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04/10/2012 - 19:55

Around Island Race 2012

Andrea Pendibene
primo a Valencia!

Finalmente un successo netto per il navigatore solitario toscano, che conquista la Around Island Race 2012 tagliando il traguardo al Marina Real Juan Carlo 1 di Valencia

Inseguita, voluta, sofferta, finalmente conquistata: è la vittoria di Andrea Pendibene, velista e navigatore solitario viareggino dal carattere forte, tra i più longevi sulla difficilissima classe Mini650, reduce già da due Transat, una d’esordio conclusa e una seconda, da protagonista atteso dopo una stagione di vertice, terminata dopo poche ore per una disgraziata avaria.

Caduto e ripartito sempre, Pendibene - che è anche arruolato nel gruppo sportivo della Marina Militare - ha fatto dell’oceano il suo ufficio, dove trascorre ben più tempo di ogni altro impiegato e professionista. Vive da anni in Francia dove ha trovato un ecosistema culturale adatto al suo progetto, ha creato un team che comprende anche elementi affettivi, è visto come uno dei più completi e competenti marinai del circuito. E sta preparando alla grande la prossima Transat 650.

La vittoria dell’Around Island Race è un riconoscimento importante, un segnale che tutte le fatiche di Andrea stanno portando nella direzione giusta. Ecco le dichiarazioni di Andrea e il suo racconto da bordo della vittoriosa regata.
 
Andrea: sono molto soddisfatto, la prima vittoria della stagione in solitario e la prima con i colori della Marina Militare. Con il mio Capo Pisano, il Direttore Muro e Marisport ci stiamo organizzando per il proseguo. Questa vittoria la dedico a chi ha creduto in me. Ho passato momenti non facili in questa stagione, ma sono fiero di essere entrato in Marina.
 
Giovanna Valsecchi (è la fidanzata di Andrea ed anche la sua co-equipier nelle regate in doppio, ma anche la responsabile dello shore-team: ex laserista in squadra nazionale, ora votata alla vela oceanica in tutte le sue sfacettature): finalmente la vittoria in acque internazionali, dopo la prima fase della stagione altalenante ora Andrea sembra aver raggiunto la necessaria serenità. La Marina lo ha aiutato molto per questa regata e lui li ha ripagati alla sua maniera vincendo davanti a tutti e concludendo 5 overall.
 
IL RACCONTO DELLA REGATA
Il percorso iniziale di 300 miglia stato modificato e la partenza rinviata di 48h a causa di una forte depressione stagionale, quindi partenza e arrivo da Valencia con il tour di Ibiza e Formentera per un totale di 220 miglia.
 
Allo start sono partito in sordina per evitare inutili e dannose collisioni. Alla prima boa di percorso dopo 5 miglia ho girato primo e terzo assoluto. La prima notte non ho mai riposato, volevo tirare al massimo, e ho preso un po di vantaggio che gli inseguitori hanno annullato in approccio a Ibiza poich un bolla daria ha ricompattato il gruppo.
 
A met del tour di Ibiza ho scelto di allontanarmi dal gruppo con un bordo verso il largo, mentre gli altri bordeggiavano in costa. Ho preso un rischio grosso che ha pagato, infatti nel doppiaggio di Formentera ho girato secondo, ho seguito il francese e abbiamo rasato la costa. Era buio pesto e avevo messo il waypoint sotto le rocce del faro di Formentera. Siamo passati a meno di 20 metri di notte in solitario, un passaggio al limite da far venire il groppo in gola; ma non ci ho pensato e ho proseguito.
 
La risalita stata difficile per i continui salti di vento, ho cambiato strategia pi volte fino a che sfinito ho deciso di attaccare il pilota, sconnettere il cervello e pensare di essere in caserma a pranzo; cosi ho fatto per 40 minuti mangiando un ottimo liofilizzato e riposando 10 minuti.

Entrato il vento da sud ho messo lo spi maxi e l'ho tenuto fino a 10 miglia dal porto di Valencia, ho interpretato la strategia di arrivo considerando i salti di vento. I concorrenti che arrivavano con un flusso pi forte del mio e la rail dei mercantili con i continui arrivi e partenze. Ho quindi sostituito lo spi max con lo spi mini per evitare un caramella durante una strambata ed essere pi veloce nelle manovre.
 
A meno di 4  miglia dal porto  il vento calato ulteriormente, ho cambiato vele a ripetizione ed ho tentato un bordo in spiaggia sul basso fondale all'entrata del porto. Ultime 3 strambate ed arrivo al Marina Juan Carlos 1.
 
Ora si prepara la barca, si smonta, si rimonta, si controllano le attrezzature, si lavano le vele, si fa il debriefing e si pensa al proseguo della stagione. La vela e in particolare la navigazione offshore nel circuito internazionale Transat650 palestra di sport, di vita, dove devi imparare tutto velocemente perch in mare si da soli. E' necessario sapersela cavare sempre e in ogni situazione, prendendo scelte rapide rimanendo sempre lucidi e affrontare tutto con estrema sicurezza cercando di andare pi veloci degli altri, magari con l'aiuto della fortuna.

Ringrazio Giovanna che mi ha aiutato nei trasferimenti, nella scelta  della cambusa, nella preparazione  della barca,  nella strategia meteo per la regata e la Marina Militare che crede e incentiva lo sport della vela e le competizioni Internazionali di alto livello.

Andrea Pendibene (SV MM-Napoli).

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