Barche per viaggiare
Barche per viaggiare
VIDEO: nuovo Oceanis 62
Dal Salone di Parigi, una grande barca nella quale spazio, luce e design puntano a trasformare il modo di vivere il mare. Prime immagini, disegni e lay-out
Benvenuti nel nuovo mondo immaginato da Beneteau in collaborazione con lo studio Berret Racoupeau Yacht Design, e con l’apporto chiave del disegner italiano Pierangelo Andreani. Rendere possibile l’impossibile, in 130 anni il cantiere francese ci ha provato: che ci sia finalmente riuscito? Le note ampollose delle anteprime provano a soffiare sul fuoco della curiosità, ma effettivamente il nuovo grande Oceanis fa impressione.
Una linea sportiva energica, che cattura lo sguardo e non lascia indifferenti, per le dimensioni, le proporzioni, le ampie finestrature, il profilo elegante di uno yacht che vuole subito farsi prendere per eccezionale. Scafo largo e a spigolo, doppio timone, piano velico studiato per un bilanciamento perfetto con le linee d’acqua e il dislocamento. E’ una barca da crociera ma sa di dover andare soprattutto a vela, e non vuole fare sconti al vento.
A poppa il pozzetto di apre in una vera e propria terrazza sul mare, sotto la quale c’è il garage del tender. Una volta saliti a bordo e nell’interno della barca, si coglie una nuova atmosfera, che esce dagli schemi classici, cattura l’immaginazione e si fa notare per la scelta di materiali nobili e i dettagli curati, per una esperienza da luxury yachting. Prevista la cabina dell’equipaggio all’estrema prua, seguita da quella armatoriale, lay-out a 3 o 4 cabine, salone (la vera forza della barca, spazio pazzesco) con cucina a murata
Lunga 18,12 metri, larga 5,33, una immersione tra 2,30 e 2,90 metri, 24.170 chili di dislocamento, 1000 litri di acqua e altrettanti di carburante, superficie velica di 182 metri quadrati (aumentabile a 198 nel modello Performance), motore di 160 CV Shaft Drive.
www.beneteau.com
Benvenuti nel nuovo mondo immaginato da Beneteau in collaborazione con lo studio Berret Racoupeau Yacht Design, e con l’apporto chiave del disegner italiano Pierangelo Andreani. Rendere possibile l’impossibile, in 130 anni il cantiere francese ci ha provato: che ci sia finalmente riuscito? Le note ampollose delle anteprime provano a soffiare sul fuoco della curiosità, ma effettivamente il nuovo grande Oceanis fa impressione.
Una linea sportiva energica, che cattura lo sguardo e non lascia indifferenti, per le dimensioni, le proporzioni, le ampie finestrature, il profilo elegante di uno yacht che vuole subito farsi prendere per eccezionale. Scafo largo e a spigolo, doppio timone, piano velico studiato per un bilanciamento perfetto con le linee d’acqua e il dislocamento. E’ una barca da crociera ma sa di dover andare soprattutto a vela, e non vuole fare sconti al vento.
A poppa il pozzetto di apre in una vera e propria terrazza sul mare, sotto la quale c’è il garage del tender. Una volta saliti a bordo e nell’interno della barca, si coglie una nuova atmosfera, che esce dagli schemi classici, cattura l’immaginazione e si fa notare per la scelta di materiali nobili e i dettagli curati, per una esperienza da luxury yachting. Prevista la cabina dell’equipaggio all’estrema prua, seguita da quella armatoriale, lay-out a 3 o 4 cabine, salone (la vera forza della barca, spazio pazzesco) con cucina a murata
Lunga 18,12 metri, larga 5,33, una immersione tra 2,30 e 2,90 metri, 24.170 chili di dislocamento, 1000 litri di acqua e altrettanti di carburante, superficie velica di 182 metri quadrati (aumentabile a 198 nel modello Performance), motore di 160 CV Shaft Drive.
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