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16/03/2021 - 21:01

Grandi manovre sul futuro della Coppa

Clamoroso: Ineos-New Zealand, una Coppa per due?

SAREBBE TRA UN ANNO E SI SVOLGEREBBE A COWES (UK) – A poche ore dalle regate del Day 7 potenzialmente decisive, una clamorosa voce che arriva da Auckland: accordo con ETNZ, Ineos Challenger of record (e questo si sapeva già), per fare la 37 America’s Cup tra solo un anno a Cowes, solo tra i due team. Troppo ridicolo per essere vero (speriamo...)

 

A poche ore dalle due regate del Day 7 della XXXVI America’s Cup, che potrebbero decidere la vittoria della difesa di Emirates Team New Zealand, appare sempre più probabile che, anche in caso di successo, la prossima Coppa non si disputerà a Auckland. Delle trattative promosse dallo sponsor Emirates per portare l’evento negli Emirati Arabi si vocifera da tempo, e lo stesso Grant Dalton ha ammesso ufficialmente l’esistenza di trattative con diverse location per valorizzare l’evento.

Ma l’ultimo rumor, raccolto da Saily da sussurri in ambienti di Auckland nei giorni clou del Match con Luna Rossa Prada Pirelli, ha del clamoroso.

In caso di vittoria della difesa kiwi, secondo queste voci, Ineos avrebbe un accordo pronto con Emirates Team New Zealand: la sua sfida come Challenger of record sarebbe subordinata allo svolgimento di un edizione “lampo” della 37ma America’s Cup, da svolgersi tra appena un anno (nel 2022?), con gli stessi AC75 di questa edizione (la prima generazione delle nuove barche di Coppa), e – questo è l’aspetto più clamoroso della voce – sarebbe riservata ai soli due team inglese e neozelandese!

Una sorta di DOG Race, da Deed of Gift, come fu quella a due di Valencia 2010 tra il trimarano di Larry Ellison e il catamarano di Alinghi, ma quella volta con regole stabilite addirittura dalla Corte Suprema di New York… Possibile?

La voce, che ripetiamo ci arriva da fonti riservatissime a Auckland, sembra onestamente quasi inverosimile, e ci auguriamo che non abbia fondamento. Immaginate che tristezza una Coppa America tra Ineos (e Ben Ainslie) e Team New Zealand. Jimmy Ratcliffe, il miliardario titolare dell’impero Ineos, che ha fallito l’assalto a questa 36ma Coppa, vedendo il suo team battuto 7-1 dagli italiani di Luna Rossa, diventerebbe un novello Larry Ellison, punterebbe i piedi e – con l’innegabile potenza del denaro -  riuscirebbe a riportare la Coppa America all’isola di Wight dove tutto ebbe origine, obiettivo fallito per decenni da decine di sfide britanniche. Ovviamente sarebbe un successo fittizio e simbolico: la Coppa torna a Cowes ma per gentile (e foraggiata) concessione del titolare neozelandese. Al quale il supporto di Ineos sarebbe indispensabile per tenere in vita il team.

Corollario: proprio nel giorno in cui Patrizio Bertelli, gran patron di Luna Rossa e recordman di sfide nella storia della Coppa, ha dichiarato in una intervista al quotidiano Tuttosport la propria intenzione di restare e tornare in Coppa, indipendentemente dal risultato finale del Match (al momento di scrivere è sul 6-3 per ETNZ), questa voce prefigura una colossale beffa che escluderebbe la sfida italiana, quelle USA di New York e San Francisco, e chissà quali altre, per consentire a Ineos di giocarsi una edizione straordinaria e mesta nelle acque di casa. Troppo ridicolo, infantile, e fantafinanziario per essere vero. Speriamo.

Sezione ANSA: 
Saily - News

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