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28/03/2022 - 10:30

Non è finita finchè non è finita, o se volete: "Coppa è quando Dalton decide"

Sul filo: Spagna o New Zealand?

MERCOLEDI NELLA NOTTE ITALIANA L'ANNUNCIO DA AUCKLAND? - SEMPRE PIU' INDIZI IN FAVORE DI BARCELLONA, MA RESTA IL MISTERO DELLA FIRMA... - Il conto alla rovescia entra nelle fasi finali. Meno due: lunedi e martedi, e quindi mercoledi 30 nella notte, giovedi 31 in Nuova Zelanda, scatterà la deadline. Strana vigilia: nel mondo danno per sicura Barcellona, ma proprio i media kiwi parlano di "volata aperta" - VIDEO ULTIMI APPELLI IN FAVORE DI AUCKLAND

 

Vi stiamo accompagnando nella settimana della decisione (o del suo annuncio) e inoltrandoci nelle voci, nelle notizie (difficili da verificare), nelle sensazioni, ci affidiamo spesso ai media, che nel bene e nel male sono il vero fiume sul quale transitani fatti e commenti. E proprio all'inizio dei tre giorni che anticipano l'annuncio, il tema della località della 37 America's Cup entra in una fase particolare e contraddittoria.

La contraddizione sta nel fatto che in Catalogna, in Spagna e un po' in tutto il mondo, con lanci di siti e agenzie, si rafforza la notizia che per qualcuno è cosa fatta: "La Coppa America del 2024 a Barcellona". Come potete leggere qui sotto, c'è dovizia di dettagli. La candidatura di Barcellona, arrivata più tardi rispetto a Cork, Jeddah, Valencia (poi tramontata), e quasi in contemporanea con Malaga, sembra sul punto di vincere la volata. Dov'è la contraddizione?

In questo: proprio nel paese della Coppa, la Nuova Zelanda, dove hanno sede Royal New Zealand Yacht Club e Emirates Team New Zealand, i media hanno una visione diversa, e non hanno la certezza sbandierata di Barcellona. Il NZ Herald titola nell'edizione domenicale di una "volata aperta" con 4 candidate che sarebbero praticamente alla pari nelle considerazioni di Grant Dalton. Se ci fosse del vero in questa idea dei giornali kiwi, saremmo probabilmente davanti a due possibilità: 1) Dalton, con RNZYS e ETNZ, convocano una conferenza stampa e annunciano un ulteriore rinvio di alcuni mesi (come abbiamo detto questo comporterebbe quasi certamente anche lo slittamento della Coppa 37 al 2025, per la gioia di molti); 2) sempre gli stessi convocano la conferenza e annunciano che, non avendo chiuso accordi come desiderati in località offshore, la Coppa resta ad Auckland dove si farà la difesa nel 2024.

La terza ipotesi, che resta largamente probabile, è che Dalton e soci annuncino la città europea più gettonata: Barcellona. Se sarà così, allora i media kiwi avranno preso un abbaglio, e Dalton sarà stato brevissimo a nascondere i fatti reali, lasciando credere di essere ancora in alto mare (compresa la smentita dell'eltro ieri su Barcellona), quando invece aveva in tasca i contratti firmati. 

LE CERTEZZE DI BARCELLONA - La capitale catalana è indicata da varie fonti nel settore marittimo. Viene precisati che l'accordo è stato raggiunto nei giorni scorsi e si attende solo la sua formalizzazione (mercoledì o giovedì). Viene anche spiegati che il compromesso arriva dopo forti tensioni tra le istituzioni: ci sarebbe stato uno scontro tra i due partner di governo nel Consiglio comunale di Barcellona a cui è entrata anche la Generalitat, che ha insistito per la sua celebrazione. Un po' come se in Italia litigassero 5 Stelle e PD.

Questa è storia che viene raccontata. Le amministrazioni hanno fatto le offerte e hanno chiuso questo patto verbale. La firma dovrebbe arrivare a giorni. Puo' essere fatto il venue announcement in assenza di firma, e fidando sulla sua certezza? L'impegno di entrambe le parti esiste, è fermo ed è stato addirittura celebrato in una cena (segreta) a Barcellona. E per di più, ci sarebbero i soldi. Già promessi attraverso garanzie 70 milioni necessari allo svolgimento della regata nella seconda città spagnola. Saranno forniti soprattutto dalla Generalitat de Catalunya, protagonista dell'operazione. Logicamente collabora la Diputació de Barcelona, ​​con Jaume Collboni come l'uomo forte dell'iniziativa socialista, e l'Autorità Portuale della città, così come Fiera de Barcelona. Anche un gruppo di società private con una tradizione negli sport acquatici guidate dalla famiglia dei profumi Puig ha svolto un ruolo chiave nella copertura di questo importo economico. E c'è qualcuno che adesso sogna anche una sfida iberica.

NUOVA BOCANA E MATARO' (IMPARIAMO QUESTI NOMI) - Il tutto è supportato dal colossale dossier presentato da Barcellona per essere la città ospitante della Coppa America. Voci a conoscenza dei colloqui sottolineano che Barcellona è stata valutata positivamente per stabilità, buon clima e un porto “maturo e sviluppato”, che gli avrebbe fatto guadagnare un vantaggio su Malaga. Barcellona ha portato poi le sue infrastrutture già pronte. L'Autorità Portuale metterà a disposizione degli organizzatori alcuni terreni situati nell'area di Nova Bocana come sede. Si prevede inoltre di utilizzare porti secondari come Mataró per ospitare le squadre. Il consiglio comunale si è impegnato ad agevolarlo con le necessarie autorizzazioni, aggiungono i dirigenti di settore.

I dettagli di tutto questo verranno forniti nei prossimi giorni, quando verrà ufficialmente annunciata la scelta. Come ha spiegato il quotidiano barcellonese La Vanguardia, alcuni giorni fa le autorità locali hanno corteggiato il capo del Team New Zealand nella sua visita a Barcellona. A quanto pare non hanno dovuto lavorare sodo, perché la squadra di Grant Dalton aveva già deciso che sarebbe stata scelta Barcellona. Race 2023, posticipata dalla pandemia di coronavirus.

La più antica regata del mondo secondo le previsioni lascerà vantaggi economici colossali a Barcellona. Secondo i primi dati gestiti dal governo, l'impatto economico dovrebbe raggiungere i 1.000 milioni di dollari. Ci sono diversi parametri, ma quello che è noto è che l'edizione 2007 tenutasi a Valencia ha generato entrate per 2.767,9 milioni e 73.000 posti di lavoro, secondo l'Istituto di ricerca economica di Valencia. Barcellona potrebbe succedere a Valencia, cosa già tentata in passato e adesso assai vicina.

Ma come abbiamo visto, a Auckland non sono ancora del tutto sicuri e tantomeno rassegnati. Ieri sono apparsi questi due video appelli, di Hamish Ross (personaggio molto legato all'America's Cup) e Jeff Halloway, con il claim: #KeepTheCupInNZ. Loro ci credono ancora.

JEFF HALLOWAY

HAMISH ROSS

Sezione ANSA: 
Saily - America's Cup

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