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03/08/2010 - 19:02
385 miglia da Gijon a Brest. 9 nodi di vento da Nord. L'Arrivo: giovedì
385 miglia da Gijon a Brest. 9 nodi di vento da Nord. L'Arrivo: giovedì
Figaro, in corso
la 2a tappa
la 2a tappa
Partita la seconda tappa della Figaro. 385 miglia da Gijon in Spagna a Brest in Bretagna. In testa, dopo la partenza, Yann Elies, su Generali Europe Assistance. D'Alì per ora 40esimo. Sul loro cammino, due fronti nuvolosi.
La flotta dei “solitari” che stanno gareggiando nella 41° edizione della Figaro hanno abbandonato oggi pomeriggio il sole caldo dell’asturiana Gijon, nel nord della Spagna, per dirigersi verso le temperature più rigide di Brest, in Bretagna.
Ad accompagnarli, un vento da Nord di 9 nodi su un cielo terso. Alla partenza, la testa del gruppo è stata subito presa da Yann Elies, skipper di Generali Europe Assistance.
Falsa partenza per cinque concorrenti, subito segnalata dalle bandiere del comitato di regata: Sébastien Josse, Jeanne Gregoire, Erwan Tabarly, Jérémie Beyou e il nostro Pietro D'Alì, evidentemente ansioso di recuperare il tempo perso nella prima frazione.
Tredici minuti più tardi, Yann Eliès è stato il primo a superare la boa Seamobile. A 15 lunghezze da lui, Alexis Loison (All Mer Ineo – Gdf Suez) e, poi, Laurent Gouezigoux (Trier c’est préserver).
Primo tra i non francesi, il portoghese Francisco Lobato (Roff – Tempo Team), in 17esima posizione. Il nostro D’Alì su I.Nova3, si attesta per ora in fondo al gruppo, attorno al 40esimo posto.
Ad attendere la flotta, la prima notte in mare. Secondo le previsioni degli esperti di Météo France, i 45 figaristi dovranno fronteggiare due fronti nuvolosi che stanno attraversando il golfo di Biscaglia.
Una nota positiva arriva però dalla direzione di regata che ha ricalcolato la lunghezza della seconda tappa. Le 418 miglia inizialmente previste sono state ridotte a 385.
La flotta dei “solitari” che stanno gareggiando nella 41° edizione della Figaro hanno abbandonato oggi pomeriggio il sole caldo dell’asturiana Gijon, nel nord della Spagna, per dirigersi verso le temperature più rigide di Brest, in Bretagna.
Ad accompagnarli, un vento da Nord di 9 nodi su un cielo terso. Alla partenza, la testa del gruppo è stata subito presa da Yann Elies, skipper di Generali Europe Assistance.
Falsa partenza per cinque concorrenti, subito segnalata dalle bandiere del comitato di regata: Sébastien Josse, Jeanne Gregoire, Erwan Tabarly, Jérémie Beyou e il nostro Pietro D'Alì, evidentemente ansioso di recuperare il tempo perso nella prima frazione.
Tredici minuti più tardi, Yann Eliès è stato il primo a superare la boa Seamobile. A 15 lunghezze da lui, Alexis Loison (All Mer Ineo – Gdf Suez) e, poi, Laurent Gouezigoux (Trier c’est préserver).
Primo tra i non francesi, il portoghese Francisco Lobato (Roff – Tempo Team), in 17esima posizione. Il nostro D’Alì su I.Nova3, si attesta per ora in fondo al gruppo, attorno al 40esimo posto.
Ad attendere la flotta, la prima notte in mare. Secondo le previsioni degli esperti di Météo France, i 45 figaristi dovranno fronteggiare due fronti nuvolosi che stanno attraversando il golfo di Biscaglia.
Una nota positiva arriva però dalla direzione di regata che ha ricalcolato la lunghezza della seconda tappa. Le 418 miglia inizialmente previste sono state ridotte a 385.
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