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13/11/2014 - 14:29

La vela oceanica del terzo millennio fa i conti con nuovi rischi

Volvo Ocean Race,
paura dei pirati?

Dagli esperti di sicurezza via libera alla flotta della Volvo Ocean Race: la tappa da Cape Town a Abu Dhabi (6125 miglia, partenza mercoledi 19) sarà senza le soste intermedie e i trasporti speciali cui fu costretta due anni fa. Motivo? Gli episodi di pirateria sono drasticamente diminuiti. Le scelte restano comunque aperte, anche per la tappa successiva. Ecco come si preparano gli organizzatori e i team in gara


La grande vela sugli oceani nel terzo millennio deve fare i conti con le realtà nuove dei tempi. L'inquinamento e le modifiche climatiche che influiscono sui venti dominanti, sulle temperature dell'acqua e sui limiti dei ghiacci, e i rischi per la sicurezza della navigazione in alcuni tratti di oceani infestati dal fenomeno della pirateria.

La seconda tappa della Volvo Ocean Race 2014-2015 da Cape Town a Abu Dhabi, che partirà mercoledi 19 novembre, è tra quelle considerate a rischio, visto che attraversa il mare dove in passato è stata maggiore l'attività e gli attacchi di organizzazioni di pirati. L'Oceano Indiano, una volta passato il Madagascar, costeggia la Somalia, passa al largo del Golfo di Aden e quindi affronta il Mare Arabo verso il Golfo di Oman e quindi l'arrivo nel Golfo Persico, a poche miglia dalla costa iraniana. Non c'è bisogno di essere esperti di geopolitica per capire che non si tratta di mari semplici e tranquilli.

Così persino una regata velica deve fare i conti con questa realtà. Le novità di quest'anno però, sembrano positive, come ha annunciato Knut Frostad. La tappa non avrà interruzioni. La flotta della Volvo Ocean Race navigherà direttamente da Città del Capo ad Abu Dhabi. Gli esperti di sicurezza della regata hanno dato il via libera grazie a una netta diminuzione del rischio pirateria.

Come si ricorderà nell'edizione 2011/12 le barche partecipanti al giro del mondo a vela furono trasportata via cargo dalle Maldive a Sharjah durante la seconda tappa a causa del forte rischio di attacchi da parte di pirati nell'oceano Indiano. Allo stesso modo furono trasportate indietro per la terza tappa. Da allora, il problema della pirateria è diminuito in maniera drastica grazie all'intervento internazionale nell'area e il solo episodio registrato recentemente è avvenuto nella zona più occidentale, ben lontano dalla rotta della Volvo Ocean Race.

Il CEO della regata Knut Frostad ha sottolineato che lui e il Race Director Jack Lloyd continueranno a lavorare in stretto contatto con gli esperti di sicurezza marittima, monitorando la situazione ogni giorno. “Se dovesse cambiare qualcosa sul tema rischio in questa tappa, e nella prossima, siamo in grado di cambiare piano in ogni momento. La sicurezza degli equipaggi è ovviamente una priorità assoluta. Non siamo esperti di sicurezza marittima ma lavoriamo con chi lo è e il loro suggerimento è stato che possiamo intraprendere questa linea d'azione.”

Frostad ha aggiunto che ci saranno delle zone di esclusione alla navigazione che terranno la flotta lontana da aree con possibili problemi, ma che queste zone saranno molto meno restrittive di quanto inizialmente annunciato ai partecipanti. “Adesso le barche hanno maggiori e migliori opzioni per scegliere la loro strategia, con chance migliori di quanto previsto prima della partenza da Alicante. Seguiremo le barche come di consueto sulla cartografia elettronica, che mostrerà la loro posizione effettiva” ha spiegato “Sarà una tappa interessante, proprio come lo è stata la prima.”

Sulla carta questa seconda tappa sembra sarà leggermente più corta di quanto previsto, fino a tre giorni, sebbene le condizioni meteo molto variabili potrebbero comportare notevoli differenze nella data di arrivo prevista nell'Emirato.

Ian Millen, direttore esecutivo di Dryad Maritime, l'azienda di consulenza che si occupa di monitorare la situazione della sicurezza in mare, ha dichiarato che: “Dal 2011 il livello della pirateria è cambiato in maniera evidente. In effetti sulla rotta che seguirà la flotta non c'è stato alcun atto di pirateria nel corso del 2014. E' impossibile, naturalmente, eliminare completamente il rischio e sia noi che gli organizzatori della regata teniamo alta la guardia e se dovesse verificarsi un incidente sul percorso si potrebbe variare la rotta, oppure si potrebbero prendere contromisure di altra natura.” Millen ha spiegato che il livello degli attacchi è diminuito considerevolmente grazie a una serie di fattori, incluso un miglior controllo in mare, più guardie armate a bordo delle navi e una maggiore attenzione alle regole di sicurezza.

La seconda tappa della Volvo Ocean Race partirà dal Sudafrica il prossimo mercoledì 19 novembre, e sarà lunga 6.125 miglia teoriche. In totale la regata copre 38,487 miglia, visita 11 sedi di tappa in tutti i continenti e si concluderà a Goteborg, in Svezia, il 27 giugno 2015.

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