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23/02/2015 - 13:34

Tira brutta aria a Team New Zealand

Dean Barker,
parlano i legali

Dean Barker, storico skipper e timoniere di Team New Zealand all’America’s Cup, minaccia di fare causa alla sua “squadra”, dopo aver appreso dalla stampa del suo licenziamento. Una lettera dei legali di Barker è arrivata al boss di ETNZ, Grant Dalton, con una formale richiesta di spiegazioni. Smentita intanto ogni trattativa per portare il kiwi su Luna Rossa


di Fabio Colivicchi

Tutto il mondo è paese, e tutti gli sport si assomigliano (purtroppo in peggio) quando diventano spettacolo e business. Guardate cosa sta accadendo nella nazione più velica del mondo, la Nuova Zelanda, e allo storico, quasi leggendario Team New Zealand di Coppa America. Indiscrezioni di stampa, licenziamenti eccellenti, ricorsi legali. Lite decisiva tra Grant Dalton e Dean Barker, mentre il team è ancora alla ricerca dei finanziamenti per partire…
 
Dean Barker, storico skipper e timoniere di Team New Zealand all’America’s Cup, minaccia di fare causa alla sua “squadra”, dopo aver appreso dalla stampa del suo licenziamento. Una lettera dei legali di Barker è arrivata al boss di ETNZ, Grant Dalton, con una formale richiesta di spiegazioni.
 
Barker è rimasto “scioccato”, come molti neozelandesi, da alcune notizie apparse sulla stampa kiwi, e rimbalzate un po’ in tutto il mondo, sul fatto che sarebbe stato allontanato dal ruolo di skipper del team. Le voci sul suo rimpiazzo al timone da parte del giovane campione della classe olimpica 49er Peter Burling, medaglia d’argento a Londra 2012, giravano da lungo tempo, ma a quanto pare l’accordo tra Dalton e Barker era di lasciare a Dean un ruolo dirigenziale di alto livello nella squadra. Quando si è sparsa la notizia che invece Dalton – al culmine di mesi di rapporti difficili e di assoluta incomunicabilità con il suo skipper – avrebbe definitivamente allontanato Barker, è scattata l’iniziativa legale di quest’ultimo. Sembra comunque chiaro che se Grant Dalton resterà a capo del sindacato kiwi, per Dean Barker non ci sarà più posto, né a bordo né a terra.
 
Dean Barker, di cui si ricordano ancora le lacrime amare alla fine della sconfitta con clamorosa rimonta da Oracle USA a San Francisco, però non ci sta: non vuole lasciare il team e non in questo modo. Ed è pronto a dare battaglia, come conferma al quotidiano NZ Herald una fonte vicina al team: “Dean vuole essere ancora nel team dove è cresciuto, vuole condividere altri momenti di storia, e non merita di essere trattato così: è assurdo scoprire dai media le decisioni sul proprio futuro, dopo 20 anni di militanza in una squadra. Si tratta di una questione di correttezza, Dean lamenta che qualcuno gli ha mentito, egli ha ben chiaro di chi si tratta: e non so quanto questo comportamento faccia bene al team, la storia di un brand sportivo ne esce devastata.”
 
Per Team New Zealand sono giorni difficili, e non solo per la polemica innescata dal caso Barker. I soldi ancora non ci sono, il Governo non ha confermato il finanziamento alla sfida, e gli sponsor sono tutti in stand-by. La location della finale a Bermuda non ha avuto una accoglienza particolarmente calda. E le voci di un accordo in arrivo con ACEA (l’autorità della Coppa America) per portare nell’Hauraki Gulf la fase finale della selezione tra sfidanti è al momento l’unica, flebile, speranza.

BARKER-LUNA ROSSA: SOLO UNA BUFALA
Le voci sulle presunte trattative per portare Dean Barker su  Luna Rossa sono false. Non c'è mai stato nessun contatto tra il velista kiwi e il team italiano, ove peraltro le posizioni e i ruoli che avrebbe potuto ricoprire Barker sono ampiamente coperti. Come dicevamo all'inizio: la vela sembra imitare il calcio nei suoi lati peggiori. Bufale giornalistiche comprese...

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