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01/11/2013 - 14:51
Mini Transat senza pace
Mini Transat senza pace
Bella e inutile
l'impresa di Pedote
l'impresa di Pedote
!--paging_filter--strongIl solitario fiorentino batte tutti (attesa, vento, burrasca, avversari) nella prima frazione da Douarnenez a Sada. Ma questa impresa non serve a nulla, perché la prova è stata annullata dagli organizzatori. Il motivo? Ancora cattivo tempo in arrivo. Ecco perché in questa Mini Transat c’è qualcosa da rivedere…/strong!--break--br /
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Alla fine chi sta vincendo questa Mini Transat? Per ora, di gran lunga il Golfo di Biscaglia. Che per i più informati, era il supervaforito della vigilia, in ottobre...br /
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Grande Giancarlo Pedote, grande e arrabbiatissimo. Grande marinaio, capace di lasciare indietro una “muta” nervosa, coriacea, preparata, di velisti francesi giovani e rampantissimi, quelli che nascono da generazioni oceaniche. Tutti in coda dietro all’italienne “impeccable” come l’ha dovuto definire il comunicato a metà gara. Arrabiato perché il primo posto non c’è in quanto la prova è stata annullata.br /
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Giancarlo e il suo ITA 747 Prysmian sarebbero arrivati primi al traguardo di Sada in Spagna, dopo aver condotto in testa tutta la frazione. Un traguardo che non era previsto, un pit-stop, una semitappa decisa dopo 48 ore da un’organizzazione ormai chiaramente in stato confusionale, per evitare che la flotta finisse dentro un fronte depressionario con 30 nodi di vento. La prima tappa della Mini Transat 2013, da Douarnenez a Lanzarote, era stata quindi spezzata in due con sosta a Sada. Peccato che poche ore dopo la stessa organizzazione abbia sostituito questa decisione, sostituendola con un “annullamento” della prova. Il motivo? Sempre la famosa depressione in arrivo, che via via si è fatta più brutta e minacciosa, soprattutto per i primi dei Serie e per gli ultimi scafi della flotta, che magari sono anche i meno esperti, per quanto possa essere meno esperto uno che è arrivato al via della Mini Transat.br /
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L’annullamento della regata è giunto da una nota sul sito ufficiale alle 19:19. Giancarlo Pedote, al momento della comunicazione, era in testa alla flotta ed ha poi passato la presunta linea di arrivo alle 21.50 per raggiungere il pontile intorno alle 23.00.br /
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L’annullamento come detto annulla il primato di Gianfranco Pedote e i piazzamenti alle sue spalle di Gwénolé Gahinet (Watever - Logways), Bertrand Delesne (TeamWork), Julien Pulvénbsp;(MEXT - ICA) e Nicolas Boidevezi (Nature Addicts) – unici a essere giunti nel porto di Sada – mentre gli altri sono tutti andati a finire a Gijon, molto più a Est sulla costa settentrionale spagnola.br /
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E’ successo infatti che appena saputo dell’annullamento, i ministi hanno immediatamente “poggiato” e cambiato rotta, fronteggiando i 30 nodi di vento al lasco anziché di bolina come avrebbero dovuto fare per raggiungere il porto di Sada. Alcuni erano a meno di 40 miglia da Sada, e si sono messi di poppa verso Gijon. Dove adesso ci sono una ventina di Mini al sicuro in porto. Il grosso della flotta è comunque in zona, e molti stanno aspettando la marea favorevole per entrare in sicurezza nel marina.br /
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La decisione di annullare la frazione è stata presa, come si legge in una nota, per salvaguardare la regolarità sportiva della gara, in quanto già nella notte viste le condizioni era stato suggerito ai ministi più indietro della flotta di deviare e dirigersi a Sud-Est verso Gijon, appello al quale una quarantina di imbarcazioni aveva immediatamente aderito. A quel punto secondo gli organizzatori la regolarità della regata sarebbe stata a rischio.br /
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Vista come se fosse una regata di triangolo tra le boe, ci può stare: se arriva il fortunale, magari dopo che tre o quattro hanno tagliato il traguardo, comunque annulli la prova… Il Race Director, si legge in una nota sul website ufficiale, “sta ora studiando le potenziali finestre meteo per dare una ripartenza nel più breve tempo possibile”, per la seconda semitappa verso Lanzarote.br /
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In una nota diffusa in mattinata dal team di Giancarlo Pedote si legge: em“Si attendono maggiori spiegazioni, ma al momento non ci sono ancora commenti dell'organizzazione che, per prendere ulteriori decisioni in merito alla nuova partenza per Lanzarote, attendenbsp;che tutte le barche siano al sicuro nei porti. Non è stato ancora deciso se la nuova partenza sarà Sada, Gijon o una terza ipotesi, ma per molti questo argomento è ancora lontano o viene dopo le possibili conseguenze di questa decisione.”/em Anche il navigatore italiano naturalmente concorda sul fatto che al momento la sicurezza di barche e velisti venga prima di ogni altra considerazione.br /
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strongMINI TRANSAT DA RIVEDERE/strongbr /
In passato questa regata è stata messa in discussione per eventi tragici e la perdita di barche e uomini. E’ logico che adesso gli organizzatori usino tutta la prudenza possibile e curino maniacalmente la sicurezza. Il punto non è questo, nessuno vuole una organizzazione garibaldina che manda a mare tutti a proprio rischio in nome dello show. Il problema – assai importante, considerando che si tratta della regata oceanica con il maggior numero di concorrenti in assoluto nel panorama mondiale -nbsp; riguarda: la data, la sede di partenza, le due tappe. Cioè la spina dorsale dell’evento.br /
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Pensando quanta gente è coinvolta (navigatori, team, sponsor, cantieri, media, pubblico), la Mini Transat dovrebbe darsi una regolata all’origine. Inutile pensare di partire a ottobre e fare il golfo di Biscaglia, se poi vuoi evitare che i barchini di 6 metri e mezzo, per quanto preparati per l’oceano e quindi potenzialmente per tutte le condizioni, debbano affrontare 30 nodi di vento a Capo Finisterre. Ecco perché decisamente c’è qualcosa da rivedere. Tutti insieme, organizzatori, concorrenti, e magari anche l’ISAF, dovranno ripensare date e location di questa gara che resta un patrimonio del mondo velico.br /
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