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30/06/2014 - 16:01

Il giallo della Roma-Giraglia in solitario

Dottor Jekyll o Mister Hyde?

La vicenda del solitario Carlo Potestà, squalificato per aver dato motore. La cronaca, i commenti, le accuse. Lui si difende: "innocente, chiederò i danni"
 
Il vincitore in solitario Carlo Potestà, protestato all'arrivo, è squalificato dalla Giuria. L'accusa è di aver usato il motore... Ecco tutta la ricostruzione e le parole dei protagonisti. Matteo Miceli: "Chiaro a tutti che usava il motore. Era necessario fare pulizia". Lo squalificato: "Non ho fatto niente, andrò fino in fondo, appello e danni morali." La Giuria: decisione presa dall'esame dei dati di tracking

Coda di veleni, polemiche, proteste e squalifiche. Dubbi che sembrano tramutarsi in una realtà difficile da commentare. E reazioni sdegnate che lasciano presagire un lungo contenzioso. Carlo Potestà, il velista che sosprende tutti vincendo in solitario due regate su due, con una barca da crociera, battendo scafi oceanici  e navigatori professionisti o semiprofessionisti, protestato all'arrivo da vari concorrenti, portato davanti alla Giuria, la quale dopo lungo esame del tracking con l'avanzamento delle barche, decide per la squalifica di Phantomas, l'Elan 410 dei miracoli. Un caso di giustizia sportiva (per ora) nel quale entra la tecnologia, non il dna, ma il satellite.

Finisce qui? Solo una storia abbastanza triste di antisportività? Ci pare talmente assurdo che vorremmo andare più a fondo al problema. Anche se "a fondo" potrebbe finirci questa bella vela d'altomare che sta illuminando la stagione, con entusiasmo, passione, iscritti record, regate splendide, giorni e notti di mare, e che rischia di vedere sporcata la propria immagine. Approfondire è utile, e necessario.

COSA E' SUCCESSO
Phantomas e Carlo Potestà hanno tagliato per primi la linea del traguardo. Il secondo in tempo reale è Eco40 di Matteo Miceli, 4 ore dopo. Alla Giuria entro il tempo limite arrivano 4 proteste, poi ridotte a tre perchè una viene ritirata: protestano Matteo Miceli, Mario Girelli, Sergio Frattaruolo e Fral (che poi ritirerà la protesta). Viene contestato il risultato perchè ritenuto incompatibile con le condizioni meteo sul percorso.

La Giuria presieduta da Giorgio Rossi e composta da Luciano Crocetti e Osvaldo Pierucci, si impegna in un lunghissimo esame delle risultanze del sistema di tracciamento satellitare, e alla fine decide per la squalifica del concorrente Carlo Potestà. Quest'ultimo ritiene di essere vittima di una clamorosa ingiustizia, e annuncia che farà appello. Questi i fatti, nudi e crudi.

La vicenda è complicata e coinvolge molti aspetti, soprattutto quello della sportività e del fair play in uno sport come la vela d'altomare che è fatta da marinai e che dovremmo poter considerare un ambiente pulito, per definizione e per cultura. La vicenda avrà anche un lungo seguito, per l'Appello e le sue conseguenze, che potrebbero comprendere anche un pesante provvedimento disciplinare ai danni dell'eventuale colpevole. il quale, a sua volta, preannuncia richieste di risarcimento per danni morali. Insomma una bella matassa. Della quale avremmo tutti fatto volentieri a meno. Ma poichè ci siamo dentro, è compito di un media informare anche oltre i fatti nudi e crudi. Ecco cosa dicono alcuni dei protagonisti.

IL PRESIDENTE DELLA GIURIA, GIORGIO ROSSI
"La protesta riguardava il presunto uso del motore. In assenza di prove abbiamo potuto solo cercare i dati delle tracce satellitari di barche e regata: tempi, venti, carte meteo, velocità e tracciato delle rotte. Questi ultimi, nel caso della barca protestata, sono parsi poco compatibili con la navigazione a vela nelle condizioni date. Abbiamo lavorato per oltre 2 ore a esaminare i dati, prima di prendere una decisione. Abbiamo anche chiesto al protestato se intendeva rititarsi, ma questi ha risposto di voler andare fino in fondo. Adesso, se la Giuria d'Appello non dovesse rivedere la sentenza, lui rischia una squalifica".

IL PROTESTANTE (E VINCITORE DELLA REGATA), MATTEO MICELI
"E' una vicenda tristissima, e spero che non avrà molto seguito. Diciamo che finalmente è stata fatta pulizia, perchè questo signore stava rovinando tutto. E' chiaro a tutti noi solitari che lui ha usato il motore, anche alla Roma per 1. In quel caso avevamo preferito lasciar stare, non rovinare una bella festa della vela. Ma adesso 4 proteste diverse sono state accolte dalla Giuria. Ripeto, mi dispiace, ma bisognava prendere di petto la situazione, non si poteva continuare a farsi prendere in giro. Le evidenze sono troppe..."

Il tracking?

"Il tracking è una prova inconfutabile, contiene dati reali su posizione, rotta e vento. E' una documentazione che tutti possono andarsi a vedere, e spiega tutto. Come ha fatto una barca a prendere 20 miglia in tre ore, con tutte le barche intorno che sono ferme senza vento? Lui stesso ha confermato certe virate, in Giuria, ebbene il tracking dimostra che la sua barca virava di 35°, non di 90°... L'unica cosa che il tracking non dice è la velocità istantanea, ma tutto il resto si, ed è reale. Con lo stesso tracking sono stato salvato in Atlantico, mi hanno trovato grazie al satellite..."

Come finirà questa vicenda?

"A me tutto questo fa molta tristezza, in un comportamento del genere c'è qualcosa di patologico, è stato necessario intervenire e fare pulizia, ma adesso spero che tutto finisca senza strascichi, per il bene della vela."

IL PROTESTATO, CARLO POTESTA'
"Per partecipare a questa regata ho fatto il trasferimento da solo, bolinando contro 20 nodi di scirocco da Cala de Medici a Riva di Traiano: per uno con la passione che ho io, che senso avrebbe accendere il motore in regata?"

Ma il tracking sembra inchiodarla...

"E' un tracking aggiornato ogni 15 minuti, quindi crea posizione, rotta e velocità della barca considerando la posizione precedente. Ma in un quarto d'ora quante cose possono succedere? Per il resto solo dichiarazioni: dicevano che camminavo troppo forte quando loro erano fermi. Ma in quel punto io c'ero passato ore prima, non sono dati confrontabili..."

E come ha fatto Phantomas (a pensarci: che nome imbarazzante, adesso...) a camminare così tanto?

"Sono stato due notti senza dormire, in pozzetto con la scotta in mano, per seguire sempre l'apparente e fare almeno 2 nodi anche nei cali di vento, il segreto è non perdere mai l'apparente. I Class 40 (le barche dei tre protestanti, ndr) con poco venti vanno male, trascinano l'enorme poppa nell'acqua, non fanno apparente. Sono belle, veloci, in planata, ma con poco vento soffrono e non è una novità. Già nella Roma per 2 del 2013, con il nostro Elan 410 avevamo battuto i Class 40. Solo un certo Pietro D'Alì ci aveva dato appena 20 minuti con un Figaro... I valori assoluti nella vela non si possono misurare in una o in poche manifestazioni, dove il valore è solo relativo al confronto tra avversari, ma oltre alle prestazioni della barca nel suo insieme e nelle condizioni meteo, ci sono la strategia, la tattica, la tenacia, l'esperienza e la più importante, la passione, che non si mantiene dando motore."

Perchè non si è ritirato, per evitare protesta e squalifica?

"Ci mancherebbe! Io non ho fatto niente! Quando ho sentito che non si piombavano i motori, ho chiesto a qualche ufficiale di venire sulla mia barca a vedere il livello del gasolio: avevo il 30% di gasolio nel serbatoio, e tale è rimasto all'arrivo. Nessuno è venuto in barca, nè prima nè dopo. Sarebbe stato utile che avessero guardato la mia barca: è veloce, le appendici sono ottimizzate da Paganini. Vogliamo dire che in certe condizioni l'Elan 410 ottimizzato va meglio di un Class 40? Alla partenza ho fatto casino con il gennaker, ho impiegato 42 minuti per riportarlo a bordo e rimettermi in assetto. Facevo 8 nodi di bolina larga. All'altezza della Feniglia hi raggiunto il primo: non può essere che la mia barca cammina, e basta?"

Adesso però c'è la decisione di una Giuria...

"Io comunque andrò fino in fondo. Farò appello e poi chiederò anche i danni morali. C'era gente in banchina, che all'arrivo si è fatta fotografare con me, e poi, dopo la protesta, non mi rivolgeva più la parola. Chi mi conosce da 40 anni sa come vado in barca e che sono un tipo pignolo nel rispetto delle norme. Questa storia fa male all'ambiente della vela, che è tenuto insieme da persone come me, che non hanno interessi e fanno sport a scapito della famiglia e del lavoro."

IL COMUNICATO UFFICIALE DI RIVA DI TRAIANO
Riva di Traiano, 29 giugno 2014 - Con l’arrivo di Oscar Campagnola e della sua Fair Lady, giunti a Riva di Traiano alle 5:18:00 di questa mattina, si conclude questa X edizione della Roma-Giraglia aperta ai solitari che si sono contesi il 1° GiragliOne.

Un’edizione veramente fantastica – commenta il Presidente del Circolo Nautico Riva di Traiano Alessandro Farassino – e altamente tecnica. Tutti gli equipaggi e specialmente chi partecipava per la prima volta, sono rimasti affascinati dalla complessità del percorso e dalle continue scelte tattiche che imponeva agli equipaggi. Alcuni si aspettavano una lunga corsa verso la Giraglia, ma questa regata non è così. Ti costringe sempre a pensare alla prossima mossa e questa particolarità la rende molto interessante”.
 
Conferma questa impressione Mario Girelli, che, al ritorno verso Riva, ha fatto una scelta diversa da tutto il resto della flotta, passando a nord dell’Elba. “C’è sempre una scelta da fare – commenta Girelli – in ogni momento di questa regata. Passare dentro o fuori al Giglio? Come affrontare l’Elba? Puntare direttamente sulla Corsica o passare a nord di Pianosa. E poi il traffico. Impressionante verso l’Elba e anche avvicinandosi alla Corsica. Un pericolo lo rappresentano anche le piccole barche dei pescatori che, specialmente di notte e sotto spi, sono praticamente invisibili. Dormire, quindi, è quasi impossibile. Sono due giorni di grande stress e di grande attenzione. Ma anche tanto emozionanti. Sicuramente molto più bella e difficile della Giraglia che ho appena concluso con un bel secondo posto di classe. Sinceramente non me lo aspettavo. In questo periodo, per noi solitari, sarebbe più semplice scendere verso sud come per la Roma per 1 che fare questa rotta attraverso l’arcipelago toscano, bellissima ma ampiamente trafficata”.

E’ una regata che non ti concede un attimo di respiro – gli fa eco Sergio Frattaruolo – Devi sempre essere in tensione, attento al meteo e alle scelte tattiche che si impongono per tutta la durata della corsa. Fin dalla partenza devi decidere cosa fare e le decisioni si susseguono per tutta la durata della regata. Poi c’è da dire che i paesaggi sono veramente incommensurabili. Ma di dormire non se ne parla. Sono 48 ore di vigile attenzione. Bellissimo”.   
 
IL GIRAGLIONE IN SOLITARIO
Tra i solitari la classifica definitiva è cambiata dopo la discussione di una protesta che ha riguardato Phantomas, giunto per primo in tempo reale, ma incorso in una squalifica. Primo al traguardo risulta così Matteo Miceli (Eco 40), giunto alle 12:15:08, che ha superato solo nella parte finale di questa combattutissima regata Mario Girelli (Patricia II), arrivato alle 12:20:20.

Nel pomeriggio gli arrivi di Sergio Frattaruolo (Extreme Sail Academy) 14:07:57 che ha preceduto di nemmeno due minuti dopo una lunga rincorsa Riccardo Capociuchi (Gaiarda!!), arrivato alle 14:09:18. Oscar Campagnola ha chiuso le fila questa mattina all’alba.
 
In IRC il vincitore è invece Gaiarda!!, con al secondo posto Patricia II seguita dall'Eco 40 di Matteo Miceli.
 
Questa la classifica finale in IRC (con indicazione del tempo reale e compensato)
Gaiarda!!               51:09:18       43:24:43      
Patricia II                49:20:20        43:42:00
Eco 40                    49:15:08       45:18:53
Fair Lady                66:18:00       46:13:00
Extreme Sail Acad   51:07:57       47:11:42
Phantomas              DNE
 
ROMA GIRAGLIA PER TUTTI
Nella categoria X Tutti, questi gli arrivi in tempo reale: Il primo a passare la linea del traguardo è stato il Comet 45S Egeria Fral 2, giunto in porto alle 11:58:48 di sabato, seguito da Neveralone alle 13:14:18, da Ammuina alle 14:28:40, da Nautilus alle 14:30:00, da Lunatika alle 14:30:50, da Diabolika alle 16:01:00, da Milù alle 16:36:05, da Margherita II alle 17:11:10, da Istericasissi alle 21:42:38.
 
In IRC la vittoria ha arriso con pieno merito a Diabolika, 11 metri di Stefano Pennacchini, con a bordo Nicola Borsò (Vicecomandante), Mario Fortuna, Daniele Dangelo e Piero Cremonese.
Al secondo posto Carlo Alberto Scoppola con il suo First 40.7 Ammuina, con a bordo Biagio Ferlito (Vicecomandante), Roberto Basili, Francesco Scoppola e Enrico Jovane.  
Ultimo gradino del podio per Nautilus, l’X-35 di Pino Stillitano, condotto da Flavio Trezzi e da Matteo Vischi (co-skipper), con a bordo Monica Pacucci, Bruno Grubessi, Alessandro Grubessi, Lorenzo Menicucci, Ruggero Giannelli, Stefano Cau, Paolo Pucarelli.
 
Nautilus è risultato primo in ORC, seguito da Ammuina e dal Comet 45S Egeria Fral 2, condotto da Marco Franco e da Giancarlo Di Giovanni (co-skipper) con a bordo un gran bell’equipaggio, con Francesco Mongelli, Alessandro Nespega, Paolo Stendella, Alessandro Battistelli, Carlo D’Avanzo, Luca Borraccino, Mario Mendia, Nikolaos Mascoli.
 
Queste le classifiche finali per Tutti, con tempo reale e compensato

IRC
1. Diabolika             53:00:60       36:07:40      
2. Ammuina             51:28:40       37:42:25
3. Nautilus               51:30:00       38:26:15
4. Lunatika              51:30:50       38:38:45
5. Margherita II        54:11:10       40:06:35
6. Egeria Fral 2       48:58:48       40:27:33
7. Istericasissi          58:42:38       42:37:38
8. Neveralone          50:14:18       44:58:30
9. Albarossa                DNF
 
ORC
Nautilus                  51:30:00       38:32:50
Ammuina                51:28:40       38:34:50
Egeria Fral 2          48:58:48       39:27:58
Milù                        53:36:50       39:28:35      
Margherita II           54:11:10       40:42:25
 
ROMA GIRAGLIA PER 2
Nella versione in coppia in tempo reale si è imposto Stripptease, arrivato alle 14:33:00, che ha staccato di due ore e mezza Sventola (17:01:00), di cinque ore Excelsa (18:23:05) e di sei ore e trenta Fra’ Diavolo (20:51:52).
 
Sul gradino più alto del podio in IRC sale Sventola, Bavaria 38  di Massimo Salusti, che ha regatato in coppia con Alessandro Magnani. Al secondo posto Riccardo Maria Serranò e Fabrizio Galletti su Stripptease e al terzo Excelsa, con la coppia Vincenzo Stuppia e Alberto Tamantini.
 
Questa la classifica finale IRC (indicati i tempi reale e compensato)
Sventola                 54:00:60       36:24:45
Stripptease             51:32:60       39:38:25
Excelsa                   55:23:5         39:38:30
Fra Diavolo             57:51:52       40:13:32      
Cau                        DNF

Commenti

MATTEO MICELI (non verificato)

ROMA 26 OTTOBRE 2015 -------------------------------- Caro Carlo approfitto dello spazio concesso dall'amico comune Fabio Colivicchi sul suo media, per scriverti con la volontà credo condivisa da tutti noi di chiudere per sempre la vicenda. Siamo prima di tutto velisti, sportivi e gente di mare, quindi penso sia giusto considerare serenamente anche gli sviluppi della giustizia sportiva. Fermo restando la convinzione nella protesta che ti è stata contestata, proseguire una querelle non serve a nessuno, e alla fine fa male a tutto il nostro ambiente. Quindi, anche per dare un messaggio che serva a tutti, voglio scusarmi con te Carlo se alcune delle considerazioni fatte a caldo, sia in banchina che in qualche commento scritto, sono andate al di là del nostro stesso modo di essere. Come ho già detto recentemente, accetto con fiducia le decisioni della giustizia, voglio considerare questa storia ormai vecchia e superata, senza accanimenti. E sono sicuro vorrai fare altrettanto, con ritrovata serenità. Per me il discorso è chiuso mi interessa solo navigare. Un saluto Matteo Miceli

Carlo Potesta' (non verificato)

Caro Matteo, Per me la vicenda e' chiusa, apprezzo il tuo riconoscimento e spero di navigare ancora insieme, dopo quello che e' successo chiederò che la piombatura sia doppia o tripla e che il controllo della barca sia fatto nei minimi dettagli, come avevo chiesto prima della Roma Giraglia. Chiedo a Fabio, per me e per tutta la vela di dare spazio mediatico ai ns commenti.

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