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08/07/2020 - 11:27
Test Vendée - Day 4, flotta verso l'Islanda
Arctique, Charal vola nell'alta pressione
SEGUIAMO IL TRACKING CON IL NOSTRO COMMENTO - Jérémie Beyou ha preso la testa con un buon ritmo, ma gli ultimi segnali del tracking lo mostrano in sofferenza con le ariette. Che brave le due ragazze Samantha Davis (Initiatives Coeur) e Isabelle Joschke (MACSF), quarta e quinta! Qualche recupero per Giancarlo Pedote e Prysmian Group (13) a 70 miglia dal leader. Per i primi il passaggio della boa sotto all'Islanda previsto giovedi sera - SU SAILY TV ALTRI VIDEO DA BORDO IN ARRIVO
Questa mattina, al rilevamento delle ore 10, dopo la quarta notte di regata Charlie Dalin (Apivia) ha preso il comando della regata Vendée Arctique Les Sables d'Olonne superando Charal di Jérémie Beyou i cui numeri sul tracking risultano un po' strani (2,4 nodi di velocità istantanea, quando il suo avversario più diretto, Dalin, viaggia a più di 7 nodi).
Come previsto la flotta è ormai alle prese con venti leggeri nell'immensa zona di alta pressione che ricopre il Nord Atlantico. Sono condizioni certo meno stressanti per il materiale, ma non per gli skipper in regata che devono continuare a manovrare come l'ex leader Thomas Ruyant, terzo a 16 miglia di Dalin, che ha effettuato due virate nelle ultime ore per cercare di recuperare acqua sui due primi.
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Puntare verso Ponente per andare a cercare i venti da Ovest in arrivo e virare poi verso l'Islanda: questa è la strategia globale per raggiungere la boa virtuale IOC Unesco (IOC sta per Intergovernmental Oceanographic Commission, la protezione degli oceani e la campagna per renderli ''bene comune dell'umanità'' sono temi sempre più presenti nel mondo delle regate offshore).
E' cambiata la classifica provvisoria dietro al trio di testa. Samantha Davis (Initiatives Coeur) e Isabelle Joschke (MACSF) occupano rispettivamente il quarto e il quinto posto e si trovano a 18 e 26 miglia del primo. Ottima prestazione da parte di due delle quattro donne in regata che non navigano a bordo di 60 piedi di ultima generazione ma a bordo dei quali i foil curvi hanno sostituito le derive classiche. Al sesto posto, Kevin Escoffier a bordo di PRB (anche questo un vecchio 60' con foil aggiunti) è tornato nel match dopo aver dovuto fare dietrofront qualche ora ieri per poter effettuare una riparazione sulla paratia di supporto del trasto randa.
La zona di vento leggero nella quale è entrato per primo il gruppo di testa ha permesso all'insieme della flotta di colmare parte del ritardo accumulato. E' il caso anche di Giancarlo Pedote (Prysmian Group) che ha dovuto sistemare con il team qualche problema di elettronica non meglio specificato. Alle 10, il numeri registrati dal tracking piazzava la barca italiana al tredicesimo posto con buone velocità (14 nodi) e un ritardo diminuito a 75 miglia.
La boa IOC Unesco si trova a 62° di latitudine Nord, cioè meno di 300 miglia per i primi che dovrebbero doppiarla domani giovedì in serata.
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