Vento in faccia, schizzi salati e scie liquide: ecco la nostra risposta
Voglia pazza di vela, come riparte l'Altura
ITALIANO ALTURA A GAETA: VERSO UN'EDIZIONE DA RICORDARE - Il Presidente UVAI Fabrizio Gagliardi, fa il punto sulla stagione, che dalla grande paura può passare al forte entusiasmo. "Tutti stanno riprogrammando, sarà un anno di regate ristretto in meno di sei mesi". Il caso più eclatante è il Campionato Italiano di Gaeta: 75 iscritti finora, e grande qualità. Il nuovo calendario regate - PROTOCOLLI SANITARI? A TERRA COME GIA' PREVISTO E ATTUATO. MA IN BARCA TUTTO NORMALE
La storia che più chiarisce lo stato della vela d'altura in Italia la racconta Fabrizio Gagliardi, presidente dell'UVAI, l'Unione Vela Altura Italiana, l'associazione che riunisce oltre duemila armatori di barche a vela cabinate. "Eravamo in pieno lockdown, con gli organizzatori dell'Italiano di Gaeta (il campionato italiano è ovviamente la regata più importante della stagione, quella che assegna gli "scudetti" dell'altomare. ndr) quasi per gioco abbiamo creato un sito web sul campionato, aprendo le iscrizioni. Lo scopo era, nel caso di annullamento dell'evento, dare la possibilità a chi si era pre-iscritto di dire: 'Io ci sarei stato'... Invece è stato un boom. Poi è arrivata la fase 2 e la ripartenza. A Gaeta si pensava di fare i test sulla saliva per la ricerca degli anticorpi del virus: ora ci sono 75 barche a iscrizioni ancora aperte, e la settimana prossima incontro il sindaco..."
La rinascita dell'Italiano di vela d'Altura dalle sue ceneri è il simbolo della ripartenza targata vela d'altura. Che forse ha contorni più netti anche rispetto ad altre vele, come quella giovanile o le derive, per non parlare delle classi olimpiche. I segreti sono due: la grande voglia di tornare a navigare con la propria barca, riacquisendo quella libertà che il lockdown ci aveva tolto, e il fatto che gran parte del calendario altomare è comunque basato su partecipanti italiani. E l'Italia, prima nazione occidentale a essere colpita dalla pandemia, adesso è anche tra le prima a uscirne e a poter riorganizzarsi, almeno al proprio interno.
"Le regate cancellate - continua Gagliardi - sono quelle a maggiore presenza straniera, che avrebbero comportato viaggi, spostamenti internazionali, questioni di quarantene e frontiere. La Palermo-Montecarlo, la Giraglia, la 151 Miglia, la Brindisi-Corfù, la Trani-Dubrovnik. Le altre invece, hanno semplicemente aspettato momenti migliori. Che adeso a quanto pare sono arrivati. Nei prossimi 5-6 mesi su indicazione della Federazione Italiana Vela stiamo riprogrammando un anno di regate d'altura!"
Cosa è previsto per i protocolli di sicurezza? "I protocolli in vigore sono chiari e sono già in attuazione, le misure restrittive e preventive sono a terra, nei circoli velici, con il controllo della temperatura corporea, le mascherine, le sanificazioni, i distanziamenti previsti negli spazi comuni per evitare assembramenti. In barca, invece, si va in modo normale, è considerata una attività sportiva quindi non serve la mascherina. Il miglioramento della curva epidemiologica ha fatto allentare anche le maglie previste di certe misure: si pensava a equipaggi ridotti, invece adesso il numero a bordo è libero. Mi ha chiamato un responsabile dell'equipaggio del TP52 Xio di Marco Serafini, che vorrebbe venire a Gaeta, per sapere dell'equipaggio, perchè per una barca come quella serve il team al completo. Li ho tranquillizzati e così avremo il campione del mondo ORC all'Italiano."
Ci sarà qualche regata annullata? "Sono saltate le regate di qualifica e di area, tranne Alassio che sarà a settembre pur senza finalità di qualifica per il tricolore. E come detto sono rinviate di un anno le grandi regate con respiro internazionale, come del resto lo stesso Europeo di Capri e il Mondiale di Newport. Per le altre è tutto un riprogrammare: Caorle tra Duecento (a luglio), Cinquecento (a settembre) e Ottanta (in autunno), la Round Aeolian Race a settembre, il circuito dei 5 Fari rinviato di un paio di settimane, la Coppa Italia Minialtura a Marina di Pisa a metà luglio. Tutto quello che era in programma da luglio in poi è di fatto confermato, al massimo con qualche slittamento. Certo: non assegneremo il titolo italiano offshore, e credo che salteremo anche l'Armatore dell'Anno."
Gaeta sarà quindi il big-moment della stagione con il Campionato Italiano, una delle regate FIV: "Non è solo la quantità ma la qualità delle barche e degli equipaggi a stupirci. Per dire: i saranno sei Swan 42, tre TP52, e nella classe più numerosa, la Terza, correranno trenta barche con il coltello tra i denti. E poi vista la data, c'è un possibile dopo-Gaeta tutto da seguire: la settimana successiva si può usufruire dell'ormeggio per fare la tradizionale 100Miglia del Circeo, dietro l'angolo. Poi proseguire a nord e fare la Coppa Asteria a Anzio, e ancora a settembre a Riva di Traiano la Roma per 1-2-Tutti insieme alla Giraglietta, e per finire la Coppa Italia a Punta Ala il primo weekend di ottobre. Anche la Scheria Cup 24 a Ischia è riprogrammata, come le Torri Saracene. Possiamo dire che sarà una bellissima stagione di vela d'altura."
Sperando che tanta bella vela porti bene a tutti e che le uniche "seconde ondate" che arriveranno saranno solo altre regate.
Il calendario sul sito www.federvela.it
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