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12/02/2021 - 00:52

36 America's Cup: primo weekend della finale sfidanti, ne vedremo delle belle

Finale Prada Cup, ora tutti con Luna Rossa!

LE REGATE DALLE 4 SU RAI 2 E SKY SPORT, DIRETTA UFFICIALE ANCHE SU SAILY - La sfida del Circolo della Vela Sicilia, dopo aver eliminato American Magic del New York Yacht Club, affronta gli inglesi di Ineos UK del Royal Yacht Squadron. In palio il match della XXXVI AC contro il defender neozelandese. Le sfide nella sfida: Bruni-Spithill contro Ainslie-Scott, Luna Rossa contro Britannia, Patrizio Bertelli contro Jim Ratcliffe - ANALISI DI FORZE E DEBOLEZZE DI ENTRAMBI I TEAM - TUTTI GLI SCENARI POSSIBILI

 

E' l’ultimo atto della selezione sfidanti. Come previsto, non c'è voluto molto tempo, per arrivarci. Con tre soli sfidanti (quanto rimpiangiamo adesso il secondo challenger USA, la speranza maltese, la mancata sfida olandese...), altro che i lunghi Round Robin tutti contro tutti che duravano mesi: qui in una manciata di regate, un colosso da quasi 200 milioni come American Magic del New York Yacht Club, ha salutato tutti ed è tornato a casa. E da questo weekend parte il confronto decisivo per conquistare il ruolo di challenger della prossima XXXVI America’s Cup presented by Prada, tra Luna Rossa Prada Pirelli e Ineos UK.

DOVE VEDERE LE REGATE - La prima regata della serie sarà sabato, la partenza è prevista alle 16 e 12 ora neozelandese, poco dopo le 4 in Italia. Un po' prima dell'alba. Tornano le diretta su Rai 2 con Giulio Guazzini in studio Edoardo Bianchi e (da mercoledi) Ruggero Tita, in collegamento Francesco De Angelis, e su Sky Sport con Guido Meda e Giovanni Bruno, più Flavia Tartaglini, finalmente una voce fresca e femminile, e Roberto Ferrarese.

LA DIRETTA UFFICIALE CON IL COMMENTO DI KEN READ, SHIRLEY ROBERTSON E NATHAN OUTTERIDGE SI PUO' VEDERE ANCHE SU SAILY, IN QUESTA PAGINA DEI LIVE

QUANTI FACCIA A FACCIA - Come sempre nello sport, una finale contiene tanti confronti intorno al duello principale. Non è solo Luna Rossa-Ineos. E' Patrizio Bertelli contro Jim Ratcliffe, miliardari che hanno gettato cuore e soldi nelle sfide con la bandiera dei rispettivi paesi. L'Italia rappresenta l'Europa, non si puo' dire altrettando della Gran Bretagna che ha scelto di uscire dall'Unione. La pragmaticità, la potenza e la volontà di Ratcliffe contro la genialità, la fantasia e la generosità di Bertelli: in loro si riconoscono i tratti di due popoli.

Poi è Ainslie-Scott contro Bruni-Spithill-Sibello. Li battiamo già 2-3, e sulle medaglie olimpiche (i due brits ne hanno complessivamente 6 al collo, contro una dei nostri, ma è del canottiere Battisti che fa il grinder) ha detto bene Mauro Pelaschier: a bordo sono solo un peso inutile, meglio stare leggeri. Lo diciamo per farci coraggio e perchè ci crediamo, per la semplice ragione che la Coppa non è l'Olimpiade, è un gioco dalle infinite facce che si gioca su molti livelli, a geometrie variabili, tra finanza, ricerca e progettazione computazionale, affari legali, marketing, spionaggio, arbitrati sportivi, storia e blasone di club, pubbliche relazioni, schiere di fanti e cavalieri... E allora ha detto bene Ainslie: gli italiani sono in questo gioco da oltre 20 anni. Un aspetto che puo' valere persino più delle medaglie olimpiche. L'esperienza di Coppa insegna che i velisti contano, ma la strada di un team sta nella sua profondità, nelle pieghe di un gruppo vasto. Non solo gli 11 in mare a volare. Allora guardate dentro Luna Rossa City: chi altro puo' dire di avere a centrocampo tonnellate di sapienza velica generale chiamate Vasco Vascotto, Philippe Presti, Pierluigi De Felice, Gillo Nobili, Shannon Falcone, Francesco Mongelli.

Poi ancora c'è il confronto tra Luna Rossa e Britannia, sono loro le protagoniste: le barche. Oggettivamente, strepitosamente belle, nella loro provocatoria fuga in avanti, sembra un film di fantascienza ma è tutto vero. Se proprio vogliamo dirlo, Luna Rossa ci pare più bella della Rita di Ben. Filante, elegante, affusolata, un violino nero opaco che spazza la superficie del mare con i suoi foil giallo-Pirelli. E poi questa Luna è la sorella della precedente, quasi gemella, segno di fiducia nel dna di nascita. Britannia invece è l'opposto della sua precedente, quasi una rinnegata, tanto flop è stata la prima. Un segnale di strada in salita, nel lungo periodo: per forza di cose gli inglesi si sono allenati meno in mare. L'impressione che abbiamo visto nel Round Robin, culminata con la vittoria proprio su Luna Rossa che li ha proiettati in finale, non ha fatto i tempo ad avere conferme, in questa Coppa di regate brevissime, dei lampi, e rarefatte nel tempo. A dicembre Ineos era imbarazzante, non stava in piedi, e a gennaio solo per aver vinto un po' di regate va in giro a dire che batterà anche i kiwi...

Meglio, molto meglio, il prudente e concentrato silenzio di Luna Rossa City, sintetizzato in Checco Bruni che sceglie di restare lontano dai media. Checco che è palermitano, come il Circolo della Vela Sicilia del presidente Agostino Randazzo, che è a Auckland, e che pochi giorni fa si è permesso di sbattere fuori New York, roba da far saltare il parquet dei saloni a Newport, Rhode Island. Il prossimo faccia a faccia per il club di Mondello sarà contro l'icona del Royal Yacht Squadron, rimasto lo stesso del famoso giro dell'isola di Cowes nel 1851 del "Maestà non c'è secondo". Siamo un po' tutti figli suoi. Ma si sa, i figli prima o poi conquistano la loro indipendenza, si affrancano, superano i padri.

GLI SCENARI - Se queste sono le sfide nella sfida (e abbiamo volutamente omesso gli infiniti confronti sul terreno progettuale, del design, delle vele, sui quali torneremo nei commenti durante i giorni di regate), vediamo adesso a cosa possono portare, quali sono gli scenari possibili, oltre a quello scontato di avere un primo vincitore della nuova Prada Cup e uno sfidante per l'armata kiwi di Grant Dalton. Ovviamente limitandoci al solo primo weekend.

1. Ineos conferma di avere uno spunto in più, che unito alla semi-perfezione dei suoi super medagliati velisti, gli consente di reggere l'urto dell'aggressività in partenza e di un buon passo di Luna Rossa. Nelle prime quattro regate di sabato e domenica, Britannia ne vince tre o addirittura tutte. La strada si fa in ripidissima salita per Luna Rossa, che potrebbe decidere di tentare il tutto per tutto rinforzando la parte legale con proteste di stazza contro Ineos, per provare almeno a innervosire un avversario che si sente (e forse è) imprendibile.

2. Hauraki-show! Luna e Rita portano tutti sulle montagne russe, ripetono la regata finale del RR3 (quella dei 9 cambi di leadership), con duelli ravvicinati, scambi di cortesie, proteste, penalità, distacchi minimi ai gate, e arrivi quasi in fotofinish. Una sensazione di equilibrio confermata dal punteggio, 2-2 dopo il weekend. Sarà una Prada Cup Final lunghissima, magari si arriverà sul 6-6 per uno spareggio mozzafiato, a decidere saranno dettagli che oggi sfuggono ai comuni mortali...

3. E se sorgesse davvero la Luna? Se nei suoi alti e bassi Ineos tornasse giù, e Luna Rossa sfiorasse la perfezione come contro Patriot, concentrazione e zero errori, se uscissero un paio di regate vinte con distacco, il weekend finisse 3-1 o anche con un cappottino a favore di Luna Rossa? Allora si che l'asse del nervosismo si sposterebbe a casa di Sir Ben e compagni. Che per reagire potrebbero spingersi al corpo a corpo estremo, assumendosi (e facendo correre) rischi seri anche alle barche. Se sono vere le voci di queste ore, su una santa alleanza velica tra New Zealand e Ben Ainslie, questo scenario non è così fantasioso.

4. La realtà supera la fantasia o le previsioni a tavolino e prende spesso in contropiede. Così vedremo una finale combattuta con un finale senza umiliazione, un 7-4, o 7-3, più prove vinte dal futuro perdente eliminato, applauso finale come quello tra Luna e Patriot, pochi strascichi, e arrivederci a dove sarà.

Voi scegliete il vostro scenario. La realtà ve la racconteremo su Saily. QUI IL LINK ALLA PAGINA AC-ROOM, IL RULLO CON LE NOTIZIE, FOTO E VIDEO

DAY 1, VENTO 9-15 NODI, PER LUNA ROSSA PRIMO INGRESSO CON MURE A SINISTRA - Luna Rossa entrerà per prima nell'area di partenza con mure a sinistra. Previsioni meteo per vento medio tra 9 e 16 nodi, che potrebbe essere ideale per le prossime regate. Si regata al meglio di 13 regate, il primo a vincerne 7 conquista la prima Prada Cup della storia della Coppa America, e sarà lo sfidante ufficiale dei kiwi per il match di marzo che vale la 36 America’s Cup presented by Prada.

Luna Rossa arriva al match con gli inglesi dopo il rotondo 4-0 inflitto ad American Magic. Secondo tutti i commenti, l’equipaggio condotto da Francesco Bruni e James Spithill ha migliorato molto la comunicazione e l’esecuzione delle manovre e la barca sembra aver fatto un deciso passo avanti nelle prestazioni. Luna Rossa si è dimostrata rapida anche con vento forte, condizione che era considerata il suo punto debole, senza aver perso con le brezze leggere.

Britannia, che ha stupito invece tutti con il suo deciso cambio di prestazioni dopo le regate di dicembre, ha proseguito il suo allenamento solitario, è stata a lungo chiusa e protetta nella calma della sua base poi è uscita in mare sperimentando nuovi materiali e assetti. Ben Ainslie e Giles Scott sembrano soddisfatti del lavoro, sicuri che questo tempo passato ad allenarsi sia stato produttivo e sia servito a migliorare la velocità. Come del resto quelli di Luna Rossa.

Tra le due barche ci sono differenze, sia sul piano tecnico che su quello della gestione delle manovre. La più evidente riguarda l’afterguard: su Luna Rossa ha due timonieri, Francesco Bruni e James Spithill, che non cambiano mai posizione a bordo. Francesco è a sinistra mentre Jimmy a destra. Timonano quando si trovano sopravento e controllano il volo quando sono sottovento. La sola persona che si muove, passando a poppa è il randista Pietro Sibello, il più libero di scrutare il campo di regata e assistere Checco e Jimmy nelle decisioni strategiche. Su Luna Rossa i grinder, gli uomini che producono la potenza che serve a effettuare le regolazioni, sono otto. Alcuni di loro hanno un doppio compito e intervengono nelle manovre.

Diverso lo schema su Ineos UK, che rispetta una divisione più tradizionale dei ruoli: Ben Ainslie è il timoniere, Giles Scott il tattico e i due si spostano a ogni virata o strambata facendo cambio con il main sail trimmer Bleddyn Mon. Una differenza importante è nel fatto che la barca inglese ha solo sei grinder con un sistema di trasmissione più diretto e le manovelle che girano sempre nella stessa direzione. In questo modo le persone libere sono 5, oltre a timoniere e tattico il randista e i due controllori del volo che tuttavia possono aiutare I grinder.

Chi dei due challenger avrà ragione? Quasi tutti sono concordi nel pensare che sarà una dura e lunga battaglia. Le finali delle regate di selezione sono spesso state un grande spettacolo ed è quello che è emerso anche nella conferenza stampa.

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Max Sirena, Luna Rossa Prada Pirelli Team Director & Skipper, sugli allenamenti in acqua - “Ci aspettiamo di essere in grado di usare in regata le manovre che abbbiamo sperimentato in allenamento. La chase boat di INEOS ci segue sempre... come del resto facciamo anche noi con loro, quindi non si sono tanti segreti da nascondere. Qualche volta ci piace mostrare quello che sappiamo fare e poi usarlo in regatta. Come ha detto Ben penso che i prossimi giorni saranno molto eccitanti”.

Sui cambiamenti a Luna Rossa: “Da quando abbiamo incontrato Ineos l’ultima volta abbiamo nuovi foils, un albero modificato, un nuovo gioco vele, molti miglioramenti nel software della barca e nei sistemi di comunicazione. Abbiamo fatto molti errori quando abbiamo regatato contro Ineos e vogliamo farne uno di meno questa volta.

Credo che all’inizio di questa campagna eravamo poco a nostro agio con il vento forte. Soprattutto perché per una serie di ragioni non avevamo trovato condizioni di vento forte dopo il varo della barca. Ma quando abbiamo concluso i Round Robin e abbiamo iniziato a navigare con vento forte siamo stati in grado di capire cosa ci serviva. Adesso siamo molto ottimisti sulle nostre prestazioni in un ampio raggio di condizioni. Siamo pronti ad affrontare qualsiasi vento”.

Sir Ben Ainslie, Ineos UK Team Principal e Skipper, sulla barca in cantiere per sei giorni: “Si... siamo stati in vacanza a Waiheke per una settimana e abbiamo fatti i bagni di mare. No... abbiamo lavorato molto intensamente sulla barca e abbiamo usato tutto il tempo disponibile per fare modifiche. Il nostro team si è impegnato in tutti i modi per aggiungere ogni piccola percentuale di velocità alla barca, perché sappiamo quanto serva in questo gioco essere rapidi. E’ stato un periodo faticoso, soprattutto per lo shore team, rivoltare la barca in un tempo limitato. Per gli ultimi 10 giorni siamo tornati in acqua per essere sicuri di essere pronti a questo incontro"

Sulle condizioni di vento preferite: “Dobbiamo essere pronti a regatare in ogni condizione. Dobbiamo battere gli italiani con qualsiasi vento e ci vogliamo riuscire”.

LE MODIFICHE ALLE ISTRUZIONI DI REGATA: VENTO MASSIMO 21 NODI- Il Challenger of Record e il Defender, in coordinamento con il Direttore di Regata, hanno deciso di modificare le condizioni di regata della Finale della Prada Cup e della 36^ America's Cup, come di seguito:

VENTO - LIMITE MASSIMO- Dopo aver esaminato le prestazioni delle barche e le differenze – dovute alle diverse altezze di misurazione - tra i dati di intensità del vento registrati a bordo delle imbarcazioni e quelli della Direzione di Regata, è stato deciso di lasciare l'attuale limite massimo del vento a 21 nodi sia per la finale della Prada Cup che per il Match della 36° America’s Cup, e non aumentarlo a 23 nodi, come originariamente specificato nelle Condizioni di Regata. Il limite minimo del vento rimane invariato, a 6,5 nodi.

Il Direttore di Regata, dopo essersi consultato con il Challenger of Record e il Defender ha anche modificato le Istruzioni di Regata per la Prada Cup e la 36° America's Cup come di seguito.

REGOLA DEI 15'- Come nel corso dei Round Robin tre e quattro della Prada Cup, un concorrente potrà chiedere, in una sola occasione, un rinvio di 15 minuti della partenza di una regata. Qualora la prova fosse annullata o la richiesta di ritardo fosse dovuta a un guasto dei sistemi indipendente dalla responsabilità del concorrente, il “jolly” dei 15 minuti potrà essere utilizzato nuovamente dallo stesso concorrente in una regata successiva.

Questa disposizione si applica sia alla finale della Prada Cup (un “jolly” per concorrente) sia al Match della 36° America's Cup (un “jolly” per concorrente). Nelle ultime due giornate di recupero della Finale della Prada Cup, il “jolly” dei 15 minuti non potrà essere utilizzato negli ultimi 60 minuti disponibili per una partenza.

SU SAILY TV OGNI GIORNO DI REGATA UNA PUNTATA DEL PROCESSO ALLA COPPA CON I COMMENTI DEI BIG DELLA VELA

 

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