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02/07/2014 - 15:21

La classe viene da lontano

Europeo Classe A
dominio 'aussie'

A Bordeaux dominio australiano ai Campionati Europei open Classe A: Glenn Ashby mette tutti in scia. Solo quarto il nuovo Campione Europeo, lo svizzero Sandro Caviezel

Si è concluso la scorsa settimana in Francia, precisamente sul Lago di Hourtin vicino a Bordeaux, il Campionato Europeo Classe A organizzato dal Cercle Voile Bordeaux. La location scelta allo IACA World General Meeting del 2012 beneficia, almeno in teoria, del regime di brezza marina, data la sua vicinanza al mare, senza risentire tuttavia dell’onda e delle maree che caratterizzano la prospicente costa atlantica del Golfo di Biscaglia.

Condizioni eccellenti per il foiling, il ben noto l’ipersostentamento idrodinamico, una peculiarità della Classe Moth che ora si sta affermando anche nella Classe A, come frutto di una affinata progettazione e una continua messa a punto delle derive curve e dei timoni, il tutto all’interno delle preesistenti regole di stazza. Termini come stepped centerboard e winglets sono diventati comuni, ma è anche vero che, non essendoci automatismi per la regolazione dell’assetto della barca (nel Classe A le appendici sono fisse) occorre passare molte ore in acqua per, letteralmente, “imparare a volare”.

Con 106 gli equipaggi al via, questa edizione dei Campionati ha visto il debutto della nuova formula della manifestazione che, non avendo più il limite tassativo dei 100 iscritti, prevede la divisione della flotta in due raggruppamenti con due momenti distinti di selezione. Dapprima le Qualifing Series, disputate su 4 prove per passare poi alle Final Series su 6 regate, con la flotta divisa come consuetudine in Gold e Silver Fleet sulla base dei risultati delle Qualifing Series.

Sotto il profilo della partecipazione degno di nota una folta rappresentanza di paesi extraeuropei con 6 equipaggi provenienti dall’Australia (di cui 5 nei primi dieci), 1 equipaggio dalla Nuova Zelanda e ben 5 dall’Argentina, vera novità di questa edizione. A parte la Francia padrona di casa, ampia partecipazione di equipaggi provenienti da Germania, Polonia, Svizzera, Spagna e Olanda. Rappresentate anche la Danimarca e Irlanda. Da registrare la poco comprensibile defezione degli equipaggi italiani.

Glenn Ashby, senza dubbio il dominus incontrastato della classe dal lontano 1996, 8 volte campione del mondo nei Classe A, ha vinto la regata dominando la classifica dalla prima all’ultima prova inanellando una serie di 8 primi, un terzo posto (ottenuto in una prova con vento molto leggero in cui il suo DNA non è riuscito a sollevarsi dall’acqua nei lati di poppa) e non disputando la decima regata dell’ultimo giorno in quanto già matematicamente vincitore, una consuetudine per un grande campione come lui.

Il podio vede altri due australiani, il giovanissimo e debuttante Jason Waterhouse, proveniente dall’Hobie 16, e il due volte Campione del mondo Classe A Steve Brewin. Primo degli europei e quindi con il titolo di Campione Europeo lo svizzero Sandro Caviezel, alla sua seconda stagione in questa classe. Al quinto e al sesto posto altri due australiani, il velaio Andrew Landenberger e Scott Anderson, veterano della classe e titolare della Fiberfoam.

Al settimo posto il secondo degli equipaggi europei, il tedesco Matthias Dietz, grande specialista del vento leggero, quindi a seguire il neozelandese Dean Barker, il polacco Jacek Noetzel e l’olandese Pieter Jan Dwarshuis, cofondatore del cantiere DNA, per le prime dieci posizioni della classifica finale.

Le classifiche complete

Sul fronte meteo, aspettative deluse con un solo giorno, in particolare il terzo, in cui si sono disputate due prove con una brezza sostenuta a 15 nodi; negli altri giorni prevalenze di ariette attorno ai 5 nodi che tuttavia non hanno impedito il foiling ad un gruppo ristretto della Gold Fleet, lasciando nello sconcertato il resto della flotta. In particolare Glenn ha ottenuto nei lati di poppa vantaggi di centinaia di metri sugli inseguitori grazie ad una VMG nettamente superiore. Ciò grazie anche ad una perfetta messa a punto della sua piattaforma: un DNA equipaggiato con timoni Exploder e derive speciali DNA. Completa il set un albero Fiberfoam e una randa Ashby Sails.

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