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26/03/2022 - 09:39

37 America’s Cup, la singolare volata per la scelta della località

Cork si ferma, avanza Barcellona

MA NESSUNO HA SMENTITO LE VOCI DI POSSIBILE ULTERIORE RINVIO DELLA DECISIONE – Mancano 4 giorni alla deadline per l’annuncio della sede e della data della XXXVII America’s Cup, e le novità sono più sensazioni che notizie. L’ultima offerta di Barcellona sarebbe potente, in Irlanda sono pessimisti su Cork, la sede più lontana dall'Equatore in tutta la storia della Coppa. Il ruolo centrale del Mediterraneo, la rivalità Barcellona-Marsiglia, il separatismo della Catalogna. Jeddah bombardata. Intanto a Cagliari Luna Rossa…

 

Meno quattro, speriamo. Iniziamo da Cagliari, base lunare, interno giorno. Prada City è immersa nel solito fermento operativo: dopo le faccende mattutine (palestra, colazione), il team è immerso nei vari meeting, più tardi alcuni andranno ad allenarsi al simulatore (il computer che imita perfettamente le prestazioni e le reazioni di un AC75), altri lavoreranno a specifici design, altri ancora alle rispettive routine. E Max Sirena, nel suo ufficio, coordina. Si ma cosa? Se a 20 mesi dalla possibile Coppa America non si sa in quale mare, con quale vento, in quale periodo dell’anno si regaterà?

Se pensate che alla base di Luna Rossa questo ritardo stia creando nervosismi, siete fuori strada. Da Cagliari filtrano solo lavoro e tranquillità. La forza di una squadra che da 20 anni insegue un trofeo e ne ha già viste di tutti i colori. Dichiarazioni non se ne fanno, ma ciò che risulta è una calma olimpica rispetto all’attesa. Luna Rossa manda a dire a Grant & Ben: fate come volete, andate dove vi pare, noi vi raggiungeremo… Non esattamente lo stesso atteggiamento che risulta a New York (American Magic), Ginevra (Alinghi Red Bull) e a Portsmouth (Ineos Britannia COR).

ULTIME RIVELAZIONI DALL’IRLANDA – Le considerazioni del giorno -4, arrivano da un media irlandese, secondo il quale il recente potente rilancio dell’offerta di Barcellona avrebbe messo fuorigioco la candidatura del porto di Cork. Oltre che per soldi, i motivi sarebbero di “politica sportiva” e assimilando la corsa alla Coppa velica alla candidatura di inglesi e irlandesi per UEFA 2028 di calcio. Dall’Irlanda ribadiscono: Cork Harbor è un luogo di vela di successo. La sua vela locale e le regate di club sono a un livello invidiabile. La Volvo Cork Week è un altro esempio di come la vela da quelle parti sia al top, attirando un coinvolgimento internazionale.

LA PALLIDA ESTATE IRLANDESE - Ma gli stessi estimatori del porto di Cork riconoscono la necessità di essere realistici sulla sua situazione geografica e meteorologica e sulle strutture sociali che sono alla base della sua fiorente scena nautica. La realtà meteorologica è che Cork è molto più lontano dall'Equatore rispetto a qualsiasi altra sede dell'America's Cup passata o presente. Cork si trova sulla frontiera atlantica del clima europeo, e mentre possono certamente esserci periodi di clima estivo piuttosto prolungati, stiamo sempre parlando di estate irlandese, ovvero solo una versione pallida delle condizioni che si trovano più a sud, in Mediterraneo.

MAREA DI 4 METRI - Inoltre, la media di marea nel porto di Cork è di quattro metri (13 piedi). A Barcellona, ​​invece, l'escursione media delle maree è di 0,9 metri (1 piedi). Inoltre, i porti di Barcellona danno un rapido accesso all'area di regata, mentre l'idea francamente folle di localizzare le barche AC e i loro cantieri di servizio nel cuore della città di Cork resta enormemente scomoda. Di sicuro, non c'è niente di più delizioso di un mini-viaggio dal porto turistico della città di Cork lungo il porto, in mare aperto o in uno dei tanti piccoli scali intorno allo stesso porto di Cork. Ma farlo quotidianamente con le scomode barche AC e le loro flotte di supporto sarebbe estremamente fastidioso, benchè non troppo dissimile dal percorso che si faceva a Auckland verso il campo di regata nell’Hauraki Gulf.

Insomma a Cork il barometro volge sul pessimista, e si riconosce che Barcellona in questo momento ha tutto per essere scelta. Oltre ad essere climaticamente nella zona giusta, il fatto che si trovi a poca distanza dal porto rivale di Marsiglia è positivo. Perché anche se c'è chi ha affermato che il 2024, anno olimpico della Francia (con le regate veliche proprio a Marsiglia), rappresenterà una distrazione dalla Coppa America, la rivalità Marsiglia/Barcellona assicurerà in realtà che ogni evento venga promosso e realizzato con la massima energia, ciascuno vorrà primeggiare. Il fatto è che l'intero bacino del Mediterraneo è la più antica area di commercio marittimo e mercantile nautico del mondo. Il Mediterraneo è il posto giusto per fare affari.

Infine, Barcellona è una proposta vista bene anche per il clima politico spagnolo. Infatti non è il governo spagnolo che sta appoggiando l'offerta di Barcellona, ​​ma quello regionale della Catalogna semi-autonoma e spesso (parecchio) ribelle. A Madrid si dice che “il diavolo trova presto lavoro se ha le mani inattive”, quindi se Barcellona e Catalogna saranno impegnate e concentrate a casa per un paio d'anni nella preparazione e nelle spese per l'America's Cup 2024 in una corsa contro il tempo, questo sarà un bene per il resto della Spagna.

TRA QUATTRO GIORNI LA COPPA SULLA SAGRADA FAMILIA? - Insomma a oggi anche dall’Irlanda indicano Barcellona come super favorita. La città catalana che ha ospitato le Olimpiadi nel 1992, e il cui monumento simbolo è la Sagrada Familia di Gaudì, è pronta a fare festa. Non c'è una sola linea retta nell'intera struttura della famosa chiesa, perché come disse l'architetto: "La linea retta appartiene agli uomini, quella curva a Dio".

Sezione ANSA: 
Saily - America's Cup

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