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17/12/2011 - 17:52

Mondiali Vela Olimpica in Australia

Finchè c'è Perth
c'è speranza

!--paging_filter--strongPenultima giornata, l'unica (ma notevole) good news per la vela azzurra arriva dal 470 femminile. Giulia Conti e Giovanna Micol sono seste, molto vicine al podio. La Medal Race sarà all'assalto. Scheidt (BRA) mondiale Star. Chiusura mesta per gli altri italiani in 49er, Laser e RSX maschile. Ora tutti con GG!/strong!--break--br / br / nbsp;br / E' la penultima giornata del Grande Mondiale della Vela Olimpica di Perth-Fremantle 2011: il tempo vola, sparge un po' di malinconia, e distribuisce a piene mani gioie e dolori. Chi vince sorride e trionfa, per tutti gli altri lunghi bilanci da fare. E' la giornata della strongMedal Race della classe Star,/strong vinta dai polacchi Kusnierevicz e Zycki e che regala il titolo (l'ennesimo) ai fuoriclasse brasiliani Robert Scheidt e Bruno Prada, che festaggiano con la bandiera verde-oro del Brasile, alla maniera del grande Torben Grael. Si conferma che un formidabile campione può creare una scuola. Scheidt, ex gemellino di Ben Ainslie (i due erano considerati enfant prodige della vela già nel 1996 quando se le davano di santa ragione sulla classe Laser: restano memorabili i loro duelli tipo match race disinteressandosi del resto della flotta) questa volta è stato più calmo del britannico e ha portato a casa il suo titolo, confermandosi a 8 mesi da Londra 2012 il più forte candidato all'oro olimpico. Dietro i brasiliani, argento a sorpresa per i tedeschi Robert Stanjiek e Frithjof Kleen, terzi anche nella Medal: il timoniere l'europeo lo vinse nel 2008 con un altro prodiere quindi non è proprio un novizio, ma qui, spinto dalle selezioni in casa è apparso un treno. Terzi gli USA Mark Mendelblatt e Brian Faith. Fuori dal podio campioni come Kusnierevicz. Loof, Melleby, Rohart (nell'ordine).br / nbsp;br / Degli italiani Diego Negri e Enrico Voltolini s'era detto ieri nell'ultima giornata: chiudono al 17° della flotta questo Mondiale affrontato da campioni d'Europa in carica, e il 12° posto per nazione è doppiamente amaro perché sfuma anche la qualifica per le Olimpiadi, rinviata al Mondiale 2012 (a Marsiglia in primavera).br / nbsp;br / Con l'assegnazione del titolo Star restano solo quattro classi per completare (con la Medal Race di domenica 18) il Mondiale: 49er, 470 femminile, Laser Standard e RSX maschile). Vediamo come è andata l'ultima giornata, anticipando due cose: il programma è stato pienamente rispettato in tutte le classi, l'unico giorno senza regata per vento irregolare è stato recuperato e tutte le classi hanno chiuso la classifica con le 10 prove previste (15 per i 49er), un segnale positivo per il sontuoso campo di regata di Perth-Fremantle e per la gestione delle regate. Secondo: c'è solo un equipaggio azzurro a Medal Race, come accadde nella prima tornata delle finali con Laura Linares (RSX femminile). Non proprio quel che si dice un successo, ma almeno meglio del test-event preolimpico di Weymouth dell'agosto scorso.br / nbsp;br / strong470 femminile/strongbr / GG si confermano: col Doctor vanno bene. C'è un gran sole e un bel vento, quello giusto, quello tanto atteso, prima prova con 15 nodi e seconda quasi a 20 nodi. Come ieri (era stata sesta e prima) Giulia Conti parte bene e regata nelle posizioni di testa. Sono manche di battaglia bordo su bordo, metro per metro, boa dopo boa. C'è in palio un posto in Medal Race che in tante vogliono, e i posti-nazione per Londra 2012. Ci sono tanti equipaggi forti che fanno a sportellate nel ribollire del Doctor Fremantle, e non si può perdere la testa, neanche per un istante. Le veliste ex Marina Militare e oggi Aniene lo fanno al meglio: un 4° nella prima prova, e un 8° nella seconda. Miglior bottino-punti tra le prime 8 della classifica (alla pari con l'inglese Mills), e quindi altro piccolo passo avanti verso quel terrazzo immaginario che si chiama podio mondiale. Il 470 con il tricolore e la scritta ITA 23 chiude 6° dopo 10 prove, a 70 punti. In testa le spagnole Tara Pacheco e Berta Betanzos (2-16) sono a 49 punti (quindi irragiungibili da GG), ma le seconde sorprendentissime israeliane Gil Cohen e Vered Buskila (9-4) hanno 60 punti e le terze, le inglesi Hannah Mills e Saskia Clark (11-1) sono a 66. Cioè solo 4 punti dividono le italiane dal terzo posto, e solo 10 dal secondo. Davanti ci sono però altri due equipaggi: le neozelandesi Jo Aleh e Olivia Powrie al quarto posto (67 punti, 3 davanti alle nostre) e le giapponesi Ai Kondo e Wakako Tabata al quinto (69 punti, solo 1 davanti alle nostre). Indietro, al settimo posto staccate 14 punti le altre inglesi Penny Clark e Katrina Hughes. Completano la griglia della Medal Race le brasiliane Martina Grael e Isabel Marques, le australiane Elise Reichichi e Belinda Stowell (oro a Pechino 2008 e due grandi ultime manche per acchiappare una Medal che stava sfuggendo), e le olandesi Lisa Westerhof e Lobke Berkhout. Sarà una strepitosa Medal Race con le azzurre all'attacco per cercare di ripetere quello che già conquistarono: il podio mondiale. Un segnale davvero fortissimo a 8 mesi dalle Olimpiadi. Noi ci saremo. Potrete seguire con i video dettagliati la Medal Race 470 negli ampi servizi quotidiani sulla tv web di Saily.it e persino la telecronaca differita su Rai Sport mercoledì 21 alle ore 22. Da non perdere. Tutta la vela italiana dovrebbe soffiare su quell'ITA 23!br / nbsp;br / strong49er/strongbr / Dopo 15 interminabili prove gli australiani di sempre Nathan Outteridge e Iain Jensen si presentano primi alla Medal Race di domani, con 18 punti di vantaggio gli basta non arrivare ultimi anche senza preoccuparsi degli avversari (ma non sono tipi, faranno una Medal d'attacco al loro modo). Secondi i danesi Emil e Simon Toft-Nielsen, che però devono stare molto attenti: hanno 102 punti, ma gli inglesi Pink-Peackok (brutto finale) terzi ne hanno 105, i kiwi Burling-Tuke quarti 108. In una finale tra i top-10 conta l'esperienza e vedremo come la metteranno i giovani danesi. Da segnalare al proposito che alla Medal Race del 49er partecipano ben 3 scafi della Danimarca! Al 9° infatti c'è Jonas Warrer (l'oro di Pechino 2008...) con Soeren Hansen e al 10° Noerregaard e Lang.br / I nostri Ruggero Tita e Gianfranco Sibello concludono il Mondiale al 38° posto (17-4-7 le ultime tre manche nella flotta Silver). Per Tita resterà un'esperienza sensazionale e ci aspettiamo di rivederlo col suo prodiere abituale Matteo Gritti ad un salto di qualità sin dalle prossime regate nel 2012. Quanto a Gianfranco speriamo possa ritrovare subito l'altro brother, Pietro, al timone, e ricominciare una preparazione per arrivare ben rodati a Londra 2012, Weymouth. Che storia infinita, la loro, con i Giochi Olimpici! 41° finale per Jacopo Plazzi e Umberto Molineris, non male davvero.br / nbsp;br / strongLaser Standard/strongbr / Per Tom Slingsby (AUS) ben 14 punti di vantaggio da amministrare nella Medal Race per portarsi a casa il Mondiale più importante, nelle acque della propria nazione. Secondo il tedesco Grotelischen e terzo l'inglese Nick Thompson. Poi l'aurtiaco Geritzer e il kiwi Murdoch, tutti grandi laseristi da anni. Solo sesto l'oro di Qingdao Paul Goodison, crollato nel finale, ma pur sempre a 7 punti dal terzo e 10 dal secondo.br / Finisce un po' in ombra Marco Gallo, unico azzurro in flotta Gold ed eroe della trasferta per la conquista della qualifica per nazione: chiude al 45° posto con un 34-40 nelle ultime due manche. Gli altri italiani: 72° Francesco Marrai e 76° Michele Regolo. Da vedere comunque la Medal Race di domani.br / nbsp;br / strongRSX maschile/strongbr / Sorpasso di un solo punticino ma simbolicamente (e operativamente) molto significativo del polacco Piotr Myszka sull'olandese Dorian Van Rijsselberghe: 24 e 25 punti rispettivamente, domani se le daranno di santa ragione per contendersi il titolo mondiale della tavola olimpica, sarà un bel vedere. Occhio agli inseguitori che in casi come questi rischiano di prendersi dei bei vantaggi (accadde anche all'azzurro Diego Romero a Qingdao), terzo è l'altro polacco Myarczinski e quarto l'israeliano Nimrod Machichi davanti ai due kiwi Tom Ashley e Jean Paul Tobin.br / L'azzurro Federico Esposito finisce il Mondiale al 36° posto: missione-qualifica per Londra portata a termine con successo (è 24ma nazione su 28 posti a disposizione) ma resta il dubbio se Fede possa fare di più e sia solo un po' indolente, oppure se il livello dei top-15 è per lui troppo lontano. Lo dirà il futuro. Marcantonio Baglione 63°.br / br / strongLE CLASSIFICHE COMPLETISSIME NELLA COLONNA DI DESTRA (APPROFONDIMENTI)/strongbr / nbsp;br / nbsp;br / nbsp;br /

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