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16/10/2020 - 16:20
La vela mondiale elegge il suo futuro
World Sailing, chiusi i primi voti
LUNEDI I RISULTATI: DUE CANDIDATI ALLA PRESIDENZA USCIRANNO DALLA CORSA - I RUMORS - Venerdi 16 ottobre si chiude la prima tornata di voto per le 149 nazioni membre di World Sailing, che si esprimono sui candidati alla presidenza e alle sette vicepresidenze (il Board). Presto (forse lunedi) sapremo chi sono i due meno votati che escono di scena dalla corsa presidenziale. E quali saranno i due nomi della volata finale (voto 20-23 ottobre, risultati all'assemblea online)
Kim-Gerardo-Scott-Quanhai. Andersen-Seeliger-Perry-Li. Danimarca-Spagna-Uruguay-Cina. Questa la griglia di partenza della corsa alla presidenza della vela mondiale. Oggi venerdi 16 ottobre si chiude il primo turno di voto. Le nazioni (149 con diritto di voto) si esprimono sui quattro candidati. All'esito del voto, se nessuno avrà ottenuto il 50%+1 dei voti (eventualità difficilissima visto il numero dei pretendenti), i due meno votati saranno eslcusi dalla fase successiva di voto (dal 20 al 23 ottobre), alla quale parteciperanno sono due candidati, i più votati nella prima tornata. Il risultato, e quindi il presidente World Sailing 2021-2024, sarà comunicato direttamente nel corso dell'assemblea generale che chiude la Annual Conference, quest'anno tenuta in modalità remota, online.
Parlare di rumors è eccessivo: in questa fase tutti gli osservatori, persino a livello del CIO e dei media internazionali che coprono tutti gli sport olimpici, concordano sul fatto che la corsa alla presidenza della vela mondiale sarà tiratissima e si risolverà solo in volata. Se Kim Andersen nel 2016 superò Carlo Croce 52 a 46, è facile immaginare questo scenario. Se non rumors, però, e in assenza di reali exit-poll, almeno sensazioni colte in giro. La campagna elettorale non ha giovato a Scott Perry e anche Kim Andersen ha confermato le sue difficoltà. Tuttavia da presidente in carica il danese ha ancora delle carte importanti da giocarsi perla rielezione.
Gerardo Seeliger, il primo a candidarsi quasi due anni fa, potrebbe essere un po' appesantito dalla lunga fuga solitaria, nonchè dall'età, eppure molti lo vedono vincente per lo spirito innovatore che incarna. Lo spagnolo è infatti l'unico volto veramente nuovo tra i quattro, essendo Kim presidente e Scott e Quanhai membri attuali del Board. Dunque l'unico che puo' parlare di cambiamento sembrerebbe proprio l'anziano Seeliger.
Infine il cinese Li: vantaggi e svantaggi per lui, da un lato la forza finanziaria che potrebbe rappresentare (è l'unico che ha promesso di portare sponsor nel suo programma elettorale, e i mezzi per farlo non gli mancano) e il supporto di tutto l'Oriente e dei paesi emergenti. Dall'altro, a sfavore, il clima politico internazionale che si è molto guastato con gli anatemi USA contro la Cina, e che potrebbe pesare su Li in un eventuale ballottaggio finale contro un candidato più "occidentale".
In una foto istantanea Perry sembrerebbe destinato a uscire al primo turno, insieme a un altro: chi sarà tra i tre? Se al presidente uscente diamo un minimo di vantaggio dalla carica ricoperta potrebbero restare in bilico Seelinger e Li. La finale sarà Andersen-Li? O Andersen-Seeliger? O addirittura Seeliger-Li, qualora anche Kim uscisse clamorosamente al primo turno? Lo sapremo al più tardi lunedi.
BOARD - Quanto ai voti per i candidati al Board (15 in corsa per 7 posti, due italiani tra questi, Luca Devoti e Riccardo Simoneschi), anche per loro questo venerdi 16 si chiude la prima tornata di voto, dipenderà dai risultati l'eventualità di ricorrere a un secondo turno. Comunque il risultato del voto del Board sarà comunicato solo nel corso dell'annual conference.
QUI IL NOSTRO ULTIMO RIEPILOGO CON LA LISTA DI TUTTI I CANDIDATI E GLI SCENARI
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