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15/07/2011 - 20:39
A Helsinki la coppia azzurra termina al 13° posto, ma con ottimi spunti di manche e una crescita di forma
A Helsinki la coppia azzurra termina al 13° posto, ma con ottimi spunti di manche e una crescita di forma
Europeo 470 ai croati, ma Z&Z sono ok
Il 470 di Gabrio Zandonà e Pietro Zucchetti era l'unico equipaggio azzurro tra quelli selezionati per Londra 2012 presenti all'europeo in Finlandia. Come è andata? Il 13° posto (11° per nazione) può lasciare delusi, ma fa segnare una svolta di crescita nella loro stagione. E alcuni piazzamenti di manche fanno pensare che stia tornando l'iridato del 2003...
Volate finali per gli Europei delle Classi Olimpiche a Helsinki. Europei come già descritto in tono minore per parecchie classi viste le assenze dovute a scelte tecniche per i calendari sovraffollati in una stagione durissima tra selezioni e preolimpiche, e che culminerà a dicembre con il supermondiale di qualifica olimpica per il 75% delle nazioni. Anche i migliori assurri sono rimasti a casa: unico equipaggio italiano tra quelli selezionati per le Olimpiadi 2012 è stato il 470 di Gabrio Zandonà e Pietro Zucchetti, che si è battuto sfiorando l'accesso alla Medal Race, chiudendo alla fine 13°.
470M
Anche se la vittoria overall è andata agli australiani Mathew Belcher e Malcolm Page (che a volte sembrano di un altro pianeta), i croati Sime Fantela e Igor Marencic sono campioni europei 470M. Non è il primo titolo, e rischia di non essere l'ultimo: i giovani croati si confermano osso durissimo per tutti, sicuri, forti in ogni condizione, duri da battere. Una coppia sulla quale puntare anche in vista dei Mondiali di Perth e dei Giochi di Londra 2012. Sul podio anche gli inglesi Luke Patience e Stuart Bithell, e gli israeliani Gideon Kliger e Eran Sela. Per gli azzurri Gabrio Zandonà e Pietro Zucchetti (Marina Militare e Guardia di Finanza), un 13° posto finale che fa segnare una svolta di crescita della stagione (vissuta sostanzialmente in sordina e nell'ottica-selezioni), e che se da un lato li conferma come stabilmente presenti al top della classe (11° per nazione), dall'altro evidenzia il lavoro che resta da fare sulla continuità. Basta guardare i piazzamenti: 12-9-17-8-2-3-20-23-4-(25)-3-19-3. Senza un paio dei 5 scivoloni oltre il 17°, Z&Z sarebbero tra il 4° e il 6° per nazione. Ergo in area podio olimpico. Buon lavoro. Era questa l'unica notizia che la vela azzurra aspettava dagli europei di Helsinki che si chiudono senza null'altro da ricordare.
470F
Le spagnole Tara Pacheco e Berta Betanzos hanno la meglio e conquistano un titolo che premia una stagione esaltante. Ora le due iberiche sono ufficialmente tra le atlete che possono correre per una medaglia, e quindi si inseriscono nel lotto che comprende le super azzurre Giulia Conti e Giovanna Micol, qui assenti. Secondo posto per le danesi Lene Sommer e Henriette Koch, e terzo per le inglesi (che non mancano mai) Hannah Mills e Saskia Clark
49er
Gli australiani Outteridge e Jansen pigliatutto vincono overall con distacco (altro pianeta, con le assenze vistose). L'europeo va agli inglesi Fletcher-Sign e il terzo posto assoluto ai danesi Nielsen, che grazie alla Medal Race bruciano il podio agli austriaci Delle Karth-Resch. I giovani azzurri Ruggiero Tita e Lorenzo Franceschini sono 19mi nella flotta Silver. Sano riposo per i fratelloni Sibello.
FINN
Vittoria per l'inglese Gilles Scott, il terzo (super) incomodo tra l'inarrivabile Ben Ainslie (qui assente) e Edward Wright. Ma occhio pure a David Mills, che qui è arrivato terzo. Secondo il croato Gaspic, quarto il francese Le Breton. Unico italiano presente Giorgio Poggi, che ha chiuso 14°. Per lui una dimostrazione di carattere, l'aver ripreso subitissimo l'attività dopo la delusione delle selezioni perse. Giorgio si conferma timoniere serio e una risorsa per la nostra vela olimpica.
Volate finali per gli Europei delle Classi Olimpiche a Helsinki. Europei come già descritto in tono minore per parecchie classi viste le assenze dovute a scelte tecniche per i calendari sovraffollati in una stagione durissima tra selezioni e preolimpiche, e che culminerà a dicembre con il supermondiale di qualifica olimpica per il 75% delle nazioni. Anche i migliori assurri sono rimasti a casa: unico equipaggio italiano tra quelli selezionati per le Olimpiadi 2012 è stato il 470 di Gabrio Zandonà e Pietro Zucchetti, che si è battuto sfiorando l'accesso alla Medal Race, chiudendo alla fine 13°.
470M
Anche se la vittoria overall è andata agli australiani Mathew Belcher e Malcolm Page (che a volte sembrano di un altro pianeta), i croati Sime Fantela e Igor Marencic sono campioni europei 470M. Non è il primo titolo, e rischia di non essere l'ultimo: i giovani croati si confermano osso durissimo per tutti, sicuri, forti in ogni condizione, duri da battere. Una coppia sulla quale puntare anche in vista dei Mondiali di Perth e dei Giochi di Londra 2012. Sul podio anche gli inglesi Luke Patience e Stuart Bithell, e gli israeliani Gideon Kliger e Eran Sela. Per gli azzurri Gabrio Zandonà e Pietro Zucchetti (Marina Militare e Guardia di Finanza), un 13° posto finale che fa segnare una svolta di crescita della stagione (vissuta sostanzialmente in sordina e nell'ottica-selezioni), e che se da un lato li conferma come stabilmente presenti al top della classe (11° per nazione), dall'altro evidenzia il lavoro che resta da fare sulla continuità. Basta guardare i piazzamenti: 12-9-17-8-2-3-20-23-4-(25)-3-19-3. Senza un paio dei 5 scivoloni oltre il 17°, Z&Z sarebbero tra il 4° e il 6° per nazione. Ergo in area podio olimpico. Buon lavoro. Era questa l'unica notizia che la vela azzurra aspettava dagli europei di Helsinki che si chiudono senza null'altro da ricordare.
470F
Le spagnole Tara Pacheco e Berta Betanzos hanno la meglio e conquistano un titolo che premia una stagione esaltante. Ora le due iberiche sono ufficialmente tra le atlete che possono correre per una medaglia, e quindi si inseriscono nel lotto che comprende le super azzurre Giulia Conti e Giovanna Micol, qui assenti. Secondo posto per le danesi Lene Sommer e Henriette Koch, e terzo per le inglesi (che non mancano mai) Hannah Mills e Saskia Clark
49er
Gli australiani Outteridge e Jansen pigliatutto vincono overall con distacco (altro pianeta, con le assenze vistose). L'europeo va agli inglesi Fletcher-Sign e il terzo posto assoluto ai danesi Nielsen, che grazie alla Medal Race bruciano il podio agli austriaci Delle Karth-Resch. I giovani azzurri Ruggiero Tita e Lorenzo Franceschini sono 19mi nella flotta Silver. Sano riposo per i fratelloni Sibello.
FINN
Vittoria per l'inglese Gilles Scott, il terzo (super) incomodo tra l'inarrivabile Ben Ainslie (qui assente) e Edward Wright. Ma occhio pure a David Mills, che qui è arrivato terzo. Secondo il croato Gaspic, quarto il francese Le Breton. Unico italiano presente Giorgio Poggi, che ha chiuso 14°. Per lui una dimostrazione di carattere, l'aver ripreso subitissimo l'attività dopo la delusione delle selezioni perse. Giorgio si conferma timoniere serio e una risorsa per la nostra vela olimpica.
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