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14/02/2019 - 10:04
Record si allontana, priorità sicurezza
Burrasca nella notte
Ocean Cat a 180 gradi
Notte complicata a 750 miglia dai Caraibi, riportato vento a 40 nodi e onde di 6 metri, il catamarano con Tullio Picciolini e Giammarco Sardi si è ribaltato finendo a 180 gradi (con l'albero in acqua). Complicate le operazioni per rimettere la barca prima a 90 gradi e poi completamente raddrizzata. Ora il GPS funziona e i due velisti (seguiti e monitorati dalla sala operativa) contano di riprendere a navigare
Una burrasca, con vento che oltre i 40 nodi e onde fino a 6 metri, ha sorpreso Ocean Cat nella nottata: intorno alle 2.50 UTC (3.50 in Italia), durante una manovra per terzarolare la vela (ridurre la superficie velica esposta al vento), Ocean Cat si è ribaltata a 180 gradi. I segnali GPS hanno smesso di trasmettere, allertando la sala operativa di Ocean Cat.
Alle 6.50 UTC Tullio e Giammarco hanno contattato il Safety Team comunicando che l'equipaggio stava bene, la barca era stata riportata in posizione a 90 gradi e stavano provvedendo a effettuare una riparazione al sistema di raddrizzamento per riportare il catamarano in assetto.
Alle 7.50 UTC l'ulteriore contatto telefonico con l'equipaggio di Ocean Cat ha confermato che la barca era stata raddrizzata completamente e avrebbero ripreso la navigazione.
Al momento i sistemi GPS hanno ripreso a funzionare; l'equipaggio sta verificando le condizioni della barca per poi riprendere la rotta verso Guadeloupe. Seguiranno ulteriori aggiornamenti.
All'impresa sportiva si affianca quella marinaresca, che vede due velisti impegnati ad affrontare le insidie dell'Oceano su un piccolo scafo che naviga per oltre 2500 miglia senza assistenza: oltre ad oggetti galleggianti, che appunto possono rappresentare un pericolo (Ocean Cat ha perso una deriva proprio per questo motivo), si aggiungono le distese di alghe che per miglia invadono il mare e che ostacolano la normale navigazione.
Il Safety team di Ocean Cat, costituito da 20 persone che si stanno alternando davanti ai monitor per seguire e analizzare i tracciati GPS dell'imbarcazione, segue minuto dopo minuto la rotta dei due navigatori italiani: il segnale della loro imbarcazione è inoltre rimbalzato sugli schermi della sala operativa della Guardia Costiera italiana che segue da vicino questa incredibile avventura.
In una chiamata dal telefono satellitare, avvenuta la sera prima dell'ultima acuffia, Tullio e Giammarco hanno voluto ringraziare tutto il team di sicurezza, guidato da Enrico Corsetti, e gli uomini della Guardia Costiera: "Sapere che c'è sempre qualcuno che monitora la nostra rotta, seppure a distanza, ci fa navigare più sereni. La stanchezza si fa sentire, ma vogliamo andare avanti e arrivare fino in fondo".
A bordo si mangiano barrette energetiche, frutta secca e formaggio. Si beve l'acqua prodotta dal dissalatore manuale che l'equipaggio ha portato a bordo con l'obiettivo di ridurre peso e l'utilizzo di bottiglie di plastica. L'aspetto di monitoraggio ambientale osservato dai due ambasciatori di Mare Vivo uno dei temi che potremmo affrontare con loro al rientro da questa avventura.
Tracking: www.oceancat.it
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