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04/10/2016 - 18:29
La vela mondiale vuole uscire dall'angolo
La vela mondiale vuole uscire dall'angolo
World Sailing maquillage
Sport, Natura e Tecnologia: un nuovo (l'ennesimo) marchio, una nuova brand identity, un nuovo posizionamento strategico di valori e messaggi - GUARDA IL VIDEO
La Federvela mondiale si rifà ancora il trucco e prova a rilanciare la propria immagine. C'è davvero qualcosa di nuovo da comunicare, o è la prova che ce la passiamo davvero maluccio?
Quante volte ha cambiato marchio la Coca Cola? E Apple? O BMW? I grandi marchi, che possiedono quella che si chiama "brand identity" e "brand awareness" molto forti, non hanno bisogno di cambiare immagine, di ammodernarsi, di cambiarsi d'abito. Forti sono e forti restano. Chi cambia, spesso (anche se non sempre) lo fa per necessità: un cambio di proprietà, strategia o posizionamento, la voglia di parlare a un pubblico nuovo, l'obbligo di darsi una rinfrescata per uscire da un periodo oscuro, superare una crisi, darsi una scossa. Altre volte è un momento di crescita: finita una fase se ne apre un'altra e l'ente o l'azienda vuole affrontarla con un vestito nuovissimo e fiammante, al passo con la sua nuova realtà. Cambiare marchio ha sempre costi notevoli, di ricerca, grafica, produzione, aggiornamenti, e comporta un lungo lavoro di comunicazione per imporre la nuova immagine coordinata.
A quale di questi casi appartiene quello della federazione internazionale della vela, che dopo aver recentemente cambiato nome (da ISAF, International Sailing Federation) in World Sailing, e rivisto il proprio logo (benchè con una semplice rivisitazione di quello esistente), decide in questo autunno delicatissimo (appena 40 giorni dopo le Olimpiadi di Rio 2016, un mese prima dell'Annual Conference di Barcellona che culminerà con l'Assemblea Generale elettiva del nuovo Presidente e nuovo Council, e nel pieno di un delicato passaggio che porterà nella primavera del 2017 alla scelta delle nuove categorie olimpiche dello sport velico), di presentarsi tutta nuova con logo, font, colori e persino messaggi-chiave, alla comunità dei propri associati e dello sport mondiale?
COMUNICATO E VIDEO
Il comunicato di World Sailing parla di "lancio di un nuovo posizionamento strategico: Vela come Sport, Natura e Tecnologia in perfetta armonia". Dunque non si tratta solo di un piccolo maquillage, ma di una ristrutturazione dell'immagine della vela mondiale, a partire dall'ente che con orgoglio rivendica la sua gestione complessiva. C'è anche un video (che trovate a questo link) che riassume il tutto in immagini e parole, confermando la vocazione di WS ad essere la casa di tutte le vele possibili. Interessante, forse, notare i contenuti del video: tanta vela oceanica, tantissimi catamarani sui foiling, un po' di vela olimpica, spruzzate di altura, vela giovanile, windsurf, kiteboard eccetera eccetera...
"Una nuova, fresca e moderna identità del marchio", dice ancora World Sailing: "Un'identità più forte e più contemporanea che affianca una nuova visione e la missione di fare dei tre elementi - Sport, Natura e Tecnologia - il core dell'attività dell'ente, completando la transizione da International Sailing Federation (ISAF) a World Sailing, avviata nel novembre del 2015." Messa così, sembra un passaggio già previsto.
La nuova identità ha già sostituito le proprietà digitali di WS ed è stata oggetto di una forte comunicazione tra i velisti il cui strumento principale è il film: World Sailing: Sport, Natura e Tecnologia. Difficile sfuggire alla tentazione di valutare la portata elettorale di questo passaggio, per la tempistica descritta, e considerando che l'identificazione della nuova mission e della nuova visione sono soprattutto il risultato dei primi mesi di lavoro del CEO (Chief Executive Officer, il general manager) Andy Hunt, il quale a sua volta è un "prodotto" della presidenza di Carlo Croce (uno che, quanto a cambiamenti di marchi, non è nuovo: l'ha fatto anche con la FIV).
Leggiamo ancora il comunicato WS.
"La Visione: un mondo nel quale milioni di persone si appassionano alla vela, ispirati dalla relazione unica che esiste tra sport, tecnologia e le forze della natura: tutti noi lavoriamo per proteggere le acque del mondo": c'è dunque l'introduzione nei messaggi dell'aspetto ambientalista.
"La Mission:
- Rendere la vela più eccitante, accattivante e accessibile per tutti, sia per praticarla che per guardarla; e utilizzare le nostre risorse e influenza per creare un futuro sostenibile per il nostro sport e per le acque del mondo.
- Creare e regolamentare eventi sportivi spettacolari per mettere in vetrina il potere naturale del nostro sport: il vento.
- Costruire un profilo e una immagine forti per la vela nel mondo, usando i nostri elementi chiave di differenza, in sintonia con la gente, e offrire a tutti uno Sport per tutta la vita.
- Creare un programma concreto di sistenibilità che massimizzi gli effetti positivi che la comunità della vela può avere dall'ambiente. Tutto ciò si riassume nel semplice messaggio: Sport, Tecnologia e Natura in perfetta armonia.
E' stato proprio Il CEO di World Sailing Andy Hunt a commentare: "Dobbiamo adattare e bloccare le opportunità che ci si presentano, e il nostro nuovo posizionamento riflette sia la sostanza che le emozioni per le quali abbiamo la passione per la vela. Un marchio più contemporaneo rappresenta meglio le nostre nuove proposte, per assicurarci un ruolo di rilievo in un mercato affollato, e fornirci la flessibilità di seguire i bisogni di comunicazione di un'organizzazione moderna, complessa e multi-canale come la nostra.
"Speriamo che questa nuova identità sia in sintonia con gli appassionati, gli sponsor, la comunità della vela, e in qualche modo riunisca i desideri collettivi dei velisti, di essere i guardiani degli oceani. All'Annual Conference di Barcelona il nuovo marchio farà il proprio esordio, in modo che il mondo della vela possa massimizzare l'impatto della nuova visione e missione di World Sailing. La vela sarà al centro di progetti per un futuro sostenibile dello sport, e più specificamente della salute delle acque del pianeta. Il dialogo e l'impegno saranno incentrati su questo tema generale: il nostro futuro sostenibile."
La Federvela mondiale si rifà ancora il trucco e prova a rilanciare la propria immagine. C'è davvero qualcosa di nuovo da comunicare, o è la prova che ce la passiamo davvero maluccio?
Quante volte ha cambiato marchio la Coca Cola? E Apple? O BMW? I grandi marchi, che possiedono quella che si chiama "brand identity" e "brand awareness" molto forti, non hanno bisogno di cambiare immagine, di ammodernarsi, di cambiarsi d'abito. Forti sono e forti restano. Chi cambia, spesso (anche se non sempre) lo fa per necessità: un cambio di proprietà, strategia o posizionamento, la voglia di parlare a un pubblico nuovo, l'obbligo di darsi una rinfrescata per uscire da un periodo oscuro, superare una crisi, darsi una scossa. Altre volte è un momento di crescita: finita una fase se ne apre un'altra e l'ente o l'azienda vuole affrontarla con un vestito nuovissimo e fiammante, al passo con la sua nuova realtà. Cambiare marchio ha sempre costi notevoli, di ricerca, grafica, produzione, aggiornamenti, e comporta un lungo lavoro di comunicazione per imporre la nuova immagine coordinata.
A quale di questi casi appartiene quello della federazione internazionale della vela, che dopo aver recentemente cambiato nome (da ISAF, International Sailing Federation) in World Sailing, e rivisto il proprio logo (benchè con una semplice rivisitazione di quello esistente), decide in questo autunno delicatissimo (appena 40 giorni dopo le Olimpiadi di Rio 2016, un mese prima dell'Annual Conference di Barcellona che culminerà con l'Assemblea Generale elettiva del nuovo Presidente e nuovo Council, e nel pieno di un delicato passaggio che porterà nella primavera del 2017 alla scelta delle nuove categorie olimpiche dello sport velico), di presentarsi tutta nuova con logo, font, colori e persino messaggi-chiave, alla comunità dei propri associati e dello sport mondiale?
COMUNICATO E VIDEO
Il comunicato di World Sailing parla di "lancio di un nuovo posizionamento strategico: Vela come Sport, Natura e Tecnologia in perfetta armonia". Dunque non si tratta solo di un piccolo maquillage, ma di una ristrutturazione dell'immagine della vela mondiale, a partire dall'ente che con orgoglio rivendica la sua gestione complessiva. C'è anche un video (che trovate a questo link) che riassume il tutto in immagini e parole, confermando la vocazione di WS ad essere la casa di tutte le vele possibili. Interessante, forse, notare i contenuti del video: tanta vela oceanica, tantissimi catamarani sui foiling, un po' di vela olimpica, spruzzate di altura, vela giovanile, windsurf, kiteboard eccetera eccetera...
"Una nuova, fresca e moderna identità del marchio", dice ancora World Sailing: "Un'identità più forte e più contemporanea che affianca una nuova visione e la missione di fare dei tre elementi - Sport, Natura e Tecnologia - il core dell'attività dell'ente, completando la transizione da International Sailing Federation (ISAF) a World Sailing, avviata nel novembre del 2015." Messa così, sembra un passaggio già previsto.
La nuova identità ha già sostituito le proprietà digitali di WS ed è stata oggetto di una forte comunicazione tra i velisti il cui strumento principale è il film: World Sailing: Sport, Natura e Tecnologia. Difficile sfuggire alla tentazione di valutare la portata elettorale di questo passaggio, per la tempistica descritta, e considerando che l'identificazione della nuova mission e della nuova visione sono soprattutto il risultato dei primi mesi di lavoro del CEO (Chief Executive Officer, il general manager) Andy Hunt, il quale a sua volta è un "prodotto" della presidenza di Carlo Croce (uno che, quanto a cambiamenti di marchi, non è nuovo: l'ha fatto anche con la FIV).
Leggiamo ancora il comunicato WS.
"La Visione: un mondo nel quale milioni di persone si appassionano alla vela, ispirati dalla relazione unica che esiste tra sport, tecnologia e le forze della natura: tutti noi lavoriamo per proteggere le acque del mondo": c'è dunque l'introduzione nei messaggi dell'aspetto ambientalista.
"La Mission:
- Rendere la vela più eccitante, accattivante e accessibile per tutti, sia per praticarla che per guardarla; e utilizzare le nostre risorse e influenza per creare un futuro sostenibile per il nostro sport e per le acque del mondo.
- Creare e regolamentare eventi sportivi spettacolari per mettere in vetrina il potere naturale del nostro sport: il vento.
- Costruire un profilo e una immagine forti per la vela nel mondo, usando i nostri elementi chiave di differenza, in sintonia con la gente, e offrire a tutti uno Sport per tutta la vita.
- Creare un programma concreto di sistenibilità che massimizzi gli effetti positivi che la comunità della vela può avere dall'ambiente. Tutto ciò si riassume nel semplice messaggio: Sport, Tecnologia e Natura in perfetta armonia.
E' stato proprio Il CEO di World Sailing Andy Hunt a commentare: "Dobbiamo adattare e bloccare le opportunità che ci si presentano, e il nostro nuovo posizionamento riflette sia la sostanza che le emozioni per le quali abbiamo la passione per la vela. Un marchio più contemporaneo rappresenta meglio le nostre nuove proposte, per assicurarci un ruolo di rilievo in un mercato affollato, e fornirci la flessibilità di seguire i bisogni di comunicazione di un'organizzazione moderna, complessa e multi-canale come la nostra.
"Speriamo che questa nuova identità sia in sintonia con gli appassionati, gli sponsor, la comunità della vela, e in qualche modo riunisca i desideri collettivi dei velisti, di essere i guardiani degli oceani. All'Annual Conference di Barcelona il nuovo marchio farà il proprio esordio, in modo che il mondo della vela possa massimizzare l'impatto della nuova visione e missione di World Sailing. La vela sarà al centro di progetti per un futuro sostenibile dello sport, e più specificamente della salute delle acque del pianeta. Il dialogo e l'impegno saranno incentrati su questo tema generale: il nostro futuro sostenibile."
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