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25/10/2017 - 19:27
Chi ha vinto, chi ha perso e perchè: la dura legge dell'altomare
Chi ha vinto la Rolex Middle
E' una barca di neanche 11 metri la trionfatrice della dura Rolex Middle Sea Race 2017, oltre 60 ritirati, 26 arrivati finora e una decina ancora in mare. L'armatore russo Igor Rytov, e il suo coloratissimo Bogatyr (che vengono dal Melges 20) sbancano Malta e si portano a casa la regata, il trofeo, l'orologio, la soddisfazione di aver battuto supermaxi e sventolata. CHE BARCA E' IL JPK 1080 CHE HA VINTO: FOTO E VIDEO - La classifica, i commenti. Solo due italiani arrivati: Bora Fast e Tetta - GALLERY - VIDEO MIDDLE IN ARRIVO
La Rolex Middle sea race 2017, dura come i 45 nodi di raffica di Maestrale registrati da qualcuno dei partecipanti, va in archivio assegnando tutti gli onori del caso a una barca lunga 10 metri e 80, dell'armatore russo Igor Rytov. La regata non è finita, come detto, ma nessuno degli yacht ancora in gara ha la possibilità di superare in classifica Bogatyr, il JPK 1080 proclamato dunque vincitore dal Royal Malta Yacht Club. Rytov viene dritto dritto dalle regate nella classe Melges 20, dove ha vinto molto, e da dove deriva anche gran parte del suo equipaggio in questa vittoriosa Middle. Una storia esemplare da considerare. Tanti sailing team molto blasonati, con esperienze altomare alle spalle, battuti da un affiatato gruppo di velisti russi formatisi alla scuola acrobatica del Melges 20.
Parla l'armatore: "Ho iniziato da giovane a Mosca, sono andato in barca parecchio, ma le prime regate solo da quattro anni. Questa è la seconda Rolex Middle Sea Race, e abbiamo all'attivo anche due Rolex Fastnet. Abbiamo cercato di navigare al meglio, spingendo sempre al massimo la barca. Abbiamo capito di avere qualche possibilità di classifica all'inizio dell'ultimo lato verso Malta e questo ci ha dato la carica per l'ultima notte". Rystov e il suo equipaggio saranno dunque i protagonisti della premiazione che chiude la RMSR 2017, sabato 28 al Mediterranea Conference Centre.
ECCO IL JPK 1080, BARCA EUROPEA DELL'ANNO NEL 2015 - Certo il JPK 1080 è un ""barchino"" (doppie virgolette volute) niente male. Un piccolo gioiello da altissimo mare, progettato e costruito in Francia nella cultura dove nascono Figaro Solo e IMOCA 60. Guardate le nostre foto: tuga particolare con un rientro che offre luce, ma anche spazi di lavoro e appoggio in coperta, e protezione maggiore dalle onde. Paraonde anche sopra al tambuccio, questo si proprio di derivazione atlantica, prua dritta ma non troppo, scafo equilibrato (pensato per le regate IRC), piano velico, atrrezzatura e trucchetti da barca votata a un offshore vero. Interni open space, come un loft, tanto chi va per mare sa cosa serve davvero anche in cabina.
http://www.jpk.fr/?id=670&mode=voilier_jpk&titre=jpk-1080
BORA FAST E TETTA GLI UNICI DUE ITALIANI ARRIVATI - Falcidiata la flotta italiana, la più numerosa al via e la più ritirata. Da 24 partenti a 2 arrivati, salvo aggionamenti. Dalla vittoria di Mascalzone Latino un anno fa alla sventolata di quest'anno, dove siamo finiti? Le tante regate altomare, la moda delle lunghe, il campionato italiano offshore, forse il movimento sta crescendo ma regatare lungo le coste italiane in primavera-estate non è come girare la Sicilia e fare Stretto e Canale d'autunno con i colpi di Maestrale. Una lezioncina per tutti. Naturalmente ci sono storie diversissime. C'è Endlessgame che stava facendo una regata da primissimi posti e ha avuto una avaria al sistema che gestisce la chiglia basculante. Ci sono stati ritiri per avarie più o meno serie, e anche molti ritiri "di saggezza", con velisti stremati dopo due notti di bonaccia e barche non i sicurezza.
Applausi per Bora Fast di Piercarlo Antonelli (Sun Fast 3600, YC Domaso) che alla fine si porta a casa un onorevolissimo e prestigioso 9° posto overall. A bordo Giovanni Bonzio, Giacomo Gonzi, Marzio Dotti, Gianluca Folloni e Antonio Buompane. E bravi anche quelli di Tetta, IMX 45 (gallina vecchia fa buon brodo, ma il manico serve sempre) di Giacomo Dell'Aria con un team tutto del NIC Catania. alla fine per loro 25° posto su 104 iscritti, con barca del 2003. Incarta e porta a casa.
LA CLASSIFICA E I PROTAGONISTI - I russi di Bogadyr hanno vinto superando nelle ultime miglia lo Swan 53 Music dell'armatore Jake Blakemore, che all'altezza di Lampedusa veniva dato in testa, e che a sua volta aveva superato i francesi di Teasing Machine, un 54 piedi di Nivelt-Muratt, altra barca interessantissima e molto offshore, guarda caso sempre francese, dell'armatore Eric de Turckheim, all'esordio (felice) con questa barca che è andata benissimo nelle condizioni dure.
In classifica al quarto posto fa scalpore l'Elan 350 Rosatom, davvero tanto di cappello (e a guardare le linee, barca simile al Sun Fast 3600 Bora Fast e non lontana dal JPK 1080. Diciamo che la Middle mista delle due estremità bonaccia+sventolata ha brutalizzato la flotta dei "normali" e setacciato pochi ma buoni e con un perchè. Quinto posto e primo maltese l'XP-ACT di Joseph Schultheis (ricordate, la famiglia con i tre figli tutti campioni internazionali Optimist, della quale abbiamo parlato su Saily?), sesto il Ker 46 Tonnerre de Glen, e quinto il Cookson 50 Kuka 3 di Franco Niggeler, primo - per quanto può valere - nella classifica compensata tra gli scafi arrivati in meno di 3 giorni.
Pensate che il vincitore in tempo reale Rambler 88 è 22° in classifica, giusto avanti a Hugo Boss, Lepard, i catanesi di Tetta, e CQS, che compagnia!
SU SAILY TV IN ARRIVO I VIDEO DELLA ROLEX MIDDLE SEA RACE 2017 - NELLA SEZIONE GALLERY TROVATE MOLTE FOTO IMPERDIBILI
http://www.rolexmiddlesearace.co |
VIDEO: IN JPK 1080 DA LORIENT ALL'ISOLA DI WIGHT
VIDEO: IL JPK 1080 IN ATLANTICO ALLA TRANSQUADRA 2015
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