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25/08/2010 - 12:49

Le Olimpiadi giovanili di Singapore si sono chiuse con l'argento (e il sorriso) di Veronica

Fanciulli
d'argento!

Veronica Fanciulli, 16 anni, nel Techno 293 regala alla vela italiana la prima medaglia alle Olimpiadi juniores. Nelle altre classi, Benini sesto e Benedetti nono.
Marco Corti (LNI Civitavecchia): "Vi racconto Veronica".

Potenza del fuso orario. Stavamo per aggiornarvi, tramite la home page di Saily.it dell’ottimo passo in avanti ottenuto ieri da Veronica Fanciulli e, nel frattempo, a Singapore si sono da poco concluse le gare della medal race odierna… E la notizia è ottima per i colori azzurri: la baby-atleta italiana, della LNI di Civitavecchia, ha vinto la medaglia d’argento nella classe Techno 293 femminile. La sedicenne laziale regala così la prima medaglia alla vela italiana alle Olimpiadi giovanili.

Prestazione impeccabile
La velista azzurra si è resa protagonista di una prestazione maiuscola, finendo davanti a tutte le altre atlete nella Medal Race finale e salendo così sul secondo gradino del podio. Solo la thailandese Siripon Kaewduang-Ngam alla fine dei giochi le è rimasta davanti. Ma il suo oro era ormai al sicuro ancora prima dell’inizio delle regate: incolmabile il distacco di 18 punti. Completa il podio un'atleta di casa, Audrey Jong (SIN), un'altra farfalla asiatica del windsurf.
Che un grande risultato fosse nell’aria lo si era percepito già dopo le regate di ieri, quando Veronica aveva fatto un bel balzo in avanti, dal quinto al secondo posto in classifica. L’italiana aveva infatti collezionato un secondo e quarto posto nelle due prove disputate ieri, che l’avevano portata a 38 punti, in compagnia di altre due veliste.

Velista fin da bambina
Sedici anni, Veronica coltiva la passione per la vela da sempre. Uno sport che pratica costantemente nella sua città, Civitavecchia. Sin da bambina ha dimostrato delle buone capacità sulla tavola, arrivando seconda alla Coppa Primavela nel 2004 e nel 2005, anno in cui si è aggiudicata il titolo italiano nella categoria Kids. Nel 2007 partecipa al Campionato Europeo a Cadice, in Spagna, aggiudicandosi il terzo posto, e arriva quinta al Campionato mondiale a Formentera. Nel 2008 è campionessa Europea, titolo conseguito nella sua Civitavecchia, e seconda al campionato mondiale disputato a Spoto. Nel 2010 arriva terza al Mondiale Youth Windsurf.
 
Gli altri azzurri, fuori dai podi
Non ci sono notizie altrettanto positive per gli altri due atleti della squadra azzurra a Singapore. Marco Benini (Fraglia Vela Riva), impegnato nella classe Byte CII maschile, termina la regata finale in sesta posizione. L'italiano è 9° nella classifica finale. Sul podio salgono nell'ordine Barrows (ISV), Haufe (Ger) e van Aanholt (NED).
 
Nella classe Techno 293 maschile Daniele Benedetti (LNI Civitavecchia) termina la Medal Race al 12° posto e al 9° della classifica generale. Sul gradino più alto del podio sale invece l’israeliano Rafic. seguito da  Cheng (HKG - argento) e Martin (GBR).
 
Nella classe Byte CII femminile, dove non regatavano italiane, l'austriaca Vadlau vince l'oro, l'olandese van der Vaart la medaglia d'argento e la tedesca Stolz quella di bronzo.

La gioia di Marco Corti
Marco Corti è il presidente della sezione vela della LNI di Civitavecchia, il club di Veronica Fanciulli. Ma è molto di più: è anche un istruttore sul campo, ed è il "colpevole", l'istigatore della scelta di campo in favore del windsurf per la piccola-grande atleta di Civitavecchia, come racconta in esclusiva a Saily.it: "Veronica ha iniziato da piccolissima sul windsurf, lasciando il nuoto agonistico: ho convinto personalmente lei e i suoi genitori a questa scelta piuttosto contrastata. Ma fin dall'inizio ha manifestato una grande passione e una specifica attitudine per la tavola. Ricordo ancora come se fosse oggi, quando andammo alla Coppa Primavela del 2004, a Mondello (Palermo), insieme a lei c'era anche Daniele Benedetti, l'altro nostro azzurrino alle Olimpiadi giovanili. E oggi, che soddisfazione!".
 
Come si scova un campioncino, come si valuta l'attitudine di cui parli?
"Intanto va detto che al nostro circolo si offre a tutti la possibilità di "giocare" con vari attrezzi velici, dalle derive alle tavole a vela, offrire un ventaglio di possibilità, far provare i giovanissimi. E quando è salita sul windsurf, Veronica ha subito dimostrato un grande equilibrio, era in piedi sulla tavola già da piccolissima. E poi c'è il suo carattere: è una ragazza docile, educata, che sa ascoltare, e quindi preparata. Veronica è di Civitavecchia, classe 1994, è una ragazza che ha sempre fatto molto sport, ha una vera vocazione sportiva".
 
Qual è il motivo tecnico dominante di questa medaglia?
"Chi è uomo di vela lo capisce seguendo i risultati dell'Olimpiade Youth, alla base di questo argento c'è soprattutto il carattere. La vittoria nella Medal Race è essenzialmente psicologica. Le avversarie di Veronica io le conosco tutte molto bene, anche perché qui a Civitavecchia si sono svolte le selezioni per le Olimpiadi giovanili di Singapore 2010. Sono tutte forti e motivatissime, averle battute e recuperato fino alla medaglia è stato un gesto da piccola campionessa".
 
Perché la vela italiana sembra capace di esprimere il meglio nel windsurf, dalla Sensini a Fabian Heidegger, a Laura Linares e Flavia Tartaglini, e adesso anche a livello giovanile: qual è il segreto del windsurf azzurro?
"Credo più che altro in un modello formativo, il lavoro su piccoli gruppi, sono convinto che in questo sport conti più il "cuore caldo" del denaro. La formazione del temperamento è decisiva, e per farlo si deve seguire un canale meno di massa, una formazione più individualizzata".



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