga, 20 anni! Londra 2012 non è andata bene fin dall'inizio. E' stato un quadriennio estremamente complicato, con tanti problemi e difficoltà da affrontare e da superare: non ultima la lesione al quadricipite a un mese dai Giochi. L'infortunio non mi ha permesso di allenarmi a Torbole come avevamo programmato, un campo simile a Weymouth. Queste sono tutte cose che non ti consentono di arrivare a un'Olimpiade sicura di te al 100%. Cosa mi auguro di aver trasmesso alla vela italiana?nbsp; Prima di tutto il fatto che la vela olimpica può essere una splendida carriera: il percorso ora è completo, strutturato e per qualisiasi velista vincere la medaglia olimpica rappresenta il massimo. Ma la cosa più importante che spero di aver trasmesso è il modo di lavorare: in questi venti anni abbiamo scritto pagine importanti nella storia del windsurf e spero che tutti i velisti, soprattutto i più giovani, potranno far tesoro di questa esperienza."/embr /
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Il commento del presidente federale Carlo Crocebr /
em"Non possiamo che essere grati ad Alessandra - ha detto Croce - per tutto quello che ha fatto per la vela italiana. Voglio sottolineare in particolare lo spessore della persona e dell'atleta che ha comunque voluto provarci, prendendo parte alle selezioni interne, vincendole meritatamente e presentandosi al via della sua sesta Olimpiade. Il non essere riuscita a ottenere un risultato non è assolutamente un dramma, il tutto credo stia nel fatto che il livello delle concorrenti si è notevolmente alzato. Molte delle ragazze ora hanno qualità e capacità che prima aveva solo lei. In passato accadeva che Alessandra, anche con una brutta partenza, riusciva a recuperare posizioni durante la regata. Adesso, con il livellamento verso l'alto delle avversarie, partendo male la rimonta è spesso difficile. Penso che a una persona come Alessandra che ha dedicato la propria vita agonistica alla vela azzurra, bisogna riconoscere un grande tributo e dire grazie per tutto ciò che è stata in grado di fare nella sua lunghissima e incredibile carriera. E' stata fantastica. Non finirà qui di certo, credo abbia già delle idee per il futuro, sicuramente questo capitolo lo ritengo chiuso soprattutto perché la tavola probabilmente non sarà più tra le discipline olimpiche. E' un'atleta che ha dimostrato sempre di avere formidabili qualità sportive e umane e di essere, a 42 anni d'età, ancora tra le prime 10 al mondo"./embr /
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Il commento del tecnico di Alessandra Paolo Ghionebr /
em"L'approccio finale alla sua sesta Olimpiade non è stato certo dei più semplici. 25 giorni fa una rilevante lesione muscolare al quadricipite ci ha costretto a rinunciare a un'importante sessione di allenamento prevista sul lago di Garda, dove le condizioni meteo sono simili a quelle di Weymouth. Sul Garda, Alessandra avrebbe cercato di affinare ancora entrambe la velocità e il set up. Arrivati a Weymouth ci siamo dovuti confrontare con i problemi relativi alla Tavola RS fornita dall'organizzazione: la pinna entrava nella scassa per quasi un centimetro e per giorni si è cercata una soluzione compatibile con le regole di classe che consentisse di risolvere il problema, ma che non è stata trovata. Il cambio materiale non ha certo giovato alla serenità di Alessandra. La prima prova, la voglia di far bene, di iniziare con il piede giusto l'hanno spinta fuori dalla linea di pochi millimetri. Un OCS che ha pesato, con tutta la flotta che è andata a sinistra e si avvantaggiata di un minuto, percorso alla velocità media di 15 nodi. Regata chiusa. Nonostante questo, Alessandra ha non ha mai mollato, cercando soluzioni giorno per giorno e richiedendo a se stessa sempre qualcosa in più per contrastare una situazione davvero complessa. Questa grande Atleta con la A maiuscola ci ha regalato ancora una volta una prestazione sublime. Da "Capitana" della squadra è un esempio per tutti! Detto questo quando si ambisce a una medaglia e non la si vince evidentemente qualche fattore si è sottovalutato, queste sono le semplicissime regole dello sport. Ma oggi non è la sede per fare questo tipo di valutazione, oggi è il giorno nel quale voglio tributare ad Alessandra l'ennesimo grazie per una carriera costellata di gradi imprese e i complimenti per l'ottima prestazione di Londra 2012, ottenuta in condizioni non del tutto ottimali, che per questa ragione assume significati ancora più importanti, Grazie Alessandra!"/embr /
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LA CRONACA DELLA GIORNATA SECONDO IL COMUNICATO FIVbr /
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RS:X Femminile (26 nazioni)br /
Sulla linea di partenza della Medal Race alle 14 ore locali 12 nodi di vento da 230°, ma rafficato. Su percorso L3 si porta al comando l'ucraina Maslivets che non raggiunge la layline e che perde parte del vantaggio sulle avversarie alla boa 1. Alessandra Sensini gira la prima boa al 5° posto. Seconda la britannica Shaw e terza la spagnola Alabau. Posizioni invariate al cancello di poppa. Al termine della seconda bolina Sensini (CC Aniene) è ottava, Nel quarto lato Maslivets (UCR) ha un vantaggio di 230 metri sulle avversarie, Alabau (ESP) recupera una posizione ed è seconda. Terza Bryony Shaw (GBR). Colpo di scena nell'ultimo lato di poppa con la spagnola Marina Alabau che prende il comando, si aggiudica la Medal e vince la medaglia'Oro. Medaglia d'Argento per Tuuli Petäjä (FIN) e Bronzo per Zofia Noceti-Klepacka (POL). L'azzurra Alessandra Sensini taglia il traguardo all'8° posto e chiude la sua sesta esperienza olimpica al 9° posto.br /
Questa la classifica finale:1. Marina Alabau (ESP) 26 punti, 2. Tuuli Petäjä (FIN) 46, 3. Zofia Noceti-Klepacka (POL) 47, 4. Olga Maslivets (UKR) 48, 5. Moana Delle (GER) 51, 6. Lee-El Korzits (ISR) 56, 7. Bryony Shaw (GBR) 59, 8. Charline Picon (FRA) 89, 9. Alessandra Sensini (ITA) 95 (parziali (12)-9-11-8-11-9-6-6-10-9-16) e 10. Nikola Girke (CAN) 109.br /
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470 Maschile (27 nazioni)br /
Prima prova del giorno al via alle 12 locali su percorso O4 con 10 nodi da 225°. Gabrio Zandonà (CV Marina Militare)-Pietro Zucchetti (SV Fiamme Gialle) si dirigono verso la sinistra del campo di regata e sono in testa alla flotta. Alla boa 1 sono all'8° posto. Primi gli australiani Belcher-Page, secondi Calabrese-De la Fuente (ARG) e terzi Leboucher-Garos (FRA). Posizioni invariate per il gruppo di testa alla boa 3, ma Zandonà-Zucchetti perdono posizioni e sono all'11° posto. L'equipaggio azzurro fatica a ingranare e alla boa 5 transita in 12esima posizione. Sempre primi Belcher-Page seguiti ora però dai britannici Patience-Bithell e al terzo posto da Fantela-Marenic (CRO). Nel sesto lato Zandonà-Zucchetti attaccano e alla boa 6 hanno recuperato quattro posizioni e sono all'8° posto. Vittoria per Belcher-Page (AUS), secondi Fantela-Marenic (CRO) e terzi Patience-Bithell (GBR). Zandonà-Zucchetti sul traguardo sono all'11° posto.br /
Ottimo inizio della decima prova per Gabrio Zandonà-Pietro Zucchetti al comando alle prime due boe seguiti dai britannici Patience-Bithell e al terzo posto dagli statunitensi McNahy-Bihel. Alla boa 3 passano al comando i britannici con Zandonà-Zucchetti secondi. Terzi sempre gli statunitensi che alla boa successiva sono quarti. Secondi ora gli australiani Belcher-Page e terzi gli azzurri. Grande regata di Zandonà-Zucchetti che chiudono al 3° posto sul traguardo alle spalle degli australiani Belcher-Page e a soli due secondi dai britannici Patience-Bithell, secondi.br /
Gabrio Zandonà (CV Marina Militare)-Pietro Zucchetti (SV Fiamme Gialle) dopo 10 prove e uno scarto sono al 4° posto in classifica provvisoria con 60 punti e i parziali 6-(26)-1-8-6-14-8-4-11-3. Primi gli australiani Belcher-Page a 18 punti (oggi 1-1), secondi i britannici Patience-Bithell (22 pt), terzi gli argentini Calabrese-De la Fuente (57) e quinti i kiwi Snow Hansen-Saunders a 72.br /
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470 Femminile (20 nazioni)br /
Dopo il giorno di riposo, tornano in acqua per disputare Race 78 le azzurre Giulia Conti-Giovanna Micol. Partenza della prima prova su percorso I4 pochi minuti dopo le 12 con 10 nodi da sud ovest. Inizio di giornata difficile per Giulia Conti- Giovanna Micol (CC Aniene) che al termine del primo lato d bolina sono al 14° posto. In testa le cinesi Wang-Huang seguite dalle croate Nincevic-Zupan e al terzo posto dalle israeliane Cohen-Buskila. Cambio al vertice al termine della seconda bolina con prime ora le kiwi Aleh-Powrie. Le azzurre perdono posizioni e alla boa 5 sono al 18° posto. Conti-Micol nei lati successivi guadagnano posizioni e grazie al buon recupero tagliano il traguardo al 16° posto. Vittoria di giornata per le neozelandesi Jo Aleh - Olivia Powrie, seconde le cinesi Wang-Huang e terze le statunitensi Clark-Lihan. Anche la seconda prova del giorno è da dimenticare. Le azzurre Conti-Micol transitano al 13° posto nelle prime due boe per poi perdere posizioni e tagliare il traguardo al 17° posto.br /
Dopo otto prove con uno scarto le azzurre Giulia Conti- Giovanna Micol (CC Aniene) retrocedono all'8° posto in classifica provvisoria (parziali 8-10-(18)-2-3-1-16-17) con 75 punti. Prime le kiwi Jo Aleh-Olivia Powrie (21 pt, oggi due primi), seconde Hannah Mills-Saskia Clark(GBR) a 25 punti, e terze le olandesi Westerhof-Berkhout a 28. Domani giornata decisiva per la qualifica alla Medal Race.br /
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RS:X Maschile (38 nazioni)br /
Pioggia, 14 gradi di temperatura e 15 nodi di vento da 225 al momento della partenza della Medal Race dell'RS:X maschile, iniziata alle 13.00 locali. Buona partenza del polacco Miarczynski che si dirige a sinistra seguito da quasi tutti i concorrenti tranne Stauffacher (SUI), Bontemps (FRA) e Dempsey (GBR). Durante il primo lato bolina Dorian Van Rijsselberge (NED), che ha già l'oro al collo, prende la testa della regata e gira la prima boa con 2 secondi di vantaggio su Bontemps (FRA) e 4 su Dempsey (GBR). Miarczynski, che sta cercando di scalzare Wilhelm (GER) dal terzo gradino del podio, è quarto mentre il tedesco e nono. Van Rijsselberge incrementa il vantaggio e si tiene dietro Bontemps e Dempsey che lo seguono rispettivamente in seconda e terza posizione. Durante il terzo lato di bolina il francese supera l'olandese e per i due lati riesce a mantenere la leadership. Nell'ultima poppa Van Rijsselberge ritorna in testa e vince la Medal Race dell'RS:x maschile con 3 secondi su Bontemps. Terzo posto per il britannico Nick Dempsey che si aggiudica l'argento. Il tedesco Wilhelm, entrato in Medal Race al terzo posto, parte male e conduce una regata sempre nelle ultime posizioni. Alla fine è nono e deve dire addio al bronzo che va a Miarczynski (POL) che termina la prova al quarto posto.br /
Dopo dieci prove con uno scarto Federico Esposito chiude la sua prima esperienza olimpica al 34° posto con i parziali 31-30-33-31-32-(36)-33-35-29-15 e 269 punti.br /
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E DOMANI MEDAL RACE DEI 49er CON ANGILELLA E GIANFRANCO SIBELLObr /
Oggi riposo per i 49er inattesa di disputare domani la Medal Race. Giornata memorabile ieri per Giuseppe Angilella (CC Roggero di Lauria) - Gianfranco Sibello (GS Fiamme Gialle) che si qualificano per la Medal Race dopo aver tagliato il traguardo al 1° posto nel'ultima prova del giorno ed essersi piazzati al 5° posto in race 14.br /
Dopo quindici prove e uno scarto Giuseppe Angilella - Gianfranco Sibello sono al 9° posto in classifica provvisoria, qualificandosi quindi per la Medal Race (parziali 14-11-13-10-11-7-8-12-15-3-13-(18)-9-5-1 e 132 punti.br /
Questi gli equipaggi che disputeranno la Medal: Medaglia d'oro matematicamente già conquistata da Nathan Outteridge-Iain Jensen (AUS) 48 punti, Peter Burling-Blair Tuke (NZL) 76, Allan Norregaard-Peter Lang (DEN) 108, Lauri Lehtinen-Kalle Bask (FIN) 109, Stephen Morrison-Ben Rhodes (GBR) 114, Manu Dyen-Stéphane Christidis (FRA) 115, Nico Delle - Karth-Nikolaus Resch (AUT) 116, Bernardo Freitas-Francisco Rebello De Andrade (POR) 120, Giuseppe Angilella-Gianfranco Sibello (ITA) 132 e Jonas von Geijer-Niclas Düring (SWE) 135.br /
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COME STA ANDANDO IL MATCH RACE FEMMINILEbr /
Match Race femminile classe Elliott 6m (12 nazioni)br /
Dopo due giorni di riposo, sono tornati in acqua oggi gli otto equipaggi che hanno conquistato l'accesso ai quarti di finale. Questi gli accoppiamenti: Australia-Olanda, USA-Finlandia, Spagna-Francia e Russia-Gran Bretagna. Nella prima giornata dei quarti, Olivia Price (AUS) e Renee Groeneveld (NED) chiudono sull'1 a 1, mentre Anna Tunnicliffe (USA) conduce su Silja Lehtinen (FIN) per 2 a 0. Doppio vantaggio anche per la spagnola Tamara Echegoyen sulla francese Claire Leroy (2-0) e parità tra Ekaterina Skudina (RUS) e la beniamina di casa Lucy Macgregor (GBR), che hanno chiuso sull'1-1.br /
I quarti di finale si disputano al meglio delle 5 regate e si concluderanno domani. I quattro equipaggi che passeranno il turno torneranno in acqua giovedì 10 agosto per il confronto di semifinale.br /
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