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15/11/2010 - 16:16
Louis Vuitton Trophy Dubai
Louis Vuitton Trophy Dubai
A Dubai per i grandi
è barca-scontro!
è barca-scontro!
Altro che funerale dei dinosauri, a Dubai fanno maledettamente sul serio. Mascalzone Latino e Team New Zealand si speronano. Il tangone kiwi sfonda la barca degli italiani. La Giuria penalizza entrambi, ma in modo differente. Scatenando le polemiche. Intanto, tra i grattacieli, BMW Oracle Racing è il primo leader
È Mascalzone Latino Audi Team di Gavin Brady & Co. a vincere l'incontro inaugurale contro i "padroni di casa" di Emirates Team New Zealand con un solido distacco (27'') al termine di una regata che ha visto gli uomini di Gavin Brady rendersi protagonisti di un grande sorpasso dopo aver ceduto la leadership conquistata nel corso della prima bolina.
Nell'immediato match seguente, che, per regolamento, viene disputato senza cambio barche ma invertendo l'ingresso nel box di partenza, i Mascalzoni sono carichi e determinati a ripetere la stessa performance. Purtroppo all'avvicinamento alla prima boa di bolina, raggiunta dai team praticamente appaiati, gli Umpire ravvisano un'irregolarità e Mascalzone Latino viene penalizzato. Nei concitati istanti immediatamente successivi, la barca di Brady, però, subisce la collisione da parte degli avversari e si ritrova il tangone del gennaker dentro la fiancata. Regata finita e barche a terra.
Nel corso del tardo pomeriggio, la Giuria, chiamata ad esprimere il suo parere su quanto accaduto, ha inflitto un punto di penalità al team italiano e mezzo punto all'equipaggio di Dean Barker, cui è stata imputato il mancato tentativo di evitare la collisione.
Nelle altre regate della giornata, BMW Oracle Racing vince entrambi i match contro i franco-tedeschi di All4One. Sono proprio gli americani di James Spithill, forti delle due vittorie, a conquistare la vetta provvisoria della classifica. Francesco Bruni su Synergy chiude la giornata con un parziale di 1-1 contro i suoi rivali di oggi, gli svedesi di Artemis.
Nella seconda giornata di domani, Mascalzone Latino Audi Team avrà due match contro Synergy: sarà interessante vedere i due fuoriclasse all'azione, l' "italiano" Gavin Brady contro il "russo" Francesco Bruni.
Tutte e quattro le barche saranno in mare poiché gli uomini dello shore team di Emirates Team New Zealand lavoreranno tutta la notte per riparare la barca danneggiata.
LE REAZIONI DEI MASCALZONI
Cameron Dunn, sulla decisione della Giuria: "Non siamo affatto soddisfatti della decisione presa dalla Giuria. Chiaramente pensiamo che sia sbagliata. Non c'è spiegazione per giustificare la collisione creata da Team New Zealand. Hanno fatto una scelta errata, provando a venire dietro di noi, sono rimasti incastrati e così ci hanno speronato. É vergognoso che a noi abbiano tolto un punto, mentre a loro solo mezzo. Riteniamo che Team New Zealand abbia al 100% creato le condizioni per arrivare alla collisione. Non capiamo pertanto la decisione presa dalla Giuria.”
“Via radio ci hanno comunicato di fermarci. Non ci siamo ritirati spontaneamente, è stato il Comitato di Regata che ci ha detto di fermarci ed è quello che abbiamo fatto. Penso che sia qualcosa che si sta discutendo in questo momento, che non si è ancora del tutto chiarita. Crediamo che Team New Zealand non abbia meritato la vittoria della regata in quanto ci era stato detto di abbandonare la regata.”
“Non vogliamo comunque lasciare che questo episodio rovini la nostra giornata, perché in realtà è stata una giornata molto positiva. Ci siamo tolti una bella soddisfazione vincendo la prima gara e abbiamo navigato molto bene anche nella seconda. Per quanto riguarda il modo in cui abbiamo regatato, siamo soddisfatti. In barca c'è un ottimo feeling e non permetteremo che questo episodio influisca negativamente. Si tratta di un round robin lungo, con ancora molti punti da assegnare."
Cameron Dunn, stratega di Mascalzone Latino, al rientro in banchina: "Eravamo ingaggiati, gli osservatori a bordo di entrambe le barche chiamavano l'ingaggio. Per noi era molto chiaro che non eravamo fuori dalle due lunghezze dalla boa. Continuavano a chiamare l'ingaggio e il nostro osservatore non ha comunicato con gli arbitri, cosa molto insolita. Noi pensavamo che andasse bene, ma gli arbitri ci hanno dato penalità. Abbiamo forse commesso un errore, ma non ne siamo del tutto convinti. Sarà interessante vederlo sul Virtual Spectator.”
“Arrivando in boa eravamo prua al vento e, fondamentalmente, Team New Zealand non ci ha evitato. Non c'è alcun dubbio sul fatto che Team New Zealand avrebbe potuto evitare la collisione. Ammesso di aver infranto una regola, non esiste al mondo che si arrivi addirittura ad una collisione. Scegliendo di andare in quella direzione, hanno fatto la scelta sbagliata, che alla fine si è risolta con un grande buco nella parte posteriore della barca."
Morgan Larson, tattico di Mascalzone Latino: "Ovviamente Team New Zealand, nella fase di avvicinamento alla boa di bolina, era in controllo, insistendo nel tenerci prua al vento, anche durante il giro di boa. Abbiamo cercato di limitare al massimo i danni. Poi hanno strambato, portandosi nuovamente mura a sinistra per prendere la boa dalla parte giusta. Abbiamo fatto veramente una bella strambata, in velocità, rimanendo ingaggiati con loro per un pó. Poi, per rompere l'ingaggio, sono stati costretti a navigare sempre più in alto per disingaggiarsi, ma non era chiaro se fossero o meno al di fuori dalle due lunghezze.”
“A mio avviso si trovavano 3-3,5 lunghezze fuori, spazio sufficiente per prendergli l'interno in boa. Sarebbe interessante sentire il parere degli arbitri, di come loro hanno visto la situazione. Poi abbiamo girato la boa e siamo rimasti bloccati prua al vento, perdendo molta velocità. Abbiamo virato davanti a loro e non avevano alcun motivo per venirci addosso. Avrebbero potuto evitarci andando oltre la boa. Hanno scelto di passare dietro a noi e non mi sembra sia stata una buona decisione. Siamo stati prua al vento senza possibilità di fare altro e loro ci sono venuti addosso. A mio parere, è stata una decisione assolutamente sbagliata da parte loro".
IL RACCONTO DEI MATCH
Mascalzone Latino Audi Team batte Emirates Team New Zealand (Delta: 27")
Inizio convincente dei Mascalzoni che, dopo un pre-partenza tranquillo, sono partiti sottovento ai kiwi, obbligandoli a virare subito dopo il via. Costretti a inseguire, Dean Barker e compagni hanno girato la boa al vento dietro di mezza lunghezza prima di approfittare di un errore in fase di strambata di Mascalzone Latino Audi Team. Conquistata la leadership, i neozelandesi l'hanno persa quasi subito. Anticipando l'ultima strambata di una manciata di secondi, l'equipaggio di Gavin Brady è infatti riuscito a rollare quello di Dean Barker che, nonostante i ripetuti tentativi non è più rientrato in regata.
Artemis batte Synergy (Delta: 44")
Match che si decide sulla linea di partenza. Synergy forza l'ingresso tra la Barca Comitato e l'avversario e viene penalizzato. Bandiera rossa e penalità da eseguire subito. Artemis se ne va e dopo pochi minuti ha già un vantaggio di oltre cento metri. Regata senza storia.
Emirates Team New Zealand batte Mascalzone Latino Audi Team per ritiro
Dopo una partenza alla pari Mascalzone Latino Audi Team ed Emirates Team New Zealand vengono in contatto in prossimità della boa al vento. Gli umpire infliggono due penalità a Mascalzone Latino Audi Team proprio nel momento in cui i kiwi poggiano speronando la barca timonata da Gavin Brady. Il tangone penetra nella fiancata di dritta di NZL-84 che dopo pochi minuti deve abbandonare la regata. Ci sarà lavoro per gli shore team e per la Giuria Internazionale.
Synergy batte Artemis (Delta: 32")
Grande regata di Synergy. L'equipaggio di Francesco Bruni ha reagito da par suo alla sconfitta subita nella prova d'esordio difendendo il vantaggio accumulato nel corso della prima bolina nonostante la rottura del tangone. A nulla sono valsi i tentativi di Artemis di riaprire la regata.
BMW Oracle Racing batte All4One (Delta: 17")
Come accaduto nel primo duello tra Artemis e Synergy, una penalità inflitta nel pre-partenza decide il match a favore di BMW Oracle Racing. Gli umpire hanno infatti sanzionato una manovra azzardata di Sebastien Col che, nel tentare di passare sottovento all'avversario, ha urtato le aste che rappresentano l'estensione della barca. I franco-tedeschi non si sono comunque dati per vinti e hanno tentato in ogni modo di recuperare prima di cedere definitivamente le armi nel corso della seconda bolina.
BMW Oracle Racing batte All4One (Delta: 24'')
Partito mure a dritta sopravento a All4One, BMW Oracle Racing ha resistito sino alla layline di sinistra e ha capitalizzato il leggero margine di vantaggio nel tratto di mare compreso tra l'unica virata della prima bolina e la boa al vento. Marcato stretto da James Spithill, Sebastien Col nulla ha potuto per rientrare in gara. Grazie a questo successo BMW Oracle Racing ha conquistato la prima leadership del Louis Vuitton Trophy Dubai. All4One resta invece a quota zero.
SECONDO GIORNO DI REGATE
Al Dubai International Marine Club (DIMC) gli shore team hanno lavorato tutta la notte per riportare in acqua NZL-84, rimasta danneggiata ieri in seguito allo speronamento subito da NZL-92 nel corso del match tra Emirates Team New Zealand e Mascalzone Latino Audi Team (i neozelandesi avevano centrato con il loro tangone la fiancata dei Mascalzoni).
Dopo aver atteso il vento fino alle 13.40, le 4 barche ACC hanno quindi iniziato i loro duelli quotidiani, che anche oggi non sono mancati di suspance e colpi di scena.
La nota dolente per i fans italiani è la sconfitta di Mascalzone Latino Audi Team inferta da Synergy, il forte team russo che in questo Louis Vuitton Trophy ha affidato il timone a Francesco Bruni. Per i Mascalzoni c'è il rammarico della rottura di una drizza del gennaker proprio nell'ultima poppa quando erano davanti agli avversari.
Oltre alla sfortuna, c'è però l'impressione che i Mascalzoni non stiano regatando ancora al 100%, ma stiano cercando il passo ottimale. "A bordo non c'è alcun problema - rassicura il randista Paul "Flipper" Westlake - e siamo veramente fiduciosi di poter fare bene. Nelle ultime due regate, per motivi differenti, abbiamo dovuto inseguire e alla seconda boa di bolina in entrambi i casi siamo riusciti a ribaltare la situazione a nostro vantaggio. Ci motiva molto essere in svantaggio e poi nel momento critico superare l'avversario. Siamo quindi ottimisti che le cose cambieranno e i punti arriveranno. È solo il secondo giorno e il Round Robin è ancora molto lungo". Domani per il Challenger of Record della 34° Coppa America ci sarà il doppio duello contro All4One.
Chi continua la sua marcia senza concedere nulla è il detentore della Coppa America, BMW Oracle Racing con la coppia James Spithill e John Kostecki particolarmente ispirata. A rafforzare il pozzetto USA c'è anche Murray Jones, kiwi plurivittorioso dell'America's Cup e da sempre elemento chiave nelle decisioni strategiche.
Solo i "padroni di casa" di Emirates Team New Zealand oggi hanno tenuto lo stesso passo degli americani, conquistando due punti contro i franco tedeschi di All4One, incappati in una serie negativa (finora nessun successo).
Emirates Team New Zealand batte All4One (delta: 23")
Seconda vittoria per i kiwi che dopo un buon pre-partenza doppiano la boa al vento in posizione di controllo sugli uomini di Jochen Schuemann. All4One, grazie alle ottime chiamate del tattico John Cutler torna a farsi pericoloso e sembra avere lo spunto per mettere la prua davanti. Emirates Team New Zealand non si fa sorprendere e tra richieste di penalità - non ascoltate dagli Umpire - e strambate ravvicinate, difende la sua leadership vincendo la regata con 23" di margine.
BMW Oracle Racing batte Artemis (delta: 27")
Grazie a un primo bordo da incorniciare, James Spithill riesce a raggiungere la prima layline sopravento ad Artemis e a capitalizzare il vantaggio durante l'avvicinamento alla boa al vento. Nel corso dell'impoppata successiva il team statunitense si difende dai tentativi di Cameron Appleton che nonostante la rottura del gennaker USA non riesce a mettere la prua davanti a quella di BMW Oracle Racing. Gli statunitensi conquistano così la terza vittoria consecutiva.
Emirates Team New Zealand batte All4One (delta: 17")
Nonostante una buona partenza e una prima bolina convincente All4One non è riuscito a contenere il ritorno di Emirates Team New Zealand che in corrispondenza della boa di poppa ha sopravanzato i franco-tedeschi. A nulla sono valsi i tentativi di Sebastien Col e del suo equipaggio: All4One resta fermo a quota zero, mentre i kiwi si propongono come principali antagonisti di BMW Oracle Racing.
BMW Oracle Racing batte Artemis (delta: 37")
Nessun problema per BMW Oracle Racing che, al termine di una regata dominata sin dalle battute iniziali, porta a casa la quarta affermazione in altrettanti match. Il team di James Spithill non ha lasciato alcuno spiraglio a Cameron Appleton e agli uomini di Artemis, fermi a quota uno.
Synergy batte Mascalzone Latino Audi Team (delta: 1'14")
Regata sfortunata per i Mascalzoni. Partiti dietro a Synergy ma con il vantaggio di una penalità, gli uomini di Gavin Brady hanno tenuto il passo del team guidato da Francesco Bruni e lo hanno sorpassato in prossimità della seconda boa di bolina quando il tattico del team russo, Rod Dawson, credendo di avere acqua sufficiente per depenalizzarsi, ha impegnato i suoi in un giro su sé stessi. Nel corso dell'ultima poppa, con le barche spaiate, Mascalzone Latino ha visto la sua leadership andare in fumo in seguito alla rottura della drizza del gennaker. Synergy conquista così il suo secondo punto.
Classifica provvisoria dopo 2 giornate
1. BMW ORACLE RACING, 4-0, punti 4
2. EMIRATES TEAM NEW ZEALAND, 3-1, punti 2,5 *
3. SYNERGY RUSSIAN SAILING TEAM, 2-1, punti 2
4. ARTEMIS RACING, 1-3, punti 1
5. MASCALZONE LATINO AUDI TEAM, 1-2, punti 0*
5. ALL4ONE, 0-4, punti 0
* punti dedotti dopo le decisioni della giuria
Il Louis Vuitton Trophy Dubai si svolge sotto il patrocinio di Sua Altezza lo Sceicco Ahmed Bin Saeed Al Maktoum, Presidente e Amministratore delegato dell'Emirates Airline and Group, Sponsor principale dell'evento.
World Sailing Teams Association (WSTA)
La World Sailing Teams Association (WSTA) è stata fondata nel 2009 da un gruppo di team velici professionisti per sviluppare regolari regate a match race di alto livello su grandi barche da competizione. La WSTA è in comproprietà da parte di nove azionisti (i team) e rappresenta gli interessi di queste squadre nella ricerca di competizioni leali e altamente competitive. WSTA, insieme al title partner Louis Vuitton, co-organizza il Louis Vuitton Trophy.
Louis Vuitton
Leader mondiale nell'industria del lusso, Louis Vuitton è sinonimo dell'arte di viaggiare con eleganza dal 1854. Sin dal 1987 fa parte di LVMH/ Moët Hennessy - Louis Vuitton, il più prestigioso gruppo di beni di lusso guidato da Bernard Arnault. Dal 1997, con l'arrivo del Direttore Artistico Marc Jacobs, ha allargato il proprio savoir-faire ai settori del prêt-a-porter donna e uomo, calzature, orologi e gioielleria e occhiali da sole unendo la tradizionale artigianalità con stile e innovazione creando un'esperienza di lifestyle a 360°. Oggi Louis Vuitton possiede un'esclusiva rete di store in tutto il mondo.
È Mascalzone Latino Audi Team di Gavin Brady & Co. a vincere l'incontro inaugurale contro i "padroni di casa" di Emirates Team New Zealand con un solido distacco (27'') al termine di una regata che ha visto gli uomini di Gavin Brady rendersi protagonisti di un grande sorpasso dopo aver ceduto la leadership conquistata nel corso della prima bolina.
Nell'immediato match seguente, che, per regolamento, viene disputato senza cambio barche ma invertendo l'ingresso nel box di partenza, i Mascalzoni sono carichi e determinati a ripetere la stessa performance. Purtroppo all'avvicinamento alla prima boa di bolina, raggiunta dai team praticamente appaiati, gli Umpire ravvisano un'irregolarità e Mascalzone Latino viene penalizzato. Nei concitati istanti immediatamente successivi, la barca di Brady, però, subisce la collisione da parte degli avversari e si ritrova il tangone del gennaker dentro la fiancata. Regata finita e barche a terra.
Nel corso del tardo pomeriggio, la Giuria, chiamata ad esprimere il suo parere su quanto accaduto, ha inflitto un punto di penalità al team italiano e mezzo punto all'equipaggio di Dean Barker, cui è stata imputato il mancato tentativo di evitare la collisione.
Nelle altre regate della giornata, BMW Oracle Racing vince entrambi i match contro i franco-tedeschi di All4One. Sono proprio gli americani di James Spithill, forti delle due vittorie, a conquistare la vetta provvisoria della classifica. Francesco Bruni su Synergy chiude la giornata con un parziale di 1-1 contro i suoi rivali di oggi, gli svedesi di Artemis.
Nella seconda giornata di domani, Mascalzone Latino Audi Team avrà due match contro Synergy: sarà interessante vedere i due fuoriclasse all'azione, l' "italiano" Gavin Brady contro il "russo" Francesco Bruni.
Tutte e quattro le barche saranno in mare poiché gli uomini dello shore team di Emirates Team New Zealand lavoreranno tutta la notte per riparare la barca danneggiata.
LE REAZIONI DEI MASCALZONI
Cameron Dunn, sulla decisione della Giuria: "Non siamo affatto soddisfatti della decisione presa dalla Giuria. Chiaramente pensiamo che sia sbagliata. Non c'è spiegazione per giustificare la collisione creata da Team New Zealand. Hanno fatto una scelta errata, provando a venire dietro di noi, sono rimasti incastrati e così ci hanno speronato. É vergognoso che a noi abbiano tolto un punto, mentre a loro solo mezzo. Riteniamo che Team New Zealand abbia al 100% creato le condizioni per arrivare alla collisione. Non capiamo pertanto la decisione presa dalla Giuria.”
“Via radio ci hanno comunicato di fermarci. Non ci siamo ritirati spontaneamente, è stato il Comitato di Regata che ci ha detto di fermarci ed è quello che abbiamo fatto. Penso che sia qualcosa che si sta discutendo in questo momento, che non si è ancora del tutto chiarita. Crediamo che Team New Zealand non abbia meritato la vittoria della regata in quanto ci era stato detto di abbandonare la regata.”
“Non vogliamo comunque lasciare che questo episodio rovini la nostra giornata, perché in realtà è stata una giornata molto positiva. Ci siamo tolti una bella soddisfazione vincendo la prima gara e abbiamo navigato molto bene anche nella seconda. Per quanto riguarda il modo in cui abbiamo regatato, siamo soddisfatti. In barca c'è un ottimo feeling e non permetteremo che questo episodio influisca negativamente. Si tratta di un round robin lungo, con ancora molti punti da assegnare."
Cameron Dunn, stratega di Mascalzone Latino, al rientro in banchina: "Eravamo ingaggiati, gli osservatori a bordo di entrambe le barche chiamavano l'ingaggio. Per noi era molto chiaro che non eravamo fuori dalle due lunghezze dalla boa. Continuavano a chiamare l'ingaggio e il nostro osservatore non ha comunicato con gli arbitri, cosa molto insolita. Noi pensavamo che andasse bene, ma gli arbitri ci hanno dato penalità. Abbiamo forse commesso un errore, ma non ne siamo del tutto convinti. Sarà interessante vederlo sul Virtual Spectator.”
“Arrivando in boa eravamo prua al vento e, fondamentalmente, Team New Zealand non ci ha evitato. Non c'è alcun dubbio sul fatto che Team New Zealand avrebbe potuto evitare la collisione. Ammesso di aver infranto una regola, non esiste al mondo che si arrivi addirittura ad una collisione. Scegliendo di andare in quella direzione, hanno fatto la scelta sbagliata, che alla fine si è risolta con un grande buco nella parte posteriore della barca."
Morgan Larson, tattico di Mascalzone Latino: "Ovviamente Team New Zealand, nella fase di avvicinamento alla boa di bolina, era in controllo, insistendo nel tenerci prua al vento, anche durante il giro di boa. Abbiamo cercato di limitare al massimo i danni. Poi hanno strambato, portandosi nuovamente mura a sinistra per prendere la boa dalla parte giusta. Abbiamo fatto veramente una bella strambata, in velocità, rimanendo ingaggiati con loro per un pó. Poi, per rompere l'ingaggio, sono stati costretti a navigare sempre più in alto per disingaggiarsi, ma non era chiaro se fossero o meno al di fuori dalle due lunghezze.”
“A mio avviso si trovavano 3-3,5 lunghezze fuori, spazio sufficiente per prendergli l'interno in boa. Sarebbe interessante sentire il parere degli arbitri, di come loro hanno visto la situazione. Poi abbiamo girato la boa e siamo rimasti bloccati prua al vento, perdendo molta velocità. Abbiamo virato davanti a loro e non avevano alcun motivo per venirci addosso. Avrebbero potuto evitarci andando oltre la boa. Hanno scelto di passare dietro a noi e non mi sembra sia stata una buona decisione. Siamo stati prua al vento senza possibilità di fare altro e loro ci sono venuti addosso. A mio parere, è stata una decisione assolutamente sbagliata da parte loro".
IL RACCONTO DEI MATCH
Mascalzone Latino Audi Team batte Emirates Team New Zealand (Delta: 27")
Inizio convincente dei Mascalzoni che, dopo un pre-partenza tranquillo, sono partiti sottovento ai kiwi, obbligandoli a virare subito dopo il via. Costretti a inseguire, Dean Barker e compagni hanno girato la boa al vento dietro di mezza lunghezza prima di approfittare di un errore in fase di strambata di Mascalzone Latino Audi Team. Conquistata la leadership, i neozelandesi l'hanno persa quasi subito. Anticipando l'ultima strambata di una manciata di secondi, l'equipaggio di Gavin Brady è infatti riuscito a rollare quello di Dean Barker che, nonostante i ripetuti tentativi non è più rientrato in regata.
Artemis batte Synergy (Delta: 44")
Match che si decide sulla linea di partenza. Synergy forza l'ingresso tra la Barca Comitato e l'avversario e viene penalizzato. Bandiera rossa e penalità da eseguire subito. Artemis se ne va e dopo pochi minuti ha già un vantaggio di oltre cento metri. Regata senza storia.
Emirates Team New Zealand batte Mascalzone Latino Audi Team per ritiro
Dopo una partenza alla pari Mascalzone Latino Audi Team ed Emirates Team New Zealand vengono in contatto in prossimità della boa al vento. Gli umpire infliggono due penalità a Mascalzone Latino Audi Team proprio nel momento in cui i kiwi poggiano speronando la barca timonata da Gavin Brady. Il tangone penetra nella fiancata di dritta di NZL-84 che dopo pochi minuti deve abbandonare la regata. Ci sarà lavoro per gli shore team e per la Giuria Internazionale.
Synergy batte Artemis (Delta: 32")
Grande regata di Synergy. L'equipaggio di Francesco Bruni ha reagito da par suo alla sconfitta subita nella prova d'esordio difendendo il vantaggio accumulato nel corso della prima bolina nonostante la rottura del tangone. A nulla sono valsi i tentativi di Artemis di riaprire la regata.
BMW Oracle Racing batte All4One (Delta: 17")
Come accaduto nel primo duello tra Artemis e Synergy, una penalità inflitta nel pre-partenza decide il match a favore di BMW Oracle Racing. Gli umpire hanno infatti sanzionato una manovra azzardata di Sebastien Col che, nel tentare di passare sottovento all'avversario, ha urtato le aste che rappresentano l'estensione della barca. I franco-tedeschi non si sono comunque dati per vinti e hanno tentato in ogni modo di recuperare prima di cedere definitivamente le armi nel corso della seconda bolina.
BMW Oracle Racing batte All4One (Delta: 24'')
Partito mure a dritta sopravento a All4One, BMW Oracle Racing ha resistito sino alla layline di sinistra e ha capitalizzato il leggero margine di vantaggio nel tratto di mare compreso tra l'unica virata della prima bolina e la boa al vento. Marcato stretto da James Spithill, Sebastien Col nulla ha potuto per rientrare in gara. Grazie a questo successo BMW Oracle Racing ha conquistato la prima leadership del Louis Vuitton Trophy Dubai. All4One resta invece a quota zero.
SECONDO GIORNO DI REGATE
Al Dubai International Marine Club (DIMC) gli shore team hanno lavorato tutta la notte per riportare in acqua NZL-84, rimasta danneggiata ieri in seguito allo speronamento subito da NZL-92 nel corso del match tra Emirates Team New Zealand e Mascalzone Latino Audi Team (i neozelandesi avevano centrato con il loro tangone la fiancata dei Mascalzoni).
Dopo aver atteso il vento fino alle 13.40, le 4 barche ACC hanno quindi iniziato i loro duelli quotidiani, che anche oggi non sono mancati di suspance e colpi di scena.
La nota dolente per i fans italiani è la sconfitta di Mascalzone Latino Audi Team inferta da Synergy, il forte team russo che in questo Louis Vuitton Trophy ha affidato il timone a Francesco Bruni. Per i Mascalzoni c'è il rammarico della rottura di una drizza del gennaker proprio nell'ultima poppa quando erano davanti agli avversari.
Oltre alla sfortuna, c'è però l'impressione che i Mascalzoni non stiano regatando ancora al 100%, ma stiano cercando il passo ottimale. "A bordo non c'è alcun problema - rassicura il randista Paul "Flipper" Westlake - e siamo veramente fiduciosi di poter fare bene. Nelle ultime due regate, per motivi differenti, abbiamo dovuto inseguire e alla seconda boa di bolina in entrambi i casi siamo riusciti a ribaltare la situazione a nostro vantaggio. Ci motiva molto essere in svantaggio e poi nel momento critico superare l'avversario. Siamo quindi ottimisti che le cose cambieranno e i punti arriveranno. È solo il secondo giorno e il Round Robin è ancora molto lungo". Domani per il Challenger of Record della 34° Coppa America ci sarà il doppio duello contro All4One.
Chi continua la sua marcia senza concedere nulla è il detentore della Coppa America, BMW Oracle Racing con la coppia James Spithill e John Kostecki particolarmente ispirata. A rafforzare il pozzetto USA c'è anche Murray Jones, kiwi plurivittorioso dell'America's Cup e da sempre elemento chiave nelle decisioni strategiche.
Solo i "padroni di casa" di Emirates Team New Zealand oggi hanno tenuto lo stesso passo degli americani, conquistando due punti contro i franco tedeschi di All4One, incappati in una serie negativa (finora nessun successo).
Emirates Team New Zealand batte All4One (delta: 23")
Seconda vittoria per i kiwi che dopo un buon pre-partenza doppiano la boa al vento in posizione di controllo sugli uomini di Jochen Schuemann. All4One, grazie alle ottime chiamate del tattico John Cutler torna a farsi pericoloso e sembra avere lo spunto per mettere la prua davanti. Emirates Team New Zealand non si fa sorprendere e tra richieste di penalità - non ascoltate dagli Umpire - e strambate ravvicinate, difende la sua leadership vincendo la regata con 23" di margine.
BMW Oracle Racing batte Artemis (delta: 27")
Grazie a un primo bordo da incorniciare, James Spithill riesce a raggiungere la prima layline sopravento ad Artemis e a capitalizzare il vantaggio durante l'avvicinamento alla boa al vento. Nel corso dell'impoppata successiva il team statunitense si difende dai tentativi di Cameron Appleton che nonostante la rottura del gennaker USA non riesce a mettere la prua davanti a quella di BMW Oracle Racing. Gli statunitensi conquistano così la terza vittoria consecutiva.
Emirates Team New Zealand batte All4One (delta: 17")
Nonostante una buona partenza e una prima bolina convincente All4One non è riuscito a contenere il ritorno di Emirates Team New Zealand che in corrispondenza della boa di poppa ha sopravanzato i franco-tedeschi. A nulla sono valsi i tentativi di Sebastien Col e del suo equipaggio: All4One resta fermo a quota zero, mentre i kiwi si propongono come principali antagonisti di BMW Oracle Racing.
BMW Oracle Racing batte Artemis (delta: 37")
Nessun problema per BMW Oracle Racing che, al termine di una regata dominata sin dalle battute iniziali, porta a casa la quarta affermazione in altrettanti match. Il team di James Spithill non ha lasciato alcuno spiraglio a Cameron Appleton e agli uomini di Artemis, fermi a quota uno.
Synergy batte Mascalzone Latino Audi Team (delta: 1'14")
Regata sfortunata per i Mascalzoni. Partiti dietro a Synergy ma con il vantaggio di una penalità, gli uomini di Gavin Brady hanno tenuto il passo del team guidato da Francesco Bruni e lo hanno sorpassato in prossimità della seconda boa di bolina quando il tattico del team russo, Rod Dawson, credendo di avere acqua sufficiente per depenalizzarsi, ha impegnato i suoi in un giro su sé stessi. Nel corso dell'ultima poppa, con le barche spaiate, Mascalzone Latino ha visto la sua leadership andare in fumo in seguito alla rottura della drizza del gennaker. Synergy conquista così il suo secondo punto.
Classifica provvisoria dopo 2 giornate
1. BMW ORACLE RACING, 4-0, punti 4
2. EMIRATES TEAM NEW ZEALAND, 3-1, punti 2,5 *
3. SYNERGY RUSSIAN SAILING TEAM, 2-1, punti 2
4. ARTEMIS RACING, 1-3, punti 1
5. MASCALZONE LATINO AUDI TEAM, 1-2, punti 0*
5. ALL4ONE, 0-4, punti 0
* punti dedotti dopo le decisioni della giuria
Il Louis Vuitton Trophy Dubai si svolge sotto il patrocinio di Sua Altezza lo Sceicco Ahmed Bin Saeed Al Maktoum, Presidente e Amministratore delegato dell'Emirates Airline and Group, Sponsor principale dell'evento.
World Sailing Teams Association (WSTA)
La World Sailing Teams Association (WSTA) è stata fondata nel 2009 da un gruppo di team velici professionisti per sviluppare regolari regate a match race di alto livello su grandi barche da competizione. La WSTA è in comproprietà da parte di nove azionisti (i team) e rappresenta gli interessi di queste squadre nella ricerca di competizioni leali e altamente competitive. WSTA, insieme al title partner Louis Vuitton, co-organizza il Louis Vuitton Trophy.
Louis Vuitton
Leader mondiale nell'industria del lusso, Louis Vuitton è sinonimo dell'arte di viaggiare con eleganza dal 1854. Sin dal 1987 fa parte di LVMH/ Moët Hennessy - Louis Vuitton, il più prestigioso gruppo di beni di lusso guidato da Bernard Arnault. Dal 1997, con l'arrivo del Direttore Artistico Marc Jacobs, ha allargato il proprio savoir-faire ai settori del prêt-a-porter donna e uomo, calzature, orologi e gioielleria e occhiali da sole unendo la tradizionale artigianalità con stile e innovazione creando un'esperienza di lifestyle a 360°. Oggi Louis Vuitton possiede un'esclusiva rete di store in tutto il mondo.
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