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03/12/2018 - 17:19
Ogni giorno ce n'è una nuova
WS, irregolarità nel voto?
Altra grana per la federvela mondiale, che oscilla tra decisionismo assolutista e sfascio gestionale. Si inasprisce il contenzioso legale sul tema antitrust. E un report sul Council di Sarasota (quello che ha deciso lo status olimpico della Keelboat Offshore e la fine del Finn) fa emergere discrepanze sui voti finali. E rimette in discussione il raggiungimento del 75% necessario alla mozione urgente del presidente Kim Andersen. Mail di fuoco da molti council members. E adesso?
Non c'è proprio pace per la disastrata governance di World Sailing, l'ente che dovrebbe presiedere alla vela mondiale e appare incapace persino di badare al suo stesso funzionamento. Il dopo-Sarasota è tutt'altro che sereno. Il procedimento antitrust, del quale abbiamo parlato a più riprese, è ormai avviato e si attendono decisioni da parte delle autorità di indagine. Non ci sono certezze si tempi e tantomeno sulle conclusioni, ma a Londra non dormono affatto sogni tranquilli.
Lo dimostrano due cose: la prima è stata l'adozione di una policy antitrust ufficiale a cavallo dell'Annual Conference, che stabilisce la fine dei monopoli dal 2021 (e che a molti è sembrata una clamorosa ammissione di colpa), che comunque porterà a cambiamenti importanti e progressivi nel mercato delle classi olimpiche (e non solo), già a partire dai prossimi mesi. La seconda sta nelle voci - tutte da verificare - secondo le quali ci sarebbe un contrattacco dei legali di World Sailing nei confronti di chi ha promosso il caso alle autorità amministrative. Atteggiamento inutile nella sostanza, perchè come detto il procedimento, qualunque sia il suo esito finale, è ormai partito ed è autonomo dai suoi stessi promotori, e che denota un nervosismo e una protervia certo non adatti al ruolo di "sport governing body" che dovrebbe guidare la vita di quell'ente. Se è vero è un peccato.
IRREGOLARITA' NEL VOTO (O NEL SUO REPORT)? - L'ultima vicenda poi è incresciosa. La porta a conoscenza del mondo velico il "solito" attivissimo Tom Ehman, l'ex guru degli anni ruggenti dell'America's Cup, con il suo fanzine Sailing Illustrated. Il CEO di WS Andy Hunt ha inviato ai membri del Council il report con le "minute" della riunione e i dettagli del voto. Su questi ultimi pare si sia scatenata una nuova battaglia: "numerosi council members", secondo Sailing Illustrated, avrebbero scritto a WS lamentando che il loro voto è stato riportato impropriamente. Insomma, ci potrebbe essere (le verifiche sono in corso) un "errore" dei conteggi delle schede. Che, se fosse vero, potrebbe significare il mancato raggiungimento della maggioranza qualificata del 75% richiesta per far passare la delibera urgente del presidente Kim Andersen sulla Keelboat Offshore.
Walter Cavallucci, componente italiano del Council, non è tra coloro che hanno inviato la mail "per la semplice ragione che il mio voto è stato riportato correttamente", spiega e aggiunge: "non so davvero cosa possa accadere." Gli sviluppi, con questo clima teso, possono essere all'ordine del giorno. Saily segue da vicino la vicenda per aggiornarvi.
PAUL HENDERSON SCRIVE AL BOARD: SI RIVOTI - Una mail di inaudita forza è inoltre arrivata al presidente Andersen e a tutto il suo board di vicepresidenti dall'ex presidente ISAF Paul Henderson. Citando il caso emerso delle irregolarità nel voto decisivo del Council, ed esaminando al proposito le interpretazioni legali della Gran Bretagna e di alcuni avvocati parlamentari, Henderson di fatto ritiene che l'Executive Board non abbia altra scelta che riconsiderare il voto e ripetere il processo di scelta sulla Submission 37, anche considerando il forte impatto sul mondo della vela (è quella che ha introdotto la Keelboat Offshore come specialità olimpica). I tempi del resto, continua "The Pope" Handerson, ci sono, dal momento che il CIO ratificherà le scelte per Parigi 2024 entro il 2021.
Il concetto chiave - anche al di là dei malfunzionamenti emersi nel computo dei voti - che Henderson ripete come un mantra, è che il modo in cui la late-submission è giunta al voto del Council ha di fatto impedito ai membri del consesso di discutere e consultarsi direttamente con coloro che essi rappresentano, ovvero "Their competitive olympic sailors". Per questo alla fine Paul Henderson, che è membro onorario di WS da former president, si augura che si torni al voto in un futuro meeting del Council.
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