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17/09/2021 - 00:52
Il retroscena: una lettera in extremis rilancia Auckland
America’s Cup 37, decisione rinviata
I NEOZELANDESI PRENDONO TEMPO (E CONVIENE SOLO A LORO) – Slitta la data della scelta e della comunicazione della sede della prossima Coppa America. “Tre proposte da finalizzare, molto interessanti, meglio prendere più tempo”, dicono i kiwi. E aggiungono per la prima volta “Auckland è sempre restata una possibilità”. Non fornita una nuova data. Probabile che la prossima Coppa slitti al 2025. Gli sfidanti delusi. Tutto in mano agli inglesi di Origin Sport Group
Niente decisione, niente comunicazione ufficiale, la notizia del giorno tanto atteso è che c’è un rinvio a data da destinarsi, per quanto riguarda le scelte chiave della prossima America’s Cup. Data, località, Protocollo. Soprattutto la località, dalla quale dipendono gran parte delle scelte e delle programmazioni degli sfidanti.
Sfidanti (annunciati e alla finestra) che infatti sono i più delusi da questo rinvio. Soprattutto dal rinvio senza data. Il club detentore e il team defender dopo tanti annunci e parecchie discussioni interne si prendono tutto il tempo che vogliono per decidere dove e come organizzare la prossima edizione del trofeo.
Non un passaggio elegantissimo. Da un lato è l’ammissione di una difficoltà a decidere, scegliendo tra proposte che sono definite allettanti e interessanti, ciascuna con i suoi pro e contro. Dall’altro la deliberata assenza dell’indicazione di una nuova scadenza, un mezzo schiaffo in faccia ad almeno tre sfidanti già pronti (compreso il challenger of record Ineos UK, che forse sperava di avere più sotto scacco il detentore preudo-alleato), più almeno altri 3 club/team che sulla prossima Coppa stanno facendo un pensiero. Tutti a bocca asciutta, tutti con la prospettiva di una attesa lunga e incerta.
Tre proposte offshore (cioè fuori dalla Nuova Zelanda) molto forti, ma ancora incomplete, alle quali dare più tempo per i dettagli: ha tutta l’aria di una (legittima) trattativa al rilancio, perché magari le proposte sono più o meno alla pari.
Poi magari RNZYS e ETNZ faranno a sorpresa l’annuncio a breve, ma resta l’atteggiamento tipico del detentore: la Coppa è mia e ci faccio quello che mi pare. Più o meno. Pensate a Luna Rossa: base aperta, team stipendiato e in attività, programmazione mezza avviata, contatti con nuovi innesti nel design team, e agenda aperta, che aspettava di essere riempita. Con la fumata nera di oggi, resta tutto fermo e avvolto nella nebbia dell’attesa. Un limbo che conviene solo al defender.
A completare l’opera, Dalton nel commento annuncia che “Auckland non è mai stata esclusa” e che adesso è arrivata in modo ufficiale la lettera del petroliere Dunphy e questo li obbliga a considerare la sua offerta per una difesa in casa. Dunphy avrebbe mandato la lettera alle 23:50, dieci minuti prima della scadenza del possibile annuncio.
Tutto il processo, viene chiarito nel comunicato, è in mano a Origin Sport Group, società di marketing ed eventi sportivi britannica che fa capo a Sir Keith Mills, tra i promotori delle Olimpiadi di Londra 2012, e certamente vicino a Jim Ratcliffe di Ineos. I cordoni della borsa e le decisioni chiave sembrano in mani inglesi.
Nei prossimi giorni sono attesi al salone nautico Max Sirena e altri di Luna Rossa e sarà interessante sentire il loro commento. Così come altri a livello internazionale.
IL COMUNICATO UFFICIALE DEL RINVIO - A seguito di un processo di selezione molto serrato per la località ospitante della 37a America's Cup (AC37), composto da tre proposte internazionali avvincenti e professionali, il Royal New Zealand Yacht Squadron (RNZYS) insieme a Emirates Team New Zealand (ETNZ), ha annunciato oggi che il periodo di selezione è stato esteso, affinché le sedi offshore preselezionate continuino a elaborare i dettagli finali e fornire ulteriori informazioni necessarie per le rispettive offerte.
Il Commodoro dell'RNZYS Aaron Young ha dichiarato: "A vantaggio sia della 37a America's Cup che dell'eventuale sede ospitante, preferiremmo concederci un po' più di tempo ora, quindi prendiamo la decisione giusta invece di una decisione affrettata".
ETNZ e RNZYS ritengono che sia prudente e responsabile estendere la scadenza in cui le sedi offshore possono continuare a far progredire i negoziati dopo che il blocco causa Covid in Nuova Zelanda ha reso impossibile per i membri del team ETNZ visitare le sedi proposte. Originariamente era stato pianificato di svolgere incontri faccia a faccia essenziali e di fornire il feedback finale del team per agire in base alle raccomandazioni di Origin Sports Group.
ETNZ e RNZYS hanno dovuto bilanciare la necessità di ulteriore tempo per assicurarsi di accettare un'offerta che fosse nel migliore interesse dell'evento dell'America's Cup con la necessità per gli sfidanti di conoscere la sede finale il prima possibile.
Inoltre, mercoledì mattina, ETNZ e RNZYS hanno ricevuto una lettera da Mark Dunphy in merito alla fattibilità del suo finanziamento per mantenere l'evento ad Auckland. Questa estensione del processo consentirà inoltre al sig. Dunphy ulteriore tempo per rispondere alle domande che gli abbiamo già rivolto il mese scorso.
Grant Dalton, CEO di ETNZ, ha commentato: “Il fatto fondamentale è che abbiamo un numero di sedi potenziali eccezionali che vanno letteralmente al limite, tutte con offerte forti e competitive sul tavolo e fermamente impegnate a completare gli accordi nelle prossime settimane – questo è un buon punto di partenza di sicuro. È frustrante non essere stati in grado di chiudere il nostro accordo con una sede ospitante entro la data prevista del 17 settembre come precedentemente proposto, ma ora ci stiamo concedendo più tempo per lavorare sui dettagli finali delle rispettive sedi come l'attuale situazione COVID in New La Zelanda ha reso il processo più difficile.
“Come abbiamo sempre sostenuto, per quanto improbabile possa sembrare, Auckland non è mai stata fuori dai giochi per ovvie ragioni. Quindi, ora che finalmente abbiamo una lettera dell’ultima ora dal signor Dunphy, sarebbe negligente da parte nostra non esplorare la fattibilità di un evento di Auckland e se in effetti può essere completamente finanziato a livello locale. Finora non ci sono state prove che ciò fosse vero”.
La ricerca dell'AC37 Host Venue è stata avviata nel maggio 2020 da Origin Sports Group, ma è stata sospesa per un periodo esclusivo di tre mesi dal 17 marzo, durante i quali il governo della Nuova Zelanda ha avuto il diritto esclusivo di negoziare AC37 che si terrà in Nuova Zelanda e continuato una volta trascorso questo periodo.
IL COMUNICATO ORIGINALE IN INGLESE
37TH AMERICA’S CUP HOST VENUE UPDATE: TIMELINE FOR DECISION IS EXTENDED
Following a very close 37th America’s Cup (AC37) Host Venue selection process consisting of three compelling and professional international proposals, the Royal New Zealand Yacht Squadron (RNZYS) together with Emirates Team New Zealand (ETNZ), announced today that they are extending the selection period for the shortlisted offshore venues to continue to work through final details and provide further information required for their respective bids.
RNZYS Commodore Aaron Young said: “For the benefit of both the 37th America’s Cup and the eventual host venue, we would rather allow some more time now so we make the right decision as opposed to a rushed decision.”
ETNZ and RNZYS believe it is both prudent and responsible to extend the deadline in which the offshore venues can continue to progress negotiations after Covid lockdown in New Zealand has made it impossible for ETNZ team members to visit the venues. It was originally planned to carry out essential face to face meetings and to provide final team feedback to act on Origin Sports Group’s recommendations.
ETNZ and RNZYS have had to balance the need for further time to ensure they accept a bid that is in the best interests of the America’s Cup event with the need for Challengers to know the final venue as soon as practicable.
Furthermore, on Wednesday morning, ETNZ and RNZYS received a letter from Mark Dunphy regarding the viability of his funding to maintain the event in Auckland. This extension of the process will also allow Mr Dunphy further time to answer the questions we have already put to him over the past month.
Grant Dalton, CEO of ETNZ, commented:
“The fundamental fact is that we have a number of outstanding potential venues literally going down to the wire and all of them with strong and competitive bids on the table and firmly committed to completing agreements in the coming weeks – that’s a good place to be in for sure. It’s frustrating not to have been able to close our agreement with a Host Venue by the planned date of 17 September as previously proposed but we are now giving ourselves more time to work through the final details of the respective venues as the current COVID situation in New Zealand has made the process more difficult.
As we have always maintained throughout, however unlikely it seemed, Auckland has never been off the table for obvious reasons. So now that we finally have an 11th hour letter from Mr Dunphy, it would be remiss of us not to explore the viability of an Auckland event and if it in fact can be fully and completely funded locally. To date there has been no evidence of this being the case.”
The search for the AC37 Host Venue was started back in May 2020 by Origin Sports Group but was paused for an exclusive three-month period from March 17th, during which the New Zealand Government had the exclusive right to negotiate AC37 being held in New Zealand and continued once this period lapsed.
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