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23/12/2010 - 21:11

Aspettando la Sydney-Hobart

Vi racconto
il mio Rolex Trophy

di Giancarlo Simeoli*

L'atleta trentino, impegnato a bordo di Brindabella, racconta per Saily.it la sua partecipazione al trofeo che anticipa la mitica Sydney-Hobart. Intanto gli equipaggi studiano il meteo in vista della partenza del 26 dicembre. Una cosa è certa: sarà dura per tutti...

Sydney / Si è concluso il Rolex Trophy, ultimo appuntamento di rilievo internazionale, preludio alla mitica Rolex Sydney-Hobart. Il vincitore è stato Hooligan, il TP52 di proprietà di Marcus Blackmore (NSW), che ha vinto la serie di regate che si corre nell'oceano fuori dalla baia di Sydney il weekend prima di ogni Natale. La regata è un importante appuntamento per provare le imbarcazioni prima delle 628 miglia fino a Hobart.
Il trofeo originariamente si chiamava British Trophy, in ricordo dello storico pezzo d'argenteria (una teiera gigante) donato dal Royal Yacht Club of Tasmania al circolo amico e organizzatore dell'evento Rolex Sydney-Hobart, il Cruising Yacht Club of Australia.
 
Nel passato molti yacht che hanno vinto questa regata si sono poi ritrovati anche vincitori alla grande sfida fino a Hobart, tra cui lo yacht Terra Firma (1996), Beau Geste (1997) Bumblebee 5 (2001).
Oggi nell'ultimo giorno di regate il vento da nord-ovest  di 13/16 nodi  ha visto l'imbarcazione LIMITE il RP62 di Alan Brierty  con il neozelandese Gavin Brady che è scattato subito dopo il segnale di partenza davanti a tutti e sopra tutto davanti alle rivali, tra cui il fortissimo LOKI RP63 che ne è quasi la gemella, vincendo per circa 31 secondi.
 
I percorsi corti, circa 20 mg, non hanno favorito il rating di BRINDABELLA, il Jutson 79, dove sono imbarcato, che se pur regatando splendidamente con la nuova randa di Quantum non ha avuto il giusto riconoscimento nella classifica finale. La giornata di oggi ci ha dato, però, molta fiducia per entrare nella partenza della Hobart con la consapevolezza di aver lavorato bene.
Nelle prove del Rolex Trophy siamo stati un po' sfortunati per alcune rotture dell'attrezzatura, ma meglio adesso che durante la Sydney-Hobart, in fondo questi appuntamenti ci servono anche per testare al massimo l'imbarcazione.
Il nostro navigatore Lindsay May: veterano e vincitore della Hobart con all'attivo più di 23 partecipazioni, mi racconta di non essere arrivato alla linea di arrivo di 6 manifestazioni proprio per aver rotto l'attrezzatura. Personalmente lo stimo molto, soprattutto quando mi prende in giro per il mio forte accento italiano, avrà circa 65 d'anni ma sembra un ragazzino nei suoi pantaloncini corti e il calzino al ginocchio. Però, quando prende la parola, il tono è da Master and Commander, un vero australiano.


-3 giorni alla partenza. Gli equipaggi studiano il meteo
Una previsione meteo azzeccata è metà vittoria, in una regata tirata come la Sydney Hobart. Non è quindi un caso che l'antivigilia di Natale sia stata dedicata allo studio della meteo. Le condizioni atmosferiche mettono già da ora molti team in difficoltà: gli equipaggi provenienti dall' Europa si sono visti annullare i voli per causa delle abbondanti nevicate e vari velisti non sono ancora riusciti ad arrivare in Australia.

Ma oggi si è anche svolta la conferenza meteo. Grande attenzione è stata dedicata alle parole di Barry Hanstrum Regional Director del NSW Bureau of Meteorology, che ha offerto una previsione del tempo a lungo raggio.
La prospettiva che si ha non è delle migliori. Dura sarà la prova per barche ed equipaggi. Le previsioni dicono: vento forte e mare grosso. E fin qui non è una grande novità. La Sidney-Hobart è nota per essere la regata più dura al mondo nella sua tipologia, il problema è che sarà un vento da Sud, per cui ci troveremo a fare una lunga bolina.
Ci saranno due fronti freddi che investiranno la flotta, con venti forti  meridionali nelle prime 48 ore di regata e mare molto ripido nello stretto di Brass. Condizioni analoghe non si ricordano dall'edizione 2006.
La partenza alle ore 13 di domenica 26 dicembre sarà caratterizzata da venti leggeri da NW, ma già dal primo pomeriggio un cambiamento deciso a SUD  con venti di 20-30 nodi porterà una condizione di navigazione piuttosto sgradevole la prima notte.

"Ci saranno un paio di momenti difficili" preconizzano i membri dell'equipaggio di ILLUSIONE, un 34 piedi, la più piccola delle imbarcazioni presenti. Mentre la superfavorita WILD OAST XI dice: "parlare di tempesta è prematuro e comunque il record sarà' difficile da fare". La loro strategia sarà di arrivare a Hobart nel miglior modo possibile, concentrandosi nel mantenere barca ed equipaggio in un unico pezzo.

Lunedi 27 questo vento sarà rafforzato dal passaggio di una nuova bassa pressione, sempre con venti meridionali e si prevedono 40-45 nodi sulla costa fino all'ingresso nello stretto di Brass con 5 metri d'onda.
Queste sono le condizioni che incontreranno gli yacht più grandi all'ingrasso dello stretto: un mare che sarà la combinazione di mare da burrasca e il mix di oceano e corrente, vedremo cosa succederà!

I venti dovrebbero attenuarsi il Martedi appena il gruppo di testa arriverà alla costa orientale della Tasmania, concludendo con il traguardo dopo 628 miglia nautiche.
Normalmente questa regata si divide in tre fasi: la costiera a sud del NSW , l'impegnativo stretto di Brass e poi l'imprevedibile costa orientale della Tasmania. Quest'anno sarà invece una regata divisa in due parti: le 300 miglia di bolina e il poco vento sulla costa della Tasmania.

Certamente le imbarcazioni saranno sottoposte a forte stress dal mare grosso di prua e non si potrà correre al massimo, il rischio di rompere qualcosa in mezzo all'oceano non è molto gradevole. Sarà una gara molto impegnativa e bisognerà prendere le decisioni giuste.


* Giancarlo Simeoli, trentino, 38 anni, è attualmente atleta e team manager della Sezione Velica dell'Aeronautica Militare. La SVAM è impegnata nelle classi Olimpiche assieme alla FIV con atleti nel 470 M/F (Bertola/Alcidi, Komatar) e nel Laser F (Clapcich), mentre nelle classi d'altura collabora con  Italcementi - nel progetto I.NOVA e nelle classi monotipo Este 24 è supportata dalla società "Alviero Martini - Prima della Classe".

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