Storia | Regata

24/08/2015 - 16:53

Campionato Nazionale di Rosignano

Vaurien, classe viva
di giganti mondiali

Un “campionato di campioni”, di giovani promesse e di giovanissimi che in acqua ed in banchina incarnano a pieno lo ‘spirito Vaurien’ per una classe più viva che mai. Il Campionato Nazionale Italiano organizzato dal Circolo Velico Canottieri di Rosignano Solvay appena concluso, proprio nella patria di questa gloriosa imbarcazione, ne è stata l’espressione assoluta




di Alessandro Danese


Castiglioncello (Rosignano Marittimo) - Mostri sacri, campioni del passato e del presente, giovani promesse della vela italiana e giovanissimi: la “gloriosa” classe Vaurien, storica barca della prestigiosa scuola di Caprera, è viva più che mai e il Campionato Nazionale Italiano, alla sua 54esima edizione, appena concluso in Toscana al Circolo Canottieri di Rosignano Solvay ne è stata l’espressione assoluta.

Un successo indiscusso per una tre giorni che ha regalato emozioni in mare ed in banchina con una festa finale che esprime lo spirito formato famiglia della “Classe Vaurien” naturalmente senza tralasciare il sapore della competizione di alto livello in regata. In mare si sono affrontati 21 equipaggi tra master, senior, junior e femminili, un movimento nettamente in crescita che rispetto alla precedente edizione di Vigna di Valle 2014 ha praticamente visto raddoppiare il numero dei partecipanti.

E’ stato un vero “campionato dei campioni di classe”, grazie alla presenza di ben sette “mondiali Vaurien”, sei in regata ed uno in giuria. Una grande festa della vela nella Costa degli Etruschi, per quella che dobbiamo considerare la patria italiana del Vaurien dove non potevano mancare i “giganti di classe” come il sette volte campione del mondo Marco Faccenda che ha regatato in coppia con il fresco campione mondiale, Niccolò Bertola, e Fabrizio Gavazzi in giuria, (vincitore del mondiale di Orbetello nel 1966 con il fratello Fabio) nipote del “Signor Vaurien” Luciano Gavazzi, storico maestro d’ascia e costruttore in Italia di questa imbarcazione affascinante (Cantieri Gavazzi). Un gruppone di “campioni mondiali” che prosegue con Francesco Zampacavallo, Sandro Signorini, Olmo Cerri anche loro “locali DOC” come i mitici Gavazzi e Faccenda, e ancora Silvia Bernini e il già citato Niccolò Bertola.

La soddisfazione per questo ‘Nazionale’ è tutta nelle parole del presidente italiano della classe Vaurien, Luciano Caroti per il quale “è stata un’ottima edizione con un alto livello qualitativo grazie alla presenza dei migliori regatanti di classe, indice appunto di una classe che si sta rilanciando con campioni affermati e tanti giovanissimi”. Alle sue parole fanno eco quelle di Roberto Pagnini del Circolo Canottieri Solvay: ”Sono state tre giornate straordinarie, una vittoria per tutti che si legge sui volti dei regatanti che sono il vero metro di giudizio; siamo molto soddisfatti e contenti di essere stati all’altezza di un evento del genere a casa nostra”. Marco Faccenda poi lancia un messaggio forte e chiaro: ”Contenti di non essere classe olimpica, il Vaurien resta un’imbarcazione accessibile a tutti soprattutto in un momento di crisi come questo ed è importante in particolare per i giovani meno fortunati che grazie ad uno sport pulito come questo possono e devono avere un’altra possibilità”.

Uno sguardo alla classifica
A vincere negli assoluti dopo una regata combattuta è stato un equipaggio a dir poco ‘stratosferico’, la coppia di ferro, Vicenzo Sorrentino, reduce dalla campagna olimpica sul Nacra 17 e Silvia Benini, già campionessa mondiale di Vaurien (femminile 2009) del Circolo Canottieri Napoli, per cui la soddisfazione per questa manifestazione va ben oltre il risultato: ”Un campionato di buon livello, siamo soddisfatti soprattutto perché ci siamo divertiti  - spiega Sorrentino che non si nega una bella risata e aggiunge impavido – odiamo la falchetta e i barconi, amiamo le barche dove ci si schizza, viva il Vaurien”. Al secondo posto Francesco Granchi e Marco Melfa C.V. Pietrabianca, terza la coppia formata da Olmo Cerri e Elisa Gesess anche loro del Circolo di Pietrabianca. Primi nei master l’equipaggio di Francesco Zampacavallo e Frances Aremengot Carlos del C.V. San Vincenzo.

Per gli juniores la vittoria è andata ad Alessio Morelli e Roberto Calienno i due promettenti “campioncini di casa” del Circolo Canottieri Solvay per cui soddisfazione ed emozioni sono state doppie: ”E’ stata una regata combattuta  - ribadisce Morelli -  siamo riusciti ad avere la meglio grazie ai consigli del nostro allenatore Fabrizio Gavazzi. E’ stata una bella emozione trovarsi in una prima bolina con Faccenda e Zampacavallo momentaneamente dietro”.

Nella categoria juniores buona la prestazione della campionessa italiana del 2014 Virginia Magherini che in coppia con Leonardo Nesi, porta bandiera del Circolo Velico di Castiglioncello, ha ottenuto il 13esimo posto nell’assoluto. Prime nel femminile Francesca Bertola e Francesca Magherini, per loro è stata una prestazione eccellente, ottave nell’assoluto solo dietro a questi formidabili giganti del mare. Per le due ‘giovani Francesche’ è stata “una grande soddisfazione, più di così non potevamo fare, i primi sette sono tutti dei campioni” e poi con un sorriso splendente lanciano la sfida: ”Siamo affiatate e dopo il secondo posto all’ultimo mondiale puntiamo al titolo del prossimo”. Premio speciale anche per la prima barca in classifica ‘legni’, uno dei primi Vaurien del cantiere Gavazzi del 1981 dell’equipaggio composto da Maurizio Garbujo e Flora Munafò del Circolo Velico Antignano, felici della prestazione ma soprattutto innamorati del loro gioiello, ci consegnano delle splendide sensazioni:” Le barche in legno cantano e in lasco vibrano e suonano come un violino”.

Il gran finale, una “festa di classe” e la sfida mondiale di Rosignano
Il finale al Circolo Canottieri di Solvay è stato all’insegna di una grande ‘festa formato famiglia’ e se non bastasse, a testimoniare ancora una volta che la classe Vaurien è concretamente viva e intergenerazionale è stata la partecipazione di equipaggi giovanissimi composti da Matilde Carriero e Chiara Labbruzzi e quello da Alessio Francia e Ginevra Mangoni tutti del C.V. Pietrabianca: in ognuno di questi due Vaurien tra timoniere e prodiere si contano solo 27 anni. “E’ grande la gioia per questo evento, - ha voluto sottolineare Licia Montagnani, assessore al turismo, commercio e agricoltura, sport e parchi del Comune di Rosignano Marittimo - i Vaurien appartengono alla nostra storia ed è importante valorizzare questo meraviglioso patrimonio che abbiamo, l’obbiettivo è quello di ospitare uno dei prossimi mondiali di Vaurien”.

Dunque, diciamolo a gran voce “la classe non è acqua ma Vaurien”, uno slogan ad hoc per una imbarcazione ‘storica’ della vela italiana che ora grazie all’impegno, alla professionalità e alla passione dei suoi atleti ed estimatori è viva e lanciata più che mai in una corsa che prosegue la sua gloriosa e antica storia all’insegna della vela e di un incrollabile amore per il mare.

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