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23/07/2016 - 17:13
Città della vela: la conferma
Crotone Day-After,
Il vento è cambiato
Il bilancio di chiusura (tra numeri e nostalgia) dello straordinario Europeo Optimist di Crotone. Un punto di arrivo inimmaginabile per un club nato appena 3 anni fa, eppure un punto di partenza. Perchè è una rivolta contro i clichè sul mezzogiorno. E perchè adesso che il mondo ha "scoperto" Crotone, è il vento il fattore di cambiamento. In arrivo altri importanti annunci
NEI PROSSIMI GIORNI SU SAILY TV IN ARRIVO TUTTO IL MEGLIO DELL'EUROPEO OPTIMIST DI CROTONE CON LE IMMAGINI PIU' BELLE E LE INTERVISTE AI PROTAGONISTI
Nel 2012, a Crotone, pochi mamme e papà hanno fondato un circolo velico per consentire ai loro figli di navigare a vela nelle acque blu dello Ionio. Quattro anni dopo, quei genitori, confusi fra le centinaia di famiglie che si sono unite a loro, sono reduci dall'organizzazione di un campionato europeo di Optimist del tutto speciale. Mentre prendono un caffè nel nuovo lounge bar restaurant 'Porto Vecchio', ricordano soddisfatti che sono giunte qui 46 nazioni da cinque continenti.
Mai ad un europeo (open) si erano iscritti così tanti Paesi. Più di duemila persone nella città di Pitagora per quasi quindici giorni: un evento che ha sbalordito il mondo per calore ed efficienza, per l'accoglienza ma anche per gli interventi che hanno ripulito e riqualificato il porto turistico, per l'umanità e la gioia di vivere degli oltre cento studenti dello staff così come per la professionalità nella gestione di una manifestazione molto complessa e affollata. E per il vento, che ha permesso lo svolgimento di ben cinquanta regate di un'ora ciascuna in cinque giorni: un record.
È una bella storia che viene dal Sud, dalla Calabria. Ed è una storia di ribellione, di autentica rivolta ai cliché sul Mezzogiorno. Soprattutto, non è un fuoco di paglia. Sì, perchè le regate organizzate in quattro anni dal Club Velico Crotone sono già otto e perchè l'anno prossimo potrebbero essercene addirittura sei, inclusi ovviamente i campionati nazionali giovanili delle classi Optimist, Laser e Windurf di settembre 2017, già assegnati dalla Federazione Italiana Vela.
Molti i testimoni importanti di questa storia, dallo scrittore Gioacchino Criaco all'attore Peppino Mazzotta (il Fazio del commissario Montalbano), dall'olimpionica Alessandra Sensini a Matteo Plazzi, la vittoria nell'America's Cup con Oracle e nella Louis Vuitton Cup con Luna Rossa. Criaco ha scritto che 'fra vela e pallone Crotone è un'altra Calabria', riferendosi evidentemente alla storica promozione della squadra in serie A. Ma i commenti positivi si sprecano: così Oleksandr Smetanka, ucraino, lascia la città dicendo 'Io amo Crotone', mentre Sigrid Beckman, messicana, dice: 'Hanno pensato a ogni minimo dettaglio, dicono sempre di sì è sempre col sorriso'. Tutti ripetono: 'Crotone in amazing'.
Benvenuti al Sud, dunque. Che non è solo atmosfera e folclore ma fa numeri e, col mare, col vento, traina l'economia turistica: 30 mila i pernottamenti a Crotone per gli Europei, alberghi, ristoranti e b&b pieni, souvenir a ruba, musei e monumenti presi d'assalto. Inoltre, 129 mila contatti per la pagina Facebook del Club Velico Crotone e quindi altra promozione per una città che non ha risolto tutti i suoi problemi ma che, attraverso lo sport e la natura, ha trovato una strada. Percorsa da tutti: Comune, Regione, Autorità Portuale, Camera di Commercio, Ministero dei beni culturali e ambientali con il neo sottosegretario crotonese Bianchi hanno fatto un patto con il circolo nautico e governano insieme gli eventi; le aziende più importanti del territorio finanziano mentre i soci ci mettono (molto) del loro.
"Il vento finora qui era soprattutto un fastidio - dicono al Club - e ora, forte e teso com'è, è diventato un formidabile fattore di cambiamento. I giovani sono i protagonisti: fanno, decidono, hanno ruoli chiave. Le squadre agonistiche e la scuola vela intanto vanno forte. Come la nuova scuola di kitesurf e windsurf aperta nel Club Velico Crotone Sport Beach e provata persino da Alessandra Sensini. Vogliamo diventare come Auckland, dove si vive di vela e tutti vanno in barca. O come il Garda estivo: migliaia di persone si radunano lì per andare a vela o sulle tavole, in bicicletta o per arrampicarsi. A noi non manca niente. Anzi, a Crotone tutto questo si può fare dodici mesi all'anno. E fuori dall'acqua il cibo è sano, i vini sanno di mare e il Parco Archeologico di Capo Colonna (uno dei luoghi del cuore FAI) folgora per la sua bellezza".
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