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27/06/2015 - 20:11
Un solo podio grazie allo Youth Carlo Ciabatti
Un solo podio grazie allo Youth Carlo Ciabatti
Euro RSX Mondello
Azzurro solo Youth
Azzurro solo Youth
Conclusi a Mondello i campionati europei dei windsurf olimpico RSX e delle sue categorie giovanili. Il titolo maschile al polacco Pawel Tarnowski, e quello maschile all’inglese Bryony Shaw. Flavia Tartaglini nona. Migliore azzurro Carlo Ciabatti 3° nella categoria Youth - VIDEO DELLE MEDAL RACE
Flavia Tartaglini (settima nella Medal Race) chiude al 9° posto (7° per nazione). Per la vela italiana bilancio agrodolce, nobilitato soprattutto dal podio di Carlo Ciabatti (3°) nella categoria Youth con 3 italiani in Medal. Nello Youth femminile 5° Giulia Alagna e 9° Giorgia Speciale. I paesi guida del winsdurf si confermano Polonia, Francia, Israele e Italia
Flavia Tartaglini rimpiangerà l’avvio difficile di questo europeo e alla fine con un 7° nella Medal Race finale ventosa di Mondello chiude nona l’Europeo che vale il settimo per nazione (ci sono ben tre polacche alle spalle dell’olimpionica inglese Bryony Shaw, neo campionessa continentale). Questa è la notizia in chiave classe olimpica windsurf RSX, che arriva dal campionato europeo organizzato in Italia a Mondello (Palermo), piazza famosa nel mondo del windsurf, dai circoli Albaria e Lauria, e concluso questo sabato 28 giugno. Sempre in campo femminile le altre azzurre sono Laura Linares (dodicesima) e Veronica Fanciulli (ventiquattresima e già da Gold). Flavia si conferma dunque nel lotto delle grandissime, delle top-10 del surf olimpico, e anche se un po’ a corto di preparazione per il recupero da infortuni ha dato battaglia a suo modo. Messe dietro tante grandi atlete.
Nell’altra classe olimpica RSX maschile il carneade polacco Tarnewski ha stroncato persino l’olandesone oro di Londra 2012 Dorian Van Rijsselberge, e poi una nidiata di francesi. Per trovare gli azzurri si deve scendere oltre il ventesimo posto: 21° Federico Esposito, 22° Mattia Camboni, 32° Marcantonio Baglione e 54° Daniele Benedetti (in flotta Silver). Non propriamente una cavalcata trionfale, una marcia indietro rispetto alle incoraggianti figure di Coppa del Mondo. Unica consolazione è il titolo Under 21 che va a Mattia Camboni, che si conferma dunque il più promettente delle nuove leve.
Mondello è stata bella per noi soprattutto per le soddisfazioni arrivate dalle classifiche Youth. Che potevano anche essere migliori, ma che alla fine ci regalano l’unico podio di tutto l’Europeo, con il terzo posto del bravissimo Carlo Ciabatti, superato da un olandese e un israeliano. La Medal Race disastrosa e un finale negativo hanno allontanato dal podio altri azzurrini che avevano fatto sognare per gran parte dell’Europeo: alla fine Matteo Evangelisti è 6° e Francesco Tomasello è 10°. Comunque portiamo tre giovani atleti nella Medal Race, secondi solo agli israeliani (quattro).
Dalle ragazze Youth altre due atlete in Medal, sempre secondi a Israele (che qui esagera con 5 su 10 in Medal e con l’en-plein stratosferico sul podio), e il 5° posto di Giulia Alagna, sesta nella Medal, e il 10° di Giorgia Speciale, ottava nella Medal. C’è evidente materiale su cui lavorare.
Il campionato si chiude con gli inni e le bandiere, i sorrisi dei giovanissimi atleti di mezzo mondo e il tramonto leggendario di Mondello. Ai debriefing tecnici, e non solo, il compito di analizzare cosa ha funzionato e cosa meno.
Flavia Tartaglini (settima nella Medal Race) chiude al 9° posto (7° per nazione). Per la vela italiana bilancio agrodolce, nobilitato soprattutto dal podio di Carlo Ciabatti (3°) nella categoria Youth con 3 italiani in Medal. Nello Youth femminile 5° Giulia Alagna e 9° Giorgia Speciale. I paesi guida del winsdurf si confermano Polonia, Francia, Israele e Italia
Flavia Tartaglini rimpiangerà l’avvio difficile di questo europeo e alla fine con un 7° nella Medal Race finale ventosa di Mondello chiude nona l’Europeo che vale il settimo per nazione (ci sono ben tre polacche alle spalle dell’olimpionica inglese Bryony Shaw, neo campionessa continentale). Questa è la notizia in chiave classe olimpica windsurf RSX, che arriva dal campionato europeo organizzato in Italia a Mondello (Palermo), piazza famosa nel mondo del windsurf, dai circoli Albaria e Lauria, e concluso questo sabato 28 giugno. Sempre in campo femminile le altre azzurre sono Laura Linares (dodicesima) e Veronica Fanciulli (ventiquattresima e già da Gold). Flavia si conferma dunque nel lotto delle grandissime, delle top-10 del surf olimpico, e anche se un po’ a corto di preparazione per il recupero da infortuni ha dato battaglia a suo modo. Messe dietro tante grandi atlete.
Nell’altra classe olimpica RSX maschile il carneade polacco Tarnewski ha stroncato persino l’olandesone oro di Londra 2012 Dorian Van Rijsselberge, e poi una nidiata di francesi. Per trovare gli azzurri si deve scendere oltre il ventesimo posto: 21° Federico Esposito, 22° Mattia Camboni, 32° Marcantonio Baglione e 54° Daniele Benedetti (in flotta Silver). Non propriamente una cavalcata trionfale, una marcia indietro rispetto alle incoraggianti figure di Coppa del Mondo. Unica consolazione è il titolo Under 21 che va a Mattia Camboni, che si conferma dunque il più promettente delle nuove leve.
Mondello è stata bella per noi soprattutto per le soddisfazioni arrivate dalle classifiche Youth. Che potevano anche essere migliori, ma che alla fine ci regalano l’unico podio di tutto l’Europeo, con il terzo posto del bravissimo Carlo Ciabatti, superato da un olandese e un israeliano. La Medal Race disastrosa e un finale negativo hanno allontanato dal podio altri azzurrini che avevano fatto sognare per gran parte dell’Europeo: alla fine Matteo Evangelisti è 6° e Francesco Tomasello è 10°. Comunque portiamo tre giovani atleti nella Medal Race, secondi solo agli israeliani (quattro).
Dalle ragazze Youth altre due atlete in Medal, sempre secondi a Israele (che qui esagera con 5 su 10 in Medal e con l’en-plein stratosferico sul podio), e il 5° posto di Giulia Alagna, sesta nella Medal, e il 10° di Giorgia Speciale, ottava nella Medal. C’è evidente materiale su cui lavorare.
Il campionato si chiude con gli inni e le bandiere, i sorrisi dei giovanissimi atleti di mezzo mondo e il tramonto leggendario di Mondello. Ai debriefing tecnici, e non solo, il compito di analizzare cosa ha funzionato e cosa meno.
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