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23/07/2015 - 21:08
35 America's Cup, via alle World Series. E Saily la vede così...
35 America's Cup, via alle World Series. E Saily la vede così...
E' una Coppa da bollino rosso...
Saily (come sempre) vi racconta tutto della Coppa. Nasce il nostro bollino rosso NMC (Not My Cup). Ecco cos'è e come aderire - GUARDA 3 VIDEO
di Fabio Colivicchi
La Coppa America ci piace, ci serve, è (o dovrebbe essere) la vela al suo massimo. Senza Coppa non sappiamo stare. Le perdoniamo tutto, e torniamo a sognare e soffrire per un bordo, una lay-line, un segreto. La Coppa sa sempre rigenerarsi e rinascere dalle sue stesse rovine. Sarà così anche stavolta? In redazione a Saily ce lo chiediamo ancora, e ci siamo chiesti a lungo come seguire la XXXV America's Cup. Non c'è più la bella sfida italiana di Luna Rossa, potenziale favorita, ritirata dopo le clamorose decisioni di defender e altri sfidanti di cambiare in corsa le regole del gioco. Di fatto azzerando il lavoro di oltre un anno del team italiano. Luna Rossa ha ragione e la sua scelta la condividiamo. Tre anni di Coppa senza sfida italiana (e che sfida) saranno un danno incalcolabile, ci vorranno anni per recuperare il terreno. Ma lo faremo, e lo farà Patrizio Bertelli. Li aspettiamo.
Intanto però la Coppa comincia, e allora che fare? Ignorarla non si può. Andare a guardarle dentro si deve. Raccontarla è un dovere per un media di vela. Saily dunque "parte" per la Coppa America, per seguirla e commentarla. Ma con un messaggio in più, anzi un "bollino rosso". Si chiama NMC - Not My Cup, la "campagna" che Saily lancia in questi giorni.
Da oggi a Bermuda 2017, come in passato, i nostri inviati vi racconteranno tutto della Coppa, in articoli, interviste, foto, gallery e tanti video, anche esclusivi. Faremo il nostro mestiere di giornalisti. Russell, Jimmy, Dean, Ben, Franck, sono grandi velisti, sono anche amici, e sanno con quanta passione abbiamo sempre seguito le loro gesta sui campi di regata. Quindi comprenderanno se ci prendiamo la libertà di esprimere la nostra contrarietà a questa Coppa mutilata, senza Luna Rossa e l'entusiasmo italiano, e senza certezza sulle regole. Una Coppa di barche molto piccole (la nuova Classe AC48) che voleranno e correranno ma non ci ispirano la vela epica di un trofeo antico e glorioso. E' la Coppa del marketing e del pubblico? Lo vedremo. Doveva essere così anche a San Francisco, e sappiamo come è andata. La città stessa non ha voluto il bis. Abbiamo tanti dubbi e tante critiche su questa America's Cup, non la sentiamo "nostra", ed ecco il nostro bollino rosso NMC. Potete farlo vostro, se la pensate come noi. Sarà un tormentone positivo, una critica visiva che vuole marcare la voglia di tornare alla Grande America's Cup, che accompagnerà il nostro lavoro giornalistico, di puntuale e completa copertura dell'evento e delle sue mille sorprese. Siete poi così sicuri che le acque siano quiete? Che non ci saranno altri clamorosi colpi di scena? Che la finale si correrà a Bermuda? Salite a bordo con noi, e fate vostro il bollino rosso.
PORTSMOUTH, PROVINCIA DI CAGLIARI
Due mesi fa Cagliari, sontuoso luogo di mare, campo di regata straordinario, acque e terre meravigliose della nostra bella Italia, era pronta per dare al mondo il biglietto da visita della Sardegna in Coppa America. Il colpo di mano dei team alleati contro Luna Rossa ha messo fuori gioco la sfida italiana e la città. Così l'esordio tocca a Portsmouth, casa di Ben Ainslie. L'inglese predestinato. L'atleta col record di medaglie olimpiche nella vela. Era con Oracle nell'ultima Coppa: è salito quando gli americani erano sotto 1-8, e con lui c'è stata la rimonta del secolo, fino al 9-8 finale. Adesso si è messo in proprio, con BAR (Ben Ainslie Racing), ha soldi e mezzi, e un'idea: riportare la Coppa a casa, in Inghilterra. Se accadesse entrerebbe nella leggenda. Per farlo accadere lui non sta andando tanto per il sottile. E' uno dei registi dell'operazione anti-Luna Rossa. E' sodale di Russell. E' amico di James Spithill, ma da venerdi 25 luglio 2015 anche suo rivale in acqua.
Ben e Jimmy: da compagni di squadra a rivali (ma sarà vero?). Ecco il video che racconta la storia e le loro sensazioni.
VIDEO: JIMMY CONTRO BEN, EX AMICI OGGI RIVALI (?)
CHI SI SFIDA IN ACQUA?
C'è il defender Oracle, che è USA ma sembra Australia, con Jimmy Spithill e Tom Slingsby. Ci sono gli sfidanti inglesi di Land Rover BAR, quindi gli svedesi di Artemis con il timoniere Nathan Outteridge e forse Francesco Bruni, poi Emirates Team New Zealand, che inaugura una linea giovane con l'olimpionico di 49er Peter Burling al timone, e una divisa dove per la prima volta al rosso e nero è sostituito il blu. E poi ci sono gli ultimi arrivati, i giapponesi di Softbank Japan Team, guidati proprio dall'escluso (e arrabbiatissimo) kiwi Dean Barker. E infine i francesi di Groupama France Team con Franck Cammas, Michel Desjoyeaux e Oliver De Kersauson, strano trittico di navigatori sostanzialmente oceanici pur se esperti di multiscafi.
Le regate a Portsmouth con gli AC45 dotati di foil, iniziano venerdi 24 con una practice race. Sono previste quattro regate di flotta, due sabato e due domenica.
IL PROGRAMMA DI PORTSMOUTH QUI
Un inizio soft, tanto per (fare finta di) scrutarsi e vedere a che punto si è con la preparazione. Il successivo appuntamento della Louis Vuitton America?s Cup World Series sarà a Goteborg in Svezia, dal 27 al 30 agosto. Poi ultima tappa del 2015 a Bermuda dal 16 al 18 ottobre. Tutto qui per quest?anno.
GUARDIAMO DENTRO AI 6 TEAM
Acquisti e cessioni, novità dell'ultima ora, trasferimenti persino dalla Volvo Ocean Race appena conclusa a qualche squadra di Coppa. Eccovi il punto della situazione.
ORACLE - Il defender ha il suo capo in James Spithill, anche se il general manager è Grant Simmer. A bordo con Jimmy un altro asso australiano Tom Slingsby, e poi Kyle Langford, Kinley Fowler e il prodiere Louis Sinclair. Non proprio uno squadrone, per ora. Il coach è l'ex Luna Rossa Philippe Presti.
BEN AINSLIE RACING - Sir Ben è team principal, skipper e timoniere. Tuttologo e guru del gruppo. Poi ci sono molti ex di Luna Rossa come Paul Campbell-James, David Carr, Nick Hutton, quindi Matt Cornwell e il neo acquisto (con licenza olimpica) Gilles Scott, finnista già plurimondiale e sulle orme del suo predecessore. Tutti inglesi tranne due kiwi...
EMIRATES TEAM NEW ZEALAND - Non mancano mai, nonostante tutto... Puntano sui giovani 49eristi (in corsa anche per Rio 2016) Peter Burling e Blair Tuke, e aggiungono al mix esperienza con Ray Davies e Glen Ashby. Altri innesti Guy Endean e Harry Thurston. Il ricambio è notevole anche in Nuova Zelanda.
ARTEMIS (SWE) - Il boss è Iain Percy (GBR), due medaglie olimpiche in Finn e Star, che ha voluto nel suo team lo svedese Freddy Loof che lo ha battuto per l'oro a Londra 2012. Il timoniere sarà Nathan Outteridge. Con il team si allena da un po' anche Francesco Bruni reduce da Luna Rossa. E il coach è la nostra vecchia conoscenza Rod Davis.
GROUPAMA TEAM FRANCE - Da poco arrivato Bruno Dubois come team manager di vasta esperienza (faceva di recente lo stesso lavoro per Dongfeng alla Volvo Ocean Race), il trio alla guida del team è di santoni: oltre a Franck Cammas che sarà il timoniere e non disdegna il Nacra 17 olimpico, ci sono Oliver De Kersauson e Michel Desjoyeaux.
SOFTBANK JAPAN TEAM - Sono gli ultimi arrivati ma fanno sul serio. Al timone e alla guida Dean Barker, forse più arrabbiato e voglioso di rivincite che realmente fuoriclasse, affiancato dal tattico-timoniere Chris Draper, altro reduce da Luna Rossa. A bordo sull'AC45 delle World Series anche l'esperto Jeremy Lomas, il selezionato giapponese Kazhuiko Sufuki e il grindere Derek Saward. Occhio alla sorpresa.
Come si vede, la riduzione della dimensione dei cat fa calare il numero dei velisti nei team. Molti manovratori e portatori d'acqua di centrocampo, poche grandi stelle. Anche in questo aspetto la nuova Coppa non mostra tanto fascino.
www.americascup.com
SPONSOR, PARTNER E COPERTURA TV: SEMBRA TUTTO COME AI VECCHI TEMPI
Dal ritiro di Luna Rossa in poi la 35 America's Cup ha segnato parecchi gol. Il più importante è il clamoroso rientro in pista dello storico sponsor Louis Vuitton. Fuggito (con ampie argomentazioni) dalla 34 AC di San Francisco, contrario ai catamarani, alle vele rigide, ai foil, insomma un custode inflessibile della tradizione, come imponeva la filosofia del brand. E invece? Che rientro in pista precipitoso, subitaneo, glorioso. Vi dice nulla il fatto che Louis Vuitton sia tornato in pompa magna in Coppa esattamente pochi giorni dopo l'uscita di Prada? Così va il business, anche nello sport, altro che filosofie e tradizioni da custodire. Comunque Louis Vuitton è un partner affidabile, di peso, che conta e sposta equilibri anche nel pubblico. Un bel colpo per la Coppa. Uno smacco in più per Bertelli (ammesso che abbia tempo e voglia di angustiarsi per questi giochetti, a fronte dei successi e dei fatturati del gruppo).
Poi a stretto giro sono rientrati sul treno della Coppa con i mini-catamarani anche Moet & Chandon, lo champagnone, e le auto BMW, più altri sponsor minori tra cui una produzione di alcolici e birre celebri bermudiana. Tutti felici, tutti con parole di circostanza, le motivazioni dei valori che accomunano marchio e storia del trofeo... Harvey Schiller, il marketing director dell'America's Cup, ha fatto decisamente un ottimo lavoro. L'arca è piena e il viaggio che inizia sarà ricco.
VIDEO ORACLE IN PREPARAZIONE PER PORTSMOUTH
LE REGATE IN DIRETTA
La scorsa Coppa America, che era nata con la parola d'ordine "generazione facebook contro generazione flinstone", a marcare lo scorrere inesorabile del tempo, aveva puntato grosso sulle produzioni video e grafiche a sostegno delle immagini per il pubblico. Ci furono test sulle barche, consulenze di registi e videomaker, alla fine bisogna dire che quel lavoro ha pagato e il risultato a San Francisco in termini di immagini tv è stato notevole. Certo le regate dei catamarani sono quello che sono: salvo rare eccezioni si è vista poca tecnica di regate veliche, poche virate, poca tattica. Molta scena, velocità, quasi scuffie, ingavonate, trasvolate, 40 nodi e così via. I dati di ascolto dicono che lo spettacolo è piaciuto alla generazione facebook, ma molti nel mondo della vela non hanno gradito.
La prossima sarà da vedere: i cat sono molto più piccoli (da 72 a 48 piedi, quasi la metà) ma ugualmente veloci con foil e wingsail. Solo se le velocità saranno simili, potrebbe esserci un po' di duello, altrimenti solo spruzzi. Anche stavolta però la copertura video sarà massiva e assicurata.
E' stata creata addirittura una APP (tanto per restare al passo coi tempi), chiamata AC+, con la quale si potranno vedere le regate in diretta, anche con possibile scelta di una seconda camera onboard dal team preferito, sia dal computer che da smartphone o tablet. Dettaglio non indifferente: la programmazione avrà dei limiti nei paesi che hanno network tv i quali hanno acquisito i diritti dell'evento. Poiché in Italia, anche visto quanto accaduto con Luna Rossa, nessuno ha chiesto tali diritti, su Internet e con la citata app potremo vedere le regate. Tutte, anche quelle della tappe di World Series, a cominciare da questo venerdi a Portsmouth. La lista delle limitazioni e delle visualizzazioni paese per paese è sul sito www.americascup.com.
Quando possibile, come già in passato, anche noi di Saily trasmetteremo il segnale, informando per tempo gli utenti!
VIDEO PROMO: COME VEDREMO LA COPPA CON LA APP
E LA COPPA STRIZZA L'OCCHIO AI GIOVANISSIMI
Ci sono altre operazioni da parte degli organizzatori della 35 AC, che fanno comprendere l'approccio. Una volta il defender indicava la sede delle regate, organizzava il villaggio e poi via, pronti a regatare. Adesso ACEA, America's Cup Event Authority, si inventa anche il contorno per i giovanissimi. Una sorta di kinder aim per baby velisti. Sceglie con cura tipologie di barche, cerca di coinvolgere club locali delle Bermuda. Un modo per accattivarsi simpatie e attenzioni, ben più che un reale scopo di promozione della vela. Quest'ultima la fa chi di dovere, le autorità nazionali, i maestri di vela, le federazioni. Per la Coppa invece è stato pensato un programma chiamato Endeavour Community Sailing Program, che utilizzerà barche della classe O'Pen BIC per "ispirare i giovani delle Bermuda alla vela". Gli O'Pen BIC saranno usati anche in programmi scolastici collegati alle materie di studio (un po' come il Velascuola in Italia). Un'altra classe che sarà usata nel programma è la RS Feva, grazie alla colaborazione fornita dal cantiere RS Sailing che ne fornirà un certo numero. E non mancheranno Optimist e Hobie Wave. Il programma funzionerà solo a Bermuda.
In aggiunta, poche settimane fa ACEA ha siglato il consueto accordo con l'ISAF, per la fornitura di Ufficiali di Regata e le coperture istituzionali. E' una Coppa che cerca di (ri)farsi un'immagine. Non sarebbe stato meglio restare se stessa, piuttosto?
Comunque sia, siete pronti? Da venerdi 24 (practice) e meglio ancora da sabato 25, si fa sul serio, ci sono in palio anche i primi punti classifica. Fa niente se, guarda un po', proprio nello stesso weekend c'è la sovrapposizione delle regate Extreme Sailing Series ad Amburgo, con catamarani e dirette streaming. Due circuiti che si sono sempre somigliati molto, anzi troppo, entrano ufficialmente in clash. Uno ha 6 team, vele rigide e barche che volano. L'altro ha 9 team, barche più tradizionali e una barca italiana (Lino Sonego). Buongiorno vela!
di Fabio Colivicchi
La Coppa America ci piace, ci serve, è (o dovrebbe essere) la vela al suo massimo. Senza Coppa non sappiamo stare. Le perdoniamo tutto, e torniamo a sognare e soffrire per un bordo, una lay-line, un segreto. La Coppa sa sempre rigenerarsi e rinascere dalle sue stesse rovine. Sarà così anche stavolta? In redazione a Saily ce lo chiediamo ancora, e ci siamo chiesti a lungo come seguire la XXXV America's Cup. Non c'è più la bella sfida italiana di Luna Rossa, potenziale favorita, ritirata dopo le clamorose decisioni di defender e altri sfidanti di cambiare in corsa le regole del gioco. Di fatto azzerando il lavoro di oltre un anno del team italiano. Luna Rossa ha ragione e la sua scelta la condividiamo. Tre anni di Coppa senza sfida italiana (e che sfida) saranno un danno incalcolabile, ci vorranno anni per recuperare il terreno. Ma lo faremo, e lo farà Patrizio Bertelli. Li aspettiamo.
Intanto però la Coppa comincia, e allora che fare? Ignorarla non si può. Andare a guardarle dentro si deve. Raccontarla è un dovere per un media di vela. Saily dunque "parte" per la Coppa America, per seguirla e commentarla. Ma con un messaggio in più, anzi un "bollino rosso". Si chiama NMC - Not My Cup, la "campagna" che Saily lancia in questi giorni.
Da oggi a Bermuda 2017, come in passato, i nostri inviati vi racconteranno tutto della Coppa, in articoli, interviste, foto, gallery e tanti video, anche esclusivi. Faremo il nostro mestiere di giornalisti. Russell, Jimmy, Dean, Ben, Franck, sono grandi velisti, sono anche amici, e sanno con quanta passione abbiamo sempre seguito le loro gesta sui campi di regata. Quindi comprenderanno se ci prendiamo la libertà di esprimere la nostra contrarietà a questa Coppa mutilata, senza Luna Rossa e l'entusiasmo italiano, e senza certezza sulle regole. Una Coppa di barche molto piccole (la nuova Classe AC48) che voleranno e correranno ma non ci ispirano la vela epica di un trofeo antico e glorioso. E' la Coppa del marketing e del pubblico? Lo vedremo. Doveva essere così anche a San Francisco, e sappiamo come è andata. La città stessa non ha voluto il bis. Abbiamo tanti dubbi e tante critiche su questa America's Cup, non la sentiamo "nostra", ed ecco il nostro bollino rosso NMC. Potete farlo vostro, se la pensate come noi. Sarà un tormentone positivo, una critica visiva che vuole marcare la voglia di tornare alla Grande America's Cup, che accompagnerà il nostro lavoro giornalistico, di puntuale e completa copertura dell'evento e delle sue mille sorprese. Siete poi così sicuri che le acque siano quiete? Che non ci saranno altri clamorosi colpi di scena? Che la finale si correrà a Bermuda? Salite a bordo con noi, e fate vostro il bollino rosso.
PORTSMOUTH, PROVINCIA DI CAGLIARI
Due mesi fa Cagliari, sontuoso luogo di mare, campo di regata straordinario, acque e terre meravigliose della nostra bella Italia, era pronta per dare al mondo il biglietto da visita della Sardegna in Coppa America. Il colpo di mano dei team alleati contro Luna Rossa ha messo fuori gioco la sfida italiana e la città. Così l'esordio tocca a Portsmouth, casa di Ben Ainslie. L'inglese predestinato. L'atleta col record di medaglie olimpiche nella vela. Era con Oracle nell'ultima Coppa: è salito quando gli americani erano sotto 1-8, e con lui c'è stata la rimonta del secolo, fino al 9-8 finale. Adesso si è messo in proprio, con BAR (Ben Ainslie Racing), ha soldi e mezzi, e un'idea: riportare la Coppa a casa, in Inghilterra. Se accadesse entrerebbe nella leggenda. Per farlo accadere lui non sta andando tanto per il sottile. E' uno dei registi dell'operazione anti-Luna Rossa. E' sodale di Russell. E' amico di James Spithill, ma da venerdi 25 luglio 2015 anche suo rivale in acqua.
Ben e Jimmy: da compagni di squadra a rivali (ma sarà vero?). Ecco il video che racconta la storia e le loro sensazioni.
VIDEO: JIMMY CONTRO BEN, EX AMICI OGGI RIVALI (?)
CHI SI SFIDA IN ACQUA?
C'è il defender Oracle, che è USA ma sembra Australia, con Jimmy Spithill e Tom Slingsby. Ci sono gli sfidanti inglesi di Land Rover BAR, quindi gli svedesi di Artemis con il timoniere Nathan Outteridge e forse Francesco Bruni, poi Emirates Team New Zealand, che inaugura una linea giovane con l'olimpionico di 49er Peter Burling al timone, e una divisa dove per la prima volta al rosso e nero è sostituito il blu. E poi ci sono gli ultimi arrivati, i giapponesi di Softbank Japan Team, guidati proprio dall'escluso (e arrabbiatissimo) kiwi Dean Barker. E infine i francesi di Groupama France Team con Franck Cammas, Michel Desjoyeaux e Oliver De Kersauson, strano trittico di navigatori sostanzialmente oceanici pur se esperti di multiscafi.
Le regate a Portsmouth con gli AC45 dotati di foil, iniziano venerdi 24 con una practice race. Sono previste quattro regate di flotta, due sabato e due domenica.
IL PROGRAMMA DI PORTSMOUTH QUI
Un inizio soft, tanto per (fare finta di) scrutarsi e vedere a che punto si è con la preparazione. Il successivo appuntamento della Louis Vuitton America?s Cup World Series sarà a Goteborg in Svezia, dal 27 al 30 agosto. Poi ultima tappa del 2015 a Bermuda dal 16 al 18 ottobre. Tutto qui per quest?anno.
GUARDIAMO DENTRO AI 6 TEAM
Acquisti e cessioni, novità dell'ultima ora, trasferimenti persino dalla Volvo Ocean Race appena conclusa a qualche squadra di Coppa. Eccovi il punto della situazione.
ORACLE - Il defender ha il suo capo in James Spithill, anche se il general manager è Grant Simmer. A bordo con Jimmy un altro asso australiano Tom Slingsby, e poi Kyle Langford, Kinley Fowler e il prodiere Louis Sinclair. Non proprio uno squadrone, per ora. Il coach è l'ex Luna Rossa Philippe Presti.
BEN AINSLIE RACING - Sir Ben è team principal, skipper e timoniere. Tuttologo e guru del gruppo. Poi ci sono molti ex di Luna Rossa come Paul Campbell-James, David Carr, Nick Hutton, quindi Matt Cornwell e il neo acquisto (con licenza olimpica) Gilles Scott, finnista già plurimondiale e sulle orme del suo predecessore. Tutti inglesi tranne due kiwi...
EMIRATES TEAM NEW ZEALAND - Non mancano mai, nonostante tutto... Puntano sui giovani 49eristi (in corsa anche per Rio 2016) Peter Burling e Blair Tuke, e aggiungono al mix esperienza con Ray Davies e Glen Ashby. Altri innesti Guy Endean e Harry Thurston. Il ricambio è notevole anche in Nuova Zelanda.
ARTEMIS (SWE) - Il boss è Iain Percy (GBR), due medaglie olimpiche in Finn e Star, che ha voluto nel suo team lo svedese Freddy Loof che lo ha battuto per l'oro a Londra 2012. Il timoniere sarà Nathan Outteridge. Con il team si allena da un po' anche Francesco Bruni reduce da Luna Rossa. E il coach è la nostra vecchia conoscenza Rod Davis.
GROUPAMA TEAM FRANCE - Da poco arrivato Bruno Dubois come team manager di vasta esperienza (faceva di recente lo stesso lavoro per Dongfeng alla Volvo Ocean Race), il trio alla guida del team è di santoni: oltre a Franck Cammas che sarà il timoniere e non disdegna il Nacra 17 olimpico, ci sono Oliver De Kersauson e Michel Desjoyeaux.
SOFTBANK JAPAN TEAM - Sono gli ultimi arrivati ma fanno sul serio. Al timone e alla guida Dean Barker, forse più arrabbiato e voglioso di rivincite che realmente fuoriclasse, affiancato dal tattico-timoniere Chris Draper, altro reduce da Luna Rossa. A bordo sull'AC45 delle World Series anche l'esperto Jeremy Lomas, il selezionato giapponese Kazhuiko Sufuki e il grindere Derek Saward. Occhio alla sorpresa.
Come si vede, la riduzione della dimensione dei cat fa calare il numero dei velisti nei team. Molti manovratori e portatori d'acqua di centrocampo, poche grandi stelle. Anche in questo aspetto la nuova Coppa non mostra tanto fascino.
www.americascup.com
SPONSOR, PARTNER E COPERTURA TV: SEMBRA TUTTO COME AI VECCHI TEMPI
Dal ritiro di Luna Rossa in poi la 35 America's Cup ha segnato parecchi gol. Il più importante è il clamoroso rientro in pista dello storico sponsor Louis Vuitton. Fuggito (con ampie argomentazioni) dalla 34 AC di San Francisco, contrario ai catamarani, alle vele rigide, ai foil, insomma un custode inflessibile della tradizione, come imponeva la filosofia del brand. E invece? Che rientro in pista precipitoso, subitaneo, glorioso. Vi dice nulla il fatto che Louis Vuitton sia tornato in pompa magna in Coppa esattamente pochi giorni dopo l'uscita di Prada? Così va il business, anche nello sport, altro che filosofie e tradizioni da custodire. Comunque Louis Vuitton è un partner affidabile, di peso, che conta e sposta equilibri anche nel pubblico. Un bel colpo per la Coppa. Uno smacco in più per Bertelli (ammesso che abbia tempo e voglia di angustiarsi per questi giochetti, a fronte dei successi e dei fatturati del gruppo).
Poi a stretto giro sono rientrati sul treno della Coppa con i mini-catamarani anche Moet & Chandon, lo champagnone, e le auto BMW, più altri sponsor minori tra cui una produzione di alcolici e birre celebri bermudiana. Tutti felici, tutti con parole di circostanza, le motivazioni dei valori che accomunano marchio e storia del trofeo... Harvey Schiller, il marketing director dell'America's Cup, ha fatto decisamente un ottimo lavoro. L'arca è piena e il viaggio che inizia sarà ricco.
VIDEO ORACLE IN PREPARAZIONE PER PORTSMOUTH
LE REGATE IN DIRETTA
La scorsa Coppa America, che era nata con la parola d'ordine "generazione facebook contro generazione flinstone", a marcare lo scorrere inesorabile del tempo, aveva puntato grosso sulle produzioni video e grafiche a sostegno delle immagini per il pubblico. Ci furono test sulle barche, consulenze di registi e videomaker, alla fine bisogna dire che quel lavoro ha pagato e il risultato a San Francisco in termini di immagini tv è stato notevole. Certo le regate dei catamarani sono quello che sono: salvo rare eccezioni si è vista poca tecnica di regate veliche, poche virate, poca tattica. Molta scena, velocità, quasi scuffie, ingavonate, trasvolate, 40 nodi e così via. I dati di ascolto dicono che lo spettacolo è piaciuto alla generazione facebook, ma molti nel mondo della vela non hanno gradito.
La prossima sarà da vedere: i cat sono molto più piccoli (da 72 a 48 piedi, quasi la metà) ma ugualmente veloci con foil e wingsail. Solo se le velocità saranno simili, potrebbe esserci un po' di duello, altrimenti solo spruzzi. Anche stavolta però la copertura video sarà massiva e assicurata.
E' stata creata addirittura una APP (tanto per restare al passo coi tempi), chiamata AC+, con la quale si potranno vedere le regate in diretta, anche con possibile scelta di una seconda camera onboard dal team preferito, sia dal computer che da smartphone o tablet. Dettaglio non indifferente: la programmazione avrà dei limiti nei paesi che hanno network tv i quali hanno acquisito i diritti dell'evento. Poiché in Italia, anche visto quanto accaduto con Luna Rossa, nessuno ha chiesto tali diritti, su Internet e con la citata app potremo vedere le regate. Tutte, anche quelle della tappe di World Series, a cominciare da questo venerdi a Portsmouth. La lista delle limitazioni e delle visualizzazioni paese per paese è sul sito www.americascup.com.
Quando possibile, come già in passato, anche noi di Saily trasmetteremo il segnale, informando per tempo gli utenti!
VIDEO PROMO: COME VEDREMO LA COPPA CON LA APP
E LA COPPA STRIZZA L'OCCHIO AI GIOVANISSIMI
Ci sono altre operazioni da parte degli organizzatori della 35 AC, che fanno comprendere l'approccio. Una volta il defender indicava la sede delle regate, organizzava il villaggio e poi via, pronti a regatare. Adesso ACEA, America's Cup Event Authority, si inventa anche il contorno per i giovanissimi. Una sorta di kinder aim per baby velisti. Sceglie con cura tipologie di barche, cerca di coinvolgere club locali delle Bermuda. Un modo per accattivarsi simpatie e attenzioni, ben più che un reale scopo di promozione della vela. Quest'ultima la fa chi di dovere, le autorità nazionali, i maestri di vela, le federazioni. Per la Coppa invece è stato pensato un programma chiamato Endeavour Community Sailing Program, che utilizzerà barche della classe O'Pen BIC per "ispirare i giovani delle Bermuda alla vela". Gli O'Pen BIC saranno usati anche in programmi scolastici collegati alle materie di studio (un po' come il Velascuola in Italia). Un'altra classe che sarà usata nel programma è la RS Feva, grazie alla colaborazione fornita dal cantiere RS Sailing che ne fornirà un certo numero. E non mancheranno Optimist e Hobie Wave. Il programma funzionerà solo a Bermuda.
In aggiunta, poche settimane fa ACEA ha siglato il consueto accordo con l'ISAF, per la fornitura di Ufficiali di Regata e le coperture istituzionali. E' una Coppa che cerca di (ri)farsi un'immagine. Non sarebbe stato meglio restare se stessa, piuttosto?
Comunque sia, siete pronti? Da venerdi 24 (practice) e meglio ancora da sabato 25, si fa sul serio, ci sono in palio anche i primi punti classifica. Fa niente se, guarda un po', proprio nello stesso weekend c'è la sovrapposizione delle regate Extreme Sailing Series ad Amburgo, con catamarani e dirette streaming. Due circuiti che si sono sempre somigliati molto, anzi troppo, entrano ufficialmente in clash. Uno ha 6 team, vele rigide e barche che volano. L'altro ha 9 team, barche più tradizionali e una barca italiana (Lino Sonego). Buongiorno vela!
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