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10/10/2021 - 15:42

Il maxi di Furio Benussi con un dream team vince la Barcolana

Bora: 40 nodi giusti per Arca

INTENSA, SOFFERTA, DURA, ACCORCIATA - Bravo Fast and Furio Sailing Team! Ancora Bora sulla Barcolana, una barcolanona, robusta e da cuori forti, raffiche che dalla partenza sdraiavano barche impietosamente, qualche avaria, qualche soccorso, molti ritiri, ma alla fine una grossa dimostrazione di abilità velica e marineria, non solo da parte di chi ha vinto e concluso la gara. L'esempio dei piccoli, esclusi al mattino, che hanno accettato di buon grado la decisione. Primo report

 

Arca Sgr, la Wild Thing di Fast and Furio Sailing Team, con Furio Benussi e un super equipaggio di molti campioni e parecchi triestini, ha fatto sua ancora una volta la Barcolana. Una regata breve e intensa, partita in orario alle 10:30 con Bora sulla linea intorno a 20 nodi, ma rapidamente saliti, proprio nei momenti dello start, con raffiche che hanno presto superato i 30 nodi, infine stendendosi sul campo di regata, avvalorando le previsioni che annunciavano 45 nodi dopo le 11. 

Le stesse previsioni erano state alla base della dolorosa ma acclamatissima decisione di non far regatare le classi più piccole: le Passere (molte di legno e senza svuotatore), le classi 8 e 9, e anche e gli stessi Meteor, che hanno motori fuoribordo e avrebbero avuto problemi a risalire controvento quando alle 12 sarebbero stati nell’area più ventosa del golfo.

Le stesse, con aggravamento compreso, raffiche a 42 nodi già in boa 2 in aumento, che hanno poi portato alle altre decisioni in sequenza dell’ottimo Comitato di Regata: prima riduzione del percorso di Coppa d’Autunno Barcolana 2021 e linea d’arrivo tra la boa 3 e il rimorchiatore nella zona di Miramare. E a seguire, l’annullamento (“November su Alpha”) della stessa regata per tutte le classi dalla 2 alla 7 (anche se inizialmente la comunicazione riguardava anche la classe 1). Insomma, con i maxi e supermaxi che tagliavano progressivamente l’arrivo ridotto, il 95% del resto della flotta poteva ammainare o ridurre e comunque fare prua in sicurezza verso il proprio porto.

In questa fase, tra le 11 e le 11:30, con un mare ormai ribollente e fumigante di spruzzi, si sono vissuti i momenti più delicati sotto l’aspetto della sicurezza: infatti mentre decine e decine di barche comunicavano via radio la decisione di ritirarsi, sul canale della regata sono arrivate anche due richieste di soccorso per barche “alla deriva” o che “non governavano” con timone rotto, e persino un allarmante avviso di “uomo a mare” nei pressi di boa 2. Per fortuna tutto si è risolto con gli interventi delle barche di assistenza e della Guardia Costiera. Alla fine Barcolana 53, in mare, si chiude con la passerella dei grandi scafi tra le rive affollate nonostante il freddo intenso, qualcuno anche a vela sfidando traffico e Bora, e il consueto spettacolo di vele sparse nel golfo sia pure sotto il cielo un po’ grigio e velato.

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CLASSIFICA PROVVISORIA DEI PRIMI 10 ARRIVATI

1 - Arca Sgr Furio Benussi

2 - Way of Life powered by Seven Refractories Gasper Vincec

3 - Maxi Jena Miloš Radonjić

4 - Adriatic Europa Dušan Puh

5 - Woodpecker Cube Alberto Rossi

6 - E_vai Pertot Sailing Studio

7 - Kiwi Mario Pesaresi

8 - Shining Team11 ŽELJKO PEROVIĆ  

9 - Anemos Allianz II ALLIANZ S.p.a.

10 - CleanSportOne CleanSport - STEP IMPIANTI

Ma che Barcolana! Una edizione tra le più ventose, sofferte, dure, complicate, ma anche fortemente desiderata, attentamente vagliata e organizzata. Tutta colpa dei tre giorni di Bora e pioggia con vento arrivato a sfiorare i 60 nodi, che hanno reso difficile l’avvicinamento a Trieste di molte delle 1650 barche iscritte (dato ufficiale, importante, nell’anno di super-vento e di post-pandemia). Saltate tutte (o quasi) le regate dei giorni di vigilia, solo sabato la classe Meteor (unica a sfidare la Bora) ha corso tra le rive la sua By Night. Villaggio chiuso per troppo vento da mercoledi a venerdi, praticamente festa (velica) dimezzata, con pochissime barche ormeggiate a San Giusto, ma sempre tanta gente tra gli stand di Piazza Unità e le vie e i locali del centro. Una vigilia sventolata ma pur sempre una vigilia: comprersa la diretta di Lineablu Rai Uno sabato dalle 14 nel palco a mare su Piazza Unità.

LE DICHIARAZIONI 

PRESIDENTE GENERALI - Gabriele Galateri di Genola: 

Ritornare a vivere tutti insieme questa festa del mare, dopo una stagione così impegnativa per tutti, è stato bello e ci ha fatto vivere momenti intensi: il vento di Bora ha reso la competizione veloce, mettendo in luce le capacità tecniche del team, che con Claudia Rossi al timone ci ha portati al quinto posto. Andare per mare richiede conoscenza, rispetto, passione: sono gli ingredienti alla base del successo. Un ringraziamento va a tutti quelli che hanno reso possibile questo evento, dall'organizzazione alle forze dell'ordine e alle istituzioni pubbliche e private, che come un unico equipaggio hanno tagliato ancora una volta questo traguardo.

PRESIDENTE FIV - Francesco Ettorre
Vivere la Barcolana è andare oltre la regata più grande del mondo, è respirare un clima particolare che coinvolge tutta Trieste e dimostra come la vela possa essere un elemento di aggregazione. L’organizzazione è stata impeccabile, come sempre, a dimostrazione di quanto la cura dei particolari possa rendere tutto piacevolmente regolamentato e controllato in sicurezza. Questa grande festa della vela che ha coinvolto anche Tita e Banti ci consente di guardare al futuro con positività e grande voglia di crescere.

ARCA SGR
Furio Benussi 
- Ciliegina sulla torta, stagione importante, grande risultato, grande equipaggio. Una soddisfazione enorme, siamo riusciti a dimostrare chi siamo dopo aver navigato con Spirit of Portopiccolo che tutti consideravano imbattibile: noi oggi l’abbiamo battuta.
Lorenzo Bressani - Una regata molto impegnativa. L’abbiamo affrontata con molta attenzione, prendendo scelte conservative per riuscire a garantire la sicurezza nostra e degli equipaggi in mare vicino a noi. La partenza è stata molto complessa, ma tutte le scelte sono state giuste. Sempre concentrati e molto veloci, abbiamo toccato i 27 nodi di velocità.
Stefano Spangaro - Regata impegnativa direi, mi ricorda molto l'edizione del 2000. Per noi è stata una bellissima edizione, combattuta: eravamo sicuri del mezzo, sicuri dell'equipaggio.

ARMATORE DI WAY OF LIFE - Gašper Vinčec
Oggi abbiamo finito al secondo posto, e questo è un fatto. Oggi abbiamo provato una volta in più che abbiamo un grande equipaggio, con grande cuore e determinazione. Siamo riusciti a stare stabili anche con la rottura dell’aggancio della randa mentre il vento soffiava a 40 nodi e tornare a regatare anche così. Ora prua alle prossime regate.

TIMONIERE DI MAXI JENA - Miloš Radonjić
La regata è stata molto difficile, c'era una bora un po’ sporca oltre i 40 nodi: la nostra tattica è stata quella di issare vele piccole e di terzarolare la randa, e questo ci ha permesso comunque di trovarci davanti e non avere problemi, e tutto è andato liscio. Non mi aspettavo di arrivare terzo con questo vento. Ho partecipato a tre edizioni: la prima con Tutta Trieste 2, undicesimo, nel 2018, e poi ho fatto nel 2019 con Shining, abbiamo finito secondi, e quest'anno con Maxi Jena terzi.

SHINING - David Bartol
Una partenza molto difficile: abbiamo rotto subito il fiocco, e a un minuto dalla partenza eravamo senza vele di prua, e siamo partiti con vele ridotte ma molto bene. Soddisfatto del quarto posto alla prima boa, poi abbiamo perso qualcosa perché la nostra barca non è fatta per la bolina con bora forte.

WOODPECKER CUBE - Claudia Rossi
Una Barcolana unica, veloce, emozionante dal primo all'ultimo minuto. Ne avevo fatte diverse, ma non avevo mai preso tutto questo vento. Non è stato facile, ci sono state tante rotture in giro tra vele, alberi. Subito dopo la partenza c'è stato un momento abbastanza critico: noi abbiamo deciso di essere conservativi ed è stata una scelta che ha premiato. Siamo felici della quinta posizione. Una donna al timone? Io e l'equipaggio navighiamo da tanti anni insieme e ci conosciamo bene. Siamo molto affiatati. Nessun dubbio sul team: è stato pazzesco.

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