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11/05/2017 - 16:41

Sport italiano

La Sensini vice di Malagò

Alessandra Sensini, 4 medaglie olimpiche nel windsurf, direttore tecnico giovanile FIV, è stata nominata vice presidente del CONI, nell'assemblea che ha rieletto Giovanni Malagò alla guida dello sport italiano. Prima di lei la vela era arrivata a questa carica solo con Beppe Croce. Franco Chimenti è l'altro vice presidente vicario. Massimo Fabbricini resterà segretario generale ma in seguito assumerà l'incarico di presidente della CONI Servizi, e sarà sostituito da Carlo Mornati

 

La fatica più grande per Malagò c'era stata quattro anni fa, quando si presentò da outsider per superare Lello Pagnozzi, segretario generale di Petrucci, lungo corso CONI. Vinse, si prese lo sport, e ha provato a mettere un po' del suo stile, passione e scorciatoie, capacità di coinvolgere e voglia di volare alto, al Comitato Olimpico. C'è riuscito in parte, ha innovato e riorganizzato, ha perso il sogno delle Olimpiadi di Roma 2024 (ma adesso forse passerà un altro treno, per Milano 2028...), ha tenuto saldi i rapporti con la politica e insomma messo in atto la sua visione del mondo sportivo.

La rielezione era scontata, e non per mancanza di democrazia, come qualche commento improvvisato vuole far credere, ma per oggettiva ingombranza del personaggio. Ancora nel pieno delle energie e delle voglie. La decisione della vicepresidenza di una sua fedelissima da sempre, già all'Aniene, come Alessandra Sensini, regala alla vela italiana una carica prestigiosa, che può (ma anche non) essere solo simbolica, dipende dal tempo a disposizione e dagli scenari che si delineeranno. Di certo fare il DT giovanile della vela e il VP del CONI di Malagò 2 sarà una bella impresa, ardua almeno al livello delle sue tante campagne olimpiche. Ma sapendo come sono finite quelle avventure, quattro volte su sei con medaglie, c'è da essere ottimisti.

Prima della Sensini, solo Beppe Croce era arrivato alla carica di vice presidente CONI, nel 1973, per poi dimettersi cinque anni dopo, per solidarietà con l'allora presidente Giulio Onesti. 

LA SODDISFAZIONE DI ETTORRE - "Sono molto contento della nomina di Alessandra alla Vice Presidenza del CONI - ha commentato il presidente della FIV, Francesco Ettorre, a conclusione dell'elezione - perché ritengo che sia un'atleta che ha dato e potrà ancora dare molto allo sport italiano. Il risultato di oggi lo ritengo un successo della vela italiana che è in grado di formare dirigenti sportivi apprezzati da tutto il movimento sportivo per le loro capacità e la serietà e anche un riconoscimento per il lavoro che la Federazione Italiana Vela sta portando avanti".

(Coni) Giovanni Malagò, in carica dal 19 febbraio 2013, è stato rieletto a larghissima maggioranza dal Consiglio Nazionale che si è riunito questa mattina nel Salone d’Onore, ottenendo 67 voti e superando lo sfidante Sergio Grifoni, ex presidente della Federazione Italiana Orienteering, che ha ottenuto due preferenze. Erano presenti 75 aventi diritto al voto (5 schede bianche e una nulla).

Malagò, 58 anni, è al suo secondo mandato alla guida del Comitato Olimpico Nazionale Italiano. Il Consiglio Nazionale ha successivamente provveduto a eleggere la Giunta Nazionale: DIRIGENTI (7): Franco Chimenti (54), Angelo Binaghi (45), Sabatino Aracu (34), Alfio Giomi (30), Francesco Ricci Bitti (27), Carlo Magri (27), Flavio Roda (27) e vittorioso al ballottaggio (45-25) con Luciano Rossi.Non eletti: Luciano Rossi (27), Fabio Pigozzi (25), Renato Di Rocco (21), Ugo Claudio Matteoli (11), Gianfranco Ravà (6), Riccardo Fraccari (5), Sergio Anesi (3), Luca Di Mauro (2). COMITATI REGIONALI (1): Sergio D'Antoni (30). Non eletti: Fabio Sturani (27), Riccardo Viola (15) DELEGATI PROVINCIALI (1): Guglielmo Talento (40). Non eletto: Gianfranco Porqueddu (31) ENTI DI PROMOZIONE SPORTIVA (1): Giovanni Gallo (43). Non eletto: Claudio Barbaro (29) ATLETI (2): Alessandra Sensini (40), Roberto Cammarelle (31) TECNICI (1): Valentina Turisini (67).

La Giunta Nazionale, su proposta di Malagò, ha nominato come Vice Presidenti Franco Chimenti (Vicario) e Alessandra Sensini, mentre Roberto Fabbricini è stato confermato come Segretario Generale. Confermato anche Carlo Mornati in qualità di Vice Segretario Generale. Contestualmente Franco Chimenti ha rimesso il mandato come Presidente della Coni Servizi, carica che verrà assunta ad interim da Malagò fino ai Giochi di PyeongChang 2018. Lo stesso Malagò ha anche anticipato che, d'intesa con l'azionista di riferimento, dopo l'evento olimpico in Corea del Sud, Fabbricini assumerà la carica di Presidente della Coni Servizi e Carlo Mornati diventerà il Segretario Generale del CONI.

La Giunta ha confermato infine il mandato al Procuratore Generale dello Sport, Enrico Cataldi, e al Responsabile della Nado Italia, Leonardo Gallitelli. Malagò ha anche annunciato che il 12 giugno, alle 18, il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, incontrerà al Foro Italico i 250 rappresentanti delle istituzioni sportive italiane. Il Presidente - che ha ricevuto una telefonata di complimenti da parte del numero uno del CIO, Thomas Bach - ha quindi ringraziato il Consiglio per avergli rinnovato la fiducia e rivolto lo sguardo al futuro.

"La priorità è risolvere tutti i dubbi legati alle interpretazioni normative e continuare nell'opera di riorganizzazione della macchina. Dobbiamo fare qualcosa di più e di diverso rispetto a quanto fatto fino a oggi, fondersi, fare sinergie per trovare risorse supplementari per il nostro mondo. Non dobbiamo rinunciare al sogno olimpico". Sul bilancio dell'ultimo quadriennio. "Per la prima volta è stato redatto il bilancio di mandato: è il biglietto da visita più importante per comprendere ciò che è stato fatto. I 4/5 di quanto programmato è stato realizzato, altre situazioni non sono dipese dalla volontà del CONI. Penso però a quanto si è fatto in molti settori del nostro mondo: penso all’Istituto di Medicina e Scienza, alla formidabile crescita della Scuola dello Sport, penso al percorso fatto per riformare la giustizia sportiva e alla credibilità acquisita a livello internazionale relativamente al tema dell’antidoping, dove siamo diventati modello da imitare, attribuendo autonomia al sistema.

"E poi c’è il tema dello sport a scuola, dove i dati sono ancora impietosi: ci abbiamo messo la faccia e le risorse ma si deve ancora molto, raccogliendo risultati importanti sotto il profilo della pratica sportiva. In 4 anni sono cambiati più volte i referenti a livello istituzionale e non è stato facile portare avanti le nostre istanze, anche se con il capo di gabinetto Francesco Soro ci siamo fatti rispettare. Ora però è indispensabile avere una legislatura piena e pianificare la legge quadro del nostro sistema, non tenendo più conto di apparati legislativi che sono ormai desueti. Dobbiamo uscire dai recinti, dobbiamo volare alto, mettendo da parte i protagonismi e ogni conflitto d’interesse. E’ per legittimare la credibilità che ci viene riconosciuta, come conferma l’attribuzione di risorse del Governo per il progetto Sport e Periferie. Riusciremo a superare le difficoltà, a reperire nuove risorse, a uniformare statuti e regolamenti. I risultati sportivi poi sono sotto gli occhi di tutti: l’associazionismo di base è il nostro motore. Vogliamo andare avanti, facendo leva su coraggio e idee: poi la differenza la fanno le persone, soprattutto i 12 milioni di tesserati. Viva lo sport”.

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