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31/01/2011 - 21:18
Barcelona World Race, vento a 50 nodi, onde di 8 metri
Barcelona World Race, vento a 50 nodi, onde di 8 metri
BWR, prima burrasca
Loick Peyron e Jean-Pierre Dick (Virbac Paprec 3) in fuga. Iker Martinez e Xavi Fernandez (gli ex olimpionici spagnoli di 49er) all’inseguimento. E l’Oceano Indiano si prepara ad accoglierli con una dura tempesta che preoccupa. La flotta divisa in tre: c’è chi è ancora in Atlantico. Il punto sulla regata più bella del momento…
ULTIMORA
Virbac Paprec 3 con Jean Pierre Dick e Loick Peyron ha passato il gate Crozet, e può tornare a far rotta verso sud. Il passaggio è avvenuto appena in tempo prima dell'arrivo sulla zona della prevista profonda depressione. La coppia francese è riuscita a infilarsi in una stretta fascia meteo: il rischio era di avere la burrasca sul naso, nella risalita verso il gate. Ora invece i venti forti e le onde conseguenti saranno di poppa. Virbac è attesa ad almeno 12 ore di folle corsa con burrasca alle spalle. "Siamo molto sollevati - dice Dick - perché il passaggio è stato strettissimo, e appena in tempo... Sarebbe stato pericolosissimo risalire contro i venti e il mare della bassa pressione i arrivo. Ora di poppa sarà tutta un'altra storia. Abbiamo preparato la barca, sappiamo che l'Indiano può essere pericoloso in queste situazioni. La randa ha già tre mani e la quarta è preparata, abbiamo lo Staysail, ma la tormentina è già in coperta, è quella piccola veletta arancione alla quale piace proprio essere portata fuori, ogni tanto..."
Chi acchiappa Loick e Jean-Pierre? Virbac Paprec 3 corre come un missile, ha fatto il vuoto alle sue spalle dopo il ritiro di Foncia (rotta la parte alta dell’albero, è arrivato a Cape Town), e da bordo fanno sapere di prepararsi a un nuovo tipo di regata: contro se stessi più che contro gli avversari. Un terzo del percorso è andato, mancano ancora due terzi e un certo Capo Horn, e prima l’Indiano e il Pacifico. Per questo due esperti navigatori come Peyron e Dick guardano a una nuova tattica conservativa che miri a preservare il mezzo.
Anche perché l’Oceano Indiano sta aspettando i primi per dare il suo benvenuto. I modelli meteo indicano che una bassa pressione particolarmente violenta sta arrivando sulla testa della flotta. Sarà l’ennesimo test di questo giro del mondo in due, la regata che non ti aspettavi così bella e appassionante, ricca di spunti e di colpi di scena.
Alle spalle dei due francesi che vanno così forte, emergono i due spagnoli Iker Martinez e Xavi Fernandez, gli ex 49er, gli amici dei Sibello, due medaglie olimpiche al collo e una Volvo Ocean Race per familiarizzare con le onde lunghe. Il loro momento, il secondo posto, l’Indiano, persino l’attitudine alla vela acrobatica che nasce da 12 anni sullo skiff olimpico, non modificano l’approccio e lo stile marinaresco della coppia. Ed è giusto così.
Finora l’Atlantico è stato benevolo e per lo più soleggiato. Ma nel prossimo mese i 40 ruggenti e i 50 urlanti non daranno tregua, ci sarà freddo, depressioni continue, rischio-iceberg (ridotto fortemente dai cancelli obbligatori lungo la rotta, che impediscono di scendere a latitudini troppo alte) e onde che si possono immaginare guardando l’atlante: un fetch senza terre emerse, o quasi… Barche e uomini saranno costantemente sotto stress. Fisicamente e mentalmente, il momento della verità.
Iker Martinez la vede così: “Abbiamo avuto un violento e improvviso colpo di vento pochi giorni fa, che ha alzato onde enormi, sulle quali per alcuni momenti abbiamo perso un po’ il controllo. Ma adesso ci sentiamo più preparati per fronteggiare la prossima bassa. Guardiamo a una tempesta sempre con grande rispetto, perché essa signifca che la tua regata può finire in qualsiasi momento. Due barche già sono state costrette al ritiro ed è probabile che accada ad altri, perciò stiamo molto attenti. La nostra strategia è metterci alla prova, e non fare gli eroi”.
Preoccupazione su Mapfre anche per il disalberamento di Michel Desjoyeaux e François Gabart su Foncia, poiché le due barche hanno un rig molto simile. I due skipper hanno avuto alcune conversazioni con i tecnici di terra per fare delle verifiche all’attrezzatura.
Virbac-Paprec 3 intanto guida la regata nel giorno che segna il primo mese di navigazione, e corre alla velocità media più elevata: 18.3 nodi. Secondo le previsioni il sistema ciclonico atteso arriverà sulla coppia francese mercoledì.
E’ una depressione definita “molto accentuata” e “muscolare” dai comunicati della corsa, e provocherà venti forti da Nord mentre Virbac Paprec 3 si avvicinerà al secondo cancello chiamato Crozet Ice Gate. Le loro possibilità sono di proseguire l’attuale rotta e trovarsi poi con la burrasca sul naso, o risalire prima in queste ore, per prendere la bassa con un angolo migliore, e far passare la parte peggiore.
Jean Pierre Dick: “Con Loick stiamo monitorando l’evolversi della situazione, anche con la giusta dose di preoccupazione. Quello che arriva dal Madagascar è un fronte provocato dallo scontro di aria calda e fredda, ci sarà addosso presto e alzerà mare molto forte, pericoloso. Una tempesta in piena regola. Studiamo continuamente i modelli per decidere come prenderla meglio”.
C’è anche chi si lamenta per qualche buco di alta pressione, come Dee Caffari (GAES Centros Auditivos): “E’ incredibile vedere un oceano del sud in queste condizioni, con poco vento, e i gate che dobbiamo passare per il percorso ci obbligano un po’ a passare da una alta all’altra, orzando e poggiando, sarà una lunga strada da fare… Non sono i mari del sud cui sono abituata, ma queste condizioni daranno a tutte le barche delle opportunità nella regata.
Pachi Rivero (Renault ZE Sailing Team): “Abbiamo avvistato i primi albatros, ci sono venuti intorno, uno era enorme. Siamo andati molto a sud, ma ora stiamo risalendo in una zona più sicura. E’ uno slalom, e Mirabaud ci sta alle costole. Ma è il bello di questa regata!”.
Estrella Damm con Pepe Ribes ha raccontato una grandiosa notte di lasco con venti a 45 nodi con tre mani alla randa.
Classifica
1 VIRBAC-PAPREC 3 at 17 192 miles to the finish
2 MAPFRE at 592 miles to leader
3 ESTRELLA DAMM Sailing Team at 664 miles
4 GROUPE BEL at 709 miles
5 RENAULT Z.E at 805 miles
6 MIRABAUD at 1125 miles
7 NEUTROGENA at 1189 miles
8 GAES CENTROS AUDITIVOS at 1426 miles
9 CENTRAL LECHERA ASTURIANA at 1844 miles
10 HUGO BOSS at 19079 miles
11 WE ARE WATER at 19132 miles
12 FORUM MARITIM CATALA at 19231 miles
RTD FONCIA
RTD PRESIDENT
ULTIMORA
Virbac Paprec 3 con Jean Pierre Dick e Loick Peyron ha passato il gate Crozet, e può tornare a far rotta verso sud. Il passaggio è avvenuto appena in tempo prima dell'arrivo sulla zona della prevista profonda depressione. La coppia francese è riuscita a infilarsi in una stretta fascia meteo: il rischio era di avere la burrasca sul naso, nella risalita verso il gate. Ora invece i venti forti e le onde conseguenti saranno di poppa. Virbac è attesa ad almeno 12 ore di folle corsa con burrasca alle spalle. "Siamo molto sollevati - dice Dick - perché il passaggio è stato strettissimo, e appena in tempo... Sarebbe stato pericolosissimo risalire contro i venti e il mare della bassa pressione i arrivo. Ora di poppa sarà tutta un'altra storia. Abbiamo preparato la barca, sappiamo che l'Indiano può essere pericoloso in queste situazioni. La randa ha già tre mani e la quarta è preparata, abbiamo lo Staysail, ma la tormentina è già in coperta, è quella piccola veletta arancione alla quale piace proprio essere portata fuori, ogni tanto..."
Chi acchiappa Loick e Jean-Pierre? Virbac Paprec 3 corre come un missile, ha fatto il vuoto alle sue spalle dopo il ritiro di Foncia (rotta la parte alta dell’albero, è arrivato a Cape Town), e da bordo fanno sapere di prepararsi a un nuovo tipo di regata: contro se stessi più che contro gli avversari. Un terzo del percorso è andato, mancano ancora due terzi e un certo Capo Horn, e prima l’Indiano e il Pacifico. Per questo due esperti navigatori come Peyron e Dick guardano a una nuova tattica conservativa che miri a preservare il mezzo.
Anche perché l’Oceano Indiano sta aspettando i primi per dare il suo benvenuto. I modelli meteo indicano che una bassa pressione particolarmente violenta sta arrivando sulla testa della flotta. Sarà l’ennesimo test di questo giro del mondo in due, la regata che non ti aspettavi così bella e appassionante, ricca di spunti e di colpi di scena.
Alle spalle dei due francesi che vanno così forte, emergono i due spagnoli Iker Martinez e Xavi Fernandez, gli ex 49er, gli amici dei Sibello, due medaglie olimpiche al collo e una Volvo Ocean Race per familiarizzare con le onde lunghe. Il loro momento, il secondo posto, l’Indiano, persino l’attitudine alla vela acrobatica che nasce da 12 anni sullo skiff olimpico, non modificano l’approccio e lo stile marinaresco della coppia. Ed è giusto così.
Finora l’Atlantico è stato benevolo e per lo più soleggiato. Ma nel prossimo mese i 40 ruggenti e i 50 urlanti non daranno tregua, ci sarà freddo, depressioni continue, rischio-iceberg (ridotto fortemente dai cancelli obbligatori lungo la rotta, che impediscono di scendere a latitudini troppo alte) e onde che si possono immaginare guardando l’atlante: un fetch senza terre emerse, o quasi… Barche e uomini saranno costantemente sotto stress. Fisicamente e mentalmente, il momento della verità.
Iker Martinez la vede così: “Abbiamo avuto un violento e improvviso colpo di vento pochi giorni fa, che ha alzato onde enormi, sulle quali per alcuni momenti abbiamo perso un po’ il controllo. Ma adesso ci sentiamo più preparati per fronteggiare la prossima bassa. Guardiamo a una tempesta sempre con grande rispetto, perché essa signifca che la tua regata può finire in qualsiasi momento. Due barche già sono state costrette al ritiro ed è probabile che accada ad altri, perciò stiamo molto attenti. La nostra strategia è metterci alla prova, e non fare gli eroi”.
Preoccupazione su Mapfre anche per il disalberamento di Michel Desjoyeaux e François Gabart su Foncia, poiché le due barche hanno un rig molto simile. I due skipper hanno avuto alcune conversazioni con i tecnici di terra per fare delle verifiche all’attrezzatura.
Virbac-Paprec 3 intanto guida la regata nel giorno che segna il primo mese di navigazione, e corre alla velocità media più elevata: 18.3 nodi. Secondo le previsioni il sistema ciclonico atteso arriverà sulla coppia francese mercoledì.
E’ una depressione definita “molto accentuata” e “muscolare” dai comunicati della corsa, e provocherà venti forti da Nord mentre Virbac Paprec 3 si avvicinerà al secondo cancello chiamato Crozet Ice Gate. Le loro possibilità sono di proseguire l’attuale rotta e trovarsi poi con la burrasca sul naso, o risalire prima in queste ore, per prendere la bassa con un angolo migliore, e far passare la parte peggiore.
Jean Pierre Dick: “Con Loick stiamo monitorando l’evolversi della situazione, anche con la giusta dose di preoccupazione. Quello che arriva dal Madagascar è un fronte provocato dallo scontro di aria calda e fredda, ci sarà addosso presto e alzerà mare molto forte, pericoloso. Una tempesta in piena regola. Studiamo continuamente i modelli per decidere come prenderla meglio”.
C’è anche chi si lamenta per qualche buco di alta pressione, come Dee Caffari (GAES Centros Auditivos): “E’ incredibile vedere un oceano del sud in queste condizioni, con poco vento, e i gate che dobbiamo passare per il percorso ci obbligano un po’ a passare da una alta all’altra, orzando e poggiando, sarà una lunga strada da fare… Non sono i mari del sud cui sono abituata, ma queste condizioni daranno a tutte le barche delle opportunità nella regata.
Pachi Rivero (Renault ZE Sailing Team): “Abbiamo avvistato i primi albatros, ci sono venuti intorno, uno era enorme. Siamo andati molto a sud, ma ora stiamo risalendo in una zona più sicura. E’ uno slalom, e Mirabaud ci sta alle costole. Ma è il bello di questa regata!”.
Estrella Damm con Pepe Ribes ha raccontato una grandiosa notte di lasco con venti a 45 nodi con tre mani alla randa.
Classifica
1 VIRBAC-PAPREC 3 at 17 192 miles to the finish
2 MAPFRE at 592 miles to leader
3 ESTRELLA DAMM Sailing Team at 664 miles
4 GROUPE BEL at 709 miles
5 RENAULT Z.E at 805 miles
6 MIRABAUD at 1125 miles
7 NEUTROGENA at 1189 miles
8 GAES CENTROS AUDITIVOS at 1426 miles
9 CENTRAL LECHERA ASTURIANA at 1844 miles
10 HUGO BOSS at 19079 miles
11 WE ARE WATER at 19132 miles
12 FORUM MARITIM CATALA at 19231 miles
RTD FONCIA
RTD PRESIDENT
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